USS Unicorn
Infermeria
Data Stellare 57963.4
(18/12/2380, ore 15:27)
Diario del facente funzioni di Ufficiale Medico Capo.
<La situazione clinica dei pazienti vulcaniani, presenti sulla USS Unicorn, va
migliorando a seguito del trattamento effettuato con il farmaco sperimentale
testato sulla Dottoressa Selenjak.
Le condizioni dei cinque degenti in infermeria appaiono lievemente
differenti rispetto a quelle rilevate sulla mia collega. La sindrome della
Dottoressa Selenjak, senza dubbio causata dallo stesso agente patogeno, ha
avuto un decorso molto più breve e più intenso, facendole rasentare la
soglia della criticità.
Il Tenente Jolk, il Guardiamarina Samak, il Tenente Riska, il Capo Kibok e
il Comandante Oplok saranno in grado di riprendere le loro ordinarie
funzioni quanto prima.
Fine trasmissione.>
Zeela appoggiò i cinque datapad dei pazienti sulla scrivania, si alzò dalla
sedia e sciolse i muscoli intorpiditi. La Ardena si era da poco allontanata
verso Romulus e a lei ancora non andava giù di essere stata "abbandonata"
sulla Unicorn: si trattava di un grosso smacco professionale: era stata lei
a studiare e isolare il virus! Il Capitano aveva compiuto un errore di
calcolo. o forse no. o forse non si fidava ancora delle sue capacità. o
forse la riteneva troppo immatura per l'incarico. non le riusciva di pensare
ad altro.
Aveva letto chiaro e tondo nella mente di Knight, alla faccia di tutti i
regolamenti: timore, protezione, affetto paterno. certo, erano sentimenti
molto nobili, ma lei era a tutti gli effetti un Ufficiale della Flotta
Stellare e sapeva a che cosa sarebbe potuta andare incontro!
Scacciò questo pensiero e decise che non era quello il modo di comportarsi:
i veri Ufficiali accettano di buon grado ogni missione affidata, e ora era
quella la sua missione: era suo dovere far presente il risultato dei suoi
esami al superiore in carica.
La porta trasparente si aprì al suo passaggio e la dottoressa si ritrovò nel
corridoio, molto più silenzioso del solito. Lamarc non era più nel suo
ufficio, ora il posto del Consigliere era in plancia, dove aveva assunto
piene funzioni di Capitano.
Sospirò.
<Chissà se il Consigliere ha bisogno di un Consigliere.>, e trotterellò
verso il Ponte di Comando.
La plancia si aprì semideserta ai suoi occhi. Marcel Lamarc era in piedi
presso la consolle operativa intento a spiegare le sue direttive alla
sostituta di Quill. i cui pensieri apparivano poco interessati alle
delucidazioni del superiore, ma concentrati sugli occhi castani del
francese. L'Ammiraglio Fressen era seduto al posto del Primo Ufficiale
esaminando alcuni datapad, mentre il Timoniere stava prendendo confidenza
con la sua postazione, sotto la supervisione del sostituto tattico.
La situazione era molto delicata: la Unicorn era una nave difficile da
gestire e non ci sarebbero stati contatti con la Ardena fino alla fine del
suo incarico su Romulus: non ci sarebbe stata possibilità di avere notizia
della riuscita o meno della missione e inoltre la Flotta Stellare avrebbe
negato qualsiasi coinvolgimento in caso di fallimento. Pertanto, anche se a
Zeela non piaceva passare inosservata (come ad ogni donna betazoide da sua
madre in poi!), abbozzò in silenzio, attendendo presso il turbo-ascensore
che Lamarc si liberasse.
La stessa cortesia non fu però usata da F'Rann, che in quell'istante,
irruppe in Plancia come un fulmine, quasi un allarme rosso, materializzando
la sua immagine olografica in divisa da ufficiale, direttamente sulla
poltrona del Capitano.
<Marcel: ho qualcosa di molto importante da dirti. SUBITO!>, proruppe,
puntando le braccia e sollevandosi col busto sui braccioli.
A Marcel, che era ancora reclinato sulla consolle operativa, non rimase
altro che replicare balbettando un timido:
<V.Va bene, andiamo a parlarne in Sala Osservazioni.>, mentre sgranava gli
occhi allibito.
F'Rann si rivolse immediatamente anche all'Ammiraglio, seduto al suo fianco,
ponendogli enfaticamente le mani sul braccio sinistro. Quest'ultimo si
sistemò la giubba e arrossì leggermente: non era abituato ad una confidenza
di quel tipo!
I tre sfrecciarono di fronte agli occhi della dottoressa, senza accorgersi
minimamente della presenza della ragazza e innervosendola leggermente: la
mancata gratificazione professionale, unita ad un certo distacco personale
non faceva altro che deprimere lo stato d'animo di Zeela.
Strinse le spalle.
USS Unicorn
Sala Osservazioni
Ore 15:55
Data Stellare 57963.5
<Così secondo quanto hai sentito, la cospirazione si estende molto oltre
quello che avevamo supposto>, esclamò Lamarc.
<Molto oltre>, fece eco l'Ammiraglio Fressen, con aria corrucciata,
sfregandosi il mento.
<E non è tutto: sembra che non solo i Romulani siano in pericolo: la pace di
tutto il quadrante è a rischio! Facciamo qualcosa, attraversiamo la zona
neutrale, avvertiamo il comando centrale della Flotta. *DOBBIAMO* fare
qualcosa: Quill. e anche Knight e Dhek e tutti gli altri potrebbero morire
tutti per una trappola creata ad arte, come uno specchietto per le
allodole!>, il fare di F'Rann era concitato: gesticolava senza trattenere le
sue emozioni.
Secondo l'esperienza da Consigliere di Lamarc, l'Andoriana non sarebbe mai
stata un buon ufficiale: troppa passionalità! Ma fu un pensiero che gli
balenò fugace nella mente: F'Rann non era un ufficiale e non lo sarebbe mai
stata. era una IA. ma poteva dirsi solo quello?
I pensieri da Consigliere vennero immediatamente scacciati da quelli che la
nuova missione gli imponeva di avere: doveva essere un leader, un Capitano:
a lui e a Fressen si prospettava una scelta molto difficile.
<Prima di tutto,- esordì il Capitano-, bisogna mettere al corrente della
situazione gli ufficiali superiori e decidere se far capire o meno ai
vulcaniani che siamo a conoscenza dei loro piani.>
Fressen si rivolse direttamente a F'Rann:
< Lei ha affermato che questi vulcaniani parlavano di un aiuto "esterno", da
parte di altri, li ha chiamati "Antichi", - bofonchiò-, devo aver letto
qualcosa di simile nei libri di storia. ma è accaduto ancora ai tempi dell'
Accademia. dobbiamo saperne di più. Farò effettuare una ricerca in proposito
direttamente negli archivi della Federazione.>
<[Comandante Lamarc agli Ufficiali Superiori: recarsi direttamente in Sala
Osservazioni!]>, e si accomodò a capotavola, sprofondato in poltrona, con le
mani giunte sulle labbra.
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