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USS SEATIGER - MISSIONE 02 RSS USS SEATIGER - Missione 02

02.09 " Elementare Watson "

di Dewey Finn, Pubblicato il 22-04-2016

USS Seatiger - Sala Tattica
29/11/2394, ore 16:25 - D.S. 71911.46


"Prego si accomodi Senatore!" il Comandante Finn si spostò di lato lasciando entrare il Senatore Jtrrertr. L'essere dalla forma umanoide ma con scaglie e coda che lo facevano assomigliare ad un Gorn, sebbene molto più piccolo, si guardò intorno assaporando con la lingua l'aria. Sembro essere soddisfatto dal gusto ma non dall'aspetto, la colorazione delle escrescenze lungo le orecchie passò dall'arancione ad un viola cupo ma brillante. "Posso portarvi qualcosa?" continuò il primo ufficiale della Seatiger quando l'essere si decise a sedersi.

"Signor Finn, si sieda anche lei... non è un cameriere." replicò il Capitano sospirando.
"Volevo solo essere gentile." il broncio di Finn svanì non appena gli occhi di Kenar si trasformarono in due tizzoni ardenti.

"Veniamo a noi Senatore... abbiamo esaminato i dati della nave e ci sono parecchie incongruenze fra quello che lei ci ha detto e quello che invece risulta. Questa non è una nave da crociera, ma una vera e propria prigione."
Jtrrertr emise un suono che assomigliava molto ad una risata "Mi perdoni Capitano, ma ho dovuto modificare un po' la verità non sapendo chi voi foste. Credo potrà capire... ma ora che ho avuto maggiori informazioni possiamo essere più sinceri l'uno con l'altro."

"Finn..." doveva mettergli una museruola.
"Non sono stato io!" esclamò l'umano alzando le mani "E' colpa sua!" dichiarò gesticolando in direzione di Tkar che sollevò un sopracciglio ma senza scomporsi ulteriormente.
"Confermo, il suo subordinato chiassoso non mi ha detto nulla. Alle mie domande ha sempre risposto con un: non so, non ricordo, non ne ho la più pallida idea. Devo dire che è un prezioso elemento vista la sua ritrosia nel dare informazioni." il Capitano della Seatiger non ebbe dubbi che le risposte di Finn potessero essere quelle.
Il Comandante assentiva con la testa con un sorriso entusiasta per poi fermarsi sollevando un sopracciglio in stile vulcaniano "In che senso: chiassoso?"

"Signor Tkar?" chiese Kenar cercando di distrarre il suo chiassoso Primo Ufficiale.
"Mi scuso Capitano, ma nessuna delle informazioni chieste dal Senatore era da ritenersi segreta o pericolosa per noi. Solo dopo alcune domande mi sono reso conto della sua logica di pensiero e delle sue capacità analitiche. E' arrivato a capire la Flotta Stellare da delle semplici domande apparentemente non legate fra loro."
"La nostra razza basa la sua civiltà proprio sulle nostre capacità d'indagine. Molte razze richiedono i nostri servigi in occasioni in cui il nostro acume possa servire per dirimere casi che rientrano nella sfera criminale."
"Eh?" chiese Finn guardando i presenti.
"Sono investigatori signor Finn..." rispose quasi senza pensarci Kenar "Interessante Senatore. Ma adesso vuole spiegarmi cos'è di preciso questa nave? Da quello che ho visto lei dava ordini ai marinai della sicurezza e la cosa va contro la nostra concezione di nave prigione."
"Non conosco la vostra idea di prigionia, ma posso dirle che questa nave è sia prigione, sia nave da crociera, sia territorio diplomatico."

Kenar si appoggiò allo schienale della poltrona. Si rendeva conto solo ora quanto le consuetudini del loro universo potessero essere diverse da quelle di questo. Quello che per loro era bianco, poteva semplicemente essere nero per questo universo. "Si può spiegare meglio?"

"Questo settore della galassia fa parte di un impero composto da centinaia di mondi. Tutto iniziò quattrocento anni fa, quando il popolo dei Haoek, scoprì prima di tutti il viaggio ad energia slittante..."
"Noi la chiamiamo curvatura." commentò Kenar
"Gli Haoek erano un popolo molto erudito e saggio. Sapevano che conoscere quella tecnologia prima ancora di essere pronti poteva essere un rischio per quelle civiltà ancora arretrate e quindi decisero di darsi una direttiva da seguire."
"Anche per noi vale lo stesso principio. La nostra Prima Direttiva ci vieta di avere contatti con civiltà che non hanno ancora la curvatura." Il capitano della Seatiger si tranquillizzò un po' sentendo che l'idea di base su cui era fondata la Federazione era seguita anche in questo universo. Fu costretto però a ricredersi subito dopo quando il Senatore riprese a parlare.
"Mi permetta di non essere d'accordo con la vostra direttiva, avere il potere di aiutare qualcuno ci è d'obbligo a prescindere dal loro livello tecnologico. La direttiva degli Haoek era aiutare le razze più arretrate fornendo un supporto per migliorare la loro vita e solo dopo permettere a quelle civiltà di conoscere la tecnologia di slittamento e entrare a far parte dell'impero."
"Quindi tutte le razze che gli Haoek aiutavano poi si univano a loro... ma sicuramente qualcuno non sarà stato d'accordo, non tutte le razze si comportano allo stesso modo." chiese Tkar
"Naturalmente, le civiltà che non sceglievano di unirsi all'impero venivano conquistate con la forza." rispose il rettile con semplicità.
"Come fa a definirli eruditi e saggi?" chiese di nuovo il vulcaniano sollevando un sopracciglio.
"L'impero non poteva permettere che una singola civiltà minasse tutto il lavoro che stava facendo. Comunque stiamo parlando di centinaia di anni fa... adesso le cose sono molto diverse, gli stessi Haoek sono quasi estinti a causa di una malattia genetica, ma l'impero c'è ancora, e l'Imperatore viene scelto fra i massimi esponenti dei pianeti allineati. Alla morte di Usian IX, attuale imperatore in carica, verrà votato un nuovo imperatore che regnerà su un consiglio di saggi fino alla sua morte."
"Ed immagino che la Buj, questa nave da crociera, raccolga tutti i dignitari che dovranno essere scelti come futuro imperatore." commentò Kenar che iniziava a capire.
"Quella della nave prigione è una tradizione nata un centinaio di anni fa. Quando i Parassiani, una civiltà che non aveva mai ben accolto la loro unione all'impero, decise di tentare un colpo di stato e rapì tutti i possibili successori al seggio imperiale. I prigionieri furono chiusi in un mercantile alla deriva nello spazio e l'impero fu ricattato. La cosa che i Parassiani non si aspettavano è che la prigionia unisse ancora di più razze che spesso non andavano d'accordo fra loro. Da quel giorno nacque la tradizione della nave prigione... un po' più comoda di un mercantile naturalmente."

"E la cosa si sta ripetendo anche oggi..." commentò Kenar
"Cosa vuole dire Capitano?" chiese il senatore facendo saettare la lingua assaporando il gusto amaro del sospetto emesso dai feromoni della creatura che gli sedeva di fronte.
"Secondo i miei ufficiali ci sono gravi disfunzioni sulla nave. Il guasto agli smorzatori inerziali che hanno ucciso l'equipaggio è frutto di un sabotaggio. Interi componenti sono stati letteralmente eliminati... non danneggiati, sembra proprio che siano assenti!"
"Allora la cosa è anche più grave di quello che pensassi..." mormorò lui di rimando.

I.N. Kotschyi - Sala Incontri
29/11/2394, ore 17:15 - D.S. 71911.56


"Per lo meno sembrano cordiali..." sussurrò Anari voltandosi appena verso Carelli.
"Sembrano un po' troppo Gorn per stare tranquilli" replicò il dottore dall'altra parte guadagnandosi un'occhiataccia dell'ufficiale scientifico. "Non ho ancora capito bene cosa stiamo festeggiando..." continuò questi senza farci caso.
"Non ne ho idea, ma voi sorridete come se non ci fosse un domani!" ordinò Droxine assaggiando la cosa simile ad una tartina che teneva fra le mani ormai da venti minuti. Il volto di Anari si deformò immediatamente nel consueto sorriso denobulano.

Il Primo Condottiero T'rajk, che li aveva lasciati soli per rispondere ad una chiamata urgente, tornò ad assillarli con le sue domande.
"Bene, bene... vi state divertendo?" chiese sorridendo senza mostrare i denti affilati come rasoi. Dopo la prima volta, aveva notato il singulto dell'umano maschio e aveva preferito evitarne altri.
"E' tutto stupendo Signore, e questa tartina è fantastica! Lo dica pure al suo cuoco." rispose con finto entusiasmo il capo ingegnere cercando un modo per abbandonare quella cosa disgustosa in qualche angolo.
"Può dirglielo lei direttamente, è uno degli ingredienti della tartina..." commentò lui.
Droxine sbiancò deglutendo vistosamente e T'rajk lanciò una sonora risata accompagnata da un gesto di scuse della mano.
"Scusate, la stavo solo prendendo in giro. Siete troppo rigidi e volevo divertirmi un po' alle vostre spalle. Mi farò perdonare prometto!"
"Divertente..." mormorò Bruce fissando la tartina come se potesse vederci la faccia di qualcuno.
"Ha perfettamente ragione Signore, non siamo molto abituati alle feste. Non capita spesso di essere accolti così." rispose Carelli arrossendo un po' per l'essere stata presa in fallo.
"Ma veniamo a noi... abbiamo un sospetto su quale possa essere la locazione della vostra nave." riprese il rettile.
"Come scusi?" chiese Anari lanciando un'occhiata allarmata all'amica.
"Via signori, avete una navetta che non permette una lunga permanenza nello spazio, appartenete a due razze diverse e ambedue non sono razze conosciute all'impero. Non ci sono pianeti con razze sconosciute a distanza di viaggio di quella navetta, per cui sospetto che la vostra navetta sia solo un veicolo di esplorazione che di solito è ospitato all'interno di una nave più grande. Inoltre avete una divisa simile ma con colori diversi, il che mi fa sospettare che apparteniate a due sezioni diverse dello stesso equipaggio. Le macchie sulla divisa del signor Carelli mi lasciano supporre che sia un meccanico, ma parlando con lei per pochi minuti ho capito che è molto più che un semplice riparatore, ne deduco che il giallo rappresenti la sezione ingegneria. Inoltre, data la fasciatura del Signor Anari, sospetto che uno di voi con il colore verde sia un medico e visto che la posizione della medicazione è un po' scomoda da fare da soli potrei scommettere che il medico è il Signor Bruce. Infine dato che il Signor Anari ha lo stesso colore di sezione potrei anche azzardare l'ipotesi che sia uno scienziato. Ma quest'ultima è solo una scommessa."
"Elementare Watson..." commentò basito il medico.
"Lei è un caso isolato, o la sua razza è tutta così perspicace?" chiese Anari sbattendo le palpebre.
"La nostra cultura si basa sulle deduzioni, si può dire che siamo la principale forza di polizia dell'Impero. Ad ogni modo - continuò senza dare troppa importanza alla cosa - abbiamo ragione di credere che la vostra nave sia attraccata alla I.N. Buj, il che sarebbe un grosso problema."
"Ehm mi scusi, come è arrivato anche a questa conclusione?" chiese Carelli alla quale una tale precisione sembrava totalmente assurda.
"In questa area è prevista solo la presenza di quella nave, per motivi che non sono tenuto a spiegarvi al momento. Le altre navi sono delle forze di sicurezza imperiali e abbiamo comunicato con loro ma nessuno di loro ha visto una nave non imperiale. I nostri sensori non trovano nessuna nave alla distanza di viaggio della vostra navetta e voi siete troppo tranquilli per essere reduci dalla distruzione della vostra nave per un incidente, il che mi fa supporre che la nave non è caduta su un pianeta ne atterrata, dato che non ci sono pianeti abitabili e che comunque i nostri sensori non hanno trovato nulla. Quindi rimane solo l'attracco alla Buj."
"E questo è un male?" commentò l'ingegnere capo.
"La I.N. Buj è una nave diplomatica e molto di più, se davvero i vostri sono li, potreste essere accusati di cospirazione verso l'impero."
"Allora si prepari perché abbiamo notizie ben peggiori!" commentò sarcastico il medico.
"Signor Bruce!" esclamò Anari, ma l'umano era abbastanza stanco della situazione.
"Signor Bruce cosa? Questi riescono anche a capire cosa abbiamo mangiato a cena e la loro bella nave è nei guai. Possiamo stare a parlare quanto vogliamo, ma rischiamo di perdere tutto e tutti per il timore di ficcarci ancora di più nei guai. Odio dirlo ma qualcuno deve iniziare a fidarsi!"
"Razioni di emergenza..." commentò T'rajk e Symon lo indicò guardando le due compagne come per dire loro 'Visto?' "Che intendete che è nei guai?" continuò T'rajk bloccando la musica e il chiasso della festa con un semplice sibilo che sembrava un ordine diretto a fare silenzio.


USS Seatiger - Sala tattica
29/11/2394, ore 17.25 - D.S. 71911.58


"Quindi lei mi sta dicendo che i possibili colpevoli della manomissione della Buj potrebbero essere il suo stesso popolo?" chiese Kenar.
"Ogni pianeta dell'Impero, costruisce una nave da crociera per il rito di successione. E' una specie di gara a chi fa la nave più comoda è bella... una tradizione nella tradizione diciamo. Quando il momento è giunto, viene tirato a sorte il pianeta che ospiterà i prigionieri sulla propria nave. Questo soprattutto per evitare che qualche piano terroristico venga messo in atto."
"E quest'anno la nave prigione è la vostra..." commentò Finn tranquillo.
"Esatto Primo Ufficiale Finn! Il suo acume è pari alla sua affidabilità." esclamò il Senatore.
Il sopracciglio di Tkar scattò in alto come se fosse stato sparato da una catapulta e Kenar dovette trasformare la risata che gli era scappata in un colpo di tosse.
"Mi scusi Signor Finn - commentò Tkar - com'è giunto a questa supposizione?"
"Ho notato che i disegni degli abiti del Senatore sono simili ai fregi che abbelliscono la sala concerti della nave, non so niente di tutto il resto, ma difficilmente potrei sbagliarmi su chi ha costruito un palcoscenico."
"Affascinante..." commentò semplicemente il vulcaniano strappando un altro sorriso al Capitano.

"Per tornare a noi Senatore. I miei tecnici sono dovuti rientrare a bordo perché a breve la nave compirà un nuovo salto, ma non siamo sicuri di riuscire a riparare i sistemi. L'unica cosa che possiamo fare è spegnere completamente i motori alla prossima sosta. O almeno lo spero dato che non conosciamo molto della vostra tecnologia." riprese Kenar appena riuscì a tornare serio.
"Il problema non è tanto fermarci, ma cosa succederà dopo. Le navi di scorta sono prevalentemente comandate dal mio popolo per i motivi che vi ho esposto precedentemente. Se davvero siamo noi il nemico, fermare la nave equivarrebbe a forzare la mano ai ribelli. Un missile ben piazzato e ci distruggerebbero comunque."

=^=Plancia a Capitano!=^=
"Mi dica Signor Tholos"
=^=Nave sconosciuta è appena apparsa dalla curvatura!=^=

"I ribelli hanno fatto la loro mossa..." commentò cupo Finn

Il passaggio dalla Sala Tattica alla plancia fu istantaneo dato che le due aree erano attigue. Tholos si alzò lasciando il posto al suo Capitano e Kenar si sedette teso sulla sua poltrona. "Situazione!" chiese senza tanti preamboli.
"La nave sta puntando le armi contro la Buj. Potremmo anche uscire abbastanza velocemente da bloccare la prima bordata, ma nelle nostre condizioni ci sono poche speranze di fermarne una seconda."
"Aprite un canale di comunicazione." ordinò il Trill sudando freddo.
"Troppo tardi signore, hanno fatto fuoco."

Tre grossi missili simili a siluri in dotazione alle navi della flotta, ma molto più lenti, uscirono dalla nave avversaria e colpirono con violenza la Buj. L'esplosione si fece sentire anche nella plancia federale gettando a terra tutti quelli che non erano abbastanza pronti a resistere all'impatto.
"Hanno colpito i motori della nave. Ora siamo alla deriva!"
"State pronti a uscire con la Seatiger. Scopriranno che non siamo facili da colpire come la nave prigione!"
"Signore, comunicazione in arrivo!"

"Qui nave federale Seatiger! Cessate ogni attacco o saremo costretti a rispondere al fuoco!"
=^=Avete chiamato voi per il soccorso stradale?=^= il volto strafottente del dottor Bruce apparve sul monitor principale. Tutti trassero un sospiro di sollievo.
"Signor Bruce è un vero piacere rivederla, state tutti bene? E il Signor Anari?"
=^=Stiamo tutti bene Capitano e abbiamo portato soccorsi! Ciao Finn!=^= commentò quest'ultima facendo capolino sul monitor
*Lo spero proprio* pensò tra se il Capitano lanciando un'occhiata verso il Senatore.