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USS WAYFARER - MISSIONE 18 RSS USS WAYFARER - Missione 18

18.05 "Ombre"

di Mehon Vaitor, Pubblicato il 10-08-2021


Luogo sconosciuto, ora sconosciuta


L'improvvisa rimozione della benda accecò per un breve istante Rumar che distolse lo sguardo.

Una figura gli si avvicinò prontamente dicendo: "Benvenuto Comandante."

Il primo ufficiale si volse verso il nuovo arrivato, ma non riuscì a distinguere la figura dell'essere accanto a lui. Una fortissima luce sopra la sua testa lasciava in ombra il resto dell'ambiente impedendogli di capire dove si trovava. Sentiva solo una piccola corrente di aria fredda e umida accarezzargli il collo, ma questo fatto non poteva aiutarlo a capire dove si trovava.

"Grazie." Rispose l'ufficiale con un gesto di ironia, per poi aggiungere: "Dove sono?"
"E' nostro ospite." Rispose la figura.
"Dove mi trovo?"
"Sono desolato, ma ... non posso dirvelo."
"Chi siete?" E rapidamente aggiunse: "Questo potete dirmelo."
"Noi siamo i buoni." Rispose la figura, ma Rumar scoppiò in una risata.

"Ah, bella questa! L'ho sentita moltissime volte nella mia vita e puntualmente è stata confutata subito dopo..."

Ci fu un breve silenzio e il primo ufficiale incalzò: "Non ha risposto alla mia domanda, chi siete?"

La figura fece alcuni passi per la stanza cercando di riordinare le idee.

"Mi spiace Comandante, ma non posso dirle nulla. Posso solo ribadirle che noi siamo i buoni ... quelli veri ..."

Ci fu una seconda pausa ma d'improvviso una seconda voce femminile irruppe nella scena.

"Possiamo dirglielo invece."
"Non capirebbe." Obiettò la prima voce.
"Mettetemi alla prova!"
Rumar si intromise tra i due.
"No! E' troppo presto!" Tuonò la prima voce, ma pochi istanti dopo Rumar vide un umanoide alieno emergere dall'oscurità. Era impossibile dire a che razza appartenesse per via delle evidenti mutazioni che aveva subito, al punto da lasciare Rumar quasi scioccato.

"Che cosa..." Quelle parole gli morirono in gola.

Lago Daimos, riva del lago
12/01/2401, ore 22:00 - D.S. 78032.65


Il luogo era decisamente incantevole, tranquillo e risposante ma questo a Cooper non interessava.

Non provava assolutamente nulla verso quell'ambiente idilliaco e si stava muovendo come se si trovasse in un'anonima serie del crimine. Aveva già maltrattato diverse volte i suoi sottoposti che avevano tenuto il naso lontano dagli strumenti tenendoli concentrati nel ritrovare il comandante anziché sul panorama.

Ma malgrado gli sforzi della squadra scientifica non avevano trovato nulla, poi d'improvviso Cooper disse: "Maledetti figli di buona donna!"

Wu e Kiron incuriositi dalle parole raggiunsero rapidamente l'ufficiale scientifico capo.

"Ha trovato qualcosa?" Chiese il capitano.

Cooper iniziò una delle sue filippiche: "Sì! Che ci concentriamo troppo sulle armi a particelle, energia e quant'altro ma... "

"Ha trovato qualcosa si o no?"

La pazienza del capitano aveva raggiunto il limite e non aveva voglia di sentire l'epopea dell'ufficiale scientifico. Come a rimarcare ciò, Wu mise una mano sulle spalle di Cooper che, intuendo l'invito che le aveva rivolto la collega, disse: "Guardate in terra."

Kiron guardò in basso e vide alcune orme accanto a lui.
Wu iniziò ad intuire la situazione.

"Tracce di lotta."

Cooper annuì.

"Sì e ho anche trovato dei residui ematici compatibili con Rumar."

Il capo della sicurezza sulla base degli elementi che affioravano stava iniziando ad ipotizzare quanto fosse successo.

"L'hanno stordito con un arma contundente o qualcosa di simile e portato via."

"Ma sembrano poche le tracce ..." Obiettò Kiron, ma Wu lo interruppe immediatamente.

"Un secondo signore, ci stanno osservando..."

USS Wayfarer
Nello stesso momento


La situazione sulla nave era tranquilla. Dalla posizione geostazionaria avevano tutti i sensori impegnati a cercare il primo ufficiale.
Seldon dalla poltrona del capitano osservava tutto tenendosi pronto, ma sembrava che nessuno avesse bisogno di lui. Stava pensando di avvicinarsi alla postazione scientifica per un aggiornamento quando gli si avvicinò il comandante Vaitor.

"Rilevo un segnale federale su un mercantile in allontanamento dalla colonia."

Il capo operazioni guardò il suo monitor e, leggendo il dati del transponder, rispose: "Non è federale e non siamo nel nostro spazio."

"Ma è un segnale federale che proviene dal mercantile." Rispose Mehon a bassa voce per non farsi sentire dal resto dell'equipaggio.

"Che tipo di segnale è?"

"Difficile a dirsi sembrerebbe esserci una schermatura che non mi permette di essere più preciso ... potrebbe essere un comunicatore, forse quello del comandante Rumar, ma anche un semplice computer federale installato sul mercantile..."

"Il problema è che non siamo sicuri."

"Già, ma dovremmo intervenire." Protestò l'ufficiale tattico, ma Seldon fu irremovibile: "Non abbiamo l'autorità."

Vaitor scosse il capo ridendo: "Una nave come la Wayfarer ha tutta l'autorità che vuole, possiamo avvicinarci mostrare i muscoli e... parlare."

Lago Daimos, riva del lago
12/01/2401, ore 22:15 D.S. 78032.68


L'ombra si muoveva furtiva tra gli alberi intenta ad osservare gli sforzi dei federali.

Era rimasto indietro ad osservare la situazione per capire come si muoveva la Federazione e, seccato ma ammirato, doveva ammettere che erano bravi: erano sbarcati in un buon numero e creato rapidamente un cordone protettivo di sicurezza con le squadre scientifiche al centro, intente a cercare prove. Gli ufficiali si muovevano bene e rapidamente e rischiavano di scoprire la pista troppo rapidamente.

L'ombra si sporse leggermente in avanti per guardare meglio. Gli sembrava che mancasse qualcuno della squadra federali. Vedeva i marinai della sicurezza, gli scienziati, il capitano ma... mancava una figura che aveva notato e marcato come pericolosa fin dal suo arrivo nella zona.

Qualcosa gli afferrò d'improvviso la spalla e la figura capì.

"Non-ti-muovere." Scandì minacciosamente Wu.