Data Stellare 57952.4 (14/12/2380, 15:00 pm)
Ponte 12, Infermeria
"Comandante, buongiorno" lo salutò Kokokinaka a bassa voce, venendogli
incontro.
Il trill entrò in Infermeria e notò immediatamente perchè il giovane medico
aveva un tono così basso: stava cercando di non disturbare il sonno
(apparentemente un poco agitato) del paziente più importante presente in
quel momento in infermeria. La Dottoressa Selenjak era sdraiata su un
lettino, accudita da un'infermiera e da una donna in uniforme della sezione
scientifica, che leggevano costantemente i dati che scorrevano sulle
apparecchiature mediche.
"Niente di nuovo sulle condizioni della Dottoressa?" si informò Dhek
continuando a fissare le tre donne e cercando di identificare il Tenente
sconosciuto.
"Per ora le condizioni della Dottoressa Selenjak sembrano stazionarie, ma
non ha ancora ripreso conoscenza. Stiamo eseguendo un trattamento
innovativo con un farmaco che ci ha consigliato il Tenente Turrell, e per
adesso la paziente ha reagito positivamente." concluse Kokokinaka
soddisfatto. "Quantomeno ha smesso di contorcersi e di delirare, e la
temperatura corporea è scesa leggermente, anche se ogni tanto riprende a
parlare nel sonno."
Dhek guardò l'infermiere che aveva di fronte e sembrò scorgere nel suo
sguardo preoccupato diretto verso Selenjak qualcosa di più dell'interesse
di un medico nei confronti del proprio paziente. Provò simpatia per il
giovane, e si augurò che potesse avere in futuro l'occasione di verificare
se aveva visto giusto.
Aveva identificato grazie a Kokokinaka la nuova arrivata: era chiaramente
il Tenente Zeela Marie Turrell, assegnato alla Unicorn come capo del
reparto medico insieme alla Dottoressa Selenjak. Sicuramente era un bene
che fosse arrivata proprio ora che la vulcaniana era caduta preda di un
virus non ben definito. Il trill si era recato in infermeria per avere
notizie di Selenjak e degli esami condotti su Krugar, ma gli parve fosse
giunto il momento buono anche per presentarsi alla nuova arrivata. Si
avvicinò alla giovane donna, che sembrava molto impegnata ad analizzare
alcuni data PAD, e aspettò che avesse terminato per attirare la sua
attenzione con un lieve colpo di tosse.
"Salve Tenente Turrell. Non ci siamo ancora presentati: sono il Tenente
Comandante Tomeron Dhek, attuale Primo Ufficiale della Unicorn, molto
piacere."
Zeela lo guardò intesamente per un attimo, poi gli porse la mano e ricambiò
cordialmente il saluto.
"Rimarrei volentieri a parlare con lei, ma come vede al momento ho
piuttosto da fare." rispose cercando di non apparire brusca. Ma la realtà
dei fatti era che non aveva proprio tempo per intavolare una discussione
amichevole col Primo Ufficiale mentre la sua collega giaceva davanti a lei
in pessime condizioni.
Dhek sorrise comprensivo:
"Non era affatto mia intenzione distrarla dal suo
lavoro. Anzi ho fiducia che grazie alle sue cure tra non molto la
Dottoressa Selenjak sarà nuovamente tra di noi ad elargirci perle di
saggezza vulcaniana. Avremo tempo per parlare quando la situazione si
normalizzerà. Anzi, si consideri fin da ora invitata ad una cena trill,
sarà mia gradita ospite." finì sorridendo Dhek.
Era proprio come glielo avevano descritto, pensò Zeela, e si sorprese a
ricambiare il sorriso del trill. Era riuscito a farle tornare il buon
umore, nonostante tutto, e ne aveva davvero bisogno. Quando lui si
allontanò insieme a Kokokinaka, dirigendosi verso il laboratorio
dell'Infermeria, sperò di non dover aspettare troppo per quella cena.
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Il Comandante voleva parlargli in privato, aveva detto, e così Kokokinaka
lo condusse nella zona del laboratorio, separata dal resto dell'Infermeria
grazie a paratie trasparenti insonorizzate. Aveva già capito cosa voleva il
trill, e si diresse prontamente verso una serie di Data Pad su cui aveva
lavorato alacremente durante la serata precedente.
"Ecco qui, signore." esordì Kokokinaka prima ancora che il trill
esplicitasse la sua richiesta. "Come le avevo promesso, questi sono i
risultati dell'analisi condotta su Krugar e sui tre membri della sicurezza
trovati svenuti nell'alloggio del Tenente."
Dhek prese i PAD che
l'infermiere gli porgeva e cominciò a scorrerli attentamente.
"La Dottoressa aveva già concluso i test sui soggetti, e io non ho dovuto
fare altro che portare a termine le analisi comparative e specifiche."
"Avete rilevato niente di anomalo o insolito nelle condizioni fisiche dei
pazienti?" domandò Dhek senza sollevare lo sguardo.
"No signore, niente di anomalo, _assolutamente niente_... è questo il
problema." Il trill alzò lo sguardo perplesso e Kokokinaka sorrise; era
riuscito a farlo incuriosire.
"Si spieghi meglio."
"Bene, normalmente nei pazienti vittima di un forte choc corporeo, come in
questo caso, i valori biologici sono alquanto sbilanciati, e difatti il
loro ritmo cardiaco, i valori della circolazione e della pressione
sanguigna sono anomali, ma perfettamente nella norma." spiegò Kokokinaka,
indicando di volta in volta alcuni tracciati sui PAD. "Quello che non si
spiega sono i tracciati cerebrali. Vede qui?" chiese a Dhek indicando il
tracciato di Krugar.
"Ebbene, provi a confrontarlo con quello degli altri
tre."
L'infermiere attese pazientemente che anche il Comandante notasse quello
che lui e Selenjak avevano già scoperto in precedenza.
"E' sorprendente! Sono tutti nella norma!" Dhek era stupefatto, poi il suo
sguardo si perse per un attimo nel vuoto, e Kokokinaka capì che il cervello
del trill stava lavorando ad una serie di ipotesi.
"Infatti, e questo ha condotto me e la Dottoressa ad ipotizzare una qualche
forma di controllo neurale per realizzare questo tipo di tracciati." Il
giovane stava per continuare la sua esposizione ma Dhek lo precedette.
"Forse qualcuno o qualcosa ha manipolato i loro centri nervosi e i centri
della memoria per un determinato scopo. Stando a questi dati, sembra
proprio che i centri della memoria di tutti e quattro gli individui
possiedano il residuo di una stessa forma di onda anomala... ma questo è
teoricamente impossibile, poichè appartengono a tre specie diverse!"
concluse Dhek fissando Kokokinaka in cerca di una conferma. Ora toccava al
giovane infermiere essere stupito dalle capacità di osservazione e
deduzione del Comandante.
"Esatto signore! Katz, Re'pes, Soma e Krugar presentano la stessa identica
forma d'onda, che tuttavia non appartiene al loro sistema neurocorticale.
E' in realtà il residuo di un qualche tipo di stimolazione corticale che
hanno sicuramente ricevuto dall'esterno, anche se non è stata rilevata
alcuna alterazione a livello cellulare nei quattro individui. Francamente
Comandante, non capisco proprio a cosa possa essere servita, oltre che a
cancellare la memoria a breve termine dei soggetti." concluse l'umano
allargando le braccia.
Dhek rimase immerso nei suoi pensieri ancora per parecchi secondi dopo la
fine dell'esposizione di Kokokinaka, tanto che l'infermiere si domandò se
era il caso di lasciarlo da solo o se non dovesse aspettare di essere
congedato. Lanciò uno sguardo oltre la vetrata del laboratorio e vide che
per ora la situazione dalle parti di Selenjak non sembrava cambiata, quindi
decise di pazientare ancora un po' le conclusioni del Primo Ufficiale.
Dal canto suo, Dhek era perplesso, e non poco. C'era qualcosa che gli
sfuggiva, e il suo cervello si stava arrovellando per riuscire a fare il
punto della situazione. Se davvero qualcosa o qualcuno aveva influenzato i
centri della memoria di quattro membri della Sicurezza in seguito ad uno
scontro a fuoco negli alloggi di Krugar, perchè non li aveva anche uccisi?
Avrebbe sicuramente lasciato meno tracce del suo passaggio, meno elementi
che potessero essere esaminati e potessero rivelare le sue intenzioni.
Qualsiasi individuo abbastanza scaltro da riuscire ad eludere i sensori per
entrare nella camera del Capo della Sicurezza e a coglierlo di sorpresa
avrebbe avuto la stessa idea, e allora perchè i quattro erano ancora vivi?
E poi che significava il comportamento che Krugar aveva assunto dopo
l'incidente? Perchè si era autosospeso, e cosa nascondeva il suo programma
olografico criptato?
Cominciò a farsi largo nella sua mente l'ipotesi che forse chiunque avesse
assalito Krugar non voleva ucciderlo. Forse l'obiettivo dell'intruso era
Krugar, ma poteva anche darsi che il fine non fosse l'eliminazione. Il
fatto che il suo cervello avesse potuto essere in qualche modo influenzato
era ormai palese, ma perchè SOLO Krugar aveva manifestato segni di
squilibrio e aveva compiuto quegli atti incomprensibili? Perchè non Katz e
Re'pes e Soma? Che cosa aveva Krugar che gli altri tre non avevano, oltre
al grado e...
"Sono arrivati dopo..." mormorò tra sè e sè Dhek.
"Come?" chiese Kokokinaka, credendo che si stesse rivolgendo a lui. Dhek
trasecolò e capì che l'infermiere era ancora vicino a lui, aspettando forse
un suo ordine.
"Nulla. Stavo pensando ad alta voce..." Per un attimo Kokokinaka ebbe il
terrore che Dhek ripiombasse nello stato di trance di poco prima, poi però
il trill lo rassicurò domandangogli a bruciapelo: "E' sicuro che non ci sia
nulla di anomalo nei tracciati di Krugar? Qualcosa magari legato al sistema
cerebrale..."
"Beh Comandante, dalle analisi effettuate si direbbe che sia tutto a
posto..." rispose Kokokinaka scartabellando tra i file. "Però..." aggiunse,
lasciando la frase in sospeso.
"Però cosa?"
"Beh, la biologia di Krugar non è propriamente nei parametri standard,
signore." Vedendo lo sguardo perplesso del trill, l'umano si affrettò a
spiegare: "Beh, signore, non è un mistero per nessuno che la fisiologia di
Krugar sia totalmente atipica per uno della sua specie. Bisogna considerare
che il database della Federazione è aggiornatissimo per quanto riguarda la
fisiologia klingon, ma sappiamo poco o nulla di quella breen, e quel poco
che sappiamo lo dobbiamo proprio ad alcuni esperimenti condotti anche sul
Tenente Krugar."
D'improvviso il volto di Dhek si illuminò, e Kokokinaka fece un passo
indietro, quasi impaurito dall'aspetto trionfante che aveva assunto il
Primo Ufficiale.
"Signore, tutto a posto? C'è qualcosa che non va?" chiese l'umano intimorito.
"C'è che lei è un genio, Kokokinaka!" esplose Dhek afferrandogli una mano e
stringendola vigorosamente.
"M-m-ma io non..."
"Non si preoccupi, Signor Kokokinaka. Lei e la dottoressa avete fatto un
ottimo lavoro! Il Capitano ed io ve ne siamo grati!" e così dicendo,
cominciò a percorrere a grandi passi il corridoio che portava all'uscita,
lasciando il povero Kokokinaka a guardarlo basito da dietro le porte
scorrevoli del laboratorio.
Prima di uscire, Dhek si girò un'ultima volta verso l'infermiere ed aggiunse:
"Ah, mi ricordi di proporre lei e la Dottoressa per una menzione al merito,
Signor Kokokinaka!" e detto questo uscì soddisfatto.
La Dottoressa Turrell si girò verso il laboratorio con sguardo
interrogativo: cosa mai aveva fatto Kokokinaka per meritarsi gli elogi del
Primo Ufficiale? La scena che vide fu talmente comica che non potè
trattenersi dal sorridere: Kokokinaka era fermo, in piedi vicino ad una
consolle, con una serie di D-PAD stretti amorevolmente al petto come
piccoli micetti, e sorrideva beato come un infante di fronte ad un bel
gelato. Zeela avrebbe detto che gli occhi gli luccicavano a tal punto che
quasi si metteva a piangere dalla commozione.
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