L'inattivita' forzata di quegli ultimi giorni lo stava innervosendo.
Quando la nave era ferma a lui rimaneva ben poco da fare.... qualche
controllo di routine... un po' di addestramento sul ponte ologrammi, ma
nulla di piu'.... Il suo lavoro in plancia era ridotto al minimo e spesso
si ritrovava seduto al suo posto in attesa solo che il suo turno
terminasse....
Ingegneri, medici, ufficiali scientifici, avevano tutti il loro da fare e
Patrick li vedeva sfrecciare da un posto all'altro in preda ad una certa
frenesia.
Anche per loro certo la sosta al centro medico rappresentava una buona
occasione per prendersi qualche pausa in piu', ma O'Broinn si sentiva
davvero inutile.
Le sue competenze non gli consetivano di fare nient'altro che passare il
tempo ad ascoltare musica e a leggere.
Aveva litigato con Chun e nemmeno poteva sperare di incontrarla di nuovo
tanto presto. Quando la ragazza gli aveva chiesto quando era prevista la
partenza della Unicorn, Patrick aveva evidentemente mostrato un po' troppa
voglia di rimettersi in viaggio, e la ragazza si era offesa e ora gli
negava ogni contatto.
Insomma, in questa fase il principale avversario del giovane tenente era il
tempo. La noia lo stava fiaccando. E l'irritazione che provava quando
vedeva gli altri ufficiali cosi' impegnati lo faceva sentire in colpa.
Bighellonava lungo i corridoi della Unicorn sentendosi sempre piu' inutile.
Aveva anche pensato di andare a parlare con il Consigliere della nave, ma
aveva scartato l'idea per l'attacco di panico che immaginava lo avrebbe
colto una volta raggiunta la porta del suo alloggio...
Probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio di incrociare lo sguardo
dell'ufficiale....
Sospiro' al pensiero che proprio per queste sue sproporzionate reazioni di
timidezza non avrebbe mai potuto diventare lui stesso consigliere. Ma
perche' non riusciba nemmeno a immaginarsi a parlare con Lamarc? Perche'
almeno non tentare di diventarne amico? Magari quella era la via giusta per
imparare qualcosa di piu' su se' stesso... magari lo avrebbe aiutato a
diventare un po' piu' socievole....
Si immerse in questi pensieri e non si accorse che era arrivato davanti
alla porta dell'alloggo del Capitano Knight. La guardo' come se non
riuscisse a capire per quale strana legge della fisica quella porta si
trovasse davanti a lui..... E la sorpresa aumento' quando vide la porta
aprirsi e uscire un ufficiale, medico a giudicare dalla divisa, che non
aveva mai incontrato prima. La ragazza aveva un leggero sorriso stampato
sul viso. Non era certo diretto a lui. Anzi, con molta probabilita' nemmeno
si era accorta della sua presenza. Patrick la guardo' allontanarsi e la
senti' rispondere al comunicatore.... Non riusci' a capire di cosa stesse
parlando con quello che riconobbe essere certamente il Consigliere Lamarc,
ma afferro' il suo nome... Turrell.... Dottoressa Turrell....
Si senti' ancor piu' inutile: era tanto tagliato fuori da quello che stava
succedendo a bordo che nemmeno era in grado di dire chi fosse questa
Dottoressa Turrell e se facesse parte dell'equipaggio.... Scosse la testa
sconsolato e si ritrovo' di nuovo a fronteggiare la porta dell'alloggio del
Capitano, che era rimasta aperta come se O'Broinn dovesse entrarvi. Il
Capitano Knight si sporse in avanti per vedere chi ci fosse al di la della
porta e O'Broinn incontro' il suo sguardo interrogativo che lo squadrava.
Senti' il volto avvampare, mentre quasi meccanicamente attraversava la
soglia dell'alloggio e si presentava al Cpitano, domandandosi cosa diamine
ci facesse li davanti.....
Evidentemente se lo stava chiedendo anche Knight: "Posso fare qualcosa per
lei Tenente?"
"Ehm...ecco...io...." *Si'.... adesso raccontagli pure che non sai perche'
sei entrato nel suo alloggio e ti ritrovi su un lettino dell'infermeria
nelle mani di quella vulcaniana di ghiaccio [1]*
"Ehm.. Capitano...ecco... Io volevo....ehm... parlarle della mia...ehm....
posizione...." degluti' cercando di raccogliere le idee e scacciando la
tentazione di girare sui tacchi e tagliare la corda a velocita' di
curvatura "...vede...In questi ultimi tempi...ehm.... La Unicorn e' ferma
da un po' di tempo... cioe' ecco non e' molto... ma vede... io non ho nulla
da fare al di la' di controlli di routine.... insomma ecco... Signore...
per farla breve... ehm.... Quanto pensa che durera' l'inchiesta a carico
del Comandante Quill? Non c'e' modo in cui io possa rendermi utile
per...ehm.... aiutare il Comandante e...F'rann...ehm... " degluti' di nuovo
consapevole che il Captano non aveva mai mostrato troppa simpatia per
F'rann "....non sono un esperto di intelligenza artificiale e cose
simili...ehm... ma ecco... forse potrei in qualche modo aiutare a rendere
meno onerosa la posizione del Comandante...." lo sguardo del Capitano era
fisso su di lui. O'Broinn non riusciva a capire se in quel momento Knight
stesse meditando di abbandonarlo su uno dei piccoli asteroidi che avevano
incorciato venendo su Triven Soth oppure se preferisse vederlo
semplicemente scomparire dalla sua vista.
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