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RICHIESTE di Fabio Patricolo
23 maggio 2000

    L'inattivita' forzata di quegli ultimi giorni lo stava innervosendo.
    Quando la nave era ferma a lui rimaneva ben poco da fare.... qualche controllo di routine... un po' di addestramento sul ponte ologrammi, ma nulla di piu'.... Il suo lavoro in plancia era ridotto al minimo e spesso si ritrovava seduto al suo posto in attesa solo che il suo turno terminasse....
    Ingegneri, medici, ufficiali scientifici, avevano tutti il loro da fare e Patrick li vedeva sfrecciare da un posto all'altro in preda ad una certa frenesia.
    Anche per loro certo la sosta al centro medico rappresentava una buona occasione per prendersi qualche pausa in piu', ma O'Broinn si sentiva davvero inutile.
    Le sue competenze non gli consetivano di fare nient'altro che passare il tempo ad ascoltare musica e a leggere.
    Aveva litigato con Chun e nemmeno poteva sperare di incontrarla di nuovo tanto presto. Quando la ragazza gli aveva chiesto quando era prevista la partenza della Unicorn, Patrick aveva evidentemente mostrato un po' troppa voglia di rimettersi in viaggio, e la ragazza si era offesa e ora gli negava ogni contatto.
    Insomma, in questa fase il principale avversario del giovane tenente era il tempo. La noia lo stava fiaccando. E l'irritazione che provava quando vedeva gli altri ufficiali cosi' impegnati lo faceva sentire in colpa.

    Bighellonava lungo i corridoi della Unicorn sentendosi sempre piu' inutile. Aveva anche pensato di andare a parlare con il Consigliere della nave, ma aveva scartato l'idea per l'attacco di panico che immaginava lo avrebbe colto una volta raggiunta la porta del suo alloggio... Probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio di incrociare lo sguardo dell'ufficiale....
    Sospiro' al pensiero che proprio per queste sue sproporzionate reazioni di timidezza non avrebbe mai potuto diventare lui stesso consigliere. Ma perche' non riusciba nemmeno a immaginarsi a parlare con Lamarc? Perche' almeno non tentare di diventarne amico? Magari quella era la via giusta per imparare qualcosa di piu' su se' stesso... magari lo avrebbe aiutato a diventare un po' piu' socievole....

    Si immerse in questi pensieri e non si accorse che era arrivato davanti alla porta dell'alloggo del Capitano Knight. La guardo' come se non riuscisse a capire per quale strana legge della fisica quella porta si trovasse davanti a lui..... E la sorpresa aumento' quando vide la porta aprirsi e uscire un ufficiale, medico a giudicare dalla divisa, che non aveva mai incontrato prima. La ragazza aveva un leggero sorriso stampato sul viso. Non era certo diretto a lui. Anzi, con molta probabilita' nemmeno si era accorta della sua presenza. Patrick la guardo' allontanarsi e la senti' rispondere al comunicatore.... Non riusci' a capire di cosa stesse parlando con quello che riconobbe essere certamente il Consigliere Lamarc, ma afferro' il suo nome... Turrell.... Dottoressa Turrell....
    Si senti' ancor piu' inutile: era tanto tagliato fuori da quello che stava succedendo a bordo che nemmeno era in grado di dire chi fosse questa Dottoressa Turrell e se facesse parte dell'equipaggio.... Scosse la testa sconsolato e si ritrovo' di nuovo a fronteggiare la porta dell'alloggio del Capitano, che era rimasta aperta come se O'Broinn dovesse entrarvi. Il Capitano Knight si sporse in avanti per vedere chi ci fosse al di la della porta e O'Broinn incontro' il suo sguardo interrogativo che lo squadrava.

    Senti' il volto avvampare, mentre quasi meccanicamente attraversava la soglia dell'alloggio e si presentava al Cpitano, domandandosi cosa diamine ci facesse li davanti.....
    Evidentemente se lo stava chiedendo anche Knight: "Posso fare qualcosa per lei Tenente?"
    "Ehm...ecco...io...." *Si'.... adesso raccontagli pure che non sai perche' sei entrato nel suo alloggio e ti ritrovi su un lettino dell'infermeria nelle mani di quella vulcaniana di ghiaccio [1]*
    "Ehm.. Capitano...ecco... Io volevo....ehm... parlarle della mia...ehm.... posizione...." degluti' cercando di raccogliere le idee e scacciando la tentazione di girare sui tacchi e tagliare la corda a velocita' di curvatura "...vede...In questi ultimi tempi...ehm.... La Unicorn e' ferma da un po' di tempo... cioe' ecco non e' molto... ma vede... io non ho nulla da fare al di la' di controlli di routine.... insomma ecco... Signore... per farla breve... ehm.... Quanto pensa che durera' l'inchiesta a carico del Comandante Quill? Non c'e' modo in cui io possa rendermi utile per...ehm.... aiutare il Comandante e...F'rann...ehm... " degluti' di nuovo consapevole che il Captano non aveva mai mostrato troppa simpatia per F'rann "....non sono un esperto di intelligenza artificiale e cose simili...ehm... ma ecco... forse potrei in qualche modo aiutare a rendere meno onerosa la posizione del Comandante...." lo sguardo del Capitano era fisso su di lui. O'Broinn non riusciva a capire se in quel momento Knight stesse meditando di abbandonarlo su uno dei piccoli asteroidi che avevano incorciato venendo su Triven Soth oppure se preferisse vederlo semplicemente scomparire dalla sua vista.



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