Gli uomini della Unicorn si fissarono l'un l'altro ammutoliti per qualche secondo. Non potevano credere a quanto stesse succedendo di fronte a loro: erano venuti su Romulus per fermare un attentato a livello planetario e salvaguardare la pace, e ora si ritrovavano coinvolti in un nuovo scontro che rischiava di annientare la razza romulana. Com'è che riuscivano a cacciarsi sempre in questo genere di guai?
- Signore, che facciamo adesso? - chiese O'Broinn con un sussurro al Capitano. Knight rimase immobile chinando a terra il capo, mentre nella sua mente turbinavano vorticosi pensieri di morte e di rimorso, misti ad immagini della sua cara vecchia Inghilterra. Cercò di farsi forza, e alzò nuovamente il volto, mostrando uno sguardo risoluto al capo del Gran Consiglio.
- Dobbiamo prendere una decisione comune. Ci è concesso un po' di tempo per discutere? - chiese senza tradire il minimo nervosismo (era sempre stato un ottimo attore di teatro, in fin dei conti).
" Tu sei il loro Capo. Tu dovrai decidere per tutti. Una discussione è inutile: uno comanda, gli altri seguono!" rispose imperiosa la voce di Chk'Mrr
nelle menti degli astanti. Knight e i suoi registrarono mentalmente anche i cenni d'assenso degli altri antichi, pur senza che essi si fossero mossi di un millimetro.
- Le nostre usanze sono diverse. - cercò di spiegare Knight per guadagnare tempo, ma Chk'Mrr precedette il Capitano:
" Le vostre usanze non hanno alcuna importanza qui. Qui esiste la legge dell'Imperatore, e voi obbedirete. Uno comanda, gli altri eseguono. "
- D'accordo, Gran Consigliere. Allora in qualità di Capitano e Capo di queste persone, io ordino loro di esprimere il loro parere sulla tua richiesta. Ci concedete qualche minuto affinchè io possa ascoltare i miei uomini e poi impartire loro i miei ordini? -
Per un attimo il capitano udì solo un ronzio indistinto nella propria mente, poi arrivò l'assenso da parte degli antichi alla sua richiesta. Ce l'aveva fatta, era riuscito a giocarli, almeno per ora, e a prendere tempo.
Tuttavia, gli antichi non avevano intenzione di trasferire i loro "ospiti" in un'altra stanza per tenere il loro conciliabolo, e così Knight esortò gli uomini a dare il loro parere sulla situazione senza preoccuparsi degli astanti.
- Se volessero controllarci, potrebbero leggere le nostre menti anche in qualsiasi altro punto della loro nave, immagino.. quindi un posto vale l'altro.- spiegò a tutti. - Coraggio, secondo voi cosa dovremmo fare ora? -
Gli altri membri della spedizione cominciarono a riflettere in silenzio, fino a quando O'Broinn decise di prendere la parola per primo.
- Capitano, secondo me noi qui non abbiamo scelta.. Voglio dire che non possiamo rifiutarci di collaborare, se vogliamo avere una possibilità di sopravvivere. Così guadagneremo tempo e potremmo cercare di scoprire qualcosa di più su questa gente e sui loro piani.- Knight assentì alla proposta di O'Broinn e lo stesso fece Quill.
Dhek invece guardò il Tenente aggrottando le sopracciglia, stupito dalla metamorfosi del giovane. Di solito O'Broinn era un individuo insicuro nell'esprimersi, e, anche se non dubitava delle sue qualità di ufficiale, di certo non sarebbe mai potuto diventare un oratore di prim'ordine. E tuttavia in quest'occasione, O'Broinn aveva parlato per primo, senza tentennare nemmeno una volta, benchè il suo volto mostrasse grande agitazione ad uno sguardo attento.
- O'Broinn, lei è nervoso in questo momento? - chiese il trill al giovane timoniere, prendendo alla sprovvista un po' tutti con la sua domanda. Il ragazzo annuì lievemente, e Dhek continuò:
- Anche lei Capitano, mi pare nervoso, così come anche il Tenente Newport. Io stesso so di essere parecchio nervoso.. forse gli unici due che riescono a dominarsi perfettamente sono Quill e Selenjak..- concluse il trill, anche se nutriva qualche dubbio nei confronti della vulcaniana, guardandola meglio.
- Comandante, non capisco dove voglia arrivare a parare con questo discorso..- intervenne Quill. - Il Capitano ci ha chiesto la nostra opinione per prendere la decisione migliore in questa situazione. Abbiamo poco tempo e rischiamo la vita: è chiaro che chiunque sarebbe in situazione di stress, e ritengo che il Tenente O'Broinn abbia mostrato notevole capacità di autocontrollo e di ragionamento in un momento così difficile. Non..-
- Non sto mettendo in dubbio il giudizio di O'Broinn, Comandante. - lo interruppe Dhek - Sto semplicemente osservando un fatto: che il tenente mi è parso incredibilmente sicuro di sè, quando normalmente è molto più insicuro in situazioni certamente meno stressanti... -
Poi, rivolgendosi nuovamente a O'Broinn, il trill chiese:
- E cosa fa quando le capita una situazione imbarazzante o incredibilmente stressante, signor O'Broinn? Qual è la reazione tipica degli esseri umani? - Il tenente guardò Dhek senza comprendere, poi chiese aiuto agli altri compagni, un'illuminazione che lo togliesse dal centro dell'attenzione. La conversazione aveva preso una piega totalmente assurda per lui.
- Non saprei signore... uhmm.. cambiamo argomento?- abbozzò O'Broinn.
- No, tentente... Il sudore.. Chiunque sia nervoso, a un certo punto inizia a sudare.. e qui nessuno sta sudando..-
Le semplici parole del trill colpirono tutti i presenti come un lampo a ciel sereno. Uno ad uno icrociarono gli sguardi e compresero che, benchè fossero estremamente agitati, il loro corpo non dava le reazioni solite che essi normalmente davano per scontate perchè indipendenti dalla volontà del cervello. E proprio in quel momento, molti di loro cominciarono istintivamente a sudare!
- Cosa significa tutto questo, Numero Uno? - chiese Knight, convinto che il trill avesse scoperto qualcosa di interessante.
- O'Broinn, immagino che lei non balbetti quando pensa, giusto? - il giovane annuì, e in quel momento anche il Capitano realizzò il pensiero del suo Primo Ufficiale.
- E' un'illusione, non è vero? Tutto questo, è solo nelle nostre menti... non sta accadendo veramente... Forse è una prova, forse ci stanno mettendo alla prova? - intervenne Newport, esprimendo il pensiero di tutti.
- Gli indizi sembrerebbero portare a questa conclusione. Immagino che ci sia solo una persona in grado di svelare questo mistero...- concluse il trill, voltandosi verso l'unico individuo che finora era rimasto in disparte.
Improvvisamente Selenjak comprese di avere gli occhi di tutti puntati su di lei…
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