Post precedente: "Insidie invisibili"Post successivo: "Le mura di Gerico"Primo post della missione: "Flashback"Ultimo post della missione: "Learning to fly"Missione precedente: "Centro Medico Triven Soth"Missione successiva: "Giudizio e perdono"Apre una pagina adatta alla stampaPagina stampabile MISSIONE: Direttiva Zero
 6 
UN GIORNO DI ORDINARIA SFORTUNA di Marco Dalmonte
30 maggio 2000

    Data Stellare 57949.3 (13/12/2380, 12:10 am)
    Ponte 12, Infermeria


    Il Comandante Dhek non si aspettava certo di vedere una tale confusione all'interno di un laboratorio scientifico come quello, e il medico di turno pareva essere similmente sorpreso dalla visita del Primo Ufficiale.

    Dopo aver scrutato intorno a sè per farsi una panoramica dettagliata della situazione e aver escluso la possibilità di un'azione di sabotaggio di qualche tipo, Dhek avanzò incuriosito verso l'individuo allampanato che se ne stava inginocchiato vicino ad una consolle sulla sua destra. Ad una prima occhiata sembrava l'unico occupante della stanza, e non pareva ferito. Aveva aperto la bocca come per dire qualcosa, ma evidentemente doveva aver perso l'ispirazione perchè adesso la sua mascella pendeva tremolante, incapace di richiudere la bocca, dando al suo viso un'espressione di buffa impacciatezza.

    Dhek si fermò a pochi passi dall'uomo e alzò le sopracciglia, con uno sguardo interrogatorio. Vedendo che la sua espressione ancora non sortiva alcun effetto sull'individuo e non avendo tempo da perdere, Dhek tagliò corto.
    <<Cosa sta succedendo qui, Dottor...?>>
    <<Kokokinaka.>> rispose l'altro.
    Per un attimo Dhek credette che stesse parlando una lingua aliena e la sua espressione divenne decisamente insolita. Con occhi ridotti ad una sottile fessura e la fronte aggrottata, fissando con attenzione l'individuo, Dhek si chinò verso di lui mormorando:
    <<Come prego?>>
    E ancora una volta quello strano singulto uscì dalla bocca dell'altro: <<Kokokinaka.>>
    Questa volta l'uomo si alzò in piedi, stirandosi l'uniforme, e aggiunse:
    <<Dottor Kokokinaka, Primo Assistente della Dottoressa Selenjak, signore. Cosa posso fare per lei?>>

    Ora era tutto chiaro! Quella strana accozzaglia di sillabe era dunque il suo nome. Bene, mistero numero uno risolto, ora Dhek sarebbe passato subito a chiarire il secondo.
    <<Mi dica, Dott. Kokokinaka, quale strana perturbazione spaziale localizzata è riuscita nell'intento di portare questo genere di scompiglio all'interno dell'infermeria?>> chiese sarcastico il trill, sottolineando lo scompiglio che regnava nella stanza con un ampio gesto della mano senza mai distogliere lo sguardo dal viso sempre più imbarazzato dell'assistente.
    <<Beh signore, in verità una perturbazione localizzata molto pelosa e che si muove a quattro zampe.>> rispose Kokokinaka, con un moto improvviso d'ironia e coraggio. Aveva sentito dire che il trill era un uomo di spirito, e sperava che gliel'avrebbe passata liscia se avesse giocato bene le sue carte. Tanto, peggio di così non poteva andare.. o no?
    <<A quattro zampe ha detto? Bene, per un attimo temevo che avessimo a bordo dei Caitiani.>> Kokokinaka sorrise alla risposta di Dhek, ma il trill continuò: <<Tuttavia la presenza di un animale peloso a quattro zampe nell'infermeria non giustifica questo disordine, signor Kokokinaka. Sarà meglio che abbia risolto il suo piccolo problema prima del ritorno della Dottoressa Selenjak. Non credo che lei apprezzerebbe il modo in cui lei ha condotto l'infermeria durante la sua assenza.>>

    Improvvisamente Kokokinaka capì che Dhek aveva ragione, e se c'era qualcosa di peggio del rimprovero di un Primo Ufficiale era dover fronteggiare la glaciale e impietosa analisi critica della dottoressa Selenjak al suo ritorno dal Centro Triven Soth.

    <<Cercherò di rimettere tutto a posto, Comandante, non si preoccupi. Lo sto facendo tuttora.>>
    <<Non dubito che ci riuscirà, signor Kokokinaka. Ma faccia in modo di sbrigarsi, perchè voglio i risultati delle analisi condotte sul Tenente Krugar e sui guardiamarina Re'pes e Soma in seguito all'incidente nell'alloggio del Tenente pronte per domattina presto. Passerò io stesso a controllare, quindi non mi deluda.>>
    Detto questo, il trill girò sui tacchi ed uscì dalla stanza, ignorando un debole miagolio proveniente da dietro uno dei comodini dell'infermeria.

    <<Sissignore...>> fu tutto quello che riuscì a mormorare Kokokinaka, ancora stordito dal pensiero dei guai in cui era riuscito a cacciarsi solo nell'ultima mezzora. Lo aspettava un'altra notte insonne.
    Ma perchè dovevano sempre capitare tutte a lui?



Torna all'inizio della pagina