=^= T’Kel a Tenente Comandante Lightning =^=
“La ascolto, Capitano.”
=^= Fra pochi minuti raggiungeremo il punto di rendez-vous con la Marconi. Le consiglio di prepararsi e di presentarsi in Sala Teletrasporto quanto prima =^=
“La ringrazio, signore. Andrò subito. Lightning, chiudo.”
Laura si guardò ancora allo specchio posto vicino all’entrata del suo piccolo alloggio. L’aveva fatto ormai molte, troppe volte, da quando era ripartita per ritornare a bordo della Marconi. Nonostante le avessero dato l’idoneità per riprendere il servizio, sapeva che d’ora in poi avrebbe dovuto trovare una maniera per controllare le sue emozioni; non solo perché era un Consigliere, ma anche perché doveva.
Per sé stessa.
“Non-devo-cedere.” continuava a ripetersi, e quasi avrebbe giurato di sentirselo uscire di bocca per sbaglio. Di certo non ci avrebbe fatto un gran figura: aveva passato moltissime ore del suo congedo temporaneo a cercare di reprimere emozioni così forti da farla crollare in uno stato depressivo molto forte. Ne era uscita a fatica, supportata da amici e familiari che non facevano altro che ripeterle i doveri da Consigliere e soprattutto la vita che aveva ancora tutta davanti a sé, e lo spreco che si sarebbe verificato nel caso avesse deciso definitivamente di lasciarsi sopraffare dallo sconforto e dal dubbio. Se voleva avere delle risposte, di certo nessuno sarebbe venuto dove era rintanata lei, e gliele avrebbe date. Avrebbe dovuto cercarsele da sola, col tempo e con la pazienza, passo per passo. Con la sua coscienza aveva stipulato quindi una sorta di compromesso: sarebbe riuscita a trovare una stabilità emotiva pressoché identica a quella che aveva prima del viaggio nel Nexus, a patto di cercare di tanto in tanto informazioni riguardanti la sorella irrintracciabile.
Doveva però parlarne col Capitano Talia, e sicuramente una crisi isterica non avrebbe facilitato la cosa, se non rendere l’obiettivo praticamente impossibile da raggiungere. Rimuginò ancora sulle parole che Serah le aveva rivolto, reclinando il capo, sbuffando. Possibile, che fosse solo il Nexus? Davvero quello che lei voleva era una sorella così scontrosa e insensibile? Chiese al computer quale fosse l’orario e visto che mancavano meno di quindici minuti al suo ritorno alla Marconi, decise che i suoi patémi potevano anche attendere almeno un paio d’ore.
Tornò verso la borsa che stava riempiendo con i suoi effetti personali e cacciò il più in fondo possibile una fotografia riposta in un piccolo quadretto, fino a quel momento riposta su una mensola lì vicino. Controllò ancora rapidamente che non avesse dimenticato nulla, e sistemandosi il comunicatore sul petto, si avviò all’uscita, cercando di far uscire dalla testa quegli scomodi pensieri.
USS Marconi - Sala Teletrasporto - 9 Settembre 2393 - Ore 09:01Il Tenente Comandante Keane era in Sala Teletrasporto, in attesa da circa un quarantina di secondi, guardandosi per un momento la punta delle scarpe, mani intrecciate dietro la schiena, in attesa dell’arrivo, o meglio, del ritorno, di una vecchia conoscenza.
L’Ufficiale addetto al teletrasporto di lì a poco comunicò al suo superiore l’inizio del teletrasporto che portò il Tenente Comandante Lightning, di nuovo, sulla Marconi. Laura vide Tara davanti a lei e sorriderle un momento, procedendo sino al bordo della pedana.
“Tenente Comandante Lightning a rapporto.”
“Bentornata, Consigliere… - esordì la donna - …è un piacere riaverla fra noi.”
Laura non poté non abbozzare un sorriso.
“Mi spiace che il Capitano non sia venuta ad accoglierla, ma era occupata a controllare dei rapporti.”
“Comprendo bene...”
“Nonostante questo… - proseguí interrompendo la nuova arrivata - …la desidera nel suo ufficio non appena avrà eseguito la visita di routine in infermeria, la stanno già aspettando.”
“Oh, ma guarda un po’ chi si fa rivedere… Bentornata a bordo, Consigliere… - esclamò Kuwano non appena vide Laura entrare in Infermeria - …non è tornata solo ed esclusivamente per la visita obbligatoria, vero?”
La donna sorrise lievemente.
“No, Dottore, per questa volta è salvo… ma grazie per avermelo ricordato, più tardi darò un’occhiata a tutte le ultime visite… a quando risalgono, direi…”
Non vide l’espressione del medico, dato che, repentino, si diresse ad un bioletto; era comunque sicura che non fosse delle più allegre e l’eventualità, la divertiva un poco.
“Ha subito infortuni in questo periodo di congedo, Consigliere?”
Laura scosse il capo, mentre si sdraiava sul bioletto indicatole e la sua scansione aveva inizio.
“Deduco che le sue allergie e infortuni passati siano rimasti gli stessi… o devo aggiornare il quadro clinico?”
“Nulla da aggiungere, Dottore… - rispose l’umana-betazoide - …nulla da aggiungere.”
Kuwano colse al volo l’occasione, il tono usato nell’ultima risposa da parte della collega era palesemente grave, e quasi forzato.
“Siamo sicuri su ogni cosa? Avrò sì qualche perplessità sui Consiglieri, anche se talvolta sono d’aiuto, quando qualcuno da fuori di testa. Vorrei essere certo del suo equilibrio.”
La scansione intanto, si concluse e la donna si rialzò, scendendo dal bioletto.
“Ho represso le emozioni che mi impedivano di lavorare in serenità e al meglio, Dottore. Non arrecheranno più alcun fastidio.”
Kuwano annuì, sconsolato.
“Lo spero bene, Comandante… comunque per me è idonea a riprendere servizio. Il Capitano la sta aspettando.”
Laura ringraziò il Dottore e si avviò all’uscita con passo svelto.
Patetica…
“Come scusi?”
Keiji, che si stava dirigendo verso il suo ufficio, si volse verso il Consigliere, osservandola e scuotendo il capo in chiaro segno che praticamente le stava chiedendo la stessa cosa.
“Niente, mi scusi… - disse poi lei, sbuffando - …pensavo mi avesse richiamato…”
Sparì nel corridoio svelta dopo pochi istanti.
“Menomale che abbiamo due Consiglieri…” commentò il Dottore, sollevando entrambe le sopracciglia mentre lo diceva.
USS Marconi, Ufficio del Capitano - 9 Settembre 2393 - Ore 09:34Talia era concentrata a rileggere il rapporto da poco pervenutole circa delle riparazioni appena eseguite in Sala Macchine, ripassando minuziosamente ogni parola che era stata scritta, onde evitare qualsiasi tipo di errore. E di correzioni ne aveva apportate parecchie, sembrava praticamente di suo pugno. L’aveva letto ormai un ventina di volte, quel rapporto, e poteva essere quasi certa della sua più assoluta perfezione. Aveva appena appoggiato il D-Pad sulla scrivania quando il suono del sensore della porta raggiunse il suo orecchio.
“Avanti.” disse, lasciando aprire la porta permettendo a Lightning di entrare nell’ufficio.
“Tenente Comandante Laura Lightning a rapporto, Signore.”
Talia, annuì quasi impercettibilmente col capo.
“Riposo, Consigliere. Prego.” disse il Capitano, indicandole la sedia davanti alla sua scrivania; non appena la tripletta di pin prese posto, la rossa prese la parola.
“Non posso che essere lieta, ovviamente, del suo ritorno, Signor Lightning. Prima di tutto, e cosa molto importante, devo chiederle se ha risolto i suoi problemi, nella loro interezza.”
“Dritta al punto… non posso dire che non me l’aspettavo… o che non lo desideravo…” pensò Laura, mentre nella mente formulava la risposta.
“Sì, Signore, li ho risolti… - iniziò a dire - …ma se possibile vorrei avanzare una richiesta.”
Talia si accomodò meglio sulla sua poltrona, cercando di decifrare le parole appena dette dal suo Consigliere.
“Mi dica pure.”
“Potrei avere la possibilità, nei momenti liberi, di poter cercare informazioni sul conto di mia sorella? Comprendo che questo potrebbe sembrare un segno di debolezza… - incalzò subito Laura - …ma è solamente curiosità. La questione emotiva che ha portato al mio congedo temporaneo, è stata completamente messa sotto controllo… e non ho alcun problema a riprendere servizio.”
Talia sospirò un momento, inclinando il busto verso la scrivania e appoggiandoci i gomiti.
“Sono sicura… anzi, sono certa, della sua buona volontà per riprendere a prestare servizio a bordo della Marconi… ma non posso permetterle di eseguire queste ricerche liberamente. Se in missione il divieto sarebbe assoluto, lei comprenderà.”
Lightning annuì, visibilmente demoralizzata.
“Ciononostante, posso acconsentire a ricerche mirate, in periodi in cui non siamo in missione. Che siano diurne, e che vengano documentate e mostrate al mio ufficio regolarmente.”
Il Consigliere, con un’espressione decisamente diversa da quella di qualche momento prima, sorrise.
“Naturalmente, signore. Avrà rapporti dettagliati ad ogni sessione di ricerca.”
“Bene… - proseguì Talia - …ma le ricordo bene che pretendo la sua più totale professionalità, queste ricerche non dovranno in alcun modo interferire nella sue mansioni e in quelle comuni.”
Lightning annuì; praticamente era lo stesso discorso che il Capitano le aveva fatto la prima volta che si era imbarcata sulla Marconi… e se quella volta l’aveva bollata come la solita ramanzina d’imbarco, questa volta aveva un sapore diverso. Si congedò da Talia qualche minuto più tardi, e si diresse verso il suo ufficio con la vulcaniana che rimase a fissare la porta per qualche secondo, dopo che Laura uscì; riprese poi il suo D-Pad, riprendendo a controllare il rapporto.
“Bentornata sulla Marconi, Laura.” disse infine, sottovoce.