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IL SEGRETO DI KRUGAR - PARTE I di Marco Dalmonte
29 luglio 2000

    Data Stellare 57952.4 (14/12/2380, 15:00 pm)
    Ponte 12, Infermeria


    "Comandante, buongiorno" lo salutò Kokokinaka a bassa voce, venendogli incontro.
    Il trill entrò in Infermeria e notò immediatamente perchè il giovane medico aveva un tono così basso: stava cercando di non disturbare il sonno (apparentemente un poco agitato) del paziente più importante presente in quel momento in infermeria. La Dottoressa Selenjak era sdraiata su un lettino, accudita da un'infermiera e da una donna in uniforme della sezione scientifica, che leggevano costantemente i dati che scorrevano sulle apparecchiature mediche.
    "Niente di nuovo sulle condizioni della Dottoressa?" si informò Dhek continuando a fissare le tre donne e cercando di identificare il Tenente sconosciuto.
    "Per ora le condizioni della Dottoressa Selenjak sembrano stazionarie, ma non ha ancora ripreso conoscenza. Stiamo eseguendo un trattamento innovativo con un farmaco che ci ha consigliato il Tenente Turrell, e per adesso la paziente ha reagito positivamente." concluse Kokokinaka soddisfatto. "Quantomeno ha smesso di contorcersi e di delirare, e la temperatura corporea è scesa leggermente, anche se ogni tanto riprende a parlare nel sonno."

    Dhek guardò l'infermiere che aveva di fronte e sembrò scorgere nel suo sguardo preoccupato diretto verso Selenjak qualcosa di più dell'interesse di un medico nei confronti del proprio paziente. Provò simpatia per il giovane, e si augurò che potesse avere in futuro l'occasione di verificare se aveva visto giusto.

    Aveva identificato grazie a Kokokinaka la nuova arrivata: era chiaramente il Tenente Zeela Marie Turrell, assegnato alla Unicorn come capo del reparto medico insieme alla Dottoressa Selenjak. Sicuramente era un bene che fosse arrivata proprio ora che la vulcaniana era caduta preda di un virus non ben definito. Il trill si era recato in infermeria per avere notizie di Selenjak e degli esami condotti su Krugar, ma gli parve fosse giunto il momento buono anche per presentarsi alla nuova arrivata. Si avvicinò alla giovane donna, che sembrava molto impegnata ad analizzare alcuni data PAD, e aspettò che avesse terminato per attirare la sua attenzione con un lieve colpo di tosse.

    "Salve Tenente Turrell. Non ci siamo ancora presentati: sono il Tenente Comandante Tomeron Dhek, attuale Primo Ufficiale della Unicorn, molto piacere."
    Zeela lo guardò intesamente per un attimo, poi gli porse la mano e ricambiò cordialmente il saluto.
    "Rimarrei volentieri a parlare con lei, ma come vede al momento ho piuttosto da fare." rispose cercando di non apparire brusca. Ma la realtà dei fatti era che non aveva proprio tempo per intavolare una discussione amichevole col Primo Ufficiale mentre la sua collega giaceva davanti a lei in pessime condizioni.
    Dhek sorrise comprensivo:
    "Non era affatto mia intenzione distrarla dal suo lavoro. Anzi ho fiducia che grazie alle sue cure tra non molto la Dottoressa Selenjak sarà nuovamente tra di noi ad elargirci perle di saggezza vulcaniana. Avremo tempo per parlare quando la situazione si normalizzerà. Anzi, si consideri fin da ora invitata ad una cena trill, sarà mia gradita ospite." finì sorridendo Dhek.

    Era proprio come glielo avevano descritto, pensò Zeela, e si sorprese a ricambiare il sorriso del trill. Era riuscito a farle tornare il buon umore, nonostante tutto, e ne aveva davvero bisogno. Quando lui si allontanò insieme a Kokokinaka, dirigendosi verso il laboratorio dell'Infermeria, sperò di non dover aspettare troppo per quella cena.

    ---

    Il Comandante voleva parlargli in privato, aveva detto, e così Kokokinaka lo condusse nella zona del laboratorio, separata dal resto dell'Infermeria grazie a paratie trasparenti insonorizzate. Aveva già capito cosa voleva il trill, e si diresse prontamente verso una serie di Data Pad su cui aveva lavorato alacremente durante la serata precedente.

    "Ecco qui, signore." esordì Kokokinaka prima ancora che il trill esplicitasse la sua richiesta. "Come le avevo promesso, questi sono i risultati dell'analisi condotta su Krugar e sui tre membri della sicurezza trovati svenuti nell'alloggio del Tenente."
    Dhek prese i PAD che l'infermiere gli porgeva e cominciò a scorrerli attentamente.
    "La Dottoressa aveva già concluso i test sui soggetti, e io non ho dovuto fare altro che portare a termine le analisi comparative e specifiche."
    "Avete rilevato niente di anomalo o insolito nelle condizioni fisiche dei pazienti?" domandò Dhek senza sollevare lo sguardo.
    "No signore, niente di anomalo, _assolutamente niente_... è questo il problema." Il trill alzò lo sguardo perplesso e Kokokinaka sorrise; era riuscito a farlo incuriosire.
    "Si spieghi meglio."
    "Bene, normalmente nei pazienti vittima di un forte choc corporeo, come in questo caso, i valori biologici sono alquanto sbilanciati, e difatti il loro ritmo cardiaco, i valori della circolazione e della pressione sanguigna sono anomali, ma perfettamente nella norma." spiegò Kokokinaka, indicando di volta in volta alcuni tracciati sui PAD. "Quello che non si spiega sono i tracciati cerebrali. Vede qui?" chiese a Dhek indicando il tracciato di Krugar.
    "Ebbene, provi a confrontarlo con quello degli altri tre."
    L'infermiere attese pazientemente che anche il Comandante notasse quello che lui e Selenjak avevano già scoperto in precedenza.
    "E' sorprendente! Sono tutti nella norma!" Dhek era stupefatto, poi il suo sguardo si perse per un attimo nel vuoto, e Kokokinaka capì che il cervello del trill stava lavorando ad una serie di ipotesi.
    "Infatti, e questo ha condotto me e la Dottoressa ad ipotizzare una qualche forma di controllo neurale per realizzare questo tipo di tracciati." Il giovane stava per continuare la sua esposizione ma Dhek lo precedette. "Forse qualcuno o qualcosa ha manipolato i loro centri nervosi e i centri della memoria per un determinato scopo. Stando a questi dati, sembra proprio che i centri della memoria di tutti e quattro gli individui possiedano il residuo di una stessa forma di onda anomala... ma questo è teoricamente impossibile, poichè appartengono a tre specie diverse!" concluse Dhek fissando Kokokinaka in cerca di una conferma. Ora toccava al giovane infermiere essere stupito dalle capacità di osservazione e deduzione del Comandante.
    "Esatto signore! Katz, Re'pes, Soma e Krugar presentano la stessa identica forma d'onda, che tuttavia non appartiene al loro sistema neurocorticale. E' in realtà il residuo di un qualche tipo di stimolazione corticale che hanno sicuramente ricevuto dall'esterno, anche se non è stata rilevata alcuna alterazione a livello cellulare nei quattro individui. Francamente Comandante, non capisco proprio a cosa possa essere servita, oltre che a cancellare la memoria a breve termine dei soggetti." concluse l'umano allargando le braccia.

    Dhek rimase immerso nei suoi pensieri ancora per parecchi secondi dopo la fine dell'esposizione di Kokokinaka, tanto che l'infermiere si domandò se era il caso di lasciarlo da solo o se non dovesse aspettare di essere congedato. Lanciò uno sguardo oltre la vetrata del laboratorio e vide che per ora la situazione dalle parti di Selenjak non sembrava cambiata, quindi decise di pazientare ancora un po' le conclusioni del Primo Ufficiale.

    Dal canto suo, Dhek era perplesso, e non poco. C'era qualcosa che gli sfuggiva, e il suo cervello si stava arrovellando per riuscire a fare il punto della situazione. Se davvero qualcosa o qualcuno aveva influenzato i centri della memoria di quattro membri della Sicurezza in seguito ad uno scontro a fuoco negli alloggi di Krugar, perchè non li aveva anche uccisi? Avrebbe sicuramente lasciato meno tracce del suo passaggio, meno elementi che potessero essere esaminati e potessero rivelare le sue intenzioni. Qualsiasi individuo abbastanza scaltro da riuscire ad eludere i sensori per entrare nella camera del Capo della Sicurezza e a coglierlo di sorpresa avrebbe avuto la stessa idea, e allora perchè i quattro erano ancora vivi? E poi che significava il comportamento che Krugar aveva assunto dopo l'incidente? Perchè si era autosospeso, e cosa nascondeva il suo programma olografico criptato?

    Cominciò a farsi largo nella sua mente l'ipotesi che forse chiunque avesse assalito Krugar non voleva ucciderlo. Forse l'obiettivo dell'intruso era Krugar, ma poteva anche darsi che il fine non fosse l'eliminazione. Il fatto che il suo cervello avesse potuto essere in qualche modo influenzato era ormai palese, ma perchè SOLO Krugar aveva manifestato segni di squilibrio e aveva compiuto quegli atti incomprensibili? Perchè non Katz e Re'pes e Soma? Che cosa aveva Krugar che gli altri tre non avevano, oltre al grado e...

    "Sono arrivati dopo..." mormorò tra sè e sè Dhek. "Come?" chiese Kokokinaka, credendo che si stesse rivolgendo a lui. Dhek trasecolò e capì che l'infermiere era ancora vicino a lui, aspettando forse un suo ordine.
    "Nulla. Stavo pensando ad alta voce..." Per un attimo Kokokinaka ebbe il terrore che Dhek ripiombasse nello stato di trance di poco prima, poi però il trill lo rassicurò domandangogli a bruciapelo: "E' sicuro che non ci sia nulla di anomalo nei tracciati di Krugar? Qualcosa magari legato al sistema cerebrale..."
    "Beh Comandante, dalle analisi effettuate si direbbe che sia tutto a posto..." rispose Kokokinaka scartabellando tra i file. "Però..." aggiunse, lasciando la frase in sospeso.
    "Però cosa?"
    "Beh, la biologia di Krugar non è propriamente nei parametri standard, signore." Vedendo lo sguardo perplesso del trill, l'umano si affrettò a spiegare: "Beh, signore, non è un mistero per nessuno che la fisiologia di Krugar sia totalmente atipica per uno della sua specie. Bisogna considerare che il database della Federazione è aggiornatissimo per quanto riguarda la fisiologia klingon, ma sappiamo poco o nulla di quella breen, e quel poco che sappiamo lo dobbiamo proprio ad alcuni esperimenti condotti anche sul Tenente Krugar."

    D'improvviso il volto di Dhek si illuminò, e Kokokinaka fece un passo indietro, quasi impaurito dall'aspetto trionfante che aveva assunto il Primo Ufficiale.
    "Signore, tutto a posto? C'è qualcosa che non va?" chiese l'umano intimorito. "C'è che lei è un genio, Kokokinaka!" esplose Dhek afferrandogli una mano e stringendola vigorosamente.
    "M-m-ma io non..."
    "Non si preoccupi, Signor Kokokinaka. Lei e la dottoressa avete fatto un ottimo lavoro! Il Capitano ed io ve ne siamo grati!" e così dicendo, cominciò a percorrere a grandi passi il corridoio che portava all'uscita, lasciando il povero Kokokinaka a guardarlo basito da dietro le porte scorrevoli del laboratorio.
    Prima di uscire, Dhek si girò un'ultima volta verso l'infermiere ed aggiunse: "Ah, mi ricordi di proporre lei e la Dottoressa per una menzione al merito, Signor Kokokinaka!" e detto questo uscì soddisfatto.

    La Dottoressa Turrell si girò verso il laboratorio con sguardo interrogativo: cosa mai aveva fatto Kokokinaka per meritarsi gli elogi del Primo Ufficiale? La scena che vide fu talmente comica che non potè trattenersi dal sorridere: Kokokinaka era fermo, in piedi vicino ad una consolle, con una serie di D-PAD stretti amorevolmente al petto come piccoli micetti, e sorrideva beato come un infante di fronte ad un bel gelato. Zeela avrebbe detto che gli occhi gli luccicavano a tal punto che quasi si metteva a piangere dalla commozione.



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