Imbarchi










USS HOPE

presenta


USS HOPE

Imbarchi

Missione 00






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS HOPE,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS HOPE, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2015



www.starfleetitaly.it | USS HOPE








Equipaggio

Capo Operazioni Cadetto IV Anno Paulo Rodriguez

Capo Sicurezza Cadetto IV Anno Lon Basta

Consigliere Guardiamarina Caytlin

Contrammiraglio Contrammiraglio Evelin Lennox

Primo Ufficiale Guardiamarina Xyr del Clan Clos

Cadetto IV Anno
Paulo Rodriguez
Capo Operazioni

Cadetto IV Anno
Lon Basta
Capo Sicurezza

Guardiamarina
Caytlin
Consigliere

Contrammiraglio
Evelin Lennox
Contrammiraglio

Guardiamarina
Xyr del Clan Clos
Primo Ufficiale

Timoniere Cadetto IV Anno Catalunya "Luna" Jones della Casata di Klaa

Ufficiale Medico Capo Guardiamarina Melanne Graahn

Ufficiale Scientifico Capo Cadetto IV Anno Edison Ray Tucci

Ufficiale Tattico Capo Cadetto IV Anno Rest figlio di Retok

Cadetto IV Anno
Catalunya "Luna" Jones della Casata di Klaa
Timoniere

Guardiamarina
Melanne Graahn
Ufficiale Medico Capo

Cadetto IV Anno
Edison Ray Tucci
Ufficiale Scientifico Capo

Cadetto IV Anno
Rest figlio di Retok
Ufficiale Tattico Capo


USS HOPE

Autori

Capo Operazioni
Paulo Rodriguez
Amedeo Laudisio

Capo Sicurezza
Lon Basta
nd nd

Consigliere
Caytlin
Vanessa nd

Contrammiraglio
Evelin Lennox
Ileana Cacucci

Primo Ufficiale
Xyr del Clan Clos
Massimo Gallo

Timoniere
Catalunya "Luna" Jones della Casata di Klaa
Silvia nd

Ufficiale Medico Capo
Melanne Graahn
Maddalena Duci

Ufficiale Scientifico Capo
Edison Ray Tucci
Ermes Cellot

Ufficiale Tattico Capo
Rest figlio di Retok
Federico Pirazzoli






Sommario


Sinossi
00.01 - Il progetto Hope
00.02 - Su che nave sono finita...
00.03 - Indagine
00.04 - Una birra di troppo
00.05 - Il terrore viene per padd
00.06 - High Hopes And Great Expectation
00.07 - Una consigliera speciale
00.08 - Approvvigionamenti
00.09 - Una nuova casa

Sinossi

Gli imbarchi della USS Hope.



00.01 - Il progetto Hope

Autore: Contrammiraglio Evelin Lennox

Terra - Quartier generale della Flotta Stellare - Ufficio Ammiraglio Lennox - 27 novembre 2394


Evelin era rientrata da pochi giorni sulla Terra: la Federazione aveva appena annesso un ennesimo pianeta situato al confine della zona neutrale romulana e lei era stata mandata là per firmare il trattato. Inoltre, durante il viaggio di ritorno, aveva deciso di fermarsi per un po' su Betazed in cui aveva creato e dirigeva una associazione di aiuti umanitari per i profughi di guerra e, più in generale, per ogni bisognoso. L'associazione portava il suo nome e, benché i suoi collaboratori erano coloro che effettivamente portavano avanti quella causa, ogni tanto Evelin sentiva la necessità di fare una capatina da quelle parti...

Al rientro in ufficio, quella volta, si trovò con una serie di lavoro arretrato da svolgere... in effetti era stata fuori per più di cinque mesi: i rapporti da leggere e le scartoffie da firmare erano davvero tante e a lei quella parte burocratica del suo lavoro non era davvero mai piaciuta! Ad un tratto la sua attenzione fu attratta da un d-Pad posto ad un lato della sua scrivania, in realtà quell'oggetto non era per nulla differente da tutti gli altri pad. Era di quelli in dotazione alle navi stellari in cui i Capitani registravano i loro rapporti, decise di partire da quello...da una parte doveva pur iniziare a smaltire quella roba!

Il d-Pad conteneva un rapporto di un Capitano che aveva appena ricevuto l'ordine di recarsi in una zona di guerra, di nuovo i Borg, di nuovo il Dominio. Evelin era d'indole pacifista, quegli scenari di guerra la infastidivano...ma del resto faceva parte di una organizzazione militare e anche lei stessa per diverso tempo, quando era ancora un semplice ufficiale, aveva dovuto imbracciare le armi...


USS Marconi - Diario del Capitano - 27 Giugno 2394
Qualche ora fa ho ricevuto una comunicazione dal comando di Flotta in cui mi veniva spiegata la prossima missione della Marconi... onestamente speravo in qualcosa di più tranquillo, ma essere un Capitano comporta sangue freddo ed obbedienza in ogni circostanza. Prima di questa comunicazione non ero al corrente che i Borg si fossero affacciati nel quadrante Gamma, ma invece pare che abbiano già assimilato qualche pianeta, seppur remoto, del territorio del Dominio. (...) Abbiamo appena accolto a bordo Odo...


Evelin stava leggendo da pochissimo quando fu interrotta dai suoi pensieri... Era stata designata come Ammiraglio responsabile di un nuovo e complesso progetto: una intera nave stellare sarebbe stata comandata da dei soli cadetti. Questo progetto, all'avanguardia sotto alcuni aspetti, lasciava alla Lennox una grossa dose di preoccupazione dovuta al fatto che secondo lei, ragazzi al quarto o al quinto anno di studi non avrebbero avuto le capacità, la forza d'animo e il coraggio necessari a girare per il quadrante così... incontrollati...

Per diverse volte, nel corso degli anni, si era opposta a questo tipo di 'scuola' adducendo le più disparate motivazioni, purtroppo riuscendo a raggiungere solo un piccolo compromesso ossia quello di far imbarcare con i cadetti anche un vero e proprio Capitano della Flotta che avrebbe avuto il ruolo di barista ufficialmente, ma che avrebbe dovuto e potuto prendere il comando della nave in caso di grave pericolo per i ragazzi.

Per una sorta di strana ironia, gli alti ranghi della Flotta decisero di chiamare "Hope" questo progetto da cui anche il nome della nave, che fu semplicemente USS Hope.


Base Stellare 16alfa - 1 dicembre 2394 - Ore 10.30


A pochissime ore dalla partenza della Hope, Evelin era stata invitata ad una visita alla nave che stava avendo gli ultimi ritocchi al motore, mentre era ancora attraccata alla base stellare 16 in orbita intorno a Giove. Era seduta su una poltrona in sala d'aspetto e sfogliava nervosamente una rivista, quando si sentì chiamare:
"Sibille! Ma ciaooo!! Ohh ma come ti trovo in forma!"

Gli occhi della betazoide si sgranarono ad un tratto, c'era solo una persona che la chiamava con il suo secondo nome, il Capitano Strauss.

Quest'uomo era una sua vecchia amicizia, si erano iscritti contemporaneamente all'Accademia e avevano passato insieme tutti e quattro gli anni fino al diploma stringendo una forte amicizia. All'epoca era un tipo carino e gentile, poi, alla sua prima assegnazione come Tenente Jg sulla USS WayMilk, Nicholas (era questo il suo nome) era diventato molto egocentrico e paranoico. Quando scherzava risultava simpatico alla maggior parte delle persone, ma in realtà per lui era solo un modo per esorcizzare le sue numerose paure. Era però, anche un ottimo ufficiale con la strada spianata verso la carriera.

Era diventato Capitano praticamente per un colpo di fortuna: da tempo, alla lista delle sue ossessioni, si era aggiunta anche quella della cospirazione contro la Flotta, ma, fatto sta, che una delle sue vaghe convinzioni di complotto si era rivelata veritiera...

"Capitano Strauss! - esclamò Evelin con simpatia alzandosi dalla poltrona e andandogli incontro - che bella sorpresa! Cosa ti porta da queste parti?"
"Ehhh, degli importanti impegni di lavoro..." rispose il Capitano con orgoglio gonfiandosi un pochino nel petto.

La Lennox in realtà conosceva già l'incarico che era stato assegnato al suo vecchio amico, secondo lei di fondamentale importanza per la sopravvivenza di quell'equipaggio e frutto delle sue tante fatiche, ma forse non tanto attraente se guardato dal punto di vista di lui: Strauss era stato il prescelto per fare da Capitano non Capitano... assegnazione un pochino frustrante per lui. Infatti Evelin, da buona betazoide, si accorse prestissimo che quell'Ufficiale non era affatto contento del suo nuovo ruolo e lesse nel suo cuore il disagio per la menzogna appena proferita.
Invecchiando, le sue paranoie e le sue stranezze in generale erano aumentate...la Flotta non si fidava di affidargli un vero comando ma era pur vero che si era dimostrato un valido ufficiale più e più volte... a tutti era sembrata la persona perfetta per quell'incarico.
Evelin pensò bene di usare tatto e di cercare di essere diplomatica. Optò semplicemente per un:

"Sì, ho sentito che sei stato mandato a monitorare il comportamento sul campo di un gruppo di futuri ufficiali scelti! Secondo me questa assegnazione sarà davvero molto gratificante, sarai circondato da giovani, non dovrai sentire la pressione del tuo ruolo, sarà..."

La donna non completò la frase: lo sguardo di Strauss cambiò all'istante, sapeva benissimo che non sarebbe mai riuscito ad ingannare la sua amica, che fu interrotta con queste parole:

"Cara Sibille, non devi preoccuparti di indorarmi la pillola. Lo so, la Flotta Stellare non si fida più di me, alcuni Consiglieri mi hanno dato del pazzo, altri del paranoico... nessuno riesce a capire le mie posizioni e mi hanno abbandonato su una nave di cadetti..." poi continuò con un altro repentino cambio d'umore:
"Sarà bellissimo! Sai quante belle e giovani fanciulle ci saranno?!"

Evelin si limitò a sorridere e aggiunse "Nicholas, questi ragazzi sono nelle tue mani, mi raccomando".


USS Hope - Plancia - 1 dicembre 2394 - Ore 11:00


I due Ufficiali, insieme, partirono per il giro sulla Hope visitando subito la Plancia di comando. Qua furono presentati al Capitano/Cadetto Bueller e al Comandante/Cadetto Xyr che erano già a bordo da un po' e, pieni di euforia, studiavano tutti i sistemi montati su quella semplice ma avanzata astronave.

La Lennox entrò in Plancia con la sua solita espressione serena e pacifica, mani incrociate dietro la schiena e sorridente, Strauss invece si guardava freneticamente intorno come se cercasse qualcosa che non andasse e che all'ultimo momento dovesse essere messa a posto. Mentre i due ufficiali cadetti avevano già conosciuto il loro ammiraglio, Nicholas stava ancora studiando la postazione tattica...c'era qualcosa che davvero non lo convinceva...

"Qualcosa non va, Capitano?" Bueller disse rivolto verso di lui.
"Sì, certo che c'è qualcosa che non va Cadetto, questa postazione tattica non funzionerà mai a dovere, non vede che questo cavo rosso va a finire nell'ingresso blu?" rispose Strauss con un misto tra preoccupazione, polemica e ironia...
"Signore, sulla Hope io sono il Capitano...la prego di tenerlo a mente." Rispose l'interessato, non sforzandosi neanche di celare il suo risentimento.
"Signor ..." Strauss stava per rispondere quando la Lennox lo interruppe.
"Dai Nik, non sapevo che tu fossi anche un tecnico! Secondo me quella postazione non ha nulla che non funziona e in ogni caso i tecnici stanno ancora finendo il loro lavoro...che ne dici di continuare il giro e di lasciare il Capitano Bueller al suo lavoro?"
"Massì dai, tanto alla fine ci dovrò viaggiare io su questa nave..." rispose lui polemico ma con un bel sorriso, ed effettivamente quando sorrideva, era sempre stato molto affascinante.

E questo suo fascino, non passò inosservato per il Primo Ufficiale: una donna Andoriana tanto bella quanto intelligente che ricambiò subito il sorriso.
Bueller, che non si fece scappare la scenetta, invitò il suo Primo Ufficiale ad accompagnare Ammiraglio e Capitano nel loro giro a bordo della Hope, quindi i tre si allontanarono insieme.


USS Hope - 1 dicembre 2394 - Ore 16:45


Il giro era quasi finito e tutti gli ufficiali che avrebbero preso servizio a bordo della Hope si stavano già riunendo nella sala riunioni 1 per l'incontro ufficiale con Lennox. La stiva di carico era l'ultimo posto rimasto della visita, in realtà tutti avrebbero voluto saltare quel passaggio: Lennox e Strauss per ovvi motivi di tempo (si erano trattenuti più del dovuto in infermeria) e il Comandante perché sapeva cosa era nascosto là dentro... ma alla fine decisero comunque di passarci al volo.

"Comandante Xkr, faccia sparire quelle casse di birra andoriana nascoste dietro le forniture mediche." Disse con tono risoluto Lennox quando avevano già voltato le spalle alla stiva e stavano andando via.
"...andiaaamo Sibille...secondo me qua non c'è neanche una bottiglia di birra! Su stai tranquilla" rispose Strauss ridendo mentre cercava di fare l'occhiolino al Primo Ufficiale.
"Lasciate a terra quelle birre." Ripeté la Lennox, sicura di quello che diceva e sorridendo in cuor suo.


USS Hope - Ufficio del Capitano Bueller - 2 dicembre 2394 - Ore 08:00


La sera prima era passata velocemente con la festa di varo della USS Hope.
Prima di cena ci fu il discorso all'equipaggio della Lennox, poi una cena formale con gli ufficiali superiori e poi...una buona dose di baldoria fino a tarda notte: per tutti quello sarebbe stato l'inizio di una nuova vita e l'eccitazione era alle stelle.

Il giorno della partenza, di buon ora, Evelin volle andare a fare le ultime raccomandazioni al Capitano, e volle anche ricordargli che qualunque cosa fosse successa, avrebbero avuto il validissimo aiuto di Strauss a bordo.

"Bene Capitano...adesso veniamo alla sua prima missione. Tra una settimana una intera scolaresca di piccoli ferengi verrà sulla Terra per una gita... Abbiamo la parola del Nagus che non ci saranno contrattempi. La Hope dovrà..."


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00.02 - Su che nave sono finita...

Autore: Guardiamarina Xyr del Clan Clos

USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - 28 novembre 2394 - Ore 08.10


Il corridoio era un viavai di divise di ogni colore. Tecnici, personale della Flotta, addetti ai rifornimenti, persino qualche uniforme particolare dei nuovi "ufficiali", se così si potevano chiamare, della Hope.

La nave era attraccata alla stazione, fra un paio di giorni avrebbe acceso ufficialmente i motori e lasciato gli ancoraggi che la tenevano lontana dal mare infinito di stelle che l'attendevano.

Questa nave avrebbe scritto una nuova pagina di storia. La prima completamente affidata ad un equipaggio inesperto e fresco di Accademia. E lei era lì, pronta a guidarli, a salvarli, a correggerli come era giusto che fosse. In tutta onestà, per giorni aveva maledetto l'intero pantheon delle divinità andoriane conosciute e preso in prestito anche qualche entità semidivina di qualche altro mondo, alla notizia che il ruolo di "Capitano" non le fosse stato assegnato come avrebbe dovuto essere.

Ora però aveva capito. Ora le parole di Guiomar, l'insegnante dell'Accademia che era stato portavoce ufficiale della sua non assegnazione corretta, quella di Primo Ufficiale, le ritornavano in mente chiare. "Xyr, lei è una dei migliori, non posso affermare sia già la migliore, ma la strada per la consacrazione passa solo da lei. Si tenga stretta l'opportunità che la Flotta le offre e impari cosa vuol dire essere una guida, un esempio."

Era chiaro. La Flotta non si fidava a mettere un irrequieto come Bueller a capo di una nave, ma per qualche strano motivo quell'uomo era risultato idoneo al comando e con il punteggio migliore in diversi corsi. Ancora non era riuscita a dimostrare come lui avesse falsificato i dati, magari l'appoggio di qualcuno nella Flotta. Avrebbe avuto tempo di investigare in seguito. Quello che era chiaro a Xyr era il desiderio della Flotta Stellare di avere una persona di fiducia che gestisse realmente la Hope. Chi meglio di lei, Xyr del Clan Clos...


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - 30 novembre 2394 - Ore 16.20


L'aveva incontrato e aveva collaborato con lui in questi due giorni e come pensava il giudizio non era cambiato. Bueller era un caotico ammasso di problemi. Le procedure della Flotta parlavano chiaro in merito. Articolo 37 paragrafo 5 "Il primario compito del Capitano o facente funzioni di una nave pronta al varo è quello di assicurarsi che la stessa sia in perfette condizioni, coordinando un team di esperti che forniranno i risultati di specifiche analisi come indicato nell'Annex VI del presente regolamento". Paragrafo 8 "Il Primo Ufficiale o facente funzioni ha il compito di analizzare in contraddittorio le stesse analisi presentate da un team scientifico individuato fra i membri della stazione cui la nave al varo è attraccata. Possibili differenze nei valori richiederanno una comunicazione tramite modulo presente nell'Annex XI al responsabile tecnico della stazione con in copia l'Ammiraglio di Flotta assegnato alla nave per il periodo antecedente il varo". Xyr aveva da ore terminata la valutazione del suo team, cui aveva oltremodo contestato alcune leggerezze valutative e aspettava i dati di Bueller. Aveva comunque notato e annotato che il Capitano aveva preferito spendere i precedenti giorni a fraternizzare con l'equipaggio analizzando ovviamente in modo superficiale le informazioni fornite senza entrare in dettaglio nelle controanalisi. Era una palese mancanza di responsabilità.

Al momento era seduta in plancia sulla poltrona di comando ad analizzare i curriculum scolastici di quelli che erano stati scelti per assumere ruoli di una certa importanza sulla Hope. Aveva passato più tempo con la nave che a scambiare parole con i futuri compagni di viaggio, questo era palese, ma le sue aspettative erano alte e voleva, doveva, fare una magnifica prima impressione a chiunque l'avesse valutata. Importantissimo era quindi conoscere chi poteva essere degno di fiducia, chi doveva essere aiutato, chi aveva le conoscenze adatte da utilizzare in ogni occasione.

L'apertura del turboascensore la distolse dalla lettura. Con uno scatto si alzò dalla poltrona facendo un paio di passi verso destra e a voce alta e chiara proferì "Capitano in Plancia!!!". Oltre a Xyr nella sala c'erano solo altri due addetti che stavano lavorando da ore ininterrottamente per configurare le interfacce di sicurezza delle postazioni di ingegneria e del timone. Al suono dell'ordine furono colti di sorpresa e per lo spavento uno dei due lasciò cadere il tricorder di analisi e inciampando goffamente staccò un paio di cavi di alimentazione della postazione cui stava lavorando.

Bueller sorrise sardonico alla scenetta. "Comandante Xyr, si rilassi la prego. Troppa formalità mi sembra prematura in questo momento. Dobbiamo ancora partire e formalizzare diverse procedure, annunciare il mio ingresso in Plancia la posticiperei verso il fondo della lista, che ne dice?" L'andoriana rilassò i muscoli della schiena, ma solo leggermente, tenendo una posa marziale. "Capitano, il Regolamento è chiaro in questo contesto. Non c'è una lista di importanza, tutte le procedure sono fondamentali, dalla più utilizzata a quelle di emergenza. Ritengo mio dovere come Primo Ufficiale assegnato al suo comando dare il buon esempio rispettandole. Se poi lei ritiene con un ordine diretto di dovermi privare di questo mio dovere ne prenderò nota". Bueller scosse la testa quasi sconsolato. "A questo proposito Capitano Bueller vorrei confrontare con lei le valutazioni sulla nave acquisite in questi primi giorni". Bueller guardò quasi allibito l'andoriana. "Xyr, lei non ha nessuna intensione di rilassarsi, vero? D'accordo. Come preferisce. La prego, mi segua nella saletta tattica e parliamo di questi dati". Poi rivolgendosi ai due tecnici ancora in piedi. "Ragazzi, prendetevi qualche minuto di pausa, state lavorando sodo da ore. Mi servite lucidi per le analisi finali. Una ventina di minuti di svago ve li meritate, ci rivediamo qui più tardi... sempre se il primo Ufficiale non ha nulla in contrario, ovviamente". Xyr osservò con durezza i due tecnici, poi con un cenno del capo li congedò. Dall'interfono una voce femminile richiamò l'attenzione di Bueller e Xyr.

=^=Capitano Bueller, è atteso con urgenza in sala teletrasporto 2=^=
"Arrivo, Bueller chiudo."

"Comandante, mi sa che dobbiamo rimandare questa ennesima piacevole chiacchierata. Le assicuro che leggerò i suoi appunti e ne parleremo prima possibile. A dopo."

Xyr rimase sola in plancia risedendosi sulla poltrona e accedendo al computer dal bracciolo. "Computer, diario personale del Primo Ufficiale. Capitolo 5, comunicazioni Comando di Flotta. Aprire il file Bueller 5x3b. Paragrafo violazioni regolamento. Aggiungere nota numero... Computer, qual è l'ultima violazione riscontrata?"

=^=Violazione 35: durante la verifica delle subroutine di navigazione il facente funzioni di capitano, correzione.... il Capitano Bueller, in collaborazione con il Timoniere Jones, ha impropriamente modificato, codificato, rinominato e utilizzato un programma di ricerca astronomica con parametri "stella più luminosa della galassia" per individuare il badge di comunicazione del Consigliere Caitlyn. Come scusa per la palese mancanza di rigore ha aggiunto sorridendo al Consigliere presente in sala "Tu guardi le stelle, stella mia, e io vorrei essere il cielo per guardare te con mille occhi."=^=

"D'accordo computer, violazione numero 36.....".


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - 1 dicembre 2394 - Ore 10.30


Xyr si stirò l'alta uniforme prima di uscire dal turbo ascensore. Lo sguardo degli "ufficiali" di plancia diceva tutto. Perché si era vestita così? Bueller alzò sorridente un sopracciglio.

"Buongiorno Capitano, vedo che lei ancora non si è preparato per la visita dell'Ammiraglio. Se ritiene di doversi prendere qualche minuto per cambiarsi posso tranquillamente coprirla." La risata soffocata del Capitano non la colse completamente di sorpresa.

"Non c'è problema Comandante, li accoglierò così, spero possano capire la situazione contingente. Potrebbe per cortesia aiutarmi nelle ultime verifiche? Nonostante le apparenze vorrei fare bella figura.... e la prego, un po' di buonumore. Stiamo per affrontare un'avventura nuova. La Flotta si fida di noi. Siamo stati scelti e in questi giorni ho notato nell'equipaggio un ottimo misto di tensione ed euforia. Ho cercato di conoscere più cadetti possibile e credo che se vedessero e conoscessero meglio anche lei avrebbero più fiducia nella piramide di comando. Ah, dimenticavo. Sulla sua consolle troverà le mie valutazioni tecniche sulle sue richieste di ieri, un'analisi comparata affine ai suoi dati e a quelle del team ingegneristico individuato dalla base stellare come da Regolamento e una proposta di encomio per il suo comportamento esemplare di questi giorni."

Xyr fissò per qualche istante Bueller che intanto si era già diretto verso un'altra postazione. Forse avrebbe dovuto riconsiderare alcune note prese sul Capitano e si appuntò mentalmente di rileggere l'elenco delle sue violazioni sul proprio diario personale. Magari una o due potevano essere rimosse.

Il contrammiraglio Lennox si presentò anticipato dal consueto "Ammiraglio in Plancia!!!" da parte di Xyr. Era accompagnata da quello che la Flotta aveva identificato come loro accompagnatore ufficiale, il Capitano Strauss, il cui curriculum presentava palesi carenze e non dava, a giudizio di Xyr, quella che poteva essere definita una bell'impressione.

Lennox appariva serena e pacifica, mani incrociate dietro la schiena e sorridente, Strauss invece si guardava freneticamente intorno come se cercasse qualcosa che non andasse e che all'ultimo momento dovesse essere messa a posto. I convenevoli di rito con l'equipaggio vennero svolti con eleganza dall'Ammiraglio.

Strauss stava ancora studiando la postazione tattica...c'era qualcosa che davvero non lo convinceva...

"Qualcosa non va, Capitano?" Bueller disse rivolto verso di lui.

"Sì, certo che c'è qualcosa che non va Cadetto, questa postazione tattica non funzionerà mai a dovere, non vede che questo cavo rosso va a finire nell'ingresso blu?" rispose Strauss con un misto tra preoccupazione, polemica e ironia...

"Signore, sulla Hope io sono il Capitano...la prego di tenerlo a mente." Rispose l'interessato, non sforzandosi neanche di celare il suo risentimento.

"Signor..." ma Lennox interruppe la replica di Strauss sul nascere. Xyr ricordò quella postazione tattica come quella su cui stavano lavorando i due tecnici il giorno prima. La stessa su cui era inciampato quell'incompetente di tecnico. Evidentemente si erano dimenticati di riallacciare i cavi e qualche non addetto ai lavori aveva pensato bene di connettere cavo e terminale con le specifiche invertite. L'andoriana prese una nota mentale sul ricercare il nome delle ultime persone che avevano avuto accesso alla plancia dopo il turno di ieri per investigare.

"...viaggiare io su questa nave". Strauss aveva detto qualcosa guardandola e sorridendo, probabilmente una battuta che non l'avrebbe fatta ridere, ma lei era sovrappensiero e non aveva capito minimamente. Per educazione sorrise di rimando maledicendo le sempre care divinità andoriane per averla circondata da incapaci cui doveva badare.

Bueller, che non si fece scappare la scenetta, invitò il suo Primo Ufficiale ad accompagnare Ammiraglio e Capitano nel loro giro a bordo della Hope, quindi i tre si allontanarono insieme.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - 1 dicembre 2394 - Ore 16.30


La giornata si era dimostrata più impegnativa del previsto. Il giro della nave era stata l'occasione perfetta per dimostrare la sua profonda conoscenza dei vari reparti, ma un velo di tensione e di preoccupazione l'aveva sempre seguita. Lennox si era dimostrata un'affabile ed intelligente interlocutore, mentre Strauss aveva alternato preoccupanti sbalzi di umore. Aveva avuto comunque lo stesso un buon impatto su gran parte dei cadetti.

Ormai il giro si era quasi concluso. Mancava solo la stiva di carico. Nel corridoio il terzetto venne affiancato dall'Ufficiale Tattico della Hope. Rest era un vulcaniano con cui Xyr aveva legato in Accademia. Dalle sue note personali gli aggettivi "rigido, asociale e snob" lampeggiavano tra un mare di note e il valore fuori scala del Quoziente Intellettivo. Aveva senza dubbio la miglior mente analitica Xyr avesse mai incontrato e col tempo stranamente si era creata tra i due una sorta di rispetto reciproco. Il lieve movimento della testa fu l'unico segnale di saluto nei confronti dei suoi diretti superiori. "Comandante Xyr, credo sia necessario lei legga questa nota". L'andoriana prese curiosa il PADD che il Tattico le porse.

"In data 1 Dicembre 2394 ore 15.45 presso stiva di carico USS Hope NCC-25122 è stata ritrovata un fornitura di 42 casse (1008 bottiglie) di un fermentato alcolico con ceppi di Saccharomyces cerevisiae di zuccheri derivanti da fonti amidacee presenti esclusivamente sul pianeta Andoria. Il nome comune è Birra Andoriana. Come da protocollo della Flotta Stellare introdurre clandestinamente suddetta sostanza su un qualsiasi vascello della Flotta ricade nelle violazioni deferibili alla corte marziale. In seguito ad un'attenta indagine svolta (cui in allegato le registrazioni video dell'intera operazione di carico) vengono proposti per il suddetto deferimento presso la Corte Marziale i seguenti cadetti le cui schede sono anch'esse allegate. Sembra l'intera operazione si sia svolta all'oscuro del Capo Operazioni già interrogato in merito."

Xyr cercò di mantenere la calma. A pochi metri davanti a lei c'era una stiva di carico piena di materiale medico e di Birra Andoriana caricata illegalmente sotto gli occhi di tutti. Tra lei e la stiva un Contrammiraglio e un Capitano che probabilmente se ne sarebbero accorti.

"Grazie Rest, ottimo lavoro". Xyr appose quasi tremante di rabbia il suo nome come controfirma alla nota del vulcaniano inviandola al Capitano Bueller. Contemporaneamente prese un'altra nota mentale, verificare personalmente la versione del Capo Operazioni.

Xyr congedò il vulcaniano e fece un cenno al Contrammiraglio e al Capitano che ora avrebbero potuto proseguire nella visita, sperando inconsciamente non volessero comunque entrare in stiva. Non fu così... i pochi minuti all'interno della stanza sembrarono comunque durare secoli. Nessun commento particolare per tutto il tempo, solo qualche sguardo curioso a destra e a sinistra. Forse non si sarebbero accorti di nulla anche se le casse erano palesemente mal nascoste.

"Comandante Xyr, faccia sparire quelle casse di birra andoriana nascoste dietro le forniture mediche." Disse con tono risoluto Lennox quando avevano già voltato le spalle alla stiva e stavano andando via.

"...andiaaamo Sibille... secondo me qua non c'è neanche una bottiglia di birra! Su stai tranquilla" rispose Strauss ridendo mentre cercava di fare l'occhiolino al Primo Ufficiale.

"Lasciate a terra quelle birre." Ripeté la Lennox, sicura di quello che diceva e sorridendo in cuor suo.

Il Contrammiraglio si era dimostrata attenta ma lungimirante. Il Primo Ufficiale rimase in silenzio tutto il tempo, accettando i rimproveri dei suoi superiori.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - 1 dicembre 2394 - Ore 23.30


La serata si era conclusa con la più classica delle cene di gala con gli auguri da parte del Comando di Flotta e con la baldoria prima della partenza.

Xyr era rimasta in disparte per buona parte della serata cercando di mantenere un distacco professionale, spesso distratta da futili discorsi, da un brindisi alla Speranza parafrasando il nome scelto per la nave, da una stretta di mano, da una battuta di Brueller, da un capannello di cadetti in piena crisi ormonale attorno al Consigliere o all'Ufficiale Medico, da un'orchestra che stava facendo rivoltare nella tomba chiunque avesse creato quella melodia per la straziante incapacità a suonarla. Tutto le sembrava quasi ovattato. Era a bordo di una nave della Flotta, anni prima di quanto avrebbe sperato e con un ruolo di comando per di più. Tutto sembrava quasi perfetto.

Xyr posò il bicchiere, si avvicinò ai musicisti, li guardò diretti negli occhi, si sciolse la lunga treccia in modo che i capelli le cadessero sulle spalle liberi, si sedette con loro, accarezzò dolcemente lo strumento che solo era poggiato vicino all'oblò di prua e guardando l'immensità dello spazio cominciò a suonare, chiudendo il mondo fuori cullata solo dalle note.


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00.03 - Indagine

Autore: Cadetto IV Anno Rest figlio di Retok

USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Alloggio Rest - 1 dicembre 2394 - Ore 05:30


Rest era solo, all'interno della propria cabina, e le sole luci che illuminavano l'ordinatissima stanza erano quelle di poche candele da meditazione, accese su appositi supporti che non avrebbero costituito un rischio per la sicurezza del vascello.

A differenza di molti dei suoi colleghi, che avevano scelto di continuare a risiedere in Accademia fino all'ultimo momento, il giovane Primo Ufficiale Tattico si era trasferito a bordo della U.S.S. Hope già da un mese, al fine di seguire al meglio le procedure di messa a punto dei sistemi e di carico delle scorte.

Il suo corpo si muoveva lentamente, ripetendo con attenzione le precise figure della Suus Mahna. Certo, grazie all'addestramento come ufficiale della Sicurezza della Flotta Stellare aveva appreso anche altre forme di arte marziale più aggressive ed efficienti, ma riteneva che l'antico stile Vulcaniano - una vera e propria arte in grado di mantenere in perfetto equilibrio l'aspetto fisico e meditativo - fosse parte integrante di lui.

Completati i propri esercizi mattutini alle 05:42, come ogni mattina, peraltro, si concesse una rapida doccia sonica ed un pasto frugale al replicatore dell'alloggio, così da essere pronto ad entrare in servizio alle 06:00, esattamente due ore prima dell'inizio effettivo del suo turno.

Con indosso una divisa perfettamente stirata ed inamidata, sulla quale brillavano in maniera quasi maniacale il comunicatore ed i pin "fittizi" da Tenente Comandante, si diresse alla Sezione Tattica e Sicurezza, con l'intento di raggiungere il proprio ufficio e studiare i rapporti delle attività notturne prima dell'inizio del proprio effettivo turno di lavoro.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Sezione Tattica e Sicurezza - 1 dicembre 2394 - Ore 06:00


Giunto nei pressi della zona comune della Sezione, dove si trovavano diverse postazioni per il personale di turno, rimase però lievemente sorpreso trovandosi di fronte i Guardiamarina (fittizi) Brown e Taylor, che ricordava essere stati assegnati alla verifica dei container immagazzinati nella stiva di carico principale.

Leggermente perplesso per la presenza dei due esattamente 1.12 ore prima del previsto completamento dell'ispezione, si avvicinò loro, con le mani intrecciate dietro la schiena, domandando "Ci sono dei problemi alla Stiva di Carico, signori?"

I due si misero immediatamente sugli attenti alla vista dell'Ufficiale e Brown si affrettò a rispondere "No, signore... nessun problema. Abbiamo già terminato l'ispezione dei container caricati a bordo." E, per sicurezza, gli porse un Dipadd contenente presumibilmente il rapporto dell'ispezione.

Il Vulcaniano allungò la mano destra per afferrare il Padd, facendo attenzione a non sfiorare l'arto dell'Umano, quindi diede una rapida occhiata al contenuto del documento. Apparentemente il lavoro sembrava svolto con efficienza ed era presente una relazione completa, corredata di scansioni sensorie, del contenuto di 132 container, tanti quanti ne risultavano imbarcati secondo i documenti di trasporto.

"Molto bene..." annuì, osservando con un accenno di curiosità le reazioni dei due. Brown appariva soddisfatto della cosa, mentre invece Taylor appariva leggermente a disagio. Ignorando per il momento la cosa, sfruttò la coda dell'occhio per verificare quanto personale li circondasse e - notando altre sei persone presenti, decise che era un buon momento per sfruttare le tecniche di incentivo morale del personale apprese nei suoi studi su Zakdorn e aggiunse "Avete svolto un lavoro efficiente, signori... sono soddisfatto. La cosa sarà tenuta in debita considerazione."

Sì, si disse Rest, era stata una buona strategia. Nell'ambiente ristretto e sostanzialmente chiuso di una Nave Stellare, specie di una nave di dimensioni relativamente piccole come la Hope, il circolo delle informazioni ufficiose era rapido ed efficiente e sarebbe stata una cosa buona per l'efficienza della Sezione che si sapesse che il Caposezione era attento alle modalità di svolgimento di tutte le attività, comprese quelle meno rilevanti, e che era capace di riconoscere e premiare un lavoro ben fatto.

Come a confermare la sua valutazione, il volto di Brown si illuminò di un leggero sorriso, mentre affermava convinto "Grazie Signore!" poi, forse in un tardivo slancio di umiltà, aggiungeva "Anche se buona parte del merito è stata di Taylor... si è assunto l'incarico di analizzare tutti i carichi di materiali pesanti e lo ha fatto estremamente in fretta!"

Il secondo Cadetto, tirato in ballo, ebbe una reazione che attirò l'attenzione di Rest. Anziché reagire positivamente ai complimenti del superiore e del collega, Taylor esitò, muovendosi per un istante a disagio sulle gambe, prima di dire, con voce un po' incerta "Non ho fatto nulla di eccezionale..."

Si trattava di una reazione anomala, specie in considerazione dell'inappropriato tasso di dilatazione delle palpebre dell'Umano, ma Rest fece finta di nulla, congedandoli con un cenno del capo prima di riprendere il percorso verso il proprio ufficio, il padd tenuto tra le mani incrociate dietro la schiena. Non aveva però dimenticato quella strana reazione e si ripromise - al momento opportuno - di approfondire il tutto.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Ufficio Capo Sezione tattica - 1 dicembre 2394 - Ore 07:53


Terminata in anticipo l'analisi degli esigui rapporti giunti durante la notte e redatta la tabella delle attività del turno Alpha, Rest si alzò dalla propria poltrona per recarsi al replicatore, ove ordinò una tazza di Thè speziato vulcaniano.

Quindi, sedutosi nuovamente alla scrivania con una postura rigida che nessun Umano - specie se da solo - avrebbe mantenuto a lungo, si apprestò ad esaminare il rapporto di verifica del materiale alloggiato nella Stiva di Carico principale. Per prima cosa lesse attentamente tutto il rapporto, verificando il contenuto dei container, rilevato dai Tricoder, con le bolle di carico.

L'analisi non produsse alcun risultato utile, quindi l'Ufficiale tattico Capo si prese qualche momento per riflettere, sorbendo al contempo un lungo sorso della propria bevanda. Era evidente che Taylor fosse a disagio per il fatto di essere stato additato come colui che aveva svolto la maggior parte di un lavoro lungo e piuttosto noioso, riuscendo a farlo anche in un tempo minore rispetto a quello stimato.

Poiché la maggior parte del personale Umano avrebbe reagito ad un complimento con orgoglio, o al massimo con imbarazzo, in una situazione analoga, il Vulcaniano cercò di richiamare alla memoria tutte le reazioni del Guardiamarina sfruttando le tecniche di meditazione della propria razza. Effettivamente, dovette ammettere dopo un momento di profonda riflessione, durante i cinquantadue secondi che aveva impiegato per scorrere il rapporto quando Brown glielo aveva consegnato, Taylor aveva assunto una postura estremamente tesa, limitando al minimo i movimenti e mantenendo per tutto il tempo la muscolatura in tensione.

Esisteva dunque una probabilità - quantificabile all'incirca al 76,43% - che Taylor temesse che dalla lettura del rapporto emergesse qualcosa per lui negativo. Ma cosa? Probabilmente - e si trattava di una logica supposizione da parte di Rest - non aveva adempiuto al proprio dovere in maniera così esemplare.

Stuzzicato nella propria curiosità, il Vulcaniano prese la cosa come una sfida personale e richiamò le letture dei sensori nella Stiva di Carico, sovrapponendo sullo schermo del computer diverse informazioni. Per prima cosa richiamò una mappa della stiva stessa, sulla quale fece riportare la posizione esatta di tutti i 132 container caricati quindi, sfruttando le registrazioni dei sensori interni, tracciò il movimento dei comunicatori dei due ufficiali della sicurezza. All'indice temporale rilevato dalle letture dei sensori, poi, associò l'attività e la rilevazione dei due Tricoder, così da sapere esattamente cosa i suoi sottoposti stessero scansionando in ogni momento.

Soddisfatto, quindi, Rest escluse il segnale di Taylor ed avviòla registrazione a 20 volte la velocità normale, esaminando col proprio occhio attento l'attività svolta da Brown nelle cinque ore che avevano trascorso nella stiva. Non trovando nulla di anomalo, riportò la registrazione all'inizio, eliminando il segnale di Brown e inserendo quello di Taylor. Poiché era quest'ultimo ad interessargli, eseguì la riproduzione solo a 10x e ciò fu un bene. All'inizio l'attività di Taylor risultava ineccepibile ma, mano a mano che si allontanava dal collega, le sue scansioni risultavano più rapide e meno approfondite. Rest si stava già convincendo di aver scoperto una semplice approssimazione sul lavoro svolto quando, a circa metà dell'attività, notò uno strano movimento.

'Perché Taylor aggira uno spazio vuoto, prima di esaminare questi container di pezzi di ricambio del deflettore?' si chiese, riportando indietro l'indice temporale di circa un minuto e riproducendo a velocità normale. Effettivamente il Guardiamarina aveva compiuto un ampio giro attorno ad alcune casse di pezzi di ricambio, anziché percorrere un tratto rettilineo.

Incuriosito, l'Ufficiale decise di approfondire la cosa. Con un movimento elegante si alzò in piedi e, dopo aver recuperato il proprio Tricoder, si diresse a passo spedito verso la Stiva di Carico.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Stiva di Carico Principale - 1 dicembre 2394 - Ore 14:32


"E questo è quanto, Comandante... " riferì il Vulcaniano, indicando al Capo delle Operazioni un container in tutto e per tutto identico agli altri presenti nella sala, salvo per il fatto che risultava ora aperto e al suo interno era possibile notare numerose casse di legno senza etichetta.

"Sarà sicuramente un errore di consegna... " ribatté l'umano con una faccia da schiaffi non indifferente, rivolgendo al parigrado un sorriso allegro, che non trovò però riscontro nella impenetrabile impassibilità del Vulcaniano "d'altra parte, il Container non risulta nella nostra bolla di consegna, no? Io suggerisco di richiuderlo e contattare l'astroporto per organizzare la riconsegna... anzi, dato che questa è proprio una cosa da Operazioni, lasci che me ne occupi io. Lei ha già tanti altri pensieri..."

"Caricare materiale alcolico su di un vascello militare è un reato sancito dal Codice della Flotta Stellare, pertanto il suddetto materiale non potrà essere rimosso dalla stiva sino al completamento delle indagini e all'individuazione di eventuali responsabilità..." rispose glaciale il Vulcaniano, fissando l'altro ufficiale "in giallo" come a volerlo sfidare a ribattere.

"Suvvia, non crede di esagerare..." provò a rabbonirlo Paulo "è stato un errore del corriere... chi vuole che porti intenzionalmente quarantadue casse di birra Andoriana a bordo di una Nave Stellare della Federazione?" poi, notando che il collega non sembrava interessato a cedere di un millimetro dalla propria posizione, desistette affermando invece "Vabbé, lasciamo stare... ha già qualche indiziato?"

"Ho acquisito le registrazioni video del carico della merce ed individuato sia il corriere sia chi l'ha ricevuta... che, per inciso, è uno dei suoi uomini... il Guardiamarina Dexter... " ribatté fermo Rest, prima di aggiungere "Oltre ovviamente al mio uomo che ha evitato con attenzione di scansionare la cassa."

"Continuo a pensare che, a meno di ventiquattro ore dal varo della nave, sarebbe meglio far sparire questa roba in maniera silenziosa e poi preoccuparci di eventuali punizioni all'interno della gerarchia di bordo..." ammise infine l'Umano, giocando a carte scoperte quanto gli era possibile e cercando di salvare capra e cavoli "ma l'ufficiale della Sicurezza é lei. Quel che posso fare é consigliarle di seguire la via gerarchica e lasciar decidere al Capitano Bueller..."

Si trattava in effetti di un suggerimento sensato, ammise tra se Rest... un suggerimento che, però, portava ad un esito incerto. Il loro Capitano avrebbe seguito alla lettera il regolamento, portando i colpevoli in Corte Marziale, o avrebbe scelto una via traversa?

Decidendo all'istante la strategia da intraprendere, Rest fece un cenno di assenso e se ne andò.

Quando fu certo che le sue fini orecchie Vulcaniane fossero fuori dalle scatole, Rodriguez sfiorò il comunicatore convocando in stiva di Carico Taylor e Dexter, per decidere il da farsi...


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Corridoio nei pressi della Stiva di Carico Principale - 1 dicembre 2394 - Ore 16:30


Rest avanzava a passo marziale lungo il corridoio ove il Computer di bordo lo aveva informato essere il Comandante Xyr. Il Vulcaniano stringeva in mano un rapporto dettagliato del caso "Birra Andoriana" ed era ben deciso a farlo giungere al Capitano con l'avvallo del Primo Ufficiale, così che l'Umano al comando della Hope non potesse in qualche modo insabbiare la faccenda.

Forse un esterno avrebbe potuto considerare il suo un eccesso di zelo, ma la verità era che Rest riteneva un affronto personale il fatto che uno dei suoi uomini, ancora prima di lasciare il bacino spaziale, avesse avuto l'ardire di infangare l'onore della SUA Sezione macchiandosi di un crimine, di piccola o grande entità che fosse.

Fu per questo che giunse quasi a passo di carica nei pressi della Stiva di Carico ove Xyr si stava a sua volta dirigendo, rallentando il passo solo quando notò i due Ufficiali Superiori che il Primo Ufficiale stava scortando. Naturalmente sapeva chi fossero, ma la loro presenza era un ostacolo allo scopo che si era prefissato, quindi dedicò loro il minimo dell'attenzione necessaria.

Il lieve movimento della testa fu l'unico segnale di saluto nei confronti dei suoi diretti superiori. "Comandante Xyr, credo sia necessario lei legga questa nota". L'andoriana prese curiosa il PADD che il Tattico le porse.

Ovviamente Rest conosceva perfettamente il contenuto della nota e, conoscendo molto bene anche i tempi di lettura di Xyr, non ebbe difficoltà a ripeterla nella sua mente esattamente allo stesso ritmo con il quale l'Andoriana la stava leggendo.
"In data 1 Dicembre 2394 ore 15.45 presso stiva di carico USS Hope NCC-25122 è stata ritrovata un fornitura di 42 casse (1008 bottiglie) di un fermentato alcolico con ceppi di Saccharomyces cerevisiae di zuccheri derivanti da fonti amidacee presenti esclusivamente sul pianeta Andoria. Il nome comune è Birra Andoriana. Come da protocollo della Flotta Stellare introdurre clandestinamente suddetta sostanza su un qualsiasi vascello della Flotta ricade nelle violazioni deferibili alla corte marziale. In seguito ad un'attenta indagine svolta (cui in allegato le registrazioni video dell'intera operazione di carico) vengono proposti per il suddetto deferimento presso la Corte Marziale i seguenti cadetti le cui schede sono anch'esse allegate. Sembra l'intera operazione si sia svolta all'oscuro del Capo Operazioni già interrogato in merito."

Xyr cercò di mantenere la calma. A pochi metri davanti a lei c'era una stiva di carico piena di materiale medico e di Birra Andoriana caricata illegalmente sotto gli occhi di tutti. Tra lei e la stiva un Contrammiraglio e un Capitano che probabilmente se ne sarebbero accorti.

"Grazie Rest, ottimo lavoro". Xyr appose quasi tremante di rabbia il suo nome come controfirma alla nota del vulcaniano inviandola al Capitano Bueller.

Una volta congedato, l'ufficiale Tattico Capo fece il saluto militare al terzetto e, girato sui tacchi, se ne andò.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Alloggio di Rest - 1 dicembre 2394 - Ore 23.30


La serata si era conclusa con la più classica delle cene di gala con gli auguri da parte del Comando di Flotta e con la baldoria prima della partenza, ma Rest non era rimasto tanto a lungo da scoprirla. Terminato il pasto ed i discorsi ufficiali si era accomiatato, raggiungendo il proprio alloggio ove aveva meditato per esattamente quarantacinque minuti, prima di spegnere tutte le luci e mettersi a dormire.

In maniera completamente illogica, tuttavia, il sonno aveva deciso di tardare a presentarsi, mentre l'eccitazione per l'inizio della missione faceva sì che la sua mente divagasse verso le infinite sfide che li avrebbero attesi.

Decidendo che sarebbe stato illogico ed improduttivo rimanere svegli nel letto, si alzò e, raggiunto il tavolo del salotto, attivò l'interfaccia di Stratagema, lasciando che il computer selezionasse - attraverso la rete civile subspaziale - un avversario casuale... esattamente ciò che gli serviva per riuscire a liberare la mente da ogni pensiero.


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00.04 - Una birra di troppo

Autore: Cadetto IV Anno Lon Basta

USS Hope - Stiva di carico - 1 dicembre 2394 - Ore 16:20


Era capo della sicurezza da nemmeno due giorni e già era in un mare di guai.
Seccato Lon Basta percorreva rapidamente il corridoio diretto verso la stiva di carico, le mani strette a pugno che accompagnavano a ritmo quasi marziale i suoi passi. Fra tutti i momenti possibili per portare materiale non ammesso a bordo, proprio quello in cui l'ammiraglio era a bordo dovevano scegliere? Fossero stati almeno prudenti, l'avessero mascherato in qualche modo, o nascosto in posto dove difficilmente l'ammiraglio sarebbe andato, se la sarebbero, forse, cavata. Ma no, dovevano proprio scegliere la stiva e rischiare di farsi sorprendere in pieno.

"Ci sono, dove sono loro?"
La risposta arrivò rapidissima al comunicatore, in un sussurro.
=^=Hanno appena lasciato l'infermeria, il dottore dice che ha fatto del suo meglio per trattenerli, si sbrighi signore!=^=

Senza perdere altro tempo Lon entrò nella stiva dove lo accolse un silenzio improvviso e tre sguardi terrorizzati.
"Cade... Ten... Signore!"
"Come mai da queste parti?"
"Noi, stavamo controllando che tutto fosse a posto, per... l'ispezione, non si sa mai, cosa può succedere. Uno, potrebbe... dimenticare... qualcosa... in giro".

Eccitazione, paura, agitazione, un miscuglio di emozioni si accompagnava al pallore dei loro volti. Lon li fissò in silenzio per tre lunghi secondi mentre cercava di decidere cosa fare.

=^=Signore, puntano alla stiva!=^=
"Fuori di qui, subito!" Sibilò Lon a quel punto indicando con un cenno del capo la porta.
Avrebbe fatto i conti dopo con loro, ora doveva occuparsi del 'materiale non autorizzato', come l'aveva definito il signor Rest. Se fosse stato sufficientemente rapido, forse avrebbe evitato il disastro, decise guardandosi attorno alla ricerca di un posto dove nascondere le casse di birra andoriana. Non aveva certo il tempo di portarle fuori da lì... e nemmeno di uscire, constatò con un improvvisa sensazione di gelo che non veniva certo dalle birre. Era impossibile non riconoscere la scia di emozioni forzatamente controllate del facente funzioni di Primo Ufficiale Xyr, erano una traccia che Lon aveva imparato a identificare indistintamente negli anni di Accademia. Le altre, quelle che non aveva mai percepito prima però, erano quelle di cui preoccuparsi: l'ammiraglio e il capitano, quello vero. Ancora pochi istanti e sarebbero entrati nella stiva e invece di tre cadetti incoscienti, avrebbero sorpreso lui con la birra andoriana. Doveva trovare una soluzione rapida, subito.

Le porte della stiva si aprirono in un soffio.
La stiva di carico era l'ultimo posto rimasto della visita, in realtà tutti avrebbero voluto saltare quel passaggio: Lennox e Strauss per ovvi motivi di tempo (si erano trattenuti più del dovuto in infermeria) e il Comandante perché sapeva cosa era nascosto là dentro... ma alla fine decisero comunque di passarci al volo.

"Comandante Xyr, faccia sparire quelle casse di birra andoriana nascoste dietro le forniture mediche." Disse con tono risoluto Lennox quando avevano già voltato le spalle alla stiva e stavano andando via.
"...andiaaamo Sibille... secondo me qua non c'è neanche una bottiglia di birra! Su stai tranquilla" rispose Strauss ridendo mentre cercava di fare l'occhiolino al Primo Ufficiale.
"Lasciate a terra quelle birre." Ripeté la Lennox, sicura di quello che diceva e sorridendo in cuor suo.
Nascosto dietro le casse Lon tratteneva il fiato, immobile come gli aveva insegnato lo zio, e ascoltava.
Emozione: rabbia, controllata, andoriana, colore azzurro ghiaccio emozione: malinconia, tempi andati, forse ricordi, molti, colore caldo, verde emozione: rimpianto, un po' di gelosia, umano, capitano colore giallo, striato di nero.
Classificare, imparare, riconoscere, capire. Ogni persona ha una sua traccia, un insieme di emozioni che lo identifica e lo caratterizza, associa ad ognuno un colore, un oggetto ed avrai il suo nome.

Quando le porte si chiusero finalmente dietro il gruppo e il silenzio calò nella stiva, Lon rimase fermo ancora per qualche minuto, per sicurezza. Solo a quel punto si concesse un rapido sospiro di sollievo e uscì dal suo nascondiglio.
=^=Pericolo superato, provvedo a eliminare la birra=^=


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - 1 dicembre 2394 - Ore 21:00


Il discorso dell'ammiraglio era stato ispirato, doveva ammetterlo, ma Lon preferiva non restare per i festeggiamenti. Nonostante fosse ormai abituato alle sale affollate e a tutto quello che accompagnava momenti come quelli, preferiva ancora di gran lunga il silenzio e il vuoto dei corridoi e delle stanze abbandonate da chi partecipava all'evento. Mentre usciva colse lo sguardo interrogativo di Melanne e le rispose con un rapido cenno affermativo. Non serviva altro, più tardi le avrebbe spiegato.


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00.05 - Il terrore viene per padd

Autore: Guardiamarina Melanne Graahn

USS Hope - Infermeria - 1 dicembre 2394 - ore 16.06


La situazione si stava facendo penosamente più imbarazzante di minuto in minuto.
L'Ammiraglio Lennox, in piedi di fronte a lei con il suo viso gentile e modi cortesi, stava assumendo lentamente un'espressione di composta noia. La punta di perplessità nei suoi occhi neri rivelava il suo continuo interrogarsi sul genere di turba mentale che stava spingendo il nuovo ufficiale medico capo a spiegare loro ogni minimo dettaglio del funzionamento dell'infermeria. Neanche non ne avessero mai vista una in vita loro.
Strauss, da parte sua, sembrava solo atterrito all'idea che lei potesse decidere di testare qualche procedura su di lui a scopo dimostrativo. Forse, oltre agli sbalzi d'umore, soffriva anche di una lieve ipocondria. Melanne prese nota mentalmente di accennarlo al consigliere. Poi si ricordò chi era il consigliere.
Xyr ascoltava la spiegazione, che già sicuramente conosceva, nella sua consueta posa plastica di riposo militare. La trill finora non l'aveva mai vista sedersi. Aveva dovuto reprimere l'impulso a controllare di nuovo la sua scheda medica per assicurarsi che non fosse presente alcuna lesione alla spina dorsale tale da impedirle qualunque postura al di fuori di quella rigida ed eretta che mostrava normalmente. Il primo ufficiale purtroppo non sapeva nulla -e come avrebbe potuto avvertirla?- di ciò che lei stava tentando di fare, né delle casse di birra andoriana che aspettavano nella stiva e che si augurava Lon stesse provvedendo a far sparire. La notizia le era giunta in gran segreto, più o meno, e con lo stesso tono in cui si annunciava il ritrovamento inaspettato di un ordigno bellico letale inesploso.
Forse un ordigno bellico inesploso sarebbe stato più sicuro, tutto sommato, per la salute psicofisica di tutti loro.
Il suo sproloquio durava da quasi venti minuti, quando Lennox alzò una mano, senza smettere di sorridere cortesemente.
"Dottoressa, la sua spiegazione è stata veramente... esaustiva..."
Strauss annuì con fervore, accanto a lei.
"...e sono certa che l'equipaggio sia in ottime mani, per quanto riguarda il versante medico. La lasciamo al suo lavoro e proseguiamo nel nostro giro..."

Per gli Spiriti, se ne stavano andando. Di certo ne avevano avuto abbastanza. Chiunque persona sana di mente ne avrebbe avuto abbastanza.
Ma lei doveva trattenerli, ancora per un po'. Solo per un po'.

Di fronte agli occhi di Melanne la scena prese scorrere al rallentatore.
Lennox la ringraziò. La voce di lei, normalmente piuttosto gradevole, le giunse fonda e deformata dall'effetto rallenty che la sua mente stava applicando all'intero siparietto. Strauss continuò ad annuire. Entrambi si voltarono per andare alla porta, scortati da Xyr a passo di marcia.
Il suo cervello passò in rassegna le diverse possibilità, edificando a velocità superluminare la possibile scena che avrebbe seguito, in un crescendo di orrore.

Offrire un caffè? Lei era un medico, non una barista. I replicatori in infermeria non erano ancora stati programmati. Avrebbe dovuto inserire personalmente i parametri. Lon sosteneva che il suo caffè era penoso. Xyr gliel'avrebbe di certo fatto notare. Se avesse bevuto qualcosa. Ammesso che avesse l'abitudine di bere.
Raccontare una storiella? Lei era un medico, non una comica. Non conosceva barzellette. Al massimo avrebbe potuto raccontare la scenetta di Bueller che, giunto in infermeria in anticipo per la sua visita di controllo, aveva chiesto all'infermiera che stava effettuando gli ultimi controlli su Caytlin se avesse per caso un titolo di studio in "astrofisiologia". Ma forse a Xyr sarebbe venuto un colpo apoplettico al sentirlo. No, doveva solo rallentarli, non ucciderli.
Fingere di svenire? Questo effettivamente avrebbe creato il giusto trambusto, sul momento. Ma poi sarebbe svenuto anche Strauss. Sarebbero tornati al problema precedente.
No. C'era solo un'altra opzione.

"Signori, non avete ancora visto l'obitorio. Naturalmente lo abbiamo, Può essere molto utile. Anche se speriamo ovviamente di non ... ehm, doverlo usare... mai."
L'occhiata che Xyr le gettò avrebbe gelato una supernova.
I due ufficiali la seguirono con riluttanza. Il giro turistico non durò molto ma diede il tempo al capitano di assumere una delicata sfumatura di verde. Melanne a quel punto si sentì in dovere di lasciarlo andare.
Alla fine il terzetto se ne andò. Non avrebbe potuto inventare altre scuse senza stenderli fisicamente. Quando furono usciti, La trill si accasciò sul primo sgabello a portata, quindi si portò la mano al comunicatore.

"Ho fatto del mio meglio. Arrivano."


USS Hope - 1 dicembre 2394 - ore 21.00


Melanne sbadigliò, ricordandosi all'ultimo secondo di coprirsi la bocca con la mano. Dopotutto, buona educazione a parte, ora era un ufficiale medico capo. Doveva mantenere un certo contegno.
La serata si era rivelata abbastanza noiosa, nonostante l'intrattenimento musicale non fosse del tutto malvagio. Il discorso di rito dell'ammiraglio, applausi e gente che si congratula per l'inaspettata botta di fortuna nel terminare gli studi facendo finta di essere ufficiali superiori a bordo di una vera nave della Flotta. Dopo di che tutti si erano dati alla baldoria. E a lei sarebbe toccato curare le sbronze di tutti i presenti, il giorno dopo.
Nel tentativo di darsi il tanto agognato contegno, si raddrizzò un poco sulla sedia, togliendo il gomito dal piano del tavolo. Aveva finito per accomodarsi tra Caytlin e Rodriguez.
Dai sorrisi di lui e da certi scambi con un paio di altri cadetti passati, in modo del tutto casuale, per il loro tavolo, si era convinta che la bisboccia comprendesse anche la birra caricata illegalmente, che tutti si guardavano bene dal nominare. In qualche modo andava fatta sparire, dopotutto.
Con lei aveva scambiato giusto qualche parola. Poi il consigliere era stata assalita da uno sciame di cadetti in piena crisi ormonale che le avevano oscurato la visuale.
Melanne aveva roteato gli occhi, bevuto un sorso di champagne e cercato con lo sguardo Lon. Per tutta la sera era rimasto seduto con il loro capo tattico dalla parte opposta del tavolo, sembrando ben poco interessato ai festeggiamenti. Quando infine lo vide, se ne stava andando.
La cosa non la stupiva, ma avrebbe preferito avere almeno un sostegno morale in mezzo alla folla dei giovani cadetti festaioli.
Si scambiarono un'occhiata. Fu sufficiente.
Le avrebbe raccontato i dettagli del pomeriggio più tardi.
Lui uscì, lei tornò a voltarsi. Poi dovette accettare l'invito di Strauss per un ballo.


USS Hope - Alloggio di Lon Basta - 1 dicembre 2394 - ore 23.43


"E come ti sei liberata di Strauss?"
"Francamente? E' stato più facile salvare il tenente Harrys da quella grotta... non è che non sia un bravo ballerino, ma la cosa stava diventando un po' imbarazzante. Alla fine credo che abbia deciso di raggiungere Bueller... "

Blu, calma, trill, striature violette, una punta di disagio.

Conosceva bene l'impronta di Melanne Graahn. La sottile calma che sentiva in lei aveva un effetto in qualche modo tranquillizzante. Una percezione che per tanti anni non aveva sentito da nessuno intorno a sé. Anche il disagio lo conosceva bene, e sapeva da cosa era causato. Melanne non riusciva mai a sentirsi completamente all'altezza, anche se con il tempo aveva imparato a nasconderlo piuttosto bene. Rimase in silenzio, mentre lei proseguiva. Le loro conversazioni erano semplici. Non era necessario che lui partecipasse con troppe parole. E lei non sembrava infastidita da questo suo aspetto, non pretendeva lunghe risposte né opinioni sviscerate. Andava bene così.

"... e non hai idea di cosa ho dovuto inventare per trattenerli. Davvero, non posso credere che tu sia rimasto lì mentre ispezionavano la stiva. Se ti avessero visto, lì appostato..."
"Non l'hanno fatto."
"No, certo che no. Sarebbe stato strano il contrario. Voglio dire, sei stato addestrato anche per questo. Ma se fosse successo..."

Melanne face una pausa, sorseggiando il suo raktajino, poi scosse la testa.

"Solo gli Spiriti sanno cosa avrebbero detto. E Xyr.... non voglio nemmeno pensare a come l'avrebbe presa. Già così deve essere stata una sorpresa... io non sono riuscita ad avvertirla, in infermeria..."
"Credo lo sapesse. Ho percepito la sua rabbia."

La trill annuì ancora, un altro sorso dalla sua tazza.

"Era prevedibile che non le avrebbe fatto piacere. Mi chiedo se il capitano ne sapesse qualcosa. O se lei crederà che ne sapesse qualcosa. Non si capisce mai bene, vedendola, ma non da l'impressione di essere una sua fan. Scommetto che ha una lista di violazioni già pronta, su di lui. O qualche altra cosa del genere."
"Immagino che fossero in competizione per il posto. E il capitano ha uno stile di comando... beh, libero nella migliore delle ipotesi..."
"Sì, credo anche io. Ma non sembra che il lui faccia troppo caso alle sue opinioni. Sembra più concentrato su qualcos'altro. O qualcun'altro..."

Lei strinse le labbra leggermente. Cambiò posizione sulla poltroncina e Lon percepì una punta di qualcos'altro, nel flusso costante delle sue emozioni. Non commentò il cambiamento. Non lo faceva mai.

"Alcuni membri dell'equipaggio sono abituati a tenere un comportamento un po'... infantile. Sono abituati alla vita in Accademia. Ma presumo che la cosa cambierà in fretta. Non siamo più a scuola."
"No, infatti. Penso che cresceremo tutti fin troppo in fretta, qui."
Melanne si fermò per un istante mentre quella punta di emozione svaniva. Poi sospirò.
"Oh, sono contenta che ci sia anche tu, davvero."
Lon non rispose. Non era necessario.


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00.06 - High Hopes And Great Expectation

Autore: Cadetto IV Anno Catalunya "Luna" Jones della Casata di Klaa

Campo di allenamento Squadra Rossa, Settore 002, Marte/Campo di Asteroidi - Navetta Interceptor NX-00074 - 25 Novembre 2394 - Ore 12.30


"Virata 47°, manovra Sigma-Kilo-03, pieno impulso" disse Luna con voce concentrata e manovrando a due mani con incredibile velocità e perizia, mentre la navetta Interceptor volava a folle velocità evitando le boe di segnalazione posizionate in modo tale da simulare colpi di phaser e siluri. La navetta si stava dimostrando straordinariamente recettiva e dopo svariati minuti aveva subito solo un colpo ventrale che l'avanzatissimo sistema degli scudi aveva già dissipato e rigenerato. Queste nuove navette erano l'ultima trovata militare della Flotta. Potenza di fuoco non di molto inferiore a quella di una Defiant, per la mancanza dei tubi lanciasiluri, ma con cannoni phaser potenziati manovrabilità estrema, alta resistenza e soprattutto possibilità di averne sul campo di battaglia un numero pressoché illimitato, con tutti i vantaggi tattici del caso, non ultimo le minori vite umane messe in pericolo.
"Luna! Stai andando verso la fascia di asteroidi!!" disse il cadetto Rose Demoir, la sua coopilota e addetta ai sistemi di arma e operazionali, con voce rotta dalla paura. Non che fosse timorosa di suo, altrimenti non sarebbe mai stata scelta per la Squadra Rossa, ma quando volava con Luna aveva sempre la strana sensazione che quel volo sarebbe stato l'ultimo. Sensazione che continuava a provare nonostante avessero all'attivo quasi mille ore di volo su quegli apparecchi e nell'evidenza del fatto che, soprattutto grazie a Luna, non era mai morta... neanche in simulazione. Luna era decisamente la migliore con una percentuale di danni subita inferiore al 5%. Però la sensazione rimaneva.

"Lo so! Ma è l'unico modo! Reggiti forte!!!" rispose Luna, accendendo i razzi di manovra per mezzo secondo in modo da ottenere una spinta aggiuntiva e costringere la navetta ad una virata ad alta velocità per 20°left-100°up, effettuando quindi una manovra in vite, entrando e uscendo dal limite del campo di asteroidi, evitando al contempo un asteroide e l'ultimo "siluro".

=^=Cadetto Jones! Non è autorizzata a uscire dal campo di allenamento!=^= la voce del Tenente Comandante Marcus, l'istruttore di volo della Squadra Rossa, giunse furiosa dagli speaker della navetta, sovrastando anche i segnali di allerta.

"Mi scusi comandante! Ma dovevo evitare un siluro!" rispose Luna rilassata come si sentiva sempre dopo aver compiuto questo tipo di manovre.

=^=Solo perché è stata assegnata al progetto Hope, non vuol dire che può mettere in pericolo una delle mie navette!!=^=

"Comandante, tra pochi giorni dovrò pilotare una classe Miranda vecchia di 80 anni... mi lasci divertire un po' con questo gioiello" rispose Luna prendendosi una confidenza che si era sviluppata negli ultimi mesi. Nonostante tutti i formalismi, la Squadra Rossa era una piccola famiglia.

=^=Per stavolta passi, ma riporti subito la navetta al rendez vous=^=

"Roger!"

"Sei pazza! Te la cavi solo perché sei dannatamente brava" disse Rose tirando il fiato "Non capisco perché continuo a salire su questa navetta con te"

"Perché sono dannatamente brava... e non solo in questo... o sbaglio" disse Luna guardandola di sottecchi alludendo alla loro ultima notte insieme "mi sembrava proprio che le "manovre spericolate" fossero il tuo forte... almeno ammetti che ti mancherò, fiorellino mio"

Rose avvampò e si limitò a sussurrare "...sì... mi mancherai..."



Terra - Accademia della Flotta Stellare, San Francisco, Appartamento 2234 - 28 Novembre 2394 - Ore 07.42


Luna stava preparando la sua borsa per prendere la prima navetta per la Base Stellare 16 Alfa in orbita intorno a Giove. Non vedeva l'ora di salire a bordo della Hope. Non sarebbe stato eccitante come le Interceptor, ma era comunque una nave stellare e poteva mettersi al timone prima di qualunque altro cadetto del suo anno oltre a essere un fantastico trampolino di lancio per la sua futura carriera.

Era in pantaloni e canotta quando sentì suonare il trillo del comunicatore subspaziale. Poteva essere solo una persona. Sedendosi al computer prese la chiamata.

"Ciao nonna! Come stai?"

=^=Ciao Luna! Ti vedo dimagrita... ma mangi?=^= Marysol della Casata di Klaa esordiva sempre con questo moto di preoccupazione, quasi come se tutto l'affetto da lei provato per la nipote passasse attraverso il sandwich medianoche di cuore di Targ preparato alla maniera tradizionale e non semplicemente replicato (Trattasi di una specialità Cubano-Klingon inventata dall'appena 65enne nonna di Luna, in cui il cuore di Targ viene marinato per 3 giorni in una miscela di tequila, cales, spezie, sale e limone, dopodiché viene cotto su fiamma viva e affettato).

"Certo... è che ho un metabolismo veloce! Dimmi nonna, che mi stavo preparando per il grande momento"

=^=Non sai quanto siamo orgogliosi io e tuo nonno! La nostra bambina che parte per lo spazio a pilotare la sua prima vera nave spaziale=^= disse la nonna con voce mielosa.

"Nonna, ho migliaia di ore di volo alle spalle... e a curvatura ho anche pilotato il mio B'rel!"

=^=Andiamo, quello non conta! È poco più di un giocattolo. Lo dicono sempre tuo nonno e tuo zio!=^=

"Solo perché loro comandano un incrociatore Vor'cha e un incrociatore pesante Negh'var... ma guarda che se ha i motori a curvatura è a tutti gli effetti una nave spaziale..." rispose piccata Luna. Non permetteva a nessuno di denigrare la sua nave, per quanto piccola potesse essere. E in effetti il suo B'rel era due metri più corto di un runabout classe Danube.

=^=Su, su, non ti arrabbiare... sei tutta tuo nonno quando fai così. Ti chiamavo per dirti che siamo in arrivo al settore 001. Tuo nonno ha parlato personalmente con gli Ammiragli della Flotta Stellare e ci tiene a portarti lui. Io ti aspetto per darti giusto un bacio poi andrò a trovare i miei parenti a la Havana. Saremo da te in un paio di ore. Ce la fai a raggiungere l'Attracco Spaziale Terrestre?=^=

"Che bello nonna! Certamente, vado subito alla sala teletrasporto. A dopo"



Settore 001, Attracco Spaziale Terrestre, Orbita Geostazionaria - IKC Bluhkmeth - Ponte 3 - Livello attracco - 28 Novembre 2394 - Ore 09.31


Il lucido e scintillante Vor'cha si era appena ormeggiato e già era oggetto di sguardi di curiosità da parte di tutte le persone presenti sulla grande base spaziale che da anni serviva come principale nodo di scambio e attracco per le innumerevoli navi stellari che andavano e venivano dalla Terra. Non che i Klingon fossero mal visti, ma di certo non capitava spesso di vedere un incrociatore, evidentemente appena uscito dai cantieri, ormeggiato in una base federale.

Appena salì a bordo, Luna venne subito circondata dalle possenti braccia del nonno. Nonostante l'età era molto vigoroso e giovanile, con mani grandi e potenti tali da poter facilmente spappolare un cranio solo con la forza bruta.

"Nipotina! Che bello vederti!"

"Nonno! Wow che lusso di nave... che fine ha fatto la Krakhet?"

"Onorato disarmo. Questo modello è molto superiore e consente un incredibile vantaggio tattico. Avresti potuto pilotarla tu se..."

"...avessi frequentato la scuola di volo klingon... lo so nonno, non hai smesso di ricordarmelo da 4 anni a questa parte!" interruppe sgarbatamente alla maniera klingon la giovane mezzosangue.

".. dai dicevo per dire..." rispose Fed'Klaa sogghignando.

"...non badare a quello che dice tuo nonno" intervenne Marysol "dammi un bacio che devo subito andare. Tua zia mi aspetta"

"Sì, fai scendere tua nonna, che devo parlarti in privato"

Le due si scambiarono affettuosi saluti, poi il nonno la condusse verso l'hangar.



IKC Bluhkmeth, Ponte 7 - Hangar - 28 Novembre 2394 - Ore 09.53


"Eccoci, guarda cosa ti ho portato!" disse il nonno mostrando il piccolo B'rel.

"Il mio Akesh! Grazie! Ma non so se potrò portarlo a bordo della Hope" disse Luna fiondandosi a guardarlo e notando subito che anche la sua navetta aveva avuto un importante refit.

"Ho parlato con alcuni Ammiragli della Flotta Stellare e ho fatto loro gentilmente notare che sei la mia unica nipote e che mi sentirei più tranquillo se tu potessi portare con te la tua navetta"

"In che senso gentilmente?"

"Beh, in prima istanza ho proposto di far scortare la Hope da un paio di K'vort, ma l'idea non è piaciuta"

"Sei sempre il solito... ho notato che anche il mio gioiello ha avuto delle modifiche"

"Sì, l'abbiamo messo a nuovo, con qualche sorpresina" disse Fed'Klaa sbattendo la mano pesantemente sulla robusta carrozzeria del B'rel "velocità aumentata, scudi rinforzati, disgregatori maggiorati e una piccola sorpresina nella stiva di carico. Qualcosa per passare il tempo come si deve e in linea con le tradizioni del nostro Clan: 50 casse di Birra Andoriana"

"Ora si che si ragiona... il solo problema sarà riuscire a imbarcarle sulla Hope... potrebbero espellermi!"

"So che troverai il modo... sei mia nipote! Inoltre al limite io guadagnerei la migliore pilota che possa desiderare"

"Ho capito, vuoi vincere sempre tu..."

"E' l'essenza di essere un Klaa... ricordatelo!"



IKC Akesh - 30 Novembre 2394 - Ore 15.07


Dopo aver passato un paio di giorni con la sua famiglia a bordo della nuova nave del nonno, finalmente Luna era in volo a bordo del suo B'rel diretta verso la Base Stellare 16Alfa e pronta a imbarcarsi sulla Hope.

"Capitano Bueller... mi fa ancora un po' ridere" disse Luna sorridendo dalla postazione di volo del B'rel in comunicazione subspaziale con il suo amico e ora neocomandante della Hope

=^=Attenta a come parli... sono il tuo ufficiale superiore ora!=^= rispose Ferris dandosi una certa aria

"Lo sarai tra esattamente 40 minuti, quando atterrò nell'hangar della Hope..."

=^=Si sono stato informato che avremo la tua navetta a bordo... come diamine hai fatto?=^=

"Poteri della Casata di Klaa... ti conviene non farci arrabbiare" disse scherzosamente Luna "Sai a proposito ho anche una sorpresina per te... 50 casse di birra andoriana. Regalo del nonno. Non ti conviene rifiutarle"

=^=Sei pazza! Ho una vicecomandante simpatica come un'infiammazione inguinale e tu mi vuoi portare a bordo degli alcolici. Quella li non vede l'ora di dirmi che «il protocollo della Flotta Stellare n. 407/ter precisa che introdurre clandestinamente suddetta sostanza su un qualsiasi vascello della Flotta» =^= rispose Ferris imitando la voce del cadetto Xyr e dimostrando una conoscenza ottima dei regolamenti.

"Senti io te l'ho detto. Se non la vuoi a bordo per me non c'è problema, ma poi te la vedi tu con il Vor'cha del nonno"

=^=Dai non c'è motivo di tirare in ballo grosse navi capaci di polverizzarci...=^=

"Parla al singolare... sei tu che faresti lo sgarbo a un comandante Klingon pluridecorato"

=^=ok.. .dai mi invento qualcosa... Comunque è meglio che ti sbrighi... sai chi hanno assegnato come consigliere?=^=

"No, dimmi"

=^=Quel fantastico bocconcino del Guardiamarina Caitlyn=^=

"Non possono mettermi quello splendido bocciolo risiano in plancia... mi distraggo troppo alla guida! Comunque... Mia!"

=^=Non sia mai... privilegio del Capitano... =^= rispose Ferris sornione.

"Ce la giochiamo allora... a tra poco"



USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Hangar 1 - 29 Novembre 2394 - Ore 15.47


Luna aveva appena attraccato ed era salita a bordo della Hope ad attenderla oltre al Capitano Bueller c'era un giovane dai capelli neri che non aveva mai visto.

"Eccoti finalmente" disse Bueller

"Chiedo il permesso di salire a bordo" disse Luna con tono leggermente ironico posando distrattamente il borsone a terra.

"Permesso accordato" disse Ferris sospirando "Luna ti presento il cadetto Paulo Rodriguez, che a bordo della Hope sarà il tenente comandante Rodriguez e nostro Capo OPS, terzo ufficiale di comando. Spiega a lui il nostro problema. È persona di estrema fiducia e con un ottimo problem solving. Io devo andare, la Xyr mi sta opprimendo" il tono con cui pronunciò queste parole tuttavia contrastava con il loro significato. Ferris era decisamente al settimo cielo per la partenza e aveva l'aria di uno tutt'altro che oppresso.

"Ah, non ti dimenticare del nostro comune interesse!" disse Bueller voltandosi per un secondo per poi scomparire oltre la porta.

"Sempre il solito..."

"Per prima cosa le formalità, registriamo i codici identificativi e da questo momento sei il Tenente Catalunya Jones, timoniere della USS Hope" disse Rodriguez sbrigativamente

"Ok, ma non ti azzardare mai a chiamarmi Catalunya. Chiamami Luna. Allora... registro impronta vocale Jones-10-2-BravoEchoEcho" disse Luna

"Perfetto... allora veniamo a noi. Qual è il problema? Il Capitano mi ha detto che è qualcosa da fare senza farci scoprire, quindi spara" disse Paulo tirandola leggermente verso un punto lontano da orecchie indiscrete.

"Ho 50 casse di birra andoriana a bordo del mio b'rel da scaricare a bordo della Hope" disse Luna sottovoce.

"io cosa ci guadagno?" disse Rodriguez senza perdere la calma

Luna non era nuova a questo gioco. La sua famiglia ci giocava da anni. Forse era questo il motivo per cui godevano di più rispetto presso la Federazione che su Qo'nos. Non che nessuno avesse mai provato a contrastarli. I Klaa godevano di immense ricchezze, di una Flotta numerosa, potente e moderna e cosa ancora più importante non cercavano il potere politico, limitandosi ad appoggiare il Governatore in carica.

"1 cassa per te"

"facciamo 2"

"Andata"

"Per prima cosa, sono troppe. Dovremo sacrificarne molte per salvarne poche. Poi dobbiamo anche trovare qualche capro espiatorio... mi occupo di tutto io. Prima le spostiamo su una navetta di carico che faremo scaricare da Dexter, poi chiamerò due marinai sacrificabili... Taylor e Brown. Li comprerò con poco...." La mente del capo OPS era già al lavoro pronta a risolvere il grande problema lasciando indizi e coprendo il vero misfatto.

"Ok, ma quante ne salviamo?"

"3 per te, 3 per il capitano, 2 per me... facciamo 8 in tutto"

"Così ne sacrificheremo 42... sono tantissime" disse delusa Luna

"è il prezzo per farne passare 8... prendere o lasciare"

"ok, non abbiamo scelta. Procediamo"



USS Hope - 1 dicembre 2394 - ore 21.00


Il piano aveva funzionato. Tutti erano contenti. Xyr e Rest, per essere convinti di aver debellato il terribile problema della birra caricata illegalmente. Bueller, Luna e Rodriguez per essere riusciti a far comunque passare qualcosa sotto il naso dei mastini.

Luna aveva bevuto un discreto quantitativo di birra andoriana e champagne, ma era ancora lucida. Dopotutto beveva quella roba da quando aveva sei anni. Appoggiata al bancone del bar, dopo aver sentito il discorso dell'Ammiraglio, stava ammirando le bellezze locali, ma la sua attenzione era quasi esclusivamente rivolta al "tavolo d'oro" a cui erano sedute la nuova dottoressa, Melanne Graahn, molto bella, ma forse un po' noiosa o meglio annoiata, e quell'incredibile bellezza del consigliere Caytlin.

Un sorso di champagne. Un contatto di sguardi e l'angolo di un sorriso sul volto di lei poi con un sottile gioco di seduzione Luna scagliò un'occhiata intensa e rovente, ma spiacevolmente interrotta dal passaggio di un corpo.

"Piano... Tenente! Non può giocare così scorrettamente con la nostra Consigliere..." la voce di Bueller, euforica per il momento e per quel poco di alcool che rende la vita più brillante, interruppe Luna. Persa. Caytlin si era girata. Il momento era passato. Ma forse ce ne sarebbero stati altri.

"Capitano! Stavo facendo passi avanti... non può interrompermi così... il sesso di sguardi interrotto mi da il mal di testa"

"Quello è la birra andoriana" rispose Bueller sussurrando all'orecchio della timoniere "mi sembrava che fossi ferma, quali passi stavi facendo? e comunque ho detto privilegio del Capitano"

"Macché birra andoriana... e io ho detto che ce la saremmo giocata... quindi se permette, Capitano, avrei da fare una cosa..." disse lasciando Ferris al bancone e andando decisa con passo klingon verso il "tavolo d'oro".

Caytlin nel frattempo era stata assalita da uno sciame di cadetti in piena crisi ormonale, la dottoressa sembrava anche infastidita della cosa. Era il momento di pilotare il Consigliere in porti più sicuri... Scansò gli altri cadetti ignorandoli completamente, fissando solo Caytlin e porgendole la mano

"Consigliere, mi concede l'onore di questo ballo?"

"Molto volentieri"

Forse, dopotutto, non si sarebbe annoiata a pilotare una nave di 80 anni piena di grandi e giovani speranze.


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00.07 - Una consigliera speciale

Autore: Guardiamarina Caytlin

Betazed - Orbita - USS Washington NCC-60589 - Plancia - 22 ottobre 2394 - Ore 12.59


"Cosa significa che non possiamo partire Comandante?"

L'Ammiraglio Lennox incalzò nuovamente, con aria imperativa, rivolgendosi al Primo Ufficiale della USS Washington, la nave classe Nebula che avrebbe dovuto farla tornare da Betazed alla Terra in tempo per tenere a battesimo quella pessima idea della USS Hope... una vecchia Miranda in mano a dei cadetti impreparati..
Aveva ricevuto da poche ore l'ordine dall'Ammiragliato: complice lo zampino del Contrammiraglio Crom, uno dei principali sponsor del progetto Hope, era stata scelta proprio lei per supervisionarlo... forse proprio perché così poco la entusiasmava e convinceva. Le sue rimostranze si erano rivelate un boomerang.
Ci sarebbe stato da sorridere a ripensarci, ma Evelin non era dell'umore migliore: era voluta tornare sul pianeta natale per vedere i progressi della sua associazione per i profughi ed invece, suo malgrado, era stata obbligata a precettare all'improvviso la prima nave disponibile per un rientro anticipato in Ammiragliato.
Come se non bastasse, ora si trovava di fronte ad un impassibile Ufficiale Esecutivo Vulcaniano che le comunicava l'assenza del Capitano della USS Washington e del ritardo che avrebbero potuto accumulare, senza fornire ulteriori informazioni in merito. E ciò la infastidiva... non era nella sua indole perdere la pazienza, ma aveva dovuto lasciare un progetto che le stava a cuore per tornare sulla Terra. Non voleva perdere tempo inutilmente in attesa.


Betazed - Dalaria - Uno degli innumerevoli negozi - 22 ottobre 2394 - Ore 13.07


"Caytlin!!! Per l'amor del cielo muoviti... Mio fratello non può aspettare in eterno.."

"Un attimo arrivo, prendo solo più questo... e questo... e forse pure quello!! Due secondi dai.."

La scenetta che appariva dinanzi agli occhi divertiti del proprietario del piccolo bazar era quella che aveva visto innumerevoli volte... due giovani stretti da un qualche legame di forte complicità pronti a partire verso l'ignoto..
Lui era un bel ragazzo umano... alto, ben proporzionato fisicamente e con una faccia squadrata ma ancora quasi infantile... lei era una ragazza di Risa, come rivelava il simbolo in mezzo alla fronte, una presenza esotica da quelle parti, ed era altrettanto giovane, dal portamento elegante e sensuale, con un bel viso impreziosito da due occhi grigi come gemme e capelli color del fuoco.
Lui non sapeva più che scusa trovare rispondendo al suo comunicatore... il suo interlocutore si faceva sempre più insistente e meno paziente... ma il giovane non riusciva in nessun modo a tenere a freno la sua compagna... alla ricerca di qualcosa di speciale o solo di tanti regali.
Lo vedeva sciogliersi negli occhi di lei e nel suo sorriso e rispondere sempre più inebetito al terzo incomodo.


Betazed - Porto Spaziale di Dalaria - Navicella Ulixes - 22 ottobre 2394 - Ore 13.45


"Capitano... signore! Ehm... non possiamo più aspettare... dalla USS Washington pretendono notizie"

Un giovane guardiamarina si stava rivolgendo titubante al suo superiore: un umano alto, con la barba tagliata corta e ben curata che esaltava il viso squadrato e gli occhi penetranti. Occhi che dardeggiavano rabbia ed impazienza!

"Si ok ok signor River... comunichi al Numero 1 che a breve li raggiungo..."

Il Capitano Sungmas rispose ad alta voce, prima di continuare bofonchiando "in fin dei conti ero in licenza... la prima dopo quasi un anno... ed è durata solo tre giorni! Ora mi ritrovo un ammiraglio impaziente a bordo ed un fratello deficiente da recuperare... appena arriva lo ammazzo!"


Betazed - Porto Spaziale di Dalaria - Navicella Ulixes - 22 ottobre 2394 - Ore 14.05


La navicella Ulixes stava ultimando i preparativi, a portelloni chiusi, con l'autorizzazione al decollo già ricevuta dalle autorità portuali di Dalaria.
Il Capitano Sungmas era sprofondato sulla sua poltrona ed il suo viso fremeva di rabbia. Da quando erano rimasti soli si era sempre preso cura del fratello minore, ma ora stava esagerando... erano tutti e due nei guai, senza motivo per giunta. La scusa della licenza non poteva reggere a lungo ancora. E una traccia di Erik non c'era... aveva smesso di rispondere alle sue chiamate da una ventina di minuti e ciò lo faceva infuriare ancora di più che il ritardo in sé.

"Pronti a partire signore..." disse il timoniere, un giovane trill, interrompendo il flusso di pensieri del suo furibondo superiore

"Uhpf... procedete... leviamoci di qui alla svelta!" rispose piccato Sungmas

"Roger... pronti al mio tre... uno... due... e... e... e quello schianto da dove diavolo sbuca fuori?? Capitano c'è suo fratello... ehm ed è in dolce compagnia!!!"


Betazed - Orbita - USS Washington NCC-60589 - Hangar Primario - 22 ottobre 2394 - Ore 14.28


"Bentornato a bordo Capitano, mi auguro di non averla disturbata troppo" esordì in tono di rimprovero l'Ammiraglio Lennox

"Ho deciso di venire direttamente ad accoglierla per velocizzare la partenza... come sa è di vitale importanza la mia presenza sulla Terra... non è una cosa da me desiderata e comprendo di averle rovinato la licenza... ma gli ordini che ho ricevuto sono chiari. Così come lo erano i suoi"

Il Capitano Sungmas, colto in fallo, raddrizzò la schiena e dopo un lento ma studiato saluto militare rispose in maniera pacata, senza particolari inclinazioni vocali che lasciassero tradire le proprie emozioni

"Ha ragione ammiraglio, se vuole può inserire una nota di demerito nel mio Ruolino di Servizio, ma la revoca della licenza è arrivata inaspettata. Mi sono prodigato immediatamente e, grazie ai buoni contatti di mio fratello minore, sono riuscito a recuperare anche il guardiamarina incaricato di assumere la mansione di Consigliere sulla nave cadet... ehm sulla USS Hope... le vorrei perciò presentare il Guardiamarina Caytlin".

Evelin percepiva dal rossore delle gote dei due fratelli Sungmas che la versione del Capitano non era propriamente la verità, ma fu colpita ugualmente dalla figura che le veniva presentata: una ragazza dai capelli rossi che si muoveva con elegante leggiadria e che si presentò in maniera impeccabile con tanto di divisa indossata e recando un piccolo omaggio: una raffigurazione graziosa fatta probabilmente da bambini delle Venti Case di Betazed.

La semplicità del gesto e l'aria innocente e scanzonata della giovane, fece svanire lo stress accumulato per il ritardo ed Evelin optò per un rimprovero bonario al terzetto prima di annunciare loro di avere fame e di non vedere l'ora di sedersi tutti assieme a tavola ammirando lo spazio.


Spazio - Curvatura 6 - USS Washington NCC-60589 - Alloggio dell'Ammiraglio Lennox - 07 novembre 2394 - Ore 15.10


Dopo giorni di tentennamenti, l'Ammiraglio Lennox aveva deciso di convocare Caytlin per testare personalmente di che pasta era fatta la ragazza. Aveva letto il brevissimo ruolino di servizio, con le varie annotazioni dapprima degli istruttori dell'Accademia e poi dei professori dell'Università di Betazed, Facoltà di Psicologia laddove stava sostenendo la specializzazione. Aveva persino parlato con la commissione che l'aveva designata all'incarico sulla USS Hope..

Dal quadro che le avevano tracciato, pareva una giovane dedita al proprio dovere, ma c'era dell'altro... ed Evelin non era soddisfatta da quello che aveva letto e sentito... a ripensarci, l'approccio non era stato granché nemmeno a tavola né il giorno prima né gli altri che lo avevano preceduto, Caytlin sembrava sempre o troppo poco concentrata oppure esageratamente leggiadra. Forse non era colpa sua, la rossa Risiana sembrava possedere una naturale spensieratezza intrinseca che portava troppi colleghi a distrarsi dal lavoro che svolgevano. E questi erano ufficiali di Flotta, temprati da anni di esperienza, mentre sulla Hope sarebbero stati cadetti alle prese con i loro ormoni

Evelin scosse pesantemente la testa... non era convinta, affatto ma non era convinta nemmeno del progetto Hope, e quindi voleva dare una possibilità alla giovane... che però era in ritardo... già dieci minuti... non proprio il massimo per fare bella figura ragazza mia... pensò sorridendo la betazoide.


Spazio - Curvatura 6 - USS Washington NCC-60589 - Alloggio del Capo SEC - 19 novembre 2394 - Ore 02.40


Dopo essersi rivestita nel più assoluto silenzio, Caytlin si accingeva a lasciare il teatro del Jamaharon... era un'usanza antichissima del suo popolo che difficilmente poteva essere capita apertamente dalle altre culture. L'avrebbero intesa solo come del sano sesso multiplo senza contare gli intangibili e fondamentali aspetti emozionali e spirituali. Nemmeno Erik l'avrebbe compresa appieno. Era troppo geloso del loro legame per capire... E perciò non l'aveva invitato..

La notte appena passata l'aveva rigenerata, era pronta per la nuova avventura. Certo... non si poteva dire lo stesso dei suoi compagni, pensò con un sorriso mentre osservava l'intreccio di corpi nudi nella penombra... dormivano con facce stremate ma felici, come dopo una dura lotta... li aveva scelti per il loro aspetto e la loro vigoria fisica e non aveva sbagliato... ormai era pratica... sapeva distinguere ragazzi e ragazze in grado di sostenere le tremende fatiche del Jamaharon.

Avvicinandosi verso la porta percepì una presenza dinnanzi a sé... aveva un odore conosciuto... e la sagoma indistinguibile della sinuosa responsabile andoriana della sicurezza della USS Washington... le si avvicinò nuda e la baciò... come si erano baciate nella notte, con passione e trasporto... un bacio intenso d'addio.


Terra - Orbita - Base Stellare 16 alfa - USS Hope - Hangar 1 - 28 novembre 2394 - Ore 07.30


Fermatasi la navetta, in attesa dell'apertura del portellone e della rampa, Caytlin si sistemò con cura l'uniforme... era suo dovere fare bella figura, specialmente perché aveva letto il ruolino del Primo Ufficiale. Sapeva che sarebbe stata lì ad aspettarla, lo prevedeva il regolamento e una come Xyr del Clan Clos giammai si sarebbe permessa di non attenersi al protocollo. Sapeva che avrebbe verificato ogni cosa, dall'abbigliamento all'equipaggiamento e persino alla mole di bagagli.

Era una maniaca del controllo... non sarebbe stato facile con lei... ma in cuor suo sapeva che poteva aiutare la rigida collega a migliorarsi... persino l'Ammiraglio Lennox non le aveva nascosto che nutriva dei dubbi sulle sue reali capacità, ma Caytlin sapeva che l'unico motivo per cui era stata scelta era la sua indole nel cercare di spronare gli altri a migliorarsi... certo non è detto che ci sarebbe riuscita, avrebbe forse fallito come pensava la betazoide, ma doveva tentare..

Persa nel suo flusso di pensieri, Caytlin quasi non si accorse dell'apertura della rampa ai piedi della quale c'erano due colleghi che la stavano aspettando: entrambi molto alti... un'andoriana dai lunghi capelli bianchi ed un vulcan con un'aria di superiorità snob datagli dal sopracciglio inarcato. Entrambi osservavano stupiti l'immobilità della loro collega.

Il silenzio durò qualche istante di troppo, ma finalmente uscì dalle labbra di Caytlin l'abituale frase:

"Chiedo il permesso di salire a bordo! Computer riconoscimento vocale Caytlin-10-8-NuviaEchoSigma"

Xyr si prese a sua volta pochi attimi di tempo prima di acconsentire e di snocciolare informazioni regolamentari che la nuova arrivata avrebbe dovuto rispettare.


Terra - Orbita - Base Stellare 16 alfa - USS Hope - Ponte 3 - Ufficio del Consigliere - 28 novembre 2394 - Ore 10.00


Lasciata da sola dal Primo Ufficiale, Caytlin poté finalmente riprendere il filo dei propri pensieri... ammorbidire l'andoriana sarebbe stato decisamente difficile: in poco meno di tre ore aveva dimostrato di conoscere a menadito regolamenti, norme e codici di comportamento da rimanere disgustati... per contro pareva molto preparata e competente... si era accorta dell'inadeguatezza dell'alloggio in precedenza assegnato al Consigliere sul ponte 4 e, non prima di aver registrato una nota di rimprovero ufficiale al cadetto responsabile, gliene aveva mostrato un altro disponibile più ampio e con un bell'oblò sullo spazio... certo le aveva fatto sottoscrivere una richiesta formale da sottoporre all'attenzione del capitano Bueller... nell'attesa aveva fatto sistemare tutti i suoi bagagli nel suo nuovo ufficio..

Nuovo... parola che mal si addiceva a quello spazio... troppi mobili in un ambiente ristretto, con un unico pregio... comunicava direttamente con una delle piccole terrazze vetrate nella parte posteriore della nave... da lì avrebbe potuto osservare le stelle..

Un improvviso bussare alla porta distrasse Caytlin che si annotò a mente di contattare il Capo OPS... in un modo o nell'altro l'avrebbe convinto che si sarebbe dovuto dare da fare... bisognava rivoluzionare quell'ufficio... troppo vecchio e stantio per i gusti della giovane Risiana.

Aprendo la porta, Caytlin si trovò davanti un giovane ragazzo terrestre dai capelli castani e gli occhi verdi... indossava orgogliosamente l'uniforme da Capitano..

"Benvenuta a bordo.."

Esordì Bueller prima di avvicinarsi a Caytlin baciandola in bocca e sospingendola dentro l'ufficio...

"Mi sei mancata... avrai l'alloggio che hai chiesto e tutto quello che desideri... ora baciami tesoro"


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00.08 - Approvvigionamenti

Autore: Cadetto IV Anno Paulo Rodriguez

Accademia della flotta - magazzino merci - 27 Novembre ore 16:45


Il sole al tramonto filtrava attraverso le vetrate che ricoprivano il magazzino merci 4B della Flotta Stellare, tra qualche giorno Paulo si sarebbe imbarcato sulla Hope.

Non era certo un romantico, ma era quasi inevitabile chiedersi se gli sarebbe mancato il riflesso del sole tra le finestre vivendo la gran parte delle sue giornate a bordo di una nave stellare.

Certo i vantaggi sarebbero ben valsi il sacrificio, le opportunità che si possono trovare su una nave stellare, incontrando tantissimi nuovi mondi, nuove civiltà... Poteva solo immaginare quanto roseo sarebbe stato il futuro.

Il flusso dei pensieri di Paulo fu interrotto dal rumore della porta del magazzino, era arrivato il suo contatto:

"Salve Signore!"
"Buongiorno John, arriviamo subito al sodo non ho tempo da perdere."
"Va bene, quanto mi fai per tutto il carico?"
"Quanto hai con te?"
"10.000"
"Siamo molto lontani amico mio, sai bene che tutta questa roba vale ben di più."
"Dai P. dicono sia il tuo ultimo scambio qui in accademia, sii buono.."
"Non se ne parla neanche, tutta sta roba varrà almeno 25.000"
"Posso arrivare a 15.000, non ce la faccio di più"
"18.000 e ti sto facendo un grosso favore"
"Daccordo 18.000, ma non posso darti più di 12.000 adesso il resto te lo porterò domani prima dell'imbarco."
"Vedi di non fregarmi, sto vendendo le mie ultime merci sulla terra, non sto vendendo tutti i miei contatti, e lo sai che se non paghi so come trovarti."

Per un secondo gli occhi dell'interlocutore di Paulo furono attraversati dal dubbio, quel tanto che bastò a Paulo per capire che aveva colto nel segno: stavano cercando di fregarlo.

"Lascia perdere o tutto e subito o piuttosto mi tengo la merce" Paulo si voltò diretto verso l'uscita.
"No va bene aspetta, daccordo!"

Mentre Paulo usciva dal magazzino con le tasche un pò più gonfie e la prospettiva di un roseo futuro davanti a se, il sole era completamente tramontato e l'oscurità iniziava a stendersi su San Francisco rivelando le prime stelle lontane.


Navetta - viaggio verso la Hope - 28 Novembre ore 10:00


In viaggio sulla navetta verso la Hope Paulo stava iniziando a guardare l'elenco delle merci in arrivo in preparazione del viaggio.

C'era di tutto: provviste, armamenti, mobili per gli alloggi e per gli uffici. C'erano anche diverse richieste di materiali non consentiti.

In questa prima fase era meglio mostrarsi ligio al dovere ed essere un pò fiscale su certe cose, prima di iniziare ad imbarcare merce non consentita era meglio crearsi una piccola rete di appoggio all'interno della nave.

Altrimenti sarebbe stato un vero suicidio.

"Come dover revisionare tutte queste richieste di materiale..."
"Cosa?" Il pilota della navetta si voltò verso Paulo
"No scusa stavo parlando tra me e me. Tutta questa lista di materiale da imbarcare va analizzata e approvata, è un vero suicidio, non ne uscirò vivo..."
"Su con la vita, hai idea di quale opportunità hai davanti? Qualche mese come Capo Operazioni della Hope e la tua carriera spiccherà il volo!"
"Si lo so, non lo penso davvero, ci saranno compiti ben più interessanti che dover rifornire la nave prima della partenza."

Paulo concluse la frase con un mezzo sorrisino che doveva lasciar intendere molte cose, tuttavia il suo interlocutore non colse il sottinteso, rispose quindi con una risatina un po' forzata.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Hangar 1 - 29 Novembre 2394 ore 15.47


Il capitano Bueller e Paulo erano dal punto d'attracco della navetta da cui sarebbe sbarcata Catalunya Johnes, timoniere della Hope.

"Sono felice che ci sia anche tu Paulo!" disse il capitano
"Sarò felice anch'io, se non finiamo in qualche stella..."
"Quello al simulatore è stato un disguido tecnico... senti avrei bisogno di un favore. Me lo devi!"
"Io te lo devo? Se tu in debito con me... ti ricordi la bionda a San Francisco?" Paulo aveva un espressione a metà tra il divertito e l'indignato, il capitano comunque rispose per le rime: "Quello non era un piacere, parlo del lavoretto al porto..."
"Quello? Allora vogliamo parlare di quella cosa al rifugio in montagna?"
"E allora parliamo di quella volta..."
"Si va bene, ho capito cosa ti serve?" meglio interrompere qui, e non rivangare troppo i "favori" passati.
"Avrei una piccola transazione da gestire, nulla di illegale sia chiaro, ma preferirei una certa discrezione..."
"Una certa discrezione... Certo capisco, so essere molto discreto, ma purtroppo non tutti i miei collaboratori sono sempre altrettanto discreti..."
"Ovviamente potrai avere una parte anche tu, abbiamo un carico in arrivo che sono sicuro potrebbe interessarti, Johnes che sta per sbarcare ti spiegherà tutto"
"Ok, non vedo l'ora di scoprire di che si tratta".

Era sulla Hope da poche ore e già le cose si mettevano in modo decisamente interessante, questo viaggio prometteva molto bene.

"Protocolli d'attracco eseguiti con successo, sblocco dei portelloni pronto"
"Eseguire"

A sbarcare dalla navetta fu una ragazza Klingon leggermente più bassa di Paulo e molto più esile di lui di corporatura, anche se di seconda generazione Paulo si era aspettato qualcosa di molto più vicino alle donne Klingon, invece sembrava quasi una terrestre con tratti somatici leggermente strani.

"Chiedo il permesso di salire a bordo" disse Luna.

"Permesso accordato, Luna ti presento il cadetto Paulo Rodriguez, che a bordo della Hope sarà il tenente comandante Rodriguez e nostro Capo OPS, terzo ufficiale di comando. Spiega a lui il nostro problema. È persona di estrema fiducia e con un ottimo problem solving. Io devo andare, la Xyr mi sta opprimendo" tuttavia quando voltò le spalle ai due cadetti Ferris non sembrava molto contento di andarsene.

"Per prima cosa le formalità, registriamo i codici identificativi e da questo momento sei il Tenente Catalunya Jones, timoniere della USS Hope" bisognava trattare le formalità prima di passare alle cose interessanti purtroppo.

"Ok, ma non ti azzardare mai a chiamarmi Catalunya. Chiamami Luna. Allora... registro impronta vocale Jones-10-2-BravoEchoEcho" disse Luna

"Perfetto... allora veniamo a noi. Qual è il problema? Il Capitano mi ha detto che è qualcosa da fare senza farci scoprire, quindi spara"


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Ufficio del Capo Operazioni - 29 Novembre 2394 ore 18:00


"Buongiorno Paulo, possiamo darci del tu vero?"
"Certo vieni pure Caytlin" disse Paulo facendola accomodare su una sedia del piccolo ufficio del Capo Operazioni, conosceva quel tono di voce, l'aveva sentito molte volte: questa splendida ragazza voleva qualcosa.
"Cosa posso fare per te?"
"Ecco ho un piccolo problema con gli arredamenti del mio ufficio, sono molto vecchi, non riesco a vivere in un ambiente così polveroso e stantio! Tu gestisci le merci in entrata e uscita dalla nave, non potresti darmi una mano a trovare qualcosa di più adeguato?"

Mentre pronunciava queste parole sul volto di Caytlin comparve un espressione così dolce che avrebbe fatto immediatamente sciogliere qualunque uomo.
Ma Paulo era abbastanza pratico di questo genere di trucchi, chi vuole guadagnare qualcosa non può permettersi di perder tutto alla prima ragazza che fa gli occhi dolci.

"Mi dispiace Caytlin credo sia quasi impossibile le stive sono quasi piene ormai la nave è praticamente pronta a partire!"
"Dai Paulo ci sarà il modo di far arrivare qualcosa di un pò più moderno, poi io posso anche pagare lo sai..."
"Ho un carico di arredamenti che deve arrivare domani pomeriggio, vediamo cosa c'è magari riesco a recuperare qualcosa per il tuo alloggio" Caytlin sfoderò un sorriso a 32 denti alla bella notizia.
"Grazie, lo sapevo che avrei potuto contare su di te!"


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Ufficio del Capo Operazioni - 29 Novembre 2394 ore 19:00


"Taylor, Brown venite qui"

I due ragazzi si avvicinarono un pò timidamente.

"Sono molto contento che siate stati selezionati anche voi due per questa esperienza sulla Hope, volevo farvi i miei complimenti, dicono che la festa che avete organizzato prima della partenza sia riuscita molto bene!"
"Già grazie P., se non fosse stato per te non avremmo mai potuto trovare un posto così buono per una festa, ti dobbiamo decisamente un favore!"
"È proprio di questo che volevo parlarvi, sono stato molto contento di aiutarvi, ma adesso sono io a chiedere qualcosa a voi, e ovviamente potreste guadagnarci qualcosina di interessante!"

I due ragazzi per un attimo si gonfiarono di orgoglio, come se ritenessero un grande onore partecipare agli affari di Paulo, ma subito dopo nei loro occhi passò un ombra di dubbio: "di cosa si tratta?"
"Sarebbe molto interessante se accidentalmente 'dimenticaste' alcune casse facendo l'inventario... Diciamo che potreste trovare qualche birra nei vostri alloggi come 'ringraziamento'"
"Ma... Se si viene a sapere..."
"Non preoccupatevi se non vi farete scoprire non succederà nulla, e poi sono solo delle birre cosa volete che succeda!" Paulo mantenne volontariamente un tono di voce e uno sguardo incoraggianti, evitando di menzionare gli articoli del regolamento che vietavano severamente certi tipi di alcolici sulle navi stellari "e poi di solito non vengono imbarcate cose del genere sulle navi, non vorrete passare tutti questi mesi senza rilassarvi con una bella birretta!"

Incredibilmente bastò così poco per convincerli, Paulo si era sempre chiesto come fosse possibile che certi ragazzi corressero certi rischi senza proteggersi per un paio di birre o una bottiglia di wheskey.

Fortunatamente il fatto che ci fossero persone così imprudenti tornava sempre molto comodo per i suoi piccoli affari.


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Ufficio del Capo Operazioni - 1 Dicembre 2394 ore 16:00


"Ciao Caytlin, ho preparato un piccolo elenco degli arredamenti arrivati, non tutti sono ancora stati assegnati alle rispettive destinazioni, quindi hai la possibilità di scegliere qualcosa" disse Paulo passando un Dpad alla ragazza.

"Grazie Paulo! Come posso sdebitarmi?"
"Ci sono molti modi, di solito per certi favori mi faccio pagare..."
"Va bene, ascolta ho alcune informazioni che potrebbero interessarti su certe bevande non registrate"
"Ah certo, ho saputo che l'ammiraglio ha sequestrato delle casse di birra andoriana importate da quei due guardiamarina, Taylor e Brown"
"Non sto parlando di quelle sequestrate..."
"Ok, spara mi hai convinto"
"C'è qualcuno che sta vociferando di poter vendere a buon prezzo delle casse di birra andoriana..."
"E chi sarebbe?"
"Non lo so, a me l'ha riferito un ragazzo che lavora in sala macchine che conoscevo all'accademia"

C'era solo un carico di birra andoriana che poteva essere stato imbarcato. Le cose erano due. O qualcuno stava cercando di rubarlo o qualcuno sperava di far uscire Paulo allo scoperto.
In entrambi i casi Paulo doveva stare molto attento, e scoprire di chi si trattava.

"Grazie Caytlin con questa informazione ti sei guadagnata degli arredamenti fantastici, scegli quel che vuoi"


USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa - Ufficio del Capo Operazioni - 2 Dicembre 2394 ore 10:00


"Vi siete fatti SCOPRIRE, vi rendete conto di cosa rischiate? Su una vera nave stellare si viene espulsi per una violazione del regolamento di questo tipo!"
"Ma P. tu avevi detto..."
"AVEVO DETTO DI NON FARVI SCOPRIRE, le casse sono state notate dall' AMMIRAGLIO! Ascoltatemi bene non posso tollerare che 'i miei collaboratori' facciano errori di questo genere, se vi azzarderete a commettere altre imprudenze, potrebbero venir fuori cose spiacevoli su voi due"

I due ragazzi iniziarono a sudare freddo, Paulo conosceva bene il giochetto, sapeva che qualunque studente dell'accademia aveva qualche bravata da nascondere, bastava far leva sul loro senso di colpa per ottenere dei collaboratori molto fidati e accorti.

Questi due ragazzi stavano imparando cosa significa commettere imprudenze.


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00.09 - Una nuova casa

Autore: Cadetto IV Anno Edison Ray Tucci

USS Hope attraccata presso base Stellare 16 Alfa - 05 Gennaio 2395 ore 09.00


*In ritardo... sono in ritardo* Ray osservava la nave classe Miranda attraccata alla stazione, quella sarebbe stata la sua nuova dimora per i prossimi mesi *potrebbe diventare casa mia, se ancora mi vogliono, dopo il mio ritardo* il giovane era preoccupato aveva ricevuto la chiamata per quell'incarico più di tre settimane prima, ma lui era impegnato in una serie di corsi di aggiornamento ed anche se aveva avuto l'autorizzazione per ritardare l'imbarco temeva che quella stessa autorizzazione apparisse agli altri suoi compagni come un trattamento di favore e lui odiava i trattamenti di favore.

"Signor Tucci" il pilota della navetta si voltò verso di lui "Mancano cinque minuti all'attracco, ho informato la Hope del suo arrivo, la informano di presentarsi in plancia appena arriva".
"Grazie" il giovane iniziò a sistemare le proprie cose, non che fossero molte, raccolse la borsa e i due datapad che stava consultando durante il viaggio: 'Oltre la fisica quantistica' di Lawrence M. Krauss un vecchio testo che descriveva teorie immaginarie mentre il secondo testo 'Io computer' di Lois H.Gresh & Robert Weinberg ero un saggio che faceva il punto sull'attuale sviluppo delle intelligenze artificiali, in particolari quelle adottate dalla flotta sulle nuove navi.
"Un minuto all'attracco" lo avvertì il pilota riportandolo alla realtà "Farebbe meglio a sedersi.. non si sa mai" sorrise il pilota prima di iniziare la manovra d'avvicinamento alla USS Hope.



USS Hope attraccata presso base Stellare 16 Alfa - 05 Gennaio 2395 ore 09.15


Le porte del turbo ascensore si aprirono sulla plancia compatta della USS Hope, Ray infilò il datapad nella borsa e si sistemò l'uniforme per l'ennesima volta poi lentamente mise piede sul ponte.
La poltrona del capitano era vuota, c'era un via vai continuo cadetti ed ufficiali si muovevano da una consolle all'altra, alcuni tecnici lavoravano su pannelli scoperti terminando controlli o sistemando derivazioni.
Per un attimo il cadetto rimase fermo ad osservare la scena poi il suo sguardo si posò su un'andoriana, ferma al centro del ponte, le cui antenne si muovevano di pari passo con lo sguardo della donna poi i suoi occhi si posarono sul nuovo arrivato "Sì?" chiese lei con tono calmo ma allo stesso tempo forte.
Come scosso da quella voce "Cadetto di quarta classe Edison Tucci, a rapporto"
"Oh uno dei nostri ultimi membri dell'equipaggio, se non sbaglio facente funzioni di ufficiale scientifico..." Ray annuì.
"Benvenuto a bordo cadetto, io sono Xyr del Clan Clos primo ufficiale" lo squadrò da capo a piedi "Vedo che ha ancora con se il suo bagaglio, posso chiederle perché?"
"Mi era stato detto di presentarmi a rapporto appena a bordo" L'andoriana sorrise *Qualcuno che esegue gli ordini, e il segue il regolamento*
"Bene si è presentato a rapporto, ora può raggiungere il suo alloggio" prese uno dei pad appoggiati sulla poltrona del primo ufficiale scorse velocemente alcune pagine "Ecco qui..." guardò di nuovo il nuovo arrivato porgendogli il datapd "...ha la sua prima riunione con il suo staff alle ore 16.00 qui c'è l'elenco dei suoi colleghi, o meglio dei suoi sottoposti quando inizierà il viaggio della Hope, la prego di impararne i nomi"
"Certo comandante"
Xyr sorrise "Oh è ancora presto per quel grado, sono ancora un guardiamarina"
Imbarazzato Tucci abbassò lo sguardo e si diresse verso il turbo ascensore.



USS Hope alloggi ufficiali - 05 Gennaio 2395 ore 09.25


*Bella figura* si rimproverò Ray mentre gettava la sua borsa sul letto dell'alloggio *Devo dire che non è niente male come sistemazione*
l'appartamento risultava spazioso un letto, un tavolo faceva da scrivania, c'erano diversi terminali video e un replicatore. *Servizio in camera* sorrise.
Una porta dava su un secondo ambiente: uno spazioso bagno dotato di doccia sonica.
Tornato nell'ambiente principale si buttò sul letto e prese il datapad che gli aveva dato il primo ufficiale.
Lesse tre volte ad alta voce i nomi del suo staff con i relativi compiti.
Lasciò passare un paio di minuti poi ripeté, senza guardare il datapad, i nomi dello staff scientifico, nella sua mente ogni nome ed ogni volto andarono ad occupare uno spazio sulle mensole della sua libreria immaginaria, nella sezione 'Nuova Avventura'.
Ray passò i seguenti venti minuti a sistemare le sue cose nei vari cassetti dell'armadio, per ultimo allineò i suoi datapad sulla mensola posta sopra la scrivania, venticinque dispositivi perfettamente allineati tra loro e lungo l'asse della mensola, ultimato questo suo 'rito' come lo definiva sua madre, posò sulla scrivania due oloproiettori: uno a rotazione mostrava delle foto dei genitori, l'altro mostrava un'unica foto un gatto nero steso su un letto.



USS Hope sezione scientifica - 05 Gennaio 2395 ore 15.45


Edison sedeva al terminale, aveva passato le ultime due ore a controllare i rapporti sullo stato dei sensori e degli altri sistemi dalla USS Hope, essere lì era molto diverso dai simulatori, certo era stato su altre navi stellari ma aveva trascorso al massimo una settimana su quei vascelli, la Hope sarebbe stata la sua casa per i prossimi mesi tutto questo lo entusiasmava, non sapeva ancora quale sarebbe stata la loro missione, ma avrebbe scoperto e studiato cose che sulla Terra non avrebbe mai visto se non su un ponte ologrammi.
Mentre controllava dei dati la porta alle sue spalle si aprì con il classico sibilo delle porte automatiche, due uomini entrarono parlottando tra loro "No! Ti dico che la teoria di Su-Val sull'orizzonte degli eventi è totalmente errata!"
"Eh bravo, arrivi tu e dici che Su-Val, che avrà cosa? Centoventi anni e studia buchi neri prima che tu nascessi, si sbaglia?! Non farmi ridere!"
"Ma che cavolo dici, all'accademia..." I due si azzittirono non appena videro Tucci.
Il cadetto li guardò "A dire il vero Su-val ha centotrentuno anni, e non si occupa di buchi neri, ma di teoria della curvatura."
I due, sicuramente più vecchi di Ray, osservarono il più giovane "E tu saresti?"
"Edison Tucci, ufficiale scientifico capo e voi dovreste essere il signor Smith e il signor Takeda"
Gli uomini si guardarono e sorridendo si volsero verso il cadetto "Stiamo scherzando?"
"No, direi di no" una voce alle spalle dei, due sorprese entrambi "Sono Erida Reg, piacere di conoscerla" la trill allungò la mano verso Edison, colto alla sprovvista di giovane, dopo alcuni secondi, strinse la mano alla donna "Piacere mio".
Quasi imbarazzato, Edison non disse nulla, aveva letto i curriculum dei presenti, sapeva che avevano più esperienza di lui e che erano più vecchi di lui, ma un conto era sapere una cosa un altro viverla, per alcuni secondi non disse nulla poi battendo le mani come per svegliarsi pronunciò poche parole: "Bene signori, mettiamoci al lavoro"


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FINE MISSIONE