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MINERVA - MISSIONE 00 RSS MINERVA - Missione 00

00.08 " Togartu "

di Frankie Shoots, Pubblicato il 08-11-2024

Luogo e Ora : Togartu - Ore 17:20 Locali, subito dopo l'arrivo da BlackHeart
Data Stellare : Da definire, data terrestre: 07/01/2381



La vista di Togartu dall'alto era, come al solito, quanto mai deprimente, Jolar'Nat evitava sempre di osservare il roccioso planetoide, fin dove lo sguardo poteva arrivare si poteva scorgere nuda roccia, basse colline dal colore rossiccio intervallate dalle profonde cicatrici lasciate dalle antiche operazioni minerarie.
Già antiche, nessuno aveva ancora capito quale razza avesse trasformato in tale stato il pianeta per sfruttare i ricchi giacimenti di magnesite, per aver un'idea di ciò che Togartu aveva subito bastava pensare che l'intero campo asteroidale che lo rendeva così prezioso per i pirati e che lo circondava era formato dai detriti del pianeta originario, staccati, strizzati fino all'estremo e abbandonati nello spazio, alcuni non erano più che briciole di roccia, ma altri erano così grandi da consentire la costruzione dei sistemi di controllo e difesa della Fratellanza.
Le poche costruzioni recenti interrompevano la monotonia, si trattava degli hangar superficiali delle navette e dei magazzini secondari, svolgevano naturalmente anche un compito più velato, fosse una forza nemica giungere fino a qui, sarebbero funte da specchietto per le allodole, infatti una volta distrutte le costruzioni sulla superficie molto probabilmente i nemici se ne sarebbero andati, ma la vera vita a Togartu si svolgeva in profondità, molto in profondità.
Jolar'Nat si materializzò in quella che in condizioni normali si sarebbe potuta definire una piazza, qualche decina di persone erano intente al baratto o alla compravendita di oggetti, tra questi anche donne di diverse razze e un paio di bambini, alcuni pirati si erano fatti una famiglia, le luci rosso giallastre rendevano la scena bizzarra, ma gli esperti assicuravano che questa tonalità era la più sopportabile sottoterra.
Un giovane Klingon gli si avvicinò, Jolar'Nat gli fece un cenno di riconoscimento e lo invitò a seguirlo.
Sorpassarono numerose porte lungo corridoi di roccia dall'aspetto perfettamente uguale poi entrò deciso nella pen'ultima, la cosa strana era che seppure si trattasse di una porta di spesso duranio, non era chiusa a chiave o in qualsiasi altra maniera.
Il Klingon apparve chiaramente stupito nel vedere l'interno della casa, tanto dal di fuori appariva fredda ed anonima tanto l'interno era caldo (non nel senso della temperatura) ed accogliente, il contrasto era così netto che il klingon passò parecchi istanti per scrutare attentamento la stanza, nel frattempo Jolar'Nat si spogliava accatastando distrattamente gli abiti su un divano, rimasto a torso nudo con un paio di larghi calzoni alquanto sdruciti si sedette attendendo in silenzio che il klingon finisse di esaminare la stanza.

[Il discorso inizia con un tono piuttosto duro e formale da parte di entrambi'>
Klingon : Il mio nome è Mokt figlio di Korz. Ho sentito che cerchi un elemento esperto nel campo scientifico, io lo sono, mettimi alla prova.
Jolar'Nat : Io sono Jolar'Nat dei SenJe, ho sentito parlare di Mokt e delle sue capacità e conosco anche la sua famiglia. Sarà un onore avere Mokt sulla mia nave.
Mokt : Sarà un onore essere sulla stessa nave di Jolar'Nat, anch'io ho sentito parlare di te. Sono convinto che lavorare assieme porterà benefici a entrambi.
Jolar'Nat : Ne sono certo Mokt. Confido nelle tue capacità di scienziato. Non deludermi, te lo consiglio.
Mokt : Contaci, ma non scordarti che sono anche un grande guerriero, saprò farmi valere anche in battaglia.
Jolar'Nat : Beh, che altro dire ? Benvenuto a bordo

I due parlarono ancora per un po' di tempo, dopo circa 30 minuti entrò un ulteriore ospite, anzi una ospite. Jolar'Nat rimase sorpreso nel riconoscere la ragazza di orione che faceva la spogliarellista al Bleeding Rose, fra le mani portava una piccola cassa sigillata.
- Da parte di SonMot.
Jolar'Nat : Quel vecchio pirata riesce ad ottenere sempre il meglio!
Conscia dello sguardo dei due maschi presenti la ragazza si allontanò lentamente ondeggiando provocatoriamente.
Jolar'Nat si avvicinò alla cassa e la aprì, un sorriso apparve sul suo viso, poi scoppiò in una risata vera e propria, si girò verso Mokt lanciandogli una bottiglia di liquore e una ne aprì per sé:
- Beviamo alla nostra nave!
Nella cassa giaceva un'altra bottiglia, una bevanda quasi estinta e tipica della Terra, l'etichetta sbiadita era quasi illeggibile, ma doveva essere qualcosa tipo Vov, vicino un biglietto con la calligrafia grande e chiara di SonMot: "Quando Be'Ruth avrà finito di contrattare ti servirà."