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USS SEATIGER - MISSIONE 04 RSS USS SEATIGER - Missione 04

04.06 " Scontro nei corridoi "

di Tholos del Clan Rashan , Pubblicato il 16-08-2017

USS Indefatigable, Corridoio 3A
02/01/2395, Ore 19:20 - D.S. 72004.95


Tkar si limitò ad inarcare il sopracciglio destro. Ma quel gesto racchiuse tutta la sua forza di volontà, combinata alla logica vulcaniana, nel disperato tentativo di dominare l'emozione di sorpresa nel vedere il
comandante Finn accompagnare liberamente un Borg per la nave.

Accanto a lui il marinaio Allister esclamò: "Comandante Finn..."
Uno dei marinai della Indefatigable chiese: "Questi sono i Borg?"
E, ad incrementare lo sconcerto totale, Finn aggiunse: "Salve comandante Tkar, sto accompagnando il mio nuovo amico Ultimo in armeria."
"In che senso signore?" Chiese Tkar la cui mente stava disperatamente cercando di capire il motivo logico per cui Finn dovesse portare un mortale nemico della Federazione in una zona ad accesso limitatissimo.
"Devo fargli vedere un siluro." Finn rispose con una tranquillità sconcertante.

Tkar inarcò nuovamente il sopracciglio cercando, invano, di trovare una motivazione logica. Ma perfino le teorie più assurde e improbabili non fornivano spiegazioni.

Il vulcaniano fece per parlare ma il comandante Barrett fu più veloce: "Un momento, io non so chi è lei, ma qui comando io e nessuno può avere accesso ai siluri fotonici della mia nave senza avere il mio consenso."

Finn non si scompose, anzi assunse un'aria assolutamente tranquilla e, con un sorriso a 32 denti che fece irritare ulteriormente il comandante Barrett, aggiunse: "Bene allora chiedo formalmente il permesso."

Ultimo si aggiunse alla discussione: "Proteggere la regina è necessario. Fateci passare."
Anche se non conoscevano i Borg, i membri della sicurezza che accompagnavano il comandante Barrett reagirono prontamente puntando i phaser contro l'alieno che rispose alla solita maniera dei Borg: "La resistenza è inutile."

"Ultimo calmati, non è il caso di reagire così." Provò dire Finn cercando di calmare i presenti ma la Barrett aveva deciso diversamente: "Ragazzi mette agli arresti questi due."

Il vulcaniano vide la situazione precipitare: non sapeva cosa aveva in mente Finn, ma non poteva dare tutti i torti a Barrett. Tuttavia la fredda e calcolatrice mente di Tkar gli permise di fare la domanda giusta:"Comandante Finn ha informato il capitano sulle sue intenzioni."

"Sì..." Finn ebbe appena il tempo di finire la frase quando la situazione precipitò. Ultimo fece un passo in avanti deciso a passare e ad una guardia, già traumatizzata dal balzo spazio temporale, dai morti e dalla distruzione presente sulla sua nave, cedettero i nervi e fece fuoco. Un primo colpo di phaser colpì in pieno petto il Borg generando scintille al contatto dell'armatura seguito da altri spari d'istinto dalle altre guardie che, però, vennero neutralizzati dagli scudi del Borg.

Tkar sentì le parole di Finn e, conscio della sincerità del superiore, cercò di far terminare lo scontro: "Fermi, fermi non sparate." Disse parandosi in mezzo.
Il capo SEC/TAC della Seatiger reagì seguendo i due ufficiali superiori per cercare di terminare lo scontro.

A pochi istanti dal colpo che l'aveva leggermente danneggiato, Ultimo reagì scatenando tutta la potenza di cui un Borg era capace: si avventò con gesti rapidi e forti contro il marinaio che gli aveva sparato il quale reagì colpendolo col calcio della pistola senza arrecargli danno. Ultimo lo afferrò e lo scagliò contro una paratia danneggiata. Il ragazzo urlò di dolore per alcune ossa rotte. I suoi compagni indietreggiarono pronti ad utilizzare nuovamente il phaser, ma in quel varco vuoto si fiondarono gli uomini della Seatiger intenzionati a terminare lo scontro.

Dietro di loro Finn, guidato dal suo incosciente coraggio, raggiunse Ultimo e lo afferrò per il braccio per portarlo via: "Vieni, lascia stare, non è il caso di attaccarsi con questa gente. Sapessi in quanti concerti ho dovuto evitare la rissa." Scoppiò a ridere cercando di sdrammatizzare, ma il Borg era deciso a continuare la lotta.

"Comandante Barrett, la prego si calmi." Tkar cercava di farla ragionare mentre lui e i suoi uomini stavano trattenendo la squadra di sicurezza della Indefatigable.

"E' la mia nave... ." Protestò la donna.
"La resistenza è inutile." Disse Ultimo avvicinandosi ai federali. "Sarete assimilati."
"No Ultimo." Furono le parole di Finn subito seguite da Tkar:"Sicurezza pronti a reagire."
Era un controsenso per il vulcaniano: aveva fatto di tutto per cercare di fermare lo scontro, ma se ora il Borg voleva assimilarli doveva reagire distruggendolo.

Il SEC/TAC della Seatiger lasciò la presa sui colleghi della Indefatigable e si preparò a sparare, ma Ultimo era troppo vicino: li avrebbe assimilati tutti prima che loro potessero reagire.

"La tua regina è in pericolo e tu stai qui a giocare alla guerra?" Fu il diplomatico e disperato tentativo di Finn.

Ultimo aveva appena estratto gli iniettori tubolari, nonostante i naniti non fossero ancora in funzione, pronto a colpire un marinaio della sicurezza,ma alle parole del primo ufficiale ebbe un tentennamento.

Tkar prese la palla al balzo: "Questo scontro è irrilevante."
"Devo assimilare e creare nuovi droni." Disse Ultimo.
"Non puoi assimilare nessuno ancora, te ne sei dimenticato? E se il siluro esplode?" Chiese Finn.

*Siluro sul punto di esplodere?* Questa domanda balenò nella mente di tutti i federali e fu così che Barrett seppe che il pericolo per la sua nave era appena aumentato ulteriormente.

"Puoi dronificarci tutti ma se il siluro esplode non sarà servito a nulla." Esclamò Finn tirando indietro il drone.

Ultimo si lasciò convincere e seguì Finn verso la sala dei tubi di lancio siluri anteroriori.

USS Seatiger, Hangar
02/01/2395, Ore 19:43 - D.S. 72004.99


"Pessima idea." Brontolò Tholos.
"Concordo." Brontolò di rimando Carelli.
"Avrebbe dovuto farlo Tkar." Aggiunse Rashan.
"E' lui l'esperto di queste cose." Confermò Droxine.

Entrambi gli ingegneri avevano brontolato fin dall'inizio del lavoro e, anche se era iniziato da poco, i continui lamentii avevano dato l'impressione ad Anari che stessero lavorando da almeno una vita.
L'ufficiale scientifico era impegnata ad analizzare i dati dell'oscillatore quantico mentre i due ingegneri stavano modificando la testata.

D'improvviso sul quadro di Anari un segnale intermittente segnalò che il siluro era pronto. "Grazie agli dei abbiamo finito... non vi sopportavo più."

"Avrebbe dovuto farlo Tkar." Aggiunse Carelli con un mezzo sorriso mentre rimetteva a posto gli strumenti di lavoro.
"E' lui lo specialista in queste cose." Aggiunse Rashan con lo stesso sorriso.

Contenta che il tormento generato dai due ingegneri era finito Anari si voltò verso le porte dell'hangar che, come se le avessero appena chiamate, si aprirono facendo entrare il Workbee di McAllister. La navetta passò attraverso al campo di forza e atterrò davanti alla testata.

Il timoniere aprì il vetro protettivo anteriore della navetta dicendo: "Capisco di essere bravo ma questa volta mi sono superato e... mi dovrò superare ancora una volta."

Anari gli si avvicinò senza badare alle spacconerie e iniziò a spiegargli come avevano modificato la testata, nel mentre Rashan e Carelli con rapidità fulminea agganciarono il siluro modificato al Workbee.

In pochi istanti fu tutto pronto e, prima di partire McAllister, esclamò: "Trasportare con questo trabiccolo un siluro a testata fotonica in mezzo a rottami, turbolenze gravitazionali e affiancarlo ad un altro siluro altamente instabile... una missione impossibile, ma solo io posso portarla a termine."

USS Indefatigable, Sala tubi di lancio siluri di prua
02/01/2395, Ore 19:51 - D.S. 72005.00


La stanza era nel caos più completo. Pezzi di paratie e componenti erano sparsi ovunque, sistemi danneggiati emettevano scariche energetiche e scintille. Alcune piastre avevano perso la gravità permettendo a detriti di volare liberi senza peso. Pesanti travi erano cadute sul pavimento. C'era aria respirabile anche se una grande falla protetta da un debole campo di forza non faceva presagire nulla di buono.

"Ricorda il mio alloggio da cadetto." Ironizzò Finn.

Ultimo si voltò per guardarlo ma non disse nulla.

"Voi non avete degli alloggi così da cadetto?" Chiese Finn correggendosi quasi subito:"Cioè anche alloggi integri... con vere paratie e senza tutte queste scintille."
Ultimo fu molto conciso: "Irrilevante."
"Ma come? Non vi piacciono le scintille? A me sì piacciono molto." Chiese il primo ufficiale.
"Irrilevante." Detto ciò Ultimo si diresse rapidamente verso la falla.
Finn lo vide e cercò di seguirlo ma dopo pochi metri inciampò e cadde rovinosamente su una consolle.

Rialzatosi vide il Borg davanti al capo di forza.

"Hai trovato il siluro instabile?" Chiese Finn.

"E' oltre il capo protettivo." Rispose Ultimo.

Fu allora che Finn vide il siluro che pochi minuti prima McAllan aveva cercato di rimuovere. Era nel vuoto oltre il capo di forza. Non potevano avvicinarsi.

"Come facciamo? E' nel vuoto più completo... non possiamo respirare là fuori... questo lo so persino io." Esclamò Finn.

Ultimo non si voltò disse semplicemente: "Io sono Borg."
E passò attraverso il capo di forza come se non ci fosse nulla.

USS Indefatigable, Zona di controllo 4T
02/01/2395, Ore 19:56 - D.S. 72005.00


Barrett, Tkar e i rispettivi uomini avevano seguito discretamente Finn e il borg per poi nascondersi in una sala di controllo adiacente alla sala dei tubi di lancio dei siluri di prua. Grazie ad un monitor della sicurezza ancora funzionante potevano osservare cosa stava accandendo nel locale senza essere visti. Accanto a loro le squadre di sicurezza erano pronte ad intervenire.

"Ma è impossibile." Esclamò Barrett vedendo il Borg passare attraverso il capo di forza e iniziare a muoversi nel vuoto dello spazio senza problemi.

Tkar inarcò un sopracciglio e rispose:"I Borg possono fare questo e molte altre cose."
Barrett era pietrificata nel vedere il drone avvicinarsi ad un siluro che galleggiava senza peso nello spazio ed iniziare ad armeggiare con esso.

"Comandante ora Finn è libero. Dobbiamo avvicinarlo e capire qual è il piano del capitano Kenar e aiutarli a salvare questa nave." Disse Tkar.

Barrett non rispose, si alzò e si diresse verso l'uscita seguita dal capo della sicurezza della Seatiger. Ma, prima che i due ufficiali superiori potessero uscire, un marinaio gli si parò davanti e disse:"Abbiamo rilevato una navetta della Seatiger in avvicinamento. Trasporta un siluro."