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USS WAYFARER - MISSIONE 17 RSS USS WAYFARER - Missione 17

17.04 " Tallone d'Achille "

di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 23-10-2019

USS Wayfarer, Ponte 1
05/09/2398 - ore 09.00 - D.S. 75677.71


"Non insistete andrò da solo, ho deciso mi aspetto piena collaborazione senza ulteriori perdite di tempo, Krell si faccia trasferire le modifiche apportate allo yacht da Rumar, appena le avrà ricevute venga all'hangar me le illustrerà prima che parta, io intanto vado, ci vediamo lì."
Kiron aveva tagliato fuori ogni tipo di altra obiezione, ma Erjn provò
ugualmente:

"Capitano chiedo il permesso di accompagnarla all'hangar"

Aveva sperato in un veloce congedo vista la criticità della situazione e, la quasi inesistente possibilità di scampare il pericolo... Non aveva avuto fortuna ...
"Andiamo allora Consigliere"

Nel breve percorso che li portò verso il turbo ascensore, Erjn non perse tempo nello spiegare quali vantaggi avrebbe apportato la sua presenza. Era sicuramente un piano bene ordito quello di Hurlet per arrivare ad una resa dei conti con chi riteneva responsabile dei suoi patimenti. Il riscatto sociale per certi soggetti avviene solo tramite inflizione di torture al fine di ottenere la sudditanza fisica e psicologica di cui probabilmente si sarebbe stato il destinatario...

Le sue competenze avrebbero permesso un più rapido esame di sfumature comportamentali preziose nell'individuare eventuali punti deboli ...l'intero repertorio insomma che uno psicologo professionista, potesse sciorinare per farsi ascoltare ma, inutilmente...

Le porte dell'hangar si aprirono.

"Erjn, no! Andrò da solo" disse Kiron prendendogli istintivamente le mani, "spetta a me risolvere questo problema ... mi basta sapere che il mio equipaggio rimane compatto su questa nave... ho già dato disposizione perché la sicurezza si organizzi per dover fare resistenza, se dovrà essere necessario. Il miglior modo per aiutarmi sarà agire qui e non distrarre risorse: una buona difesa rimane efficace solo se il territorio da difendere è circoscritto voglio che più persone possibili rimangano all'interno di questo territorio: una nave che tutti conoscete bene."

Il consigliere decise di non controbattere, la decisione era presa ma quale avrebbe dovuto essere il suo contributo in un momento simile? A cosa poteva essere utile?

Sembrava che Kiron avesse letto nella sua mente visto che subito dopo aggiunse:
"Ho bisogno che tu rimanga in assistenza alla sezione scientifica."

"Cosa??" Pensò tra sé il Consigliere "Perché vuole prendersi gioco di me... e perché ora?!"

"Non credo proprio di poter essere d'aiuto," obiettò prontamente "sai benissimo che Cooper non ama ingerenze di nessun tipo, al di fuori della sua sfera, e posso dire fin da ora dire che certo non sopporterà una mia intromissione..."

Kiron sulle prime non poté darle torto, del resto era innegabile che Cooper avesse un'irritante personalità autoreferenziale.

"Rispetta le tue opinioni e le tue capacità più di quanto sembri e lo sai, le sue attitudini sono esasperanti, me ne rendo conto, proprio per questo ti chiedo di aiutare lui e chiunque ne abbia bisogno a bordo a tenere i nervi ben saldi. Fidati Erjn, non saprei a chi altri assegnare un compito così importante, sei tu la più qualificata a farlo..."

Probabilmente parole che avevano lo scopo di dissuaderla dal suo originale intento, ma che non di meno avevano senso: quello era il suo lavoro, come sempre accadeva in circostanze concitate come quelle che si trovavano ad affrontare, certamente un compito arduo e spesso ingrato ... e di sicuro tenere testa ad un Cooper a cui tra l'altro la misoginia non faceva difetto lo sarebbe stato maggiormente.
Decise ad ogni modo di non aggiungere altre rimostranze in merito rassegnandosi a vedere Kiron lasciare l'hangar da solo non riusciva però a mascherare la frustrazione e la preoccupazione di non vederlo più tornare che era sicuramente la stessa sensazione che stava provando lui mentre tenendogli ancora le mani, si raccomandava per la tenuta mentale dei presenti a bordo.

L'ufficiale scientifico era di fatto indirettamente la causa di spiacevoli problematiche che poche settimane prima lo stesso Consigliere aveva lamentato proprio con il capitano, forse sarebbe stata l'occasione giusta per poter valutare personalmente quanto credito dare alle continue richieste di colloqui che venivano dai cadetti assegnati alla sua sezione: lavorare e farsi istruire dall'uomo poteva definirsi un'impresa titanica, malgrado fosse un indiscusso professionista, la sua assoluta mancanza di garbo rendeva l'ambiente lavorativo spiacevole e poco collaborativo...

"... Ha intuito ad occhio nudo affacciandosi da un ponte la materia di cui è composto il manufatto, e sono sicuro che abbia già in mente che tipo di azioni intraprendere se non altro per evitare il peggio alla struttura della nave, fa in modo che chi lo assiste non si senta insultato in alcun modo, il suo lavoro è prezioso e il disagio di chi lo assiste è un lusso che oggi non possiamo permetterci di mettere in discussione." disse Kiron cercando di non tradire la sua stessa preoccupazione.

Un attimo dopo le porte dell'hangar si aprirono per lasciar entrare Krell, che come d'accordo portava con sé le specifiche di modifica agli armamenti dello yacht.

"Capitano, sono arrivato non appena ricevute le specifiche", disse quasi giustificandosi, avendo avuto l'impressione di essere stato inopportuno...

"Certo Numero Uno, grazie"... il capitano scorse velocemente le specifiche riscontrando tutto sommato che fossero pochi gli adeguamenti da dover ricordare.

"Kiron a Rumar, sono pronto a lasciare l'hangar."

=/\= Ricevuto Capitano, autorizzazione in cinque minuti=/\=

Le porte si aprirono ancora, lasciando inaspettatamente entrare il 'Lupus in Fabula': un affaticato Cooper... questa partenza stava confermandosi più affollata e meno veloce di ogni previsione...

"Oh Capitano... non si meravigli, mi è giunta all'orecchio la voce che sta lasciando la nave per fare da esca."

Irritante ed irreverente come al solito...

"Non se potrò evitarlo Cooper, se è venuto per salutare lo faccia in fretta."

Non era di certo lì per una ragione tanto ridicola...

"Quell'affare lì fuori dovrebbe rendere impossibile le comunicazioni in entrata ed in uscita visto il materiale di cui è composto, malgrado questo, riusciamo a ricevere quindi sono quasi certo che ci sia una "falla" da qualche parte. Se riesco ad individuarla,
la mia speranza è di poter iniziare la rimozione anche di piccole parti ... Ci consentirebbe comunque di alleggerire la massa e di conseguenza l'effetto di trascinamento..."

Kiron lanciò una veloce occhiata soddisfatta alla Kublik. Al netto del suo fastidioso atteggiamento, l'ufficiale sembrava avere sempre un asso nella manica, e non aveva perso neanche un secondo...

"Bene Cooper, è senz'altro una specie di buona notizia date le circostanze. Una volta là fuori potrei riuscire a contribuire con alla rimozione con i phaser dello yacht..."

L' idea era quella lo stato delle strumentazioni di bordo adatte allo scopo sfortunatamente erano "monche", ma in caso di successo l'aiuto esterno avrebbe fatto la differenza c'era solo da sperare che riuscisse a non farsi abbordare.

"Ovviamente, se la mia tesi dovesse rivelarsi esatta dovremo essere molto veloci e precisi, quindi cerchi di non farsi prendere subito Capitano, anche perché ... non c'è nessun piano B." concluse l'ufficiale.

"Nessun piano B??" Commentò tra se Kiron "In verità non c'era neanche un piano A, tutto era accaduto troppo in fretta..."

"Signori non ho da aggiungere altro, sapete meglio di me cosa va fatto, e mi riferisco soprattutto alla sicurezza dell'equipaggio e della nave. Krell, confido che abbia già disposto i protocolli necessari con Vaitor se doveste ritrovarvi quella gente di fronte..."

L'ufficiale fece un gesto di assenso distaccato ma rassicurante: praticamente ogni squadra era allertata, armata ed operativa nella maggior parte delle sezioni della nave già da quell'istante... Non si erano lesinate risorse.

La partenza fu autorizzata e Kiron entrò velocemente nella navetta lanciando alla Kublik uno sguardo di congedo e di intesa un attimo dopo tutti i presenti uscirono dall'hangar, il portellone si aprì lasciando finalmente uscire lo yatch.

Cooper si diresse velocemente per come poteva verso l'ascensore, raggiunto prontamente dal Consigliere...

"Mi dia uno strappo comandante, andiamo comunque nella stessa direzione perché i miei ordini sono di garantire un ambiente di lavoro meno ostile nella sua squadra"...

L'ufficiale scientifico la guardò come se avesse avuto tre teste.

"Non mi faccia ridere perché non è certo il momento adatto, la mia squadra deve poter lavorare sotto pressione, e anche se non sono sicuro delle ragioni dietro la sua assegnazione... le chiedo se le sembra il momento per questo tipo di test..."

Erjn decise di non rispondere, di non aggiungere neanche una sillaba.

Il turbo ascensore si aprì e lei continuò in silenzio a seguirlo: la donna non avrebbe mollato il proverbiale "osso" ma, lo avrebbe fatto con grazia e senza invadenza...

Cooper capì e si rassegnò... a modo suo, almeno...

"Aaaah, che peccato! Un attendente tutta per me e forse sto per morire... Che sfortunato che sono..."