Data Stellare 57949.3 (13/12/2380, 12:10 am)
Ponte 12, Infermeria
Il Comandante Dhek non si aspettava certo di vedere una tale confusione
all'interno di un laboratorio scientifico come quello, e il medico di turno
pareva essere similmente sorpreso dalla visita del Primo Ufficiale.
Dopo aver scrutato intorno a sè per farsi una panoramica dettagliata della
situazione e aver escluso la possibilità di un'azione di sabotaggio di
qualche tipo, Dhek avanzò incuriosito verso l'individuo allampanato che se
ne stava inginocchiato vicino ad una consolle sulla sua destra. Ad una
prima occhiata sembrava l'unico occupante della stanza, e non pareva
ferito. Aveva aperto la bocca come per dire qualcosa, ma evidentemente
doveva aver perso l'ispirazione perchè adesso la sua mascella pendeva
tremolante, incapace di richiudere la bocca, dando al suo viso
un'espressione di buffa impacciatezza.
Dhek si fermò a pochi passi dall'uomo e alzò le sopracciglia, con uno
sguardo interrogatorio. Vedendo che la sua espressione ancora non sortiva
alcun effetto sull'individuo e non avendo tempo da perdere, Dhek tagliò corto.
<<Cosa sta succedendo qui, Dottor...?>>
<<Kokokinaka.>> rispose l'altro.
Per un attimo Dhek credette che stesse parlando una lingua aliena e la sua
espressione divenne decisamente insolita. Con occhi ridotti ad una sottile
fessura e la fronte aggrottata, fissando con attenzione l'individuo, Dhek
si chinò verso di lui mormorando:
<<Come prego?>>
E ancora una volta quello strano singulto uscì dalla bocca dell'altro:
<<Kokokinaka.>>
Questa volta l'uomo si alzò in piedi, stirandosi l'uniforme, e aggiunse:
<<Dottor Kokokinaka, Primo Assistente della Dottoressa Selenjak, signore.
Cosa posso fare per lei?>>
Ora era tutto chiaro! Quella strana accozzaglia di sillabe era dunque il
suo nome. Bene, mistero numero uno risolto, ora Dhek sarebbe passato subito
a chiarire il secondo.
<<Mi dica, Dott. Kokokinaka, quale strana perturbazione spaziale
localizzata è riuscita nell'intento di portare questo genere di scompiglio
all'interno dell'infermeria?>> chiese sarcastico il trill, sottolineando lo
scompiglio che regnava nella stanza con un ampio gesto della mano senza mai
distogliere lo sguardo dal viso sempre più imbarazzato dell'assistente.
<<Beh signore, in verità una perturbazione localizzata molto pelosa e che
si muove a quattro zampe.>> rispose Kokokinaka, con un moto improvviso
d'ironia e coraggio. Aveva sentito dire che il trill era un uomo di
spirito, e sperava che gliel'avrebbe passata liscia se avesse giocato bene
le sue carte. Tanto, peggio di così non poteva andare.. o no?
<<A quattro zampe ha detto? Bene, per un attimo temevo che avessimo a bordo
dei Caitiani.>> Kokokinaka sorrise alla risposta di Dhek, ma il trill
continuò: <<Tuttavia la presenza di un animale peloso a quattro zampe
nell'infermeria non giustifica questo disordine, signor Kokokinaka. Sarà
meglio che abbia risolto il suo piccolo problema prima del ritorno della
Dottoressa Selenjak. Non credo che lei apprezzerebbe il modo in cui lei ha
condotto l'infermeria durante la sua assenza.>>
Improvvisamente Kokokinaka capì che Dhek aveva ragione, e se c'era qualcosa
di peggio del rimprovero di un Primo Ufficiale era dover fronteggiare la
glaciale e impietosa analisi critica della dottoressa Selenjak al suo
ritorno dal Centro Triven Soth.
<<Cercherò di rimettere tutto a posto, Comandante, non si preoccupi. Lo sto
facendo tuttora.>>
<<Non dubito che ci riuscirà, signor Kokokinaka. Ma faccia in modo di
sbrigarsi, perchè voglio i risultati delle analisi condotte sul Tenente
Krugar e sui guardiamarina Re'pes e Soma in seguito all'incidente
nell'alloggio del Tenente pronte per domattina presto. Passerò io stesso a
controllare, quindi non mi deluda.>>
Detto questo, il trill girò sui tacchi ed uscì dalla stanza, ignorando un
debole miagolio proveniente da dietro uno dei comodini dell'infermeria.
<<Sissignore...>> fu tutto quello che riuscì a mormorare Kokokinaka, ancora
stordito dal pensiero dei guai in cui era riuscito a cacciarsi solo
nell'ultima mezzora. Lo aspettava un'altra notte insonne.
Ma perchè dovevano sempre capitare tutte a lui?
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