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USS HOPE - MISSIONE 00 RSS USS HOPE - Missione 00

00.09 " Una nuova casa "

di Edison Ray Tucci, Pubblicato il 20-01-2015

USS Hope attraccata presso base Stellare 16 Alfa - 05 Gennaio 2395 ore 09.00


*In ritardo... sono in ritardo* Ray osservava la nave classe Miranda attraccata alla stazione, quella sarebbe stata la sua nuova dimora per i prossimi mesi *potrebbe diventare casa mia, se ancora mi vogliono, dopo il mio ritardo* il giovane era preoccupato aveva ricevuto la chiamata per quell'incarico più di tre settimane prima, ma lui era impegnato in una serie di corsi di aggiornamento ed anche se aveva avuto l'autorizzazione per ritardare l'imbarco temeva che quella stessa autorizzazione apparisse agli altri suoi compagni come un trattamento di favore e lui odiava i trattamenti di favore.

"Signor Tucci" il pilota della navetta si voltò verso di lui "Mancano cinque minuti all'attracco, ho informato la Hope del suo arrivo, la informano di presentarsi in plancia appena arriva".
"Grazie" il giovane iniziò a sistemare le proprie cose, non che fossero molte, raccolse la borsa e i due datapad che stava consultando durante il viaggio: 'Oltre la fisica quantistica' di Lawrence M. Krauss un vecchio testo che descriveva teorie immaginarie mentre il secondo testo 'Io computer' di Lois H.Gresh & Robert Weinberg ero un saggio che faceva il punto sull'attuale sviluppo delle intelligenze artificiali, in particolari quelle adottate dalla flotta sulle nuove navi.
"Un minuto all'attracco" lo avvertì il pilota riportandolo alla realtà "Farebbe meglio a sedersi.. non si sa mai" sorrise il pilota prima di iniziare la manovra d'avvicinamento alla USS Hope.



USS Hope attraccata presso base Stellare 16 Alfa - 05 Gennaio 2395 ore 09.15


Le porte del turbo ascensore si aprirono sulla plancia compatta della USS Hope, Ray infilò il datapad nella borsa e si sistemò l'uniforme per l'ennesima volta poi lentamente mise piede sul ponte.
La poltrona del capitano era vuota, c'era un via vai continuo cadetti ed ufficiali si muovevano da una consolle all'altra, alcuni tecnici lavoravano su pannelli scoperti terminando controlli o sistemando derivazioni.
Per un attimo il cadetto rimase fermo ad osservare la scena poi il suo sguardo si posò su un'andoriana, ferma al centro del ponte, le cui antenne si muovevano di pari passo con lo sguardo della donna poi i suoi occhi si posarono sul nuovo arrivato "Sì?" chiese lei con tono calmo ma allo stesso tempo forte.
Come scosso da quella voce "Cadetto di quarta classe Edison Tucci, a rapporto"
"Oh uno dei nostri ultimi membri dell'equipaggio, se non sbaglio facente funzioni di ufficiale scientifico..." Ray annuì.
"Benvenuto a bordo cadetto, io sono Xyr del Clan Clos primo ufficiale" lo squadrò da capo a piedi "Vedo che ha ancora con se il suo bagaglio, posso chiederle perché?"
"Mi era stato detto di presentarmi a rapporto appena a bordo" L'andoriana sorrise *Qualcuno che esegue gli ordini, e il segue il regolamento*
"Bene si è presentato a rapporto, ora può raggiungere il suo alloggio" prese uno dei pad appoggiati sulla poltrona del primo ufficiale scorse velocemente alcune pagine "Ecco qui..." guardò di nuovo il nuovo arrivato porgendogli il datapd "...ha la sua prima riunione con il suo staff alle ore 16.00 qui c'è l'elenco dei suoi colleghi, o meglio dei suoi sottoposti quando inizierà il viaggio della Hope, la prego di impararne i nomi"
"Certo comandante"
Xyr sorrise "Oh è ancora presto per quel grado, sono ancora un guardiamarina"
Imbarazzato Tucci abbassò lo sguardo e si diresse verso il turbo ascensore.



USS Hope alloggi ufficiali - 05 Gennaio 2395 ore 09.25


*Bella figura* si rimproverò Ray mentre gettava la sua borsa sul letto dell'alloggio *Devo dire che non è niente male come sistemazione*
l'appartamento risultava spazioso un letto, un tavolo faceva da scrivania, c'erano diversi terminali video e un replicatore. *Servizio in camera* sorrise.
Una porta dava su un secondo ambiente: uno spazioso bagno dotato di doccia sonica.
Tornato nell'ambiente principale si buttò sul letto e prese il datapad che gli aveva dato il primo ufficiale.
Lesse tre volte ad alta voce i nomi del suo staff con i relativi compiti.
Lasciò passare un paio di minuti poi ripeté, senza guardare il datapad, i nomi dello staff scientifico, nella sua mente ogni nome ed ogni volto andarono ad occupare uno spazio sulle mensole della sua libreria immaginaria, nella sezione 'Nuova Avventura'.
Ray passò i seguenti venti minuti a sistemare le sue cose nei vari cassetti dell'armadio, per ultimo allineò i suoi datapad sulla mensola posta sopra la scrivania, venticinque dispositivi perfettamente allineati tra loro e lungo l'asse della mensola, ultimato questo suo 'rito' come lo definiva sua madre, posò sulla scrivania due oloproiettori: uno a rotazione mostrava delle foto dei genitori, l'altro mostrava un'unica foto un gatto nero steso su un letto.



USS Hope sezione scientifica - 05 Gennaio 2395 ore 15.45


Edison sedeva al terminale, aveva passato le ultime due ore a controllare i rapporti sullo stato dei sensori e degli altri sistemi dalla USS Hope, essere lì era molto diverso dai simulatori, certo era stato su altre navi stellari ma aveva trascorso al massimo una settimana su quei vascelli, la Hope sarebbe stata la sua casa per i prossimi mesi tutto questo lo entusiasmava, non sapeva ancora quale sarebbe stata la loro missione, ma avrebbe scoperto e studiato cose che sulla Terra non avrebbe mai visto se non su un ponte ologrammi.
Mentre controllava dei dati la porta alle sue spalle si aprì con il classico sibilo delle porte automatiche, due uomini entrarono parlottando tra loro "No! Ti dico che la teoria di Su-Val sull'orizzonte degli eventi è totalmente errata!"
"Eh bravo, arrivi tu e dici che Su-Val, che avrà cosa? Centoventi anni e studia buchi neri prima che tu nascessi, si sbaglia?! Non farmi ridere!"
"Ma che cavolo dici, all'accademia..." I due si azzittirono non appena videro Tucci.
Il cadetto li guardò "A dire il vero Su-val ha centotrentuno anni, e non si occupa di buchi neri, ma di teoria della curvatura."
I due, sicuramente più vecchi di Ray, osservarono il più giovane "E tu saresti?"
"Edison Tucci, ufficiale scientifico capo e voi dovreste essere il signor Smith e il signor Takeda"
Gli uomini si guardarono e sorridendo si volsero verso il cadetto "Stiamo scherzando?"
"No, direi di no" una voce alle spalle dei, due sorprese entrambi "Sono Erida Reg, piacere di conoscerla" la trill allungò la mano verso Edison, colto alla sprovvista di giovane, dopo alcuni secondi, strinse la mano alla donna "Piacere mio".
Quasi imbarazzato, Edison non disse nulla, aveva letto i curriculum dei presenti, sapeva che avevano più esperienza di lui e che erano più vecchi di lui, ma un conto era sapere una cosa un altro viverla, per alcuni secondi non disse nulla poi battendo le mani come per svegliarsi pronunciò poche parole: "Bene signori, mettiamoci al lavoro"