00.02 " Imbarco Crowe "
di Xandria Elisabeth Crowe, Pubblicato il 14-10-2018
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Sol III - Egitto (Piana di Giza)
27/03/2381 - ore 13:13 - DS 58234.22
Xandria esaminò attentamente il reperto e tenendolo delicatamente tra le mani, cominciando a liberarlo dalla polvere millenaria che lo ricopriva.
"Il Professor Rashid sarà più che soddisfatto! Questa è senza dubbio la prova che la tomba della regina Nefertiti non si trova ,come tutti credono, in qualche punto della piana di Giza, ma al contrario è situata ad Akhetaton, proprio come lui da anni va sostenendo!"
Facendo tra sé e sé queste considerazioni la donna si alzò con fatica, dopo essere rimasta a lungo in ginocchio per esaminare palmo a palmo il terreno circostante. Il suo sguardo spaziò intorno, le grandi piramidi di Giza si stagliavano di fronte a lei in un cielo di un terso azzurro, mentre la grande Sfinge sembrava fissarla dall'alto.
Sempre tenendo con cura in una mano il prezioso reperto, Xandria si avviò velocemente verso la tenda in cui si raccoglievano temporaneamente i reperti, del tutto inconsapevole degli intensi sguardi dei giovani studenti dell'Università del Cairo che, impegnati negli scavi, seguivano la sua figura slanciata .
All'interno della grande tenda T'Lan archeologo di Vulcano era impegnato a catalogare i vari pezzi ,quando all'improvviso vide Xandria precipitarsi eccitata verso di lui.
"Amico mio,guarda e dimmi cosa ne pensi!" disse la donna ,tendendogli il grande medaglione che aveva appena trovato.
T'Lan corrugò la fronte,mentre esaminava i geroglifici che ricoprivano il reperto e questo fu l'unico segno di una qualche emozione che il serio volto del vulcaniano diede segno di mostrare.
Xandria impazientemente lo incalzò "Allora?"
L'uomo alzò i suoi intensi occhi neri sulla donna ,che tesa attendeva il suo responso e disse "Credo che la mia opinione coincida esattamente con la tua,ma..."
Xandria sorrise con evidente sollievo ,cercando d'interrompere il vulcaniano,che con un tono di voce lievemente più alto continuò "...ma se così non fosse stato,sono certo che ti saresti comunque precipitata ad Akhetaton alla ricerca della tomba della grande Nefertiti!"
Xandria ,rimase un attima interdetta ,il suo vecchio amico d'infanzia la conosceva fin troppo bene e sapeva che nulla l'aveva mai potuta fermare ,se era convinta di essere nel giusto, nemmeno il parere di uno dei più eminenti archeologi della Federazione. Sorrise poi osservando il vulcaniano "Non commetterei mai l'errore di sottovalutare la tua opinione,ma mi rimangono altri quindici giorni di licenza e per la verità avevo già in programma di fare un giretto a Tell El-Amarna !"
T'Lan scosse la testa e poi disse "Sei un'umana incorreggibile ed illogica" Xandria si strinse nelle spalle annuendo "Hai perfettamente ragione,ma tu del resto compensi bene i miei difetti con la tua logica stringente, ma se ricordo bene non disprezzavi tanto la mia incoscienza umana quando eravamo bambini! Ricordo almeno un'occasione in cui ti è stata utile o no?"
Il vulcaniano la osservò alzando un sopracciglio "Ti è sempre piaciuto ricordare momenti imbarazzanti, per poi poterci speculare sopra! Come io ti sopporti ancora è un mistero della logica!"
Xandria sorrise all'amico di sempre,riflettendo che erano proprio quei loro battibecchi a mancarle di più quando si trovava nello spazio ed era certa ,anche se T'Lan non l'avrebbe mai ammesso,che era lo stesso anche per lui.
"Invece di stare qui a discutere con me dovresti chiamare Rashid per informarlo della scoperta"disse Xandria ,mentre gli indicava con un gesto della mano il terminale.
Il vulcaniano scosse la testa e si diresse verso l'apparecchio ,che però non diede segno di voler funzionare "Sei una esperta di sistemi elettronici no?" disse ,invitandola tacitamente a risolvere il problema.
Xandria esaminò l'apparecchio e poi disse "Qui è tutto in ordine,non capisco...Ah,ma certo, che idiota sono!Le macchie solari..." T'Lan guardò interrogativamente l'amica "Le macchie solari?"
La donna annuì osservandolo "In questa settimana era prevista una intensa attività solare, che probabilmente sta disturbando le telecomunicazioni" Xandria alzò le spalle con filosofia "Purtroppo non possiamo metterci contro una stella. Posso però potrei ricorrere ad un antico sistema di comunicazione terrestre!"
T'Lan osservò la donna con fare curioso "Un antico sistema ?"
"Sì, i segnali di fumo!" Xandria si sforzò a fondo, ma non potè fare a meno di ridere al vedere il vulcaniano ,che la fissava tutto serietà e logica.
"Accidenti,ma voi vulcaniani non vi rilassate proprio mai? Ma poi perchè finisco sempre per pormi di questi interrogativi!" disse Xandria divertita.
T'Lan rispose ,e la sua voce fu prontamente accompagnata da quella della donna "Perchè sei una umana illogica e irrazionale!"
In quel momento un forte vento si abbattè sulla tenda accompagnato da un rumore estremamente famigliare per Xandria ,che prontamente si diresse seguita da T'Lan appena fuori dall'ingresso. Una navetta federale stava atterrando poco distante, lasciandone scendere subito dopo un giovane guardiamarina, che si diresse verso di loro ponendosi sugli attenti "Tenente Comandante Xandria Elisabeth Crowe?"
Xandrià annuì facendo cenno all'uomo di passare al riposo "Sì sono io guardiamarina." rispose la donna alquanto stupita da quell'improvvisa apparizione.
"Ho l'ordine di accompagnarla dall'Ammiraglio Chegwidden, al quale deve presentarsi immediatamente."
"Addio licenza!" Sospirò Xandria che poi si girò verso T'Lan e gli disse "Mi terrai al corrente delle novità per quanto riguarda Nefertiti?"
L'amico annuì e disse "Sai che lo farò! Stai attenta la fuori!" Xandria sorrise "Lunga vita e prosperità amico mio!"
"Lunga vita e prosperità Xandria" rispose T'Lan di rimando, osservando poi l'amica che saliva sulla navetta.
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Sol III - Comando di Flotta
Ufficio dell'Ammiraglio Russell Chegwidden
27/03/2381 - ore 15:28 - DS 58234.48
"Xandria ,bambina mia ,sono felice di vederti!" disse il vecchio ammiraglio, abbracciando quella che per lui era quasi come una figlia.
Xandria rispose all'abbraccio dicendo "La patata deve essere davvero bollente da farmi precipitare qui così senza darmi neanche il tempo di indossare l'uniforme."
L'ammiraglio sorrise "La patata, per dirlo con parole tue non solo brucia, ma è rovente, anche se conoscendo la tua passione per storia ed archeologia sono certo che troverai il suo calore di tuo gradimento"
Xandria corrugò la fronte, mentre una forte curiosità si impadroniva di lei ,ma prima che potesse avanzare qualsiasi interrogativo Chegwidden continuò "Devi presentarti alla base federale di Betazed dove sarai assegnata come Capo Operazioni ad una nave di nuova concezione e bada... questo è tutto quello che posso dirti! Si tratta di un incarico coperto dal seclar più elevato."
Xandria sfoggiò allora tutta al sua abilità diplomatica, appresa da un grande insegnante, suo padre, ambasciatore federale su Vulcano "Zio Russell, ti prego,in fondo quando arriverò su Betazed mi informeranno comunque, quindi perché farmi soffrire fino al mio arrivo alla base."
Chegwidden sorrise appoggiandosi allo schienale della poltroncina osservandola "E' del tutto inutile che tu faccia sfoggio con me delle tue ben note moine, anche perchè io non ne so più di te, ma se anche così fosse dovrei comunque obbedire agli ordini." Chegwidden sorrise tra sé mentre scrutava la donna.
Xandria era seduta di fronte a lui, i lunghi capelli di un caldo castano scendevano ribelli lungo le spalle e i grandi occhi verdi brillavano di curiosità ed eccitazione.
"Zio Russell..." Xandria scosse la testa "Non me lo dirai vero?" Sospirando la donna si appoggiò allo schienale della poltroncina ormai sconsolata.
L'ammiraglio la incalzò "L'attesa sarà compensata dalla soddisfazione che trarrai da questo nuovo incarico,che credo sia esattamente su misura per te"
Xandria sapeva che l'ammiraglio non le avrebbe detto di più, lo conosceva troppo bene, e si rendeva perfettamente conto di non poter avere ulteriori informazioni. Aveva ereditato dal padre l'abilità di valutare esattamente la persona che aveva di fronte, e ora sapeva di avere perso in partenza.
"Quando devo partire?" disse Xandria portando lo sguardo sull'uomo davanti a sé.
"Immediatamente! Abbiamo trattenuto la Hornet ,che va in missione non lontano da Betazed, e che quindi farà una breve deviazione di rotta per permetterti di raggiungere la tua destinazione."
Xandria sospirò "Insomma ,anche stavolta non ho il tempo di indossare l'uniforme?"
"Sì,è più o meno così." rispose Chegwidden.
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Betazed - Accademia Militare Federale
17/05/2381 - ore 08:29 - DS:58373.32
Xandria scese dal teletrasporto, mentre l'ufficiale addetto la informava che era attesa nella Sala Rapporto Ufficiali 3, e poi si diresse alla sua destinazione con una certa impazienza. In quei tre giorni di viaggio non aveva fatto altro che tormentarsi sul suo nuovo incarico, sulla misteriosa nave di nuova concezione e per quanto si fosse scervellata non vedeva che attinenza potesse avere una nave stellare con la storia e l'archeologia!
Nel grande corridoio c'era un via vai di gente di ogni razza,ad un tratto Xandria si bloccò all'improvviso, rischiando di essere investita da un giovane cadetto, che si affrettò a scusarsi per l'incidente, ma Xandria quasi non lo udì mentre un'idea pazzesca, quasi irreale la fulminava, togliendole il respiro "E' mai possibile, che ci siano riusciti? No,la mia fantasia mi sta giocando brutti scherzi! Eppure teoricamente sarebbe possibile! D'altra parte quale altro collegamento potrebbe esserci tra un'astronave e la storia!Solo uno:il tempo!"
Xandria riprese a muoversi come in trans, rischiando di superare la Sala Rapporto 3 senza accorgersene.
USS Norn - Plancia
17/05/2381 - ore 09:18 - DS 58373.41
Non appena l'Ammiraglio Raistlin e la Presidente federale abbandonarono la Norn, gli ufficiali presenti iniziarono a parlare contemporaneamente, tutti tranne uno.
Xandria infatti era rimasta immobile, mentre vedeva realizzato un sogno, che fin dall'infanzia e poi oltre, la sua mente fervida d'immaginazione aveva custodito gelosamente nel suo intimo.
Nel frattempo il Capitano Shorek tentava di fare del suo meglio per rispondere a quella marea di domande "Signori, un attimo di silenzio prego!Prima di trasformare la plancia in una baraonda infernale, devo informarvi che il computer centrale, che noi chiamiamo familiarmente Yggdrasil, è stato programmato per rispondere ad ogni interrogativo anche in base ai vostri campi di specializzazione, per cui consiglio che ognuno raggiunga il proprio alloggio e consulti i dati a propria disposizione, per poi cominciare a familiarizzare con la nave. Diamoci appuntamento, diciamo tra sei ore, nella Sala Tattica."
Xandria si diresse verso il turboascensore imitata da molti dei presenti.
"Computer dov'è l'alloggio del Tenente Comandante Xandria E. Crowe?" domandò.
=^=L'alloggio richiesto è situato sul ponte due. Le sarei grato se si rivolgesse a me come Yggdrasil.=^= La voce del computer centrale si diffuse nell'abitacolo, una voce intensa e maschile.
"Yggdrasil?" la domanda fu posta da un uomo molto alto e massiccio, occhi e capelli neri, con i gradi di comandante.
"Questo è il mio termine d'identità!" rispose ancora la voce.
Xandria sorrise e rifletté "Un computer centrale con una identità e, a quanto pare, una precisa personalità! Qui c'è lo zampino della tecnologia dei binari!"
Il comandante T'Vor corrugò la fronte quasi irritato ,facendo le medesime considerazioni di Xandria, non piacevolmente stupito come il Capo Operazioni, ma esattamente il contrario " Yggdrasil!" grugnì "Dimmi dov'è il mio alloggio sono il Comandante Josef Alexievic T'Vor"
=^=Sempre sul ponte due=^= rispose imperturbabile il computer.
L'uomo sempre più irritato "Dobbiamo desumere che tutti gli alloggi degli ufficiali superiori sono su quel ponte?"
=^= Desumete esattamente comandante=^= rispose Yggdrasil.
Una lieve risatina attirò l'attenzione di Xandria e di T'vor su di una donna dai lunghi capelli bianchi, il Consigliere Erika Brain. "Sembra che qualcosa la diverta consigliere!" osservò l'uomo.
Erika sempre sorridendo rispose "Sì lei Comandante! Deve perdonarmi, ma è davvero insolito per me percepire delle emozioni in un vulcaniano!"
T'Vor rimase un attimo in silenzio e poi rispose "Io sono vulcaniano solo per metà e la mia educazione non è stata improntata sulla pura logica. =^=
L'empatia della donna lo metteva alquanto a disagio e l'abitacolo del turbolift gli sembrava improvvisamente fin troppo stretto. Fortunatamente le porte automatiche si aprirono prontamente sul ponte due, lasciandone uscire i tre occupanti, che consultarono nuovamente Yggdrasil per conoscere le posizioni dei loro alloggi.
Il comandante T'Vor scoprì con sollievo che il suo alloggio era alquanto distante da quello del Consigliere di bordo e vi si diresse frettolosamente, abbandonando la compagnia delle due donne. Xandria ed Erika si diressero dalla parte opposta rispetto all'Ingegnere capo, i loro alloggi erano infatti contigui.
Le due donne procedettero lungo il corridoio "Yggdrasil" si domandò Erika ad alta voce "Che strano nome" Xandria rispose "E' un nome della mitologia nordica, una divinità se non ricordo male."
Prontamente la voce di Yggdrasil risuonò intorno a loro =^=E' il nome dell'albero del tempo che Urd, Skuld e Verdandi dovevano abbeverare continuamente!=^=
Xandria sorrise "Ti ringrazio amico mio, sei davvero molto gentile!" quel computer le stava diventando sempre più simpatico.
Erika osservò "Le piace davvero, non è così?"
Xandria sorrise "Ho imparato da tempo che ogni computer ha una sua personalità. Non ne esistono mai due uguali, anche se appartengono allo stesso modello e persino se il loro programma non prevede una vera e propria personalità.."
Xandria ammiccò al consigliere "Ma ho idea che il Capo Ingegnere non sia dello stesso avviso."
Poi Xandria continuò "Un mio amico, il Capo O'Brian, mi diceva tempo fa che lavorare sul computer centrale dell'Enterprise era come fare l'amore con una bella donna, mentre lavorare su quello cardassiano di Deep Space 9 era come combattere un nemico ostinato!"
Il consigliere sorrise e poi disse "Non avevo mai pensato ad un computer in questi termini, del resto il mio lavoro riguarda le menti e i sentimenti, delle persone e non le macchine. Comunque il suo lavoro posto in questa diversa prospettiva mi incuriosisce!"
"Sarò felice di spiegarle cosa intendo. Oh, ecco il mio alloggio!" Xandria si fermò davanti ad una porta automatica. "E questo deve essere il mio" ribattè Erika "Allora ci vediamo dopo! In sala tattica"
Xandria annuì e con un gesto di saluto entrò nel proprio alloggio.