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USS SEATIGER - MISSIONE 04 RSS USS SEATIGER - Missione 04

04.14 " Gran Finale "

di Dewey Finn, Pubblicato il 28-01-2018


Workbee, vicino alla sezione ventrale della USS Seatiger 03/01/2395, Ore 09:48 - D.S. 72006.6


McAllan tentò di digitare alcuni comandi per staccarsi di dosso i piccoli esseri ma senza molto successo. Uno di essi staccò i fili che collegavano uno dei bracci meccanici e l'arto rimase inerte. La regina borg ne approfittò per liberarsi dalla presa.

L'essere ringhò guardando l'umano attraverso il vetro rinforzato della cabina, poi si accucciò sulle potenti zampe posteriori. All'ultimo istante, prima che potesse usare il workbee come pedana di lancio per tornare sulla Seatiger, un braccio meccanico sfondò il vetro e gli impedì di andarsene.

"Non così in fretta sorella!" ringhiò Fabrizio prima che l'aria contenuta nella cabina uscisse del tutto dal foro.

I secondi successivi furono convulsi. La regina tentava in tutti i modi di strappare la presa dell'umano, la sua follia era ormai fuori controllo. I danni ricevuti dalle disfunzioni durante la gestazione l'avevano riportata ad uno stato animale cancellando ogni parvenza di ordine della collettività Borg. I suoi droni stavano divorando il workbee con voracità e presto sarebbero arrivati all'uomo.

McAllan allungò la mano libera verso il pannello e accese i reattori della navetta alla massima potenza.

USS Indefatigable, Sala Riunioni
Contemporaneamente


"Interessante..." mormorò Lawtoein guardandosi intorno.

La sala riunioni era cambiata non appena la luce li aveva investiti. Attorno a loro un vigneto risplendeva dei colori e dei profumi dell'estate. Kenar raccolse un acino e dopo averlo ammirato per un attimo lo assaggiò. La dolcezza del succo gli esplose in bocca facendogli chiudere gli occhi per il piacere.

"Benvenuti!" mormorò allegra una voce alle loro spalle. Un vecchio contadino in salopette e cappello di paglia li salutò appoggiato ad una vanga.
"Non abbiamo molto tempo..." iniziò Kenar sbrigativo "Dobbiamo trasferirvi sulla Seatiger. L'Indefatigable deve essere distrutta il prima possibile, non possiamo permettere ai Borg di infestare anche questo universo."
"Troppo tardi Capitano, il ritorno dallo stato di sfasamento quantistico ci obbliga a viaggiare di nuovo... ci è impossibile trattenerci ancora qui."
"Potete riportarci a casa?" chiese il trill speranzoso.
"Mi dispiace - rispose il contadino dispiaciuto - è troppo tardi per raccogliervi tutti, ma possiamo portare via coloro che condividevano con noi la nostra stessa traccia quantica: gli uomini dell'Indefatigable, il Borg che voi chiamate Ultimo e il giovane El'Auriano. Per rispettare la vostra richiesta eviteremo di riportarli nel loro tempo... rimarranno qui. Noi avremo modo di conoscere ancora meglio gli esseri corporei e loro potranno vivere in pace fino alla normale conclusione della loro vita."
"Non siamo dei contadini! Non ci abitueremo mai a vivere così" Rispose la Barret incrociando le braccia al petto.

Il vigneto tremolò trasformandosi nella plancia di una nave stellare nuova di zecca. Berret si ritrovò seduta sulla sedia di comando. Attorno a loro la plancia era animata dal personale di servizio di ogni razza e sesso. Sul monitor principale un misterioso pianeta si mostrava in tutta la sua maestosità.

"Allora potete venire con noi... viaggi, esperienze tutte nuove. Come dite voi? Per giungere là dove nessun uomo è mai giunto prima..." commentò il contadino ancora appoggiato alla vanga.
"Vi consiglio di accettare Barret, è un esperienza che nessun altro potrà mai fare." Aggiunse Kenar appoggiandole una mano sulla spalla.
"Grazie, ma no grazie! Un Nexus mi è bastato, se permette Capitano vorrei rimanere sulla sua nave. Avete bisogno di un barista? O se proprio devo di un consigliere? Oppure tutti e due insieme?" si intromise Lawtoein lanciando un'occhiata a due ufficiali, un uomo e una donna, che in quel momento chiacchieravano vicino ad una consolle.
"Sarà un piacere averla a bordo... e ci farebbe comodo sia il barista che il Consigliere. La invidio Barret, vorrei proprio essere al suo posto, ma ho un equipaggio da riportare a casa." sospirò Kenar.
"Addio Capitano, è stato un'onore conoscere lei e il suo equipaggio." rispose la donna alzandosi in piedi e stringendo la mano al trill.
"Un ultima cosa Capitano - riprese il contadino che già stava diventando trasparente - qualcuno ha aperto una porta dal vostro universo a questo. Non sappiamo dove e non abbiamo tempo per cercarla, ma un modo per tornare a casa esiste." detto questo l'essere svanì e i due ufficiali rimasti si ritrovarono di nuovo nella sala riunioni della Indefatigable. Il cristallo dei profeti era sparito.
"Capitano - chiamò Tkar attraverso il collegamento dell'unimatrice - i sopravvissuti della Indefatigable sono scomparsi dalla Seatiger."
"Lo so... hanno iniziato un viaggio sorprendente e noi dobbiamo riprendere il nostro. Ora abbiamo anche noi abbiamo qualcosa da cercare! Qual'è la situazione sulla Seatiger?"
"Il Signor Finn continua la sua opera di disturbo. Non credevo che I'kushizhau etek salan potesse essere suonato con una chitarra elettrica... Sidzhan t'Gai, il suo creatore, starà rivoltandosi nella tomba." rispose il vulcaniano.
"Sarcasmo signor Tkar?"
"Molto probabilmente. L'unimatrice ha alcuni effetti negativi, fra cui condividere anche le emozioni."
"La regina borg che fine ha fatt... lasci perdere, so io dov'è! Via di qui!" esclamò il Capitano della Seatiger guardando fuori dal finestrino della sala riunioni.

USS Indefatigable, Esterno
03/01/2395, Ore 10:00 - D.S. 72006.62


La cupola del Workbee era stata del tutto divelta e McAllan era in piedi sul sedile esposto ai rigosi dello spazio mentre la navetta, lanciata dai reattori contro la Indefatigable, era prossima a schiantarsi.

Avrebbe voluto esclamare qualche frase epica, qualcosa che rendesse il suo sacrificio degno di un'antica leggenda scozzese. Qualcosa che i posteri avrebbero potuto ricordare, ma la mancanza di aria non permetteva ai suoni di essere udibili. La navetta si sarebbe schiantata contro la nave ben più grande, probabilmente la regina borg non avrebbe subito grossi danni, ma almeno non avrebbe potuto tornare sulla Seatiger. E da li non poteva scappare. Il siluro che aveva posizionato vicino al nucleo materia/antimateria avrebbe trasformato la zona in una palla di fuoco vaporizzando tutto nel giro di pochi secondi. Valeva la pena morire per salvare tutti gli altri.

"Lo sa vero che è dotato di un teletrasporto subquantico?" chiese Tkar dall'unimatrice.
"Non me lo ricordavo proprio..." rispose McAllan con un ghigno.

Le sue braccia parvero gonfiarsi di nuova forza. Con un silenzioso ringhio strappò la regina dalla carlinga del piccolo veicolo e la ficcò con forza nell'abitacolo a testa in giù. All'ultimo istante spiccò un balzo e librandosi nello spazio. Ma la velocità era tropo alta e anche lui stava schizzando in direzione della Indefatigable.

"Adesso o mai più Tenente!" esclamò Tkar. All'ultimo istante McAllan sparì e il workbee si schiantò contro la nave federale sfondando una paratia ormai danneggiata e incastrandosi nella sala riunioni.

USS Seatiger, Plancia
03/01/2395, Ore 21:00 - D.S. 72007.88


"Signor Tkar, rapporto" ordinò Kenar massaggiandosi il braccio da cui era stata eliminata la parte più sostanziosa della tecnologia borg.
"La sezione ingegneria ha quasi finito le riparazioni. Rimanere in forma borg ha fatto aumentare la velocità di lavoro del 175%. Se ritardiamo il ritorno alla forma originale di una settimana potremmo riportare la nave allo stato del suo varo."
"No. Il Signor Lawtoein ha detto che rimanere troppo a lungo in forma borg potrebbe essere deleterio per la psiche. Ho permesso alla sezione ingegneria di rimanere borg solo perché Carelli me l'ha chiesto con insistenza per poter operare con più efficienza. Ma hanno tempo fino a mezzanotte, poi andranno tutti dal dottor Bruce per farsi togliere gli impianti."
"La procedura trovata nella banca dati borg per riportare i droni alla normalità sarà molto utile alla Federazione se riusciremo a tornare a casa." Commentò Tholos bevendo un sorso di te appoggiato alla sua consolle.
"Ha avuto un'ottima idea a scaricare i dati presenti nella memoria della sfera." Tholos fece un cenno di ringraziamento.
"Finn?" chiese il Capitano guardando il posto vuoto del suo primo ufficiale.
"E' andato a letto. Ci eravamo dimenticati del suo concerto. Ha tenuto i Borg impegnati per sette ore e quando ci siamo ricordati di lui è crollato per la fatica." rispose Anari con un tono orgoglioso.
"I droni della regina sono stati tutti eliminati?" chiese infine Kenar stiracchiandosi. Aveva anche lui intenzione di andare a dormire.
"Abbiamo scandagliato l'area in tutte le direzioni alla massima potenza, niente poteva resistere all'esplosione della Indefatigable." rispose il vulcaniano facendo ticchettare i suoi impianti borg.

"Bene signori, io mi ritiro nei miei alloggi. Tholos a lei la plancia e si assicuri che anche il Signor Tkar si faccia togliere quegli impianti, ci sta prendendo troppo gusto a mio parere. Appena siamo in grado di muoverci fate rotta verso il più vicino pianeta abitato e tecnologicamente avanzato. Lì fuori c'è un modo per tornare a casa... è il momento di cercarlo seriamente."