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USS HOPE - MISSIONE 06 RSS USS HOPE - Missione 06

06.03 " Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere "

di Caytlin , Pubblicato il 13-03-2017

Terra - Accademia Flotta Stellare - Ufficio Ammiraglio Evelin Lennox - 20 Novembre 2395 - Ore 12:19


=^=Il Tenente JG Caytlin è arrivata Ammiraglio... ha richiesto di poter avere ora il colloquio. Ho provato a dirle che è occupata, ma ha insistito.=^=
"La faccia passare e comunichi al Capitano Strauss che ritarderò di quindici minuti il nostro appuntamento per il pranzo."
=^=Come desidera=^=

Evelin Lennox era sinceramente incuriosita. Si sarebbe aspettata una visita anticipata della Klingon Jones o del sempre imprevedibile umano Bueller, non certo della Risiana Caytlin.
Dall'esame delle registrazioni analizzate era una degli ufficiali che era cresciuta forse di meno o semplicemente fra le meno apprezzate da Strauss. L'approccio mentale così poco incline al paranoico aveva sicuramente poco allettato l'interazione fra il Capitano e la giovane neo Tenente JG.
Eppure era stata un buon collante per il resto dell'equipaggio. E fondamentalmente l'aspetto mentale era la priorità di ogni buon Consigliere. Che i suoi approcci fossero del tutto anomali rispetto a certe prassi consolidate era senza ombra di dubbio veritiero, ma non erano certo peggiori di tanti omologhi che invece erano del tutto asettici e si limitavano a svolgere il loro incarico quasi del tutto svuotati di ogni tipo di passione.
Il trillo della porta d'accesso al suo ufficio attirò la sua attenzione: dietro all'importante stazza del suo assistente Boliano, fece capolino Caytlin.
La rossa indossava la nuova uniforme coi gradi appena conseguiti e teneva in mano il padd con la sua assegnazione.
Dall'impeccabilità dell'uniforme, Evelin poteva quasi supporre che la Risiana fosse rimasta in stasi dalla sera precedente.
L'aura emanata dalla giovane non era di incertezza, ma sicuramente di turbamento, mista ad eccitazione ed adrenalina.

"Prego, si accomodi Tenente"
"Grazie Ammiraglio... io... si... ehm..."
"Vuole un bicchiere d'acqua?"
"Oh? No grazie davvero Ammiraglio... è solo che non so come porre la questione nei termini corretti."
*Sei ancora insicura ragazza*

Lo sguardo della Lennox non lasciava trasparire nulla, ma con un gesto della mano cercò di rassicurare la giovane a continuare.
"Dunque... nei mesi trascorsi sulla USS Hope... dovrei dire sulla vecchia USS Hope... ho compilato numerosi resoconti riguardo i miei compagni di avventura... perché di questo si è trattato. La proposta che ci ha fatto ieri sera è stata stupefacente e magnifica e ciò mi ha portata a riflettere sul mio ruolo."
"Mi dica Tenente."
"Se lei permette, non mi ritengo idonea a svolgere la mansione propostami!"
"Motivazioni?"
"Non sono all'altezza! Nei rapporti inviati nei cinque mesi a bordo della Hope come facente funzioni di Consigliere Capo di bordo mi sono concentrata a vedere il buono in ciascuno dei miei compagni e ho rendicontato solo quello."
"Vuole rettificare qualcuno dei suoi rapporti?"
"No signora. Ma non rispecchiano la realtà delle cose. La mia indole ha voluto che io vedessi solo i progressi e non le lacune e le tare portate avanti non solo dai miei colleghi, ma in primis dalla sottoscritta."
"Mi faccia degli esempi"
"Non ho dato abbastanza risalto all'impulsività di Bueller, alla sua abituale mancanza di applicazione di qualsivoglia tipo di regolamento, dovuti non a non conoscenza degli stessi, ma ad una spiccata preferenza ad agire d'istinto. Mi sono limitata a descrivere i suoi progressi nel gestire nave e uomini in situazioni di crisi, a sfruttare appieno le abilità dei suoi compagni, in maniera diretta, ossia dietro suo ordine, oppure approfittando di iniziative personali degli altri ufficiali. Non ho dato importanza ad una spaccatura lieve, ma presente fra il partito dei sostenitori di Bueller e quelli di Xyr, a cui si aggiunge una terza forza di impermeabili ad entrambe le fazioni... ma impermeabilità non sempre vuol dire imparzialità, spesso è disinteresse... mancanza di attaccamento."

"Come lei dovrebbe sapere Tenente, nessun manuale può insegnare a gestire bene una nave la si apprende tramite l'effettiva esperienza. In servizio attivo si possiede solo ciò di cui si è fatto esperienza nelle assegnazioni precedenti... sulla propria e su quella dei colleghi."
"Concordo con lei, Ammiraglio. In questi cinque mesi, tuttavia, nessuno di noi ha maturato un'esperienza tale da essere in grado di gestire pienamente ed in autonomia una nave in servizio attivo. Bueller è migliorato notevolmente e non lo nego, ma non è pronto per assumere il Comando a tutti gli effetti."
"Dal punto di vista regolamentare, il Comando sarà del Capitano Strauss."
"Che si eclisserà al Bar di Prora, come d'abitudine... la poltrona in plancia sarà di Bueller."
"Concordo, ma dal punto di vista del regolamento è solo il Primo Ufficiale."
"Un ottimo Primo Ufficiale, signora, ma inadatto al Comando se al suo fianco non ha una figura a lui diametralmente opposta in grado di far funzionare al meglio la nave non solo nei momenti di crisi, ma anche nella quotidianità... una figura che non solo conosce i regolamenti, come Bueller, ma che anche li applichi e li faccia applicare."

"Una figura come l'Andoriana Xyr? Le è stata formulata la proposta come Secondo Ufficiale... non so se l'abbia saputo dalla collega."
"No, non ci siamo parlate, ma l'ho incrociata per caso e dalla sua andatura furiosa dubito che fosse soddisfatta. La sua glacialità è in antitesi con la passione di Bueller. Ciò nonostante sono imprescindibili l'uno dall'altra. Senza il primo, la nave rischierebbe un'implosione dovuta ad applicazioni ossessive di istruzioni regolamentari. Senza la seconda, si rischierebbe un'anormale attuazione anche delle più elementari norme a bordo, a partire dalla turnazione."

"Non le pare di esagerare Tenente?"
"Può darsi, Ammiraglio. Ma se con Bueller ho fallito per alcuni motivi, ho altrettanto fallito per altri con Xyr. L'Andoriana nutre nei miei confronti un atteggiamento bipolare: una forma lieve di affettività shakerata a profondo fastidio su alcuni miei modi di essere e di agire. Ha fatto notevoli progressi dal punto di vista relazionale, riesce a covare qualche dubbio sull'effettiva ossessiva applicazione intransigente delle regole, ma non si mette in gioco. Solo all'interno della sua struttura preordinata si sente al sicuro e pienamente appagata. Questo traspare anche nelle relazioni interpersonali: non si fida degli altri. Ha paura a legarsi e tende ad appoggiarsi a coloro che dal punto di vista professionale sa che sono al limite dell'impeccabilità come il Vulcaniano Rest, oppure che fanno il loro in maniera egregia senza particolari picchi di protagonismo, come il Capo Ingegnere Doohan. Eccezion fatta, forse, per la timoniera Jones: la apprezza per i risultati ottenuti in consolle navigazione, pur essendo consapevole e terribilmente infastidita riguardo la sua tendenza abituale a violare ogni protocollo di sicurezza."

"Dove vuole arrivare?"
"Xyr difficilmente potrà accettare di svolgere la sua mansione a fianco di Bueller. Richiederà un nuovo incarico altrove. Questo priverà la nuova unità di una figura imprescindibile. E' stato il dualismo fra i due ufficiali in comando a permettere al Progetto Hope di avere una riuscita. Senza Xyr, Bueller avrà eccessiva libertà di azione e non è detto che ciò sia un bene."
"Un Kirk senza il suo Spock?"
"Con notevoli differenze, signora. Kirk imparò da Spock e Spock imparò da Kirk. Nessuno dei due aveva preclusioni mentali a riconoscere i meriti dell'altro, almeno da ciò che ci è stato tramandato. Bueller tende ad ignorare Xyr, sebbene non sia sordo alle sue osservazioni. Dal canto suo, Xyr tende a comportarsi come se Bueller non esistesse: un moscerino sul parabrezza della sua carriera. Lo rispetta solo per via del grado e della sua profonda religiosità nell'applicazione del regolamento... in caso contrario, lo avrebbe eiettato nello spazio... e viceversa"

"Uhm... ottimi spunti di riflessione, Tenente... ne ha altri?"
"La presenza di Xyr a bordo serve anche per tenere a bada il Timoniere Jones. Il profondo legame di amicizia che la lega a Bueller e la similare tendenza ad ignorare l'applicazione di norme di protocollo di sicurezza, potrebbero portare entrambi a compiere una valutazione errata delle proprie possibilità e ciò causare dei problemi alla nuova unità."
"Ritiene di avere fallito anche con la Klingon?" la interruppe Evelin
"Oh no signora, Luna... ehm volevo dire il Tenente JG Jones ha con me un ottimo rapporto, tende a condividere le sue emozioni ed aprirsi in maniera molto confortante... in tutti i sensi è un'ottima interazione, ma nella sua indole ha una passione verso l'avventura che potrebbe portarla a compiere errori di valutazione... occorre che abbia sempre una valvola di sfogo nei momenti di quiete."

"Molto bene, continui pure..."
"Ehm... ok... dunque la partenza di Xyr porterebbe alla quasi certa richiesta di altra assegnazione del Vulcaniano Rest. Non ha stabilito alcun legame. Non ha voluto farlo e non si è messo in gioco. Nutre però un'affezione latente verso Xyr. Ben nascosta, visto l'indole propria della sua razza. Ma è presente. Affezione professionale, s'intende. Il resto non è dato comprendere. In cinque mesi credo abbia legato a malapena con cinque o sei cadetti oltre all'Andoriana... nel suo caso, ho fallito, ma non mi sento in difetto con la mia coscienza. È una sfida che vorrei essere in grado di vincere, ma dubito di riuscirci mai."

"Credo di comprendere, ma questi rapporti avrebbe potuto esplicitarli per iscritto, come suo dovere... perché non l'ha fatto?"
"Il richiamo dopo la missione su Crellia mi ha sorpresa. Sono rientrata a Betazed a finire la specializzazione, prima di tornare sulla Terra per la cerimonia. Consideravo il Progetto Hope una bellissima opportunità, non immaginavo finisse allora, ma nemmeno mi sarei immaginata che sarebbe potuto continuare dopo la conclusione del periodo di Accademia. Ho stilato rapporti di cui sono responsabile e in cui nulla di ciò che ho detto prima in maniera più esplicita è stato nascosto... semplicemente l'avevo messo in secondo piano al fine di evidenziare i pregi ed i progressi di ciascuno, non i difetti. Per la loro carriera e probabilmente per nascondere a me stessa il fallimento della mia mansione. Ora però sono state prese decisioni, forse anche in virtù di quei rapporti, che porteranno dei neo diplomati alla guida di una nave in posizioni di comando. Era già successo in passato, ma si trattava di navi minori e di casi isolati per colleghi particolarmente brillanti. Ora invece si parla di una grande quantità di ufficiali neo diplomati sulla stessa nave. Ne abbiamo passate tante in cinque mesi, ma eravamo sotto tutela. Ora ognuno di noi affronterà pienamente ciò che implica il grado che portiamo. Non sarà finzione, non avremo paracadute."

"Questo la spaventa Tenente?"
"Certamente sì... sono qui apposta per rendere partecipe lei Ammiraglio dei miei errori e..."
"Sì ho capito... lei sostiene che la continuazione del progetto Hope sia stata decisa senza tutti gli opportuni elementi e che sia da fermare?"
"Fermare forse no, Ammiraglio, ma o restano tutti o gli equilibri precari ottenuti in quei cinque mesi verranno a mancare e bisognerà riformulare assegnazioni in modo tale che bilanciare eventuali comportamenti che non sono stata in grado di affrontare."

"Restano? Lei non vuole più far parte del Progetto?"
"Ho fallito signora, credo sia necessario qualcuno al mio posto di più idoneo e..."
"Ho capito, basta così. I mestieri più difficili in assoluto sono nell'ordine il genitore, l'insegnante e lo psicologo. Deve considerare la psicoanalisi come un'opportunità continua... un'opportunità di ripartire ogni volta. Lei dice di aver fallito, Tenente, per me non è così. Ha fatto quello che la sua coscienza riteneva più giusto per tutelare il suo equipaggio. Sì dico il suo, perché è da lei che dipendono dal punto di vista emotivo e psicologico. In quei cinque mesi ha imparato a conoscere i suoi compagni di avventura. Ne ha evidenziato i pregi e, come dimostratomi in questo colloquio, sa quali siano i loro difetti. Ha l'occasione di continuare a lavorare per far emergere i primi e correggere i secondi. Perché andarsene?"

"Non mi ritengo all'altezza, Ammiraglio"
"Paura di fallire? Insicurezza? Una delle più grandi scoperte che ogni generazione rielabora e scopre sulla sua pelle è che gli esseri senzienti, di qualsiasi provenienza siano, possono cambiare le loro vite cambiando le abitudini mentali. Sappiamo ciò che siamo, ma, se nessuno ci guida, non sapremo mai quello che potremmo essere. I suoi colleghi del Progetto non hanno bisogno di un mentore, di un consigliere oratore o predicatore, hanno bisogno di una collega, di un'amica con cui confidarsi perché vogliono farlo, non perché debbono farlo... li vuole abbandonare?"
"No certo che no... però... cioè... insomma non saprei! Sono praticamente certa che i Tenenti Xyr e Rest non accettino di avere come responsabile in comando Bueller. Allo stesso tempo, con Xyr al comando, fuggirebbero quasi tutti gli altri tranne il Vulcaniano e Doohan. In entrambi i casi, il Progetto Hope 2.0 sarebbe fallito. Passione senza raziocinio o intelletto senza emozioni non porterebbero ai risultati insperati ottenuti nei cinque mesi di esperimento iniziali!"
"Uhm... comprendo la sua posizione. Il suo era l'ultimo colloquio previsto per la giornata odierna, l'ha voluto anticipare per i motivi che mi ha spiegato. Ora le consiglio di andare a mangiare qualcosa, a dormire qualche ora e tornare nel mio ufficio secondo l'appuntamento stabilito dal mio assistente. Le riferirò gli esiti dei colloqui e mi dirà se vuole restare parte integrante del Progetto oppure se preferisce andarsene. Da questo momento la sua è una accettazione con riserva. La può sciogliere con un sì o con un no stasera. Se non avrò sue notizie, sarà assegnata alla USS Hope 25122-A con effetto immediato"
"Va bene Ammiraglio, grazie signora"
"Ora, se permette, si è fatto tardi e ho dannatamente fame. Può andare Tenente... a stasera!"