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USS WAYFARER - MISSIONE 17 RSS USS WAYFARER - Missione 17

17.15 " Scacco matto al folle "

di Julia Reis Squiretaker, Pubblicato il 15-01-2021


Yacht del Capitano
05/09/2398, ore 19:19 - D.S. 75678.91


Rivedere Krell era stato un piacere.
Notare che la sua nave, tutto sommato, era ancora integra ed operativa, benché ferita, era stato un balsamo alle sue, ancora fresche, lesioni dovute alla tortura.
Perdersi negli occhi di Erjn gli aveva generato una gioia poco definibile.
Michael viaggiava verso i suoi sessant'anni. forse era ora che mettesse la testa a posto e chiedesse alla Consigliera di sposarlo una volta per tutte?
Ne avevano passate tante, troppe assieme
A quel giro, persino la sua adorata USS Wayfarer aveva rischiato di non vedere il suo ventesimo anno di attività.
Vent'anni trascorsi quasi esclusivamente con lui al comando.
Doveva tanto a quella vecchia Sovereign...non avrebbe mai desiderato un'altra nave e non avrebbe ceduto il comando della USS Wayfarer se non costretto.
L'avrebbe lasciato volentieri soltanto al Comandante Rumar.
Con Krell ne avevano parlato un'infinità di volte, ma anche il suo Primo Ufficiale, dopo più di quindici anni al suo fianco, non aveva nessuna intenzione di rompere il loro connubio lavorativo, se non dietro specifici ordini dal Comando di Flotta.
Ordini che, da quando avevano accolto a bordo la loro strampalata quanto inossidabile ospite, si erano entrambi convinti che non sarebbero più arrivati... per lo meno fino a quando la vecchia Reis Squiretaker fosse sopravvissuta.
Michael scacciò il pensiero con una mano... ora, più che mai, non voleva altro che abbracciare di nuovo la sua famiglia lavorativa.
Oltre al trio di comando, a Michael mancava rivedere anche ufficiali come Ristea e la Berger, che avevano chiesto di continuare a prestare servizio sotto di lui in tutti quegli anni, anche rinunciando a buone opportunità di carriera.
A quella sensazione di felicità e di gratitudine che si ingrandiva man mano che lo Yacht si avvicinava alla Wayfarer, faceva da contrappeso l'angosciante preoccupazione per un'altra collega che, negli anni, gli era diventata cara come una grande amica.
Sheeval Wu era salita a prestare servizio sulla Wayfarer quasi contemporaneamente al Comandante Rumar ed in quei quindici anni, tranne la parentesi in cui era stata operata a causa dell'incidente che le era quasi costata la vista, lo aveva sempre spalleggiato e protetto.
Proprio come aveva fatto anche su Lantaris.
Compito dell'ufficiale sicurezza, dicevano i manuali... ma dentro quelle uniformi vi erano colleghi, compagni, amici...la loro perdita non era facile da accettare... quella di Wu per lui pressoché impossibile da digerire: doveva recuperarla ad ogni costo.
Hurlet non l'avrebbe passata liscia.
Non appena a bordo, sapeva di poter condividere quella sua intenzione non solo con i vecchi compagni di una vita, ma anche con tutti gli ufficiali superiori che, negli anni, erano entrati a far parte di quella grande famiglia della USS Wayfarer.
Sapeva di poter contare sulla cruda, quasi fatalista sincerità di Vaitor, sulle precise intuizioni, sebbene condite a qualche gaffe della Ichigawa, alla completa affidabilità della dottoressa Reis Squiretaker e perfino in quell'essere scontroso e geniale come Cooper.
Nessuno di loro avrebbe mai abbandonato la Wu nei guai.
La logica Vulcaniana avrebbe chiaramente imposto loro lo stringente ragionamento per cui le esigenze di molti dovevano contare più di quelle di pochi o di uno solo...fortunatamente, era convinto che il suo intero team di ufficiali superiori la intendesse in un altro modo.
Erano loro che avevano l'esigenza di portare in salvo la collega ed amica, non quest'ultima la necessità di essere salvata.
Un ragionamento che avrebbe fatto sollevare più di qualche sopracciglio ai Vulcaniani, ma poco male.
Volente o nolente, Kiron aveva abbandonato Hurlet tanti anni addietro, quando erano stati in molti ad essere sottoposti a Corte Marziale e solo uno, Hurlet, condannato.
Una ferita che quest'ultimo aveva preso sul personale, cercando capri espiatori anche laddove non era necessario.
Ferita che sia Kiron, sia molti altri allora a bordo, avevano involontariamente aumentato, troncando totalmente ogni qualsivoglia tipo di comunicazione e contatto con lui.
Non che avessero avuto molta scelta, l'Ammiraglio Juan Santiago, a capo degli Affari Interni della Flotta da poco, prima che succedessero i fatti che avevano portato all'ammutinamento di Hurlet, non l'avrebbe mai permesso.
Era sottilmente ironico, se non fossero nel bel mezzo di una tragedia potenzialmente di immane proporzioni come lo scoppio di una bomba multicinetica, che era stato proprio lo stesso Santiago a pretendere che la vecchia Squiretaker salisse a bordo della Wayfarer e che fosse stata proprio lei l'ufficiale più alto in grado ad avere a che fare direttamente con la follia di Hurlet.
Ne era uscita, fortunatamente, indenne.
Michael non sapeva se per meriti propri o perché Hurlet voleva solo la sua di testa, ma dall'uccisione dell'ambasciatore Tellarite in poi, tutto era stato messo completamente in discussione.
Dopotutto, si disse, non era il caso che Santiago sapesse proprio tutti quei dettagli.
La presenza dell'anziana Viceammiraglio a bordo era garanzia per lui e Rumar che avrebbero continuato assieme la loro avventura sulla USS Wayfarer.
Non che la cosa fosse mai stata esplicitata, ma, in quei quattro anni di permanenza a bordo, era l'unica spiegazione logica che Michael e Krell si erano dati.
Quattro anni in cui più nessuno dal Comando di Flotta aveva richiesto la riassegnazione di Kiron e la promozione di Rumar.
La soglia dei sessant'anni per Michael si avvicinava e le possibili motivazioni per un avanzamento di carriera vi erano state...in più di un'occasione.
Poteva essere nominato Capitano di Flotta ed entrare nella ristretta cerchia di papabili al ruolo di Capitano della USS Enterprise, da sempre Ammiraglia della Flotta Stellare.
Oppure passare direttamente al grado di Commodoro ed a ruoli di ufficio.
Allo stesso tempo, Rumar avrebbe meritato da anni un comando tutto suo...aveva sempre rifiutato per amore della Wayfarer e lealtà a Kiron.
Quel silenzio, che ormai si prorogava dall'assegnazione di Cooper e della dottoressa Reis Squiretaker, all'inizio, era stato visto come un toccasana dal duo di comando.
Col passare del tempo, però, si erano persuasi che c'entrasse qualcosa lo zampino di quel vecchio volpone di Santiago... in qualche modo debitore dell'ancora più anziana Viceammiraglio che avevano preso a bordo assieme alla nipote.
Preso dai suoi pensieri, Michael si riscosse proprio perché si era accorto di non essersi ancora accertato dello stato di salute dei suoi compagni di avventura: almeno uno del team della sicurezza era stato ferito e non conosceva lo status psicofisico degli altri reduci da quelle interminabili ore di prigionia.
Compatibilmente con tutti i dolori delle sue ferite, Kiron, dopo aver impostato il pilota automatico, si alzò dalla poltroncina e decise di passare lentamente in rassegna i suoi uomini.
Una parola di conforto qua, un incoraggiamento là, un sorriso laddove le chiacchiere non avrebbero avuto significato.
Gli sguardi che gli venivano lanciati in risposta erano di gratitudine, di tenacia, di determinazione, il tutto sommerso da strati di stanchezza.
La stessa spossatezza che si stava impadronendo di ogni fibra del suo essere.
Lo tenevano in piedi l'adrenalina e la testarda cocciutaggine del voler fermare Hurlet e salvare il Comandante Wu.
Fu per quel motivo che se ne accorse con troppa lentezza.
Col passare dei minuti, però, un piccolo ed insistente allarme iniziò a trillare in un angolo remoto della sua testa.
Dapprima silenziosamente, poi iniziò la preoccupazione e, infine, l'ansia.
I suoi compagni lo videro nervosamente perlustrare ogni angolo dello Yacht prima di fermarsi come inebetito.
"Dov'è?" domandò
Ma la sua domanda gli uscì talmente roca e flebile dalle labbra che nessuno la sentì.
Si schiarì la voce, mentre guadagnava nuovamente posto in mezzo ai suoi compagni di viaggio.
"Dov'è?" chiese alzando la voce di un'ottava
Gli restituirono sguardi confusi, finché il Tenente Morrison, secondo in comando dell'away team guidato dalla Wu, non gli si avvicinò preoccupato.
La fibra del Capitano stava iniziando a cedere.
"Dov'è l'Ammiraglio?" domandò Michael mentre si appoggiava all'ufficiale della sicurezza.
"Ha detto che non ce la faceva a correre e che nessuno l'avrebbe portata in braccio a forza, sebbene il Guardiamarina Pollard si fosse offerto.."
"E quindi?"
"E' rimasta indietro assieme ai suoi due attendenti...ha detto al Comandante Wu che si sarebbero diretti alla sua navetta e che nessuno si sarebbe dovuto osare a restare indietro per offrirle aiuto o protezione.."
"E voi avete accettato?! Ma siete fuori di testa?"
"Non so lei, Capitano...ma quella donna se si mette in testa qualcosa, a me incute timore...e poi il Comandante Wu si è detta d'accordo...non so cosa si siano dette...ma il mio capo sezione ha dato ordine di continuare con l'estrazione di tutti i prigionieri e di badare alla sua salvaguardia primaria, signore.."
"Dannaz.." esclamò Michael prima che le sue gambe cedessero
"Pollard a me!" urlò Morrison "E voi, svelti, uno ai comandi ed uno alle comunicazioni: allertate immediatamente l'infermeria della Wayfarer...teletrasporto di emergenza per due! ORA!"

USS Wayfarer - Ponte 11 - Infermeria d'emergenza
05/09/2398, ore 19:29 - D.S. 75678.93


=^=Teletrasporto d'emergenza dallo Yacht del Capitano per due persone=^=
Julia perse un battito o due, prima di annuire.
La preoccupazione per l'incolumità della nonna era tale e tanta che le avevano fatto smarrire parte della sua abituale attitudine alla concentrazione estraniante.
Il suo team, quasi contemporaneamente, aveva liberato un lettino.
Qualche istante dopo, lo sfarfallio del teletrasporto rivelò la sagoma di Kiron accasciata su una spalla e sorretta dall'enorme mole del Guardiamarina Pollard.
Per Julia ci fu un sospiro di sollievo, involontario, prima di riacquistare la sua proverbiale calma operativa.
Snocciolò una serie di ordini, in rapida serie, ma con un timbro vocale in grado di incutere tranquillità più che ansia.
Nel giro di pochi minuti, Michael fu nuovamente cosciente: era pallido e madido di una sudorazione fredda, il polso era debole ed irregolare, aveva una sensazione di nausea che gli causò più di un barcollamento mentre cercavano di metterlo seduto per un controllo accurato col tricorder anche alla schiena al fine di esaminare le ferite riportate.
L'annebbiamento alla vista ed il ronzio alle orecchie per Kiron stavano crescendo al posto di diminuire, mentre vedeva ombre attorno a sé che si muovevano affannate nel prestargli soccorso.
"Kiron? Capitano Kiron mi sente?"
Sentì una di quelle voci parlargli.
Più che sentire, la intuì...seguì la voce e fra le nebbie del suo sguardo vide due occhi azzurri familiari.
"Ammi...ammiraglio è qua?" bofonchiò con voce impastata
"Capitano, mi sente?" domandò nuovamente Julia scuotendo impercettibilmente la testa di fronte alla richiesta di un'infermiera che le esibiva un tricorder
"Male...ma...non importa...che gioia vederla qua"
"Stia tranquillo, Capitano...ora è al sicuro.."
Ma Kiron non stava realmente sentendo..il ronzio gli impediva una corretta comprensione
"Mi sono spaventato tantissimo quando non l'ho trovata a bordo dello Yatch.."
"Cosa?" domandò incredula Julia
"Sì...Morrison mi aveva detto che non c'era...per fortuna si è sbagliato ed è anche lei in salvo con me...non me lo sarei mai perdonato con sua nipote" mormorò a mezza voce Kiron prima di perdere nuovamente i sensi
Mentre veniva adagiato sul lettino e sottoposto nuovamente alle cure dello staff medico, il Guardiamarina Pollard, dall'alto del suo metro e novantacinque, si rese conto che non era stato sufficientemente addestrato dal Comandante Wu.
Due occhi stanchissimi ed azzurrissimi lo stavano fissando.
Si trovò, suo malgrado, a cercare di deglutire nel preciso istante che la sua saliva sembrava essersi prosciugata come una goccia d'acqua caduta per sbaglio sulla sabbia rovente del Sahara.
"Dov'è mia nonna?" domandò con voce squillante Julia "Dov'è l'Ammiraglio Reis Squiretaker?"

Danube "Dorothea"
05/09/2398, ore 19:38 - D.S. 75678.95


=^=Sì sì ho capito, Axel...hai fame...però non ti ho detto di mangiucchiare Luther...ci serve intero...dammi un attimo e provvedo con la pappa=^= esclamò gaudente l'ologramma di Thea
Il cane, che sulla Terra si sarebbe potuto identificare come un mix fra Labrador, Golden e Pastore Maremmano, la fissò con aria perplessa e con sguardo attento come a sottintendere che la questione cibo non sarebbe finita se non dopo un abbondante ciotola di succulenti prelibatezze.
=^=Uhm...ma guarda che bella questa cosa...Xibom bombom...Xibom bombom...Xibom bombom=^= fischiettò Thea un vecchio motivetto ed attirando l'attenzione del Guardiamarina Luther.
"Cosa hai trovato? Un modo per andarcene?" domandò lui
=^=Ma non ti basta mai? Sei un ingordo delle mie capacità...Vi ho dato modo di trasportare te e gli altri qua in sicurezza, abbiamo preso bellamente in giro quei manigoldi di Lantaris liberando la Wayfarer, ho mandato ai tuoi colleghi lassù l'ubicazione della bomba cinetica...ora hai fretta di scappare? Ed invece niente...però ho trovato questa cosuccia qua che alla mia nipotina farà tanto comodo..=^=
Luther sgranò gli occhi: "L'Ammiraglio è qui? Non è partito assieme al Capitano?"
=^=No, vedi quel puntino lampeggiante? Beh...è lei...e qua ci sono i suoi due baldi e giovani amici...il puntino giallo è invece il tuo capo sezione...quella con la vista bionica...assieme a quello screanzato di Hurlet...puntino nero=^=
"E quella moltitudine di puntini arancioni?" domandò nuovamente Luther
=^=Quelli...ah...no...tranquillo...sono gli ex galeotti...gente simpatica...almeno credo!=^=
"O mmerda!"
=^=Ah...già...bravo...magari porta fuori Axel mentre io risolvo qua...non la può mica tenere tutto il giorno...vai caro dai..=^=
Luther, col phaser in mano, si trovò, suo malgrado, a fissare il cane, ricambiato dallo stesso...e tutti e due avevano un'aria decisamente perplessa.

Sygma Draconis, Lantaris - Complesso
05/09/2398, ore 19:41 - D.S. 75678.96


"Muoviti dolcezza se non vuoi che ti uccida seduta stante.." la voce di Hurlet era fredda e tagliente, sebbene il suo animo era un vulcano pronto ad esplodere
Kiron l'aveva giocato: era scappato come un codardo...come lo era sempre stato.
Vigliacco e bastardo.
Ma l'avrebbe pagata cara.
Prima avrebbe scoperto per bocca della sua cara responsabile della sicurezza dell'esistenza della bomba cinetica.
Poi avrebbe visto l'ennesima vittima fra i suoi uomini cadere per la sua manifesta incapacità al comando e, infine, sarebbe diventato pulviscolo spaziale lui e tutta la sua preziosa USS Wayfarer.
E con lei tutte le navi che la Flotta avrebbe dirottato nel sistema.
Ci avrebbe rimesso la vita pure lui, non era la sua scelta iniziale, ma la codardia e la vigliaccheria di Kiron non gli avevano lasciato scelta.

USS Wayfarer - Plancia
05/09/2398, ore 19:53 - D.S. 75678.98


"Nuova comunicazione da Lantaris, signore" asserì la Ichigawa dalla sua postazione
"Mittente?" domandò Rumar, rimasto solo dopo che la Kublik era corsa in infermeria da Kiron
"Hurlet...e.."
"E?"
"Rettifico, due comunicazioni da Lantaris: una da Hurlet...sulla stessa frequenza si è inserita la nostra informatrice olografica.."
"Al diavolo, lascia Hurlet in attesa...prima le informazioni della Dorothea!"
"Sullo schermo, signore"
Sul visore apparvero una serie di immagini, dati e statistiche relative alla bomba multicinetica.
Rumar sorrise.
Non serviva nemmeno dare ordini.
Cooper e Ristea si erano già messi all'opera per renderla inoffensiva da remoto.
Sarebbe stata una corsa contro il tempo, ma, conoscendo la tipologia di ordigno nei dettagli, avrebbero potuto trovare un escamotage per non farlo brillare.

Sygma Draconis, Lantaris - Complesso
05/09/2398, ore 19:55 - D.S. 75678.98


=^=Sei scappato come un vigliacco...Kiron! Ed ora temi pure di farti vedere da me! IO! Io sarei dovuto essere Capitano della USS Wayfarer! IO! Io sarei stato degno! IO! Io ho salvato la tua pellaccia e quella della marmaglia che ora ti circonda come il salvatore della patria! E tu mi hai tradito! Non una, non due...ma ogni santo giorno che mi hai abbandonato qua! Me la pagherai, maledetto!=^=
La voce di Hurlet rimbombava in ogni angolo di Lantaris: dal palazzo governativo alla più malfamata bettola, dalla casa più signorile a quella più povera.
=^=Volevo averti per me...chiederti spiegazioni della tua vigliaccheria...avrei voluto farti vedere come ero più bravo di te...avresti perso la nave, i colleghi, gli amici e tutto ciò che avevi più caro...ti avrei torturato per giorni e giorni...avresti supplicato di essere ucciso...ed invece sei scappato...tu scappi sempre! Ed allora...peggio per te! Tutti i tuoi giochetti non ti serviranno a nulla!=^=
Si udì un trambusto e delle urla prima che sullo schermo facesse la sua apparizione il volto tumefatto dalle bruciature del Comandante Wu
=^=Parla!=^= si udì la voce irata di Hurlet
=^=Sono il Comandante Sheeval Wu della Flotta Stellare. Sono orgogliosamente un ufficiale della Federazione Unita dei Pianeti. La mia uccisione sarà vendicata. Numero di matricol...=^=
Un suono sordo interruppe la comunicazione...che riprese dopo qualche istante.
Sul video si vedeva una Wu ferita ed al suo fianco un Hurlet sprizzante rabbia da ogni poro
=^=Perfino ora, maledetto mi obblighi a fare ciò che non voglio! Questa donna coraggiosa non merita quanto tu le stai facendo! Sappi che saranno le tue mani che si sporcheranno del suo sangue...non le mie...arrenditi! Ti do cinque minuti!=^=

USS Wayfarer - Plancia
05/09/2398, ore 19:57 - D.S. 75678.99


"Situazione del Capitano?"
=^=E' debole Krell, ma cosciente...sicuramente non in grado di venire in plancia né tantomeno di tornare su Lantaris...nemmeno sorretto a braccia!=^= rispose la Kublik dall'infermeria
"Cooper?"
=^=Gli inibitori del teletrasporto non sono ancora stati disattivati...evidentemente la nostra alleata laggiù sta incontrando difficoltà non previste...d'altronde è solo un'intelligenza artificiale in dotazione ad una navetta...per quanto potenziata, non credo che possa..=^=
"Silenzio!" lo interruppe Rumar mentre si riapriva la comunicazione con Lantaris

Sygma Draconis, Lantaris - Complesso
05/09/2398, ore 19:58 - 75678.99


=^=L'hai voluto tu, vecchio codardo! A breve attiverò il mio ordigno multi cinetico...una bomba distruggerà Lantaris, Sygma Draconis e qualunque cosa ci sia all'interno del sistema...la tua fuga è stata inutile...la tua nave spacciata, il tuo equipaggio sacrificato e qualunque unità della Flotta metterà il suo maledetto becco in questa zona seguirà la medesima sorte! Tutto quel sangue è sulle tue mani, maledetto!=^=
Quell'affermazione di Hurlet fu come la deflagrazione di un'onda d'urto emotiva: nella popolazione si creò panico ed un fuggi fuggi generalizzato.
Fra i seguaci di quello che fu conosciuto come il Generalissimo, la paura divenne rabbia omicida.
A decine corsero bava alla bocca verso la sala ove Hurlet era alle prese con i vaneggiamenti dovuti alla sua folle idea di vendetta.
Sarebbero stati centinaia se il sistema del palazzo governativo non avesse inaspettatamente azionato alcune paratie in duracciaio, isolando alcune sezioni dello stesso e costringendo i riottosi a compiere ampie deviazioni per accorrere ad attaccare Hurlet.
Quest'ultimo afferrò per i capelli Sheeval, dopo averla immobilizzata, e la trascinò, senza troppe attenzioni, alla sala della bomba.
"Ecco la mia bambina" urlò Hurlet in preda all'adrenalina mentre gli occhi gli dardeggiavano dall'entusiasmo..."presto tutto questo avrà fine! Kiron avrà ciò che si merita!"
"Non così in fretta!"
Una voce anziana, ma ferma come un blocco di granito, interruppe i vaneggiamenti di Hurlet che si voltò phaser in mano.
"TU! Vecchia megera! Creperai prima di tutti...perfino di lei!" urlò indicando Sheeval a terra
Tuttavia, prima che Hurlet potesse puntare il disgregatore contro l'anziana Reis Squiretaker, due colpi ben assestati gli fecero volare via l'arma di mano.
Dall'ombra, i due attendenti della donna fecero la loro comparsa, minacciosi..
"Sciocchi! Idioti! E' tutto finito! Se io morirò, la bomba verrà attivata...se io sopravvivrò, la attiverò io stesso...non avete scampo!"
"Senti tu, sottospecie di essere umano...passi per l'uccisione di quell'insopportabile Tellarite, passi per aver conficcato un enorme sasso in una nave della Flotta Stellare, passi per avermi presa prigioniera e trattata come pezza da piedi, passi per aver torturato un brav'uomo come Kiron, passi per la tua follia di distruggere tutto il sistema...ma...caro mio...sulla USS Wayfarer ci sta la mia nipotina preferita...che ancora mi deve dare dei bisnipoti...quindi sta pur certo che tutta la tua fantasiosa visione di vendetta te la faccio ingoiare dalla bocca ed uscire non ti dico dove perché sono pur sempre una signora...scansati ora o assaggerai il mio bastone...e non credere che io lo usi solo per passeggiare...non sono arrivata a 122 anni per farmi mettere paura da uno stupido come te.."
"Vecchia pazza!" urlò Hurlet ridendo "Questa è la mia ora. Non riconosci la tua fine quando la vedi? Creperai tu, la tua nipotina e tutti gli altri! Vane ed inutili sono le tua minacce!"
E con ciò, Hurlet levò in alto la mano sinistra ove teneva un piccolo marchingegno nascosto...che si illuminò come se delle fiamme lo stessero avvolgendo.
Hurlet rise chiudendo gli occhi...rise a squarciagola...una risata cattiva e tremenda.
Risata che si interruppe quando sentì inaspettatamente un abbaio.
Hurlet aprì gli occhi giusto in tempo per vedersi precipitare in pieno viso il bastone intarsiato dell'anziana graduata della Flotta Stellare.
Il sangue sgorgò rapido dal naso rotto.
Prima che potesse pensare di reagire, un altro colpo ben assestato gli mise fuori asse il ginocchio destro e l'uomo cadde gridando di dolore.
"Sono una dottoressa, caro il mio pazzoide...so dove colpire per romperti le ossa...ed aspetta che si riprenda pienamente Sheeval e poi vedi come ti verrà da ridere!"
Hurlet guardò angosciato la bomba inesplosa, la Wu che si stava rialzando con aria cattiva, la vecchia sopra di lui bastone in mano, il cane ringhiante e tre ufficiali della Flotta con i phaser puntati nella sua direzione.
"KIROOOOOON! Che tu sia maledetto!!!" urlò dal più profondo del suo io
Il rumore della paratia di duracciaio che si apriva manualmente interruppe quella patetica scena come un sipario fatto calare all'improvviso.
Da quella fenditura, iniziarono ad entrare in massa i galeotti guidati dal ragazzo biondo con una voglia sulla guancia sinistra.
"Malcom! Bravo!" esclamò festante Hurlet "Ben arrivato...ammazzali tutti!"
"Taci! Ci vuoi far crepare per i tuoi patetici sogni di gloria e vendetta! Vorrei tanto ammazzarti con le mie stesse mani, come vorrei uccidere tutti i presenti alla tua festicciola...ma ho bisogno di quella vecchia viva se vogliamo uscirne da questo casino che hai creato!"
"Ehi...ragazzino...vecchia a chi? Ti riduco il visino come quello del tuo capo, sai?"
"Provaci vecchia!" rise Malcom mentre il numero dei suoi seguaci arrivava a quasi un centinaio..
Vanessa Reis Squiretaker tacque per un lunghissimo istante, mentre le sue esigue forze si ritiravano a protezione di Sheeval.
"Allora vecchia! Che ne dici? Ti arrendi? Magari poi ti facciamo anche fare un bel giro in giostra...che ne dite ragazzi? Finché campa la facciamo ballare? Magari è più brava della moglie di Kowalsky"
Risate sguaiate accompagnarono quella battuta di cattivo gusto.
Axel abbaiò e si pose a difesa della sua padrona che sorrise. Axel non stava ringhiando, ma abbaiando...per lei c'era molta differenza..
"Che hai da ridere, vecchia?"
"Rido perché adesso non potete più proseguire.."
Altre risate sguaiate accompagnarono quella frase della Reis Squiretaker
"E ce lo impediranno quei tre bellimbusti lì? O quella mezza sintetica dietro di te? Questo patetico cane??"
"Zitto! Ora basta! Io ti avevo avvertito ragazzino...ora preparati allo scontro!"
"Scontro? E con quale esercito?"
"Questo esercito!"
Un secondo dopo, un campo di forza si innalzò fra i contendenti, mentre alle spalle dello sparuto gruppo di federali, iniziarono ad essere teletrasportate le squadre di sicurezza
Al comando di Vaitor non vi erano solamente gli uomini della USS Wayfarer, ma anche più di un centinaio provenienti dalla USS Derfllinger, di classe Ambassador, appena arrivata nel sistema.
La partita per Malcom era perduta: per quanto superiori numericamente, i suoi compagni erano peggio equipaggiati e sicuramente meno motivati.
La resa fu pressoché immediata.

USS Wayfarer - Ponte 11 - Infermeria d'emergenza
05/09/2398, ore 20:40 - D.S. 75679.07


"Uffa! Sto bene Julia! Sto bene...sono una dottoressa pure io...non ho parametri alterati se non quelli dovuti alla stanchezza.."
"Sì, ma sono stata preoccupata per te, avresti potuto farti teletrasportare a bordo come gli altri e.."
"Ma non ci penso proprio...non sono arrivata alla mia età per rischiare che qualche addetto al teletrasporto incapace polverizzi le mie povere celluline...e poi dovevo riprendermi la mia Dorothea...ed anche Axel preferisce viaggiare comodo che essere smaterializzato"
"A proposito...non sapevo che avevi fatto installare Thea come A.I...non avevi detto che era instabile?"
"Nonna Thea è sempre stata instabile di suo...soffriva di palilalia ed era affetta da una forma lieve di amnesia globale transitoria. Eppure ha superato brillantemente gli esami delle Commissioni Mediche ed ha servito brillantemente sulla NX Atlantis...almeno finché non è rimasta incinta ed ha scelto la vita civile...è grazie a lei che serviamo con onore la Flotta Stellare da generazioni"
"Sì...sì...ok...ma io parlavo dell'A.I. instabile"
"Bazzecole...la programmazione è stata revisionata un sacco di volte da quella iniziale fatta da mio padre...ed ha funzionato no? Non sarà mai un simbionte alla Data, ma a noi non serve vero Axel?"
Il cane scodinzolò festoso ricordandosi della dose tripla di pappa avuta da quella strana parente olografica della padrona.
Un infermiere, dopo aver atteso qualche minuto, decise di interrompere quella riunione di famiglia.
"Scusate signore, ma...sì ecco...già da un po'...ma una persona sta cercando la Dottoressa.."
"Ok grazie... vengo subito.." disse Julia
"Se è chi penso io, fallo passare" si intromise Vanessa
"Ma nonna.." si lamentò la nipote
"Senti mia cara...sono almeno due anni che quel marcantonio biondo ti fa la corte e tu non te ne accorgi...va bene è più giovane di te, ma è un buon partito...mi sono informata...ed il Comandante Vaitor lo tiene in grande considerazione...beh...quello non dirglielo prima che si monti la testa...ad ogni modo...il Tenente Benjamin Dahlhaus è pazzo di te e nel giro di due anni al massimo io avrò dei bellissimi bisnipoti...magari due gemellini...anzi gemelline...così aumentiamo il numero delle Reis Squiretaker a tormentare il povero Cooper.."
"Ehy! Che dovrei fare io??" brontolò l'ufficiale scientifico da dietro una tenda
"Lo sapevo che eri un vecchio pettegolo, futuro zio Gregory...dai accompagnami dal Capitano e lasciamo sola mia nipote con Dahlhaus.."

USS Wayfarer - Plancia
05/09/2398, ore 21:00 - D.S 75679.11


Una volta usciti dall'infermeria, tutto il peso dei suoi anni si era improvvisamente palesato e l'anziana Reis Squiretaker aveva praticamente requisito il braccio di Cooper appoggiandosi il più possibile.
Nessuno dei due parlò, ma al turbo ascensore Gregory decise di accompagnare la donna all'alloggio a lei dedicato sul ponte 3, piuttosto che assecondarla e portarla in plancia ad assistere all'ultimo scontro fra Kiron ed Hurlet.
Cooper veramente non capiva come mai il Capitano avesse deciso di offrire quell'ultima possibilità a quel pazzo furioso, ma non era riuscito a scucire molte informazioni, oltre a quelle note a tutti, concernenti il rapporto fra i due.
Alcuni sapevano, ma il suo carattere amabile non pareva essere apprezzato e quindi non l'avevano messo al corrente.
L'unico modo di capire era arrivare in tempo in Plancia.
Era andato in infermeria apposta per chiedere a Julia se voleva essere anche lei della partita, ma aveva scoperto, per caso, dell'esistenza di mister bellimbusto, partito approvato persino dalla nonna.
Gregory si sentì attorcigliare le viscere.
Gelosia?
Scrollò mentalmente il capo mentre i due attendenti del Viceammiraglio letteralmente caricavano quest'ultima in spalla per portarla nel suo alloggio ringraziandolo con un cenno.
No, Gregory non era geloso di Julia.
Non nel senso amoroso del termine.
Julia era stata la prima vera amica che aveva trovato in tanti anni...sì ok c'erano state conoscenti, amiche ed amichette...come potevano d'altronde non essere rapite dal suo fascino...ma Julia era stata sua amica da subito a 360 gradi.
Aveva stoicamente sopportato tutti gli spigoli del suo carattere con un sorriso o una battuta, nonostante il loro esordio fosse stato tutt'altro che bonario.
Come d'abitudine, l'aveva testata...ed il test l'aveva sorpreso: sia sul lato lavorativo, l'eccellente opera fatta sulla USS Chimaera, sia su quello umano.
Ecco...l'idea che, con la presenza del bellimbusto, i loro momenti di convivialità per stare assieme si riducessero era una cosa che gli dava fastidio.
Da un lato, era contento per lei.
Dall'altro, sarebbe tornato solo a battibeccare col mondo.
Non avrebbe più avuto un angolo in cui ritirare gli aculei e poter sentirsi a proprio agio.
Ed in più gli volevano già sbolognare la prole.
Al solo pensiero, Gregory ebbe un riacutizzarsi del suo problema di deambulazione e fece replicare un bastone da uno dei terminali posti vicino all'ingresso della plancia.
Quando le porte di quest'ultima si aprirono, Cooper rimase a bocca aperta.
Hurlet era seduto sulla poltroncina del Capitano.
Gli ci vollero più di qualche secondo per strabuzzare gli occhi e vedere che Hurlet aveva delle piccole manette di forza sia alle gambe sia attorno alle mani.
Attorno a lui, vi erano Kiron, la Kublik e Ristea più una serie di ufficiali minori di cui Gregory non ricordava il nome, tranne quella satanassa della Berger.
Più lontano, ma entrambi ben vigili, v'era Vaitor ed una malconcia, ma battagliera Wu.
Al loro fianco, il Capitano della USS Derfllinger continuava a vantarsi di quando la sua nave faceva parte della task force dell'Ammiraglio Spruance sul confine Cardassiano.
Una cosa vecchia di almeno trent'anni, ma che, evidentemente, inorgogliva molto l'attempato ufficiale.
Cooper era sicuro che dopo l'arrivo della USS Derflinger su Sygma Draconys, avrebbe aggiunto anche quell'episodio fra quelli da raccontare a chiunque incontrasse.
Gregory sogghignò.
Sorriso che si spense quando vide arrivare in plancia anche il bellimbusto quasi mano nella mano con la Dottoressa.
Julia gli si avvicinò, lo ringraziò per aver accompagnato la nonna a riposare e lo tranquillizzò con due mezze parole che nulla sarebbe cambiato fra loro.
Cooper bofonchiò qualcosa di scorbutico, ma che entrambi sapevano essere un apprezzamento positivo per quel gesto di rassicurazione.
All'improvviso Hurlet si mise a singhiozzare, così forte da zittire tutto il brusio che fino a quel momento aveva regnato in plancia.
"Ho sognato per quasi vent'anni di sedermi di nuovo in questa poltroncina...Micheal...lunghissimi anni in cui ti ho odiato"
"Odiato per qualcosa che non ho fatto...tu sei venuto a salvarci...assieme al Dottor Keller ed agli altri.."
"Già...ma il Dottore divenne l'eroe malato che sacrifica la propria vita per salvare quella dei suoi compagni...io invece il carnefice assassino da rinchiudere in mezzo a pazzi criminali"
"Non sei stato condannato per l'ammutinamento...o...per lo meno...non solo per quello.."
"Ah no? E perché? Per aver rifiutato di mentire ed asserire sotto giuramento di essere stato anche io affetto da quella panzana della sindrome classificata come Yellow Submarine?"
"Jeremy tu hai ucciso...hai ammazzato chi a bordo era titubante sul venirci a salvare...su chi avrebbe preferito salvare l'uniforme piuttosto che i compagni"
"Lo so! Sporchi traditori che preferivano l'interesse di uno a quello di molti"
"Non per questo andavano uccisi...li potevi mettere agli arresti.."
"Tu non c'eri...se ci dimostravamo deboli, saremmo stati sopraffatti e voi mai salvati.."
"Quindi come Capitano dovrei uccidere chi non la pensa come me?"
"Se non ubbidiscono, perché no?"
"Jeremy, ma ti senti? Sei sempre stato un Guardiamarina avventato...io ti devo la vita...ma non puoi punire me per ciò che compi tu...sei tu che hai preferito uccidere che arrestare...sei tu che hai preferito sfidare i giudici piuttosto che cospargerti il capo di cenere...sei tu che hai perfino tentato di assalirli prima ancora che decidessero un verdetto e sei tu che hai organizzato tutto questo ora"
"Mi avrebbero condannato ovunque...tutti a fare come lei...il Tenente Berger...sporca traditrice...tutti affetti dalla sindrome...confusi...poverini...nessuno con la spina dorsale di dire la verità ossia che l'abbiamo fatto per i nostri compagni...l'abbiamo fatto per la USS Wayfarer...l'abbiamo fatto per gli ideali della Flotta Stellare"
"Il Dottor Keller si era preso tutte le responsabilità, Jeremy...dovevi solo tacere.."
"E' deceduto in udienza, Micheal!!"
"Lo so...c'ero pure io...c'eravamo tutti...eravamo pronti a aiutare te e gli altri"
"Ma non l'avete fatto!"
"Non ce ne hai dato modo...hai rifiutato i consigli del tuo avvocato...ti sei addirittura voluto difendere da solo...hai sfidato i giudici...hai provocato l'Ammiraglio Santiago...ti sei innalzato come unico portatore della verità...come pensi avremmo mai potuto aiutarti?"
"Come avrei fatto io...armi in pugno!"
"Seriamente? Andando contro ogni principio che ci hanno inculcato in Accademia? La Federazione accetta le decisioni dei pianeti che decidono di uscire da essa, o manda la Flotta Stellare ad imporre obbedienza? Che rispetto avremmo come ufficiali se usassimo la forza come prima opzione?"
"Sarebbe una Flotta migliore...più forte e temuta da tutti.."
"Jeremy tu straparli...l'odio non ti fa ragionare"
"Bah...io so che sono venuto a salvarvi...i miei compagni, a parte il povero Keller che amo e rispetto come il più caro dei ricordi, si sono tutti salvati...io sono stato degradato, umiliato, arrestato e deriso...seviziato su Lantaris...abbandonato da tutti gli uomini e donne della USS Wayfarer di allora...persino la mia famiglia mi ha voltato le spalle!"
"Quando abbiamo comunicato che saremmo venuti su Sygma Draconis, sapevi che sarei venuto a trovarti...ho fatto espressa richiesta alla Direzione del Carcere...e se tu già comandavi a Lantaris...sapevi che venivo per te.."
"Dopo tutti questi anni? Troppo tardi! Quasi due decenni di prigionia cambiano le persone...sei venuto tu da me...ma, anche se non l'avessi fatto, sarei venuto io da te...Lantaris sarebbe diventata una novella Tortuga...avrei radunato uomini e mezzi...e ti avrei dato la caccia ovunque nella Galassia...non prima di aver eliminato quel traditore di Santiago"
"Tu odi lui, Jeremy...ma Micheal non ha fatto nulla di ciò che lo incolpi...non ci è stato concesso comunicare con te.." si intromise la Kublik accomodante allungando un pad verso l'ex collega
"Cosa diavolo...cos'è questo?" si trovò a balbettare Hurlet
"La richiesta che Micheal, io, Dorian e tutti quelli che ti dovevano la vita, abbiamo firmato per la tua scarcerazione...saremmo venuti a trovarti per darti quella notizia...ti avremmo fatto uscire tre anni prima del termine della tua condanna...una magra consolazione, lo so...ma è il massimo che siamo riusciti ad ottenere da Santiago"
"Quella in fondo è la sua firma?"
"Sì...aveva accettato...ed un giudice federale aveva controfirmato la tua libertà condizionata.."
"Ho rovinato tutto...di nuovo.." mormorò Hurlet in preda a nuovi strazianti singhiozzi..
"Il Capitano della USS Derfllinger ti porterà via da qui...affronterai un nuovo processo e nuove accuse...sarai condannato sicuramente, ma faremo in modo che la tua prigionia tu la possa passare in un centro specializzato per disturbi mentali...sarai agli arresti, ma faranno in modo di curarti.."
"Perché fate questo per me? Dopo tutto ciò che ho fatto.."
"Per ripagare il nostro debito di allora...e per mantenere una promessa al Dottor Keller"
Hurlet si alzò di scatto col volto rigato di lacrime ed il petto squassato dai singhiozzi.
Sheeval Wu fu dinanzi a lui mezzo secondo dopo.
"Si tranquillizzi Comandante...non sono degno di sedermi sulla poltrona di Capitano.." e dopo un cenno di ringraziamento a Micheal, Erjin e Dorian, Hurlet aggiunse bruscamente "Portatemi via!"