USS Wayfarer, Infermeria - Ponte 7
05/09/2398, ore 14.00 - D.S. 75678.31
Sheeval e Rumar entrarono in infermeria. Il solito caos che ci si sarebbe potuti aspettare dal tutto esaurito dei lettini e dei bioletti oltre il movimento del personale medico, dietro il rigido controllo della dottoressa Squiretaker sembra una danza ipnotica. Sheeval ebbe solo il tempo di ricevere un occhiolino di saluto dalla sua compagna, l'infermiera Walker, prima che questa fosse richiamata nel lavoro incessante e che le Squiretaker li chiamasse nel suo studio.
"Come andiamo dottoressa?" disse Rumar
Julia, appoggiandosi alla scrivania, si passò le dita della mano destra sugli occhi in un gesto di stanchezza
"Sono state sei ore impegnative, Comandante, comunque direi che le emergenze le abbiamo risolte. Abbiamo ancora sette feriti gravi e purtroppo dieci morti, di cui solo due per le ferite, gli altri vittime dell'impatto. Come andiamo? Notizie del Capitano?"
Il volto di Wu si indurì e Rumar assunse un'espressione triste "Purtroppo nulla e senza sensori non sappiamo cosa sta succedendo la fuori. L'unica cosa certa con il minimo di sensori che siamo riusciti a rimettere in linea è che circa due ore fa una delle due navi che ci teneva qui è andata all'inseguimento dello Yatch del Capitano. Direi che se non l'abbiamo vista tornare potrebbe essere un buon segnale. Sfortunatamente il nostro raggio di analisi è troppo basso e ingegneria e laboratori scientifici hanno troppo da fare prima di rimettere in linea i sensori. Comunque dottoressa siamo venuti qui per dirle che dovremmo cominciare a spostare i feriti"
"Per quale motivo? Qui possiamo dare le migliori cure" disse la Squiretaker ritirandosi in piedi
"Non hanno ancora fatto alcuna mossa, ma la conseguenza di averci danneggiati e poi tenuti al guinzaglio è unicamente una: prenderci prigionieri. Per ucciderci bastava loro non fare nulla ed eliminare le navette di salvataggio. Quindi ho già messo in atto il piano di sicurezza" disse la Wu con professionalità
"Siamo con gli scudi abbassati, tutta la nostra energia sui campi di forza strutturali e di contenimento atmosferico... perché non ci hanno teletrasportati?" disse la dottoressa
"Perché non possono. Nell'ultimo aggiornamento del protocollo di sicurezza abbiamo installato degli inibitori del teletrasporto autoalimentati che sono entrati in funzione non appena ci hanno agganciati coi raggi traenti"
"Quanto dureranno?"
"Le batterie dovrebbero durare 24 e ne sono passate quasi sei, quindi abbiamo 18 ore per uscire da questa situazione. Il problema però è un altro. La frattura nello scafo ha danneggiato gli inibitori dei ponti dal 4 al 6 e quindi se volessero catturarci, non sapendo per quanto tempo potremmo essere non teletrasportabili, dovrebbero per forza mandare squadre di incursori da quei ponti. Il che vuol dire che dobbiamo creare un contenimento nei ponti 7 e 3, quindi l'infermeria deve spostarsi. Quando vorranno venire a catturarci dovranno per forza passare di qui e non voglio feriti e personale non adatto a combattere lungo la loro strada"
"Non possono costringerci ad una resa? Disabilitando i nostri sistemi di supporto vitale ad esempio?"
"Perché crede che non l'abbia ancora fatto? Ha fatto disabilitare armi e scudi, solo che a nostro favore Hurlet non può usare le sue conoscenze di questa nave. Nel corso degli anni abbiamo fatto molti cambiamenti e tra i principali è stata la suddivisione dei centri di supporto vitale in quattro punti direttamente collegato alle piastre principali della nave. Colpirle vuol dire mandare in pezzi la nave. Sarebbe troppo semplice. Se vuole l'equipaggio l'unico modo è conquistare la nave" disse Rumar "mi preoccupa molto di più un'altra eventualità" aggiunse cupo
"E' così brutta?" disse Julia interpretando l'umore del superiore
"Se dovesse mettere le mani sul Capitano potrebbe pensare che una punizione per lui potrebbe essere quella di vederci sparire nella stella trascinati da quella cosa che ci ha piantato nello scafo. E per farlo dovrebbe solo far smettere di farci tenere dai raggi traenti e al momento il comandante Cooper non ha ancora capito come liberarci di quella cosa."
Un silenzio eloquente scese su di loro finché la dottoressa col piglio da medico che ha visto ogni genere di ferita si diresse verso l'infermeria
"Allora dove ci metterete?"
"Ponte 11. In caso di emergenza dovrete preparare un ciclo di buffer del teletrasporto e salvare l'equipaggio dematerializzato nelle scatole nere"
"Non è molto sicuro come procedimento"
"Beh è una procedura di emergenza già testata dalla Flotta Stellare quindi prendiamo quello che possiamo" disse Rumar allargando le braccia
"Ah e vorrei che rattoppasse tutto il personale della sicurezza e che me lo mandasse il prima possibile" disse Wu ormai entrata in modalità guerra "abbiamo preparato tutta una serie di contromisure, ma mi servirà comunque fino all'ultimo uomo"
"Faremo il possibile comandante" disse Julia
"Come sempre"
Yatch del Capitano
05/09/2398, ore 14.27 - D.S. 75678.36
Kiron era riuscito a lanciare la sonda. A quell'ora il suo segnale doveva aver già raggiunto il comando di Flotta, ma ora superato il momento di attività si trovava ad avere a che fare con le conseguenze delle sue azioni. Si trovava su una navetta con limitate potenzialità offensive da solo, cosa che sapeva che il comandante Wu non gli avrebbe perdonato, e con lei Erjn, Rumar e... troppe altre persone, mentre la sua nave aveva una falla grossa due ponti era tenuta sotto scacco da un pazzo criminale che minacciava persino un ammiraglio della Flotta Stellare.
L'unica cosa che gli impediva di consegnarsi a Hurlet era la consapevolezza che non sarebbe riuscito a salvare il suo equipaggio, anzi ne avrebbe segnato la fine. Ecco perché stava giocando al gatto e al topo con l'X24 di Lantaris che lo stava inseguendo.
Era da tanto che non pilotava la sua navetta e ora, nonostante tutto, si trovò a domandarsi quale fosse il motivo. Adorava quella navetta, rispondeva ai suoi comandi come se lo anticipasse e soprattutto grazie alla sua velocità e mobilità stava non solo riuscendo a nascondersi con efficacia, ma anche a mettere a segno qualche buon colpo.
Doveva solamente continuare così finché non sarebbero arrivati i rinforzi e sperare che sulla Wayfarer i suoi uomini riuscissero quantomeno a liberarsi dal monolito che avevano piantato nel fianco e che rischiava di trascinarli nella stella.
Nonostante tutto un sorriso gli apparve sul volto. Su una cosa poteva contare, i suoi uomini erano tutti dei grandissimi professionisti.
Sygma Draconis, Lantaris
05/09/2398, ore 14.51 - D.S. 75678.4
Hurlet camminava avanti e indietro. La situazione si stava prolungando troppo e ancora non aveva messo le mani su Kiron.
"DANNAZIONE!!! Com'è possibile che non l'abbiate ancora catturato!!!! Lo voglio qui!!!!" urlò sgranando gli occhi e puntando il phaser su uno dei suoi uomini
"Generale, è davvero molto bravo al timone della sua navetta e il nostro X 24 non riesce a inseguirlo oltretutto è anche riuscito a danneggiare i sensori quindi non riescono a rilevarlo al meglio" disse l'uomo intimorito dalla sfogo d'ira del superiore.
"Corre come un coniglio, lo so.. lo so... ci sono!" disse tornando a sorridere "il piano è cambiato, invece di fargli vedere la sua preziosa nave e il suo equipaggio cadere lentamente verso il sole, vedrà i suoi uomini morire uno per uno a colpi di phaser. Catturate tutti gli uomini della Wayfarer" disse andandosi a sedere mentre gli ordini venivano trasmessi.
Passò qualche secondo.
"Ehm... generale, è attivo un qualche tipo di smorzamento sulla Wayfarer è impossibile agganciare i segnali dell'equipaggio"
"Non è così semplice come pensavi, eh, Hurlet?" commentò la vecchia Squiretaker sorridendo nonostante il labbro spaccato
"Stia zitta!! Conosco quella nave come le mie tasche i miei uomini hanno tutte le informazioni che servono, gliela farò vedere... e stia tranquilla lei sarà la prima a morire" disse indicandola e ringhiando "abbordate la Wayfarer. Cercate di fare quanti più prigionieri possibile"