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MINERVA - MISSIONE 00 RSS MINERVA - Missione 00

00.04 " Caos "

di Lanaari Valente, Pubblicato il 08-11-2024

Luogo e Ora : Sistema Sithicus Pianeta BlackHeart Bleeding Rose - Ore 00:30 locali
Data Stellare : Da definire



Entro nel Blending Rose... c'è poca gente.
L'atmosfera è gradevolmente calda e c'è poca luce: ottimo. Ho aspettato apposta l'ultimo minuto per arrivare all'appuntamento... voglio vedere chi entra.
Sono rimasto nascosto per un paio d'ore nei dintorni, per assicurarmi che non fosse una trappola. Akhar mi ha assicurato che mi posso fidare, che non sono spie: ma chi mi assicura che mi posso fidare di lui?
Do una rapida occhiata all'interno: un bancone sulla destra, dieci tavoli al centro della stanza e otto contro la parete in fondo. Sono quasi tutti liberi.
Mi dirigo verso uno di quelli contro il muro, sono meno illuminati, ed è sufficientemente vicino a delle porte. Una è quella del bagno. Una, dato il rumore, deve condurre alla cucina, da cui si può accedere al vicolo sul retro... La terza non so, sicuramente ad una stanza interna, forse quella del proprietario: è comunque sbarrata... forse 45 secondi per aprirla, troppi.
Dalla parete sulla sinistra partono le scale che conducono al piano superiore.
Mentre mi siedo prendo nota della posizione delle telecamere a circuito chiuso nascoste nel locale.
Scelgo il tavolo meno illuminato. Oltre ad essere più gradevole, è anche l'unico che mi permetta di non essere inquadrato pienamente dalle telecamere. Ho attirato l'attenzione visto che una si sta muovendo indirizzandosi verso di me.
La sventola Orioniana sta ballando sul palco: mi soffermo sulle gambe, lunghe ed affusolate, e sui seni perfetti. Magari più tardi... non ora, ho qualcosa di più importante da fare: salvarmi la pelle.

"Cosa vuoi?" mi sento chiedere con un fare rude. Sobbalzo sulla sedia che scricchiola sotto il mio peso... non mi ero accorto che la cameriera si era avvicinata al tavolo... Map'or@#* devo stare attento o qua finisco atomizzato.
Questa disattenzione fa si che venga illuminato appieno al volto. La donna inizialmente stizzita, sembra compiaciuta dal fatto.

"Un rachtajin porporato" le rispondo svogliatamente. La luce nei suoi occhi cambia, assume un tono diffidente.
Mi difendo dicendole "Se a un Klingon piace il succo di prugna, a un Orioniano non può piacere del Rachtajin?"
Lei non ribatte e se ne va. Qualcosa nella sua camminata tradisce dei trascorsi più movimentati, soldatessa o più probabilmente ladra, dato il lavoro che fa ora.
Ritorno a guardare gli avventori: dieci in tutto. Due Klingon che fanno battute sulla ballerina che sta lasciando il palco, un felino umanoide, la donna seduta col gattone, un altro Klingon (sembra conosca la donna e il gatto), un umano avvolto in un mantello (ha un animaletto che gli sbuca da sotto il cappuccio), un altro umano (più giovane dell'altro) ed un altro umanoide che non riesco a identificare in quanto mi porge le spalle e il cappuccio non mi lascia intravedere nulla...
Dalla scala vedo scendere una donna, una vulcaniana per la precisione. Si avvicina distrattamente all'altra donna seduta con il micio. Si scambiano dei piccoli gesti, sicuramente dei segnali.
Quando la vulcan mi guarda, si accorge che le stavo osservando. Non cerca di evitare il mio sguardo, ed io faccio lo stesso. Entrambi abbiamo capito che siamo stati "scoperti" a spiarci. Non cerca di nascondere il rapporto con l'altra donna, sarebbe inutile ed illogico. Sono d'accordo e questo oramai è palese.


Con un gesto, volutamente evidente, invita l'umana verso di me. Poi si dirige verso l'umano con l'animale: lo stava aspettando.
Vengo interrotto dalla cameriera che mi porta una tazza ben calda di un liquido scuro, tendente al porpora. Le passo una barretta e le dico di tenersi il resto, mentre faccio cenno all'altra donna di sedersi. Con gesti posati e calcolati, si siede. Mi studia ed aspetta che faccia io la prima mossa.

"Mi avevano detto che sarei stato contattato da un uomo... e tu non lo sembri affatto" inizio io.
Senza mutare espressione mi risponde
"Dovrai parlare prima con me".
E' molto attenta ad ogni mio movimento.
"Ci serve una persona esperta di motori" continua " la paga è buona..."
"...e il rischio alto..." la precedo io "lo so, Akhar mi ha già detto il tipo di nave su cui si viaggerà".
Non cambia espressione.
Ha sicuramente un'esperienza notevole, è impassibile come un vulcaniano... ammirevole.
Frattanto la vulcaniana, dopo aver indicato le scale al tizio con l'animaletto, si è seduta al tavolo con l'essere incappucciato
.
"... sono 15 pezzi d'oro, ma possono aumentare a seconda dei 'carichi' che trasporteremo" riprende lei "non accettiamo ripensamenti"
"L'incarico non mi spaventa, però ne voglio 25"
La donna: "E' troppo, una cifra del genere per lavorare su dei motori è esagerata".
"Sono però uno dei migliori che potrete trovare su questo buco di pianeta..." tento il bluff "lo so che stanno controllando le navi in zona e che avete fretta di andarvene ma siete senza equipaggio... ho fatto alcune indagini."
Questo è riuscita a scuoterla, anche se di poco.
Sta sicuramente pensando se fidarsi delle informazioni che le devono aver passato. Mi scruta tentando di cogliermi in fallo.
Non le do soddisfazione, tranquillamente finisco il mio Rachatajin.
Dopo un po' sembra decidersi
. "Posso arrivare fino a 20, nulla in più... prendere o lasciare". Questa volta è lei a bluffare... non sa se fidarsi, ma sa che le sono necessario...
Durante le due ore che ho sorvegliato il locale ho visto entrare alcune persone... ma poca ne sono uscite. Probabili membri dell'equipaggio? Può essere che le trasportino immediatamente a bordo, meglio così: prima lascio il pianeta e prima sarò al sicuro.
Adesso sono io ad essere alle strette, non voglio tirare troppo la corda e rimanere col culo per terra.

"Accetto, quando si parte?"
Sento il suo comunicatore trillare. In risposta mi dice "Devi seguirmi per un ulteriore 'colloquio' con il capo". Sicuramente era un segnale. Che stupido a non aver pensato a dei microfoni...
Si alza e si dirige verso le scale con movimenti sicuri. Si ferma davanti alla rampa e mi aspetta. Nell'alzarmi registro istintivamente che il locale risulta quasi vuoto. Non ci faccio molto caso, ma la vulcaniana e il suo amico sono spariti. Mi avvicino e le dico "Non è mia abitudine seguire donne di cui non so il nome".
Sembra che la cosa la diverta. Inizia a salire le scale. Si ferma e girandosi mi dice "Mi chiamo Aldea Ajdar... e ora seguimi senza fiatare" ed aggiunge sorridendo "...K'Tar".
Bene, le presentazioni sono fatte. La seguo fino ad una stanza al primo piano. Lei entra per prima. Prima di entrare mi soffermo sulla porta a studiare la stanza. Come entro sento qualcuno che mi afferra sulla spalla alla base del collo. Qualcuno nascosto dietro alla porta. Istintivamente cerco di colpire il mio aggressore. E' la vulcan di prima.
Ammirevole la sua tecnica per prendermi alle spalle, ma totalmente inutile la presa per stordirmi. Schiva agilmente il mio colpo... sti vulcaniani del c#§§*, sono maledettamente veloci e silenziosi... quasi non mi accorgo del Klingon che entra dalla porta ancora aperta. Mi afferra e mi scaraventa a terra. Fregato come un pivellino. Cerco di rialzarmi, ma Aldea ha già estratto un phaser e sta facendo fuoco... lascerò questo cavolo di pianeta più presto del previsto, dopotutto.
Quando mi sveglio mi ritrovo ammanettato. Sono steso sul pavimento della stanza. In piedi ci sono Aldea, la vulcan, il Klingon e dopo poco si materializza l'umano con il suo animale. Le due donne stanno discutendo sul fatto che la presa non abbia funzionato, così come la fusione...
Sicuramente hanno provato a sondarmi... cerco di rialzarmi, il colpo di phaser mi solo stordito: a quanto pare non lascerò tanto presto questo pianeta.

"E' sveglio" dice l'umano accarezzando il suo animaletto "e sembra che stia bene, a differenza di come hai lasciato me prima". Il Klingon continua a guardare dalla finestra.
La vulcan mi guarda, anche se impossibile sembra frustrata e arrabbiata.

"Adesso che è sveglio ci riprovo". Mentre si avvicina cerco di divincolarmi, ma Aldea prontamente mi dice "sta buono, altrimenti questa volta non mi limito a stordirti".
Vediamo che succede... per ora non posso fare molto.
La Vulcaniana si china su di me, pone la mano destra sulla mia faccia e sembra concentrarsi.
"Sento qualcosa, ma niente di definibile... una parte della sua mente è chiusa, si oppone alla mia presenza... cerca di assalirmi..."
"Utilizza un addestramento anti-psionico di qualche genere?" la interrompe Aldea.
"...no..." le risponde l'altra "... è qualcosa che è al di fuori del suo stato cosciente... devo inoltrarmi di più ... non cercare di resistermi, potrebbe essere doloroso..."
Non ho paura di una fusione, mi era stato detto che ne sarei potuto essere immune.
Il tentativo viene interrotto dal Klingon
. "Qualcuno è entrato nel locale" si mette a sbraitare nel suo idioma gutturale...
"Deve essere l'ultimo" dice pensierosa Aldea e aggiunge rivolgendosi alla Vulcan "Che facciamo, T'eyan?"
L'interpellata distoglie l'attenzione da me, sembra illogicamente arrabbiata dal non essere riuscita a sondare la mia mente. Soppesa il phaser che aveva nascosto sotto la giubba... l'istinto le suggerirebbe di uccidermi immediatamente, ma quella vena di curiosità che pervade la sete di conoscenza vulcaniana la fa desistere... "Lasciatelo ancora in vita, potrebbe esserci ancora utile... nasconde qualcosa, ma non so ancora cosa"
Parla sommessamente con Aldea, poi con il Klingon e l'umano. Dottor West lo chiamano.
Lanciandomi un'ultima occhiata interrogativa lascia la stanza seguita dai due umani. Sono solo con il Klingon e la bestiolina del dottore.
Sfilo dalla manica una piccola chiave morfofasica, nascosta per occasioni del genere e cerco di aprire le manette. Il mio guardiano è troppo occupato ad osservare i monitor che inquadrano i suoi amici nel locale sottostante.
Non ha esperienza come i suoi compagni.
Finalmente sono libero. L'animale mi fissa. Quando cerco di muovermi, quello mi salta addosso mettendo in allarme il grassone.

"Maledettasottospeciediarvicolamalriuscita" sibilo tra i denti mentre me la tolgo di dosso. L'infame mi ha lasciato l'impronta dei suoi denti su un dito. La scaravento dall'altra parte della stanza. Con una piroetta atterra in piedi, già pronta ad attaccare.
Il Klingon, a differenza, mi si butta contro pesantemente. Troppo lento. Lo schivo e gli assesto una ginocchiata allo stomaco, che lo fa ruzzolare contro il muro. Il suono sordo mi informa che ha battuto la testa. Ho qualche secondo prima che possa dare l'allarme. Raccolgo l'arma del tipo e mi fiondo verso la porta.
La stramaledetta arvicola del c#§§* mi è subito dietro. Il morso è stato leggero, ma brucia come se ci avessero messo sopra dell'acido. Corro per tutto il corridoio, supero alcune porte sbarrate. Dal piano di sotto giungono urla di battaglia e scoppi di colpi d'energia... qualcosa mi dice che è arrivato un ospite indesiderato...
Mentre supero l'imboccatura delle scale, vedo i miei 'amici' salire frettolosamente le scale, seguiti da raffiche d'energia bluastre... armi a ioni... la polizia locale?!?!...
Ho raggiunto la fine del corridoio... m#*è£$$° la porta è blindata e bloccata. Non ho tempo per forzarla o fonderla.
"Kashit!" sento urlare alle mie spalle. Mi volto e vedo l'uomo West vicino alla porta da cui sono appena uscito, chiamare urlando l'animaletto che ancora mi insegue. Questi, in risposta s'irrigidisce e si volta verso il suo padrone. L'arvicoloide è proprio di fronte la rampa di scale. Una raffica lo colpisce di striscio, sbattendolo contro il muro...
...poveroanimelettoindifesononpossoperbetterechedeibrutiglifaccianolabuaèuntenerobatuffoloclorosomorbidoso... mi getto verso la bestiola indifesa. Un umanoide in divisa da poliziotto locale sbuca dalle scale e sta per dare un ultimo colpo decisivoaquelteneroscoiattolino.
Quando sono ormai su Kashit, con una mano lo raccolgo e con l'altra sparo una raffica d'energia alla testa del poliziotto. Il corpo ormai privato del capo cade all'indietro sui compagni. Con ilmiopiccoloferitocorroversolaportaancoraapertadellastanza...
Appena entro, la porta scorre e viene sbarrata...
Concitatamente Aldea urla al trasmettitore da polso
"Tirateci fuori da qua subito! E' una trappola! Siamo circondati!!!"
Dall'apparecchio esce una voce gracidante"...xzzzxz... stiamo cercando di agg...re il vo...ro segnale... barriera isolant... potenz... mo il segnale..."
"Fate in fretta" tuona al comunicatore T'eyan. Che reazione alquanto illogica per un vulcaniano. "Cinque da teletrasportare" aggiunge spostandosi verso l'altro lato della stanza, dove sono già in posizione Aldea, il Klingon e West con il suo animale tra le braccia.
"Ehi! Non potete lasciarmi qua... quelli mi faranno fuori. Prima sparano e poi fanno domande!!!" urlo io. Nonvogliomorirecosì.
"... ancora qualche istante... forse ci siamo riusciti..." suonano all'unisono i comunicatori delle due donne, coperti dal frastuono dei colpi contro la porta blindata e seguiti dalle imprecazioni del Klingon e del dottore.
La vulcan non mi presta la minima attenzione...
Improvvisamente sento le lacrime salirmi agli occhi... e mi butto ai piedi della donna...
Piagnucolando dico "tipregoooononvojomorireeeeee buhaaaaa nonmipotetelasciareconqueibrutiiii uhaaaaa..." e mi aggrappo alla sua gamba e la stringo forte...
Lei, dapprima cerca di divincolarsi schifata... poi sembra desistere. Un altro colpo alla porta che vibra e guaisce... sta per cedere.

"Meglio portarcelo dietro... e pensare a cosa farcene poi" le urla il dottore...
La porta inizia a deformarsi sotto il fuoco dei raggi della milizia.

"Sei da portare su!!! Subito" urla sfinita T'eyan... "...un istante ancora... bzzz" le risponde il comunicatore...
La porta cede fragorosamente... due uomini si lanciano sul nostro gruppetto...
Il primo non fa a tempo a rendersi conto che è colpito a mezz'aria da un pugnale lanciato da Aldea...
Il secondo supera i rottami bollenti della porta...
... Non riesco più a controllarmi... la rabbia monta finché mi lancio sull'intruso. Lo afferro per le spalle e lo respingo contro lo squarcio ancora rovente della porta.
"Non ora"
L'ultima cosa che ricordo è qualcuno che mi dice di sputare le dita che ho in bocca...
ringhio.
Sento odore di carne bruciata, forse è la mia. Non mi interessa. So solo che voglio vedere il sangue di questi bastardi... Mentre mi faccio scudo del corpo ormai inerme del poliziotto, cerco di sovraccaricare il disgregatore del Klingon e lo infilo nei vestiti del moribondo... Una mano cerca di afferrarmi e spingermi via. Con un morso gli stacco due dita... urlando, ritrae la mano...
Le due donne iniziano a sparare nella mia direzione e urlano qualcosa... oramai non capisco più nulla...
Sento qualcuno afferrarmi da dietro... mi giro e cerco di spezzarne il braccio... Il Klingon stavolta è più rapido di prima, e riesce ad evitare che gli rompa l'arto...
T'eyan mi colpisce alla gola con il taglio della mano... non riesco a respirare... mi accascio a terra...
I due mi trascinano verso l'altro lato della stanza... sento Aldea urlare
"Ora!!!" ed improvvisamente tutto sembra illuminarsi... mentre la porta della stanza esplode con i poliziotti ancora ammassati...