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SOTTO STRESS di Luigi Russo
6 dicembre 2002

    Nel ponte di comando della "Unicorn", l'atmosfera era tesa. Gli avvenimenti che stavano interessando la "Providence", esulavano dalla normale prassi, persino per una situazione d'emergenza.

    Incapace di rimanere seduto al suo nuovo posto a causa della tensione, il neo eletto Comandante Quill, in piedi dietro alla poltrona di comando, seguiva lo svolgersi degli eventi con estrema attenzione.

    Il passaggio dalla carica di Tenente Comandante a quella di Primo Ufficiale, si stava rivelando assai più drastico di quanto l'Andoriano avesse immaginato: sulle sue spalle, ora, ricadeva una responsabilità solo di poco inferione a quella del Capitano stesso, mentre prima, in un certo senso, non gli si chiedeva altro che di obbedire agli ordini al meglio delle sue possibilità.

    Quill stava spiando con un occhio il monitor del suo sostituto alla console scientifica e con altri tre lo schermo principale, e quello che vedeva non gli stava piacendo neppure un poco. La sua voce si levò secca e nitida: "F'Rann! Rapporto sulle condizioni dell'equipaggio della Provicence!"

    <Non è facile, Qu... Comandante! Lo spazio a me circostante è enormemente ionizzato, e vi sono potenti flussi di disturbo lungo tutte le frequenze dello spettro elettromagnetico a me accessibili. Stò convoglianto il 27,34% di energia extra agli scudi per evitare che le interferenze possano compromettere il mio sistema elettronico, ma questo mi impedisce di utilizzare i miei sensori al massimo delle loro potenzialità. Ad ogni modo, facendo una comparazione incrociata dei dati che riesco a procurarmi sia dai sistemi sensoriali passivi che da quelli attivi, rilevo dei cali sporadici ed irregolari, ma indubbiamente presenti, nel numero delle forme vitali all'interno della "Providence"!>

    Quill strinse le labbra, artigliando lo schienale della poltrona di comando, come se tentasse inconsciamente di strangolare un nemico che stava mettendo a dura prova i suoi nervi ed il suo autocontrollo. Desiderò che la sua uniforme potesse essere dotata di un sistema di controllo ambientale per abbassare a piacimento la temperatura corporea, ed eliminare così lo stress che lo stava assalendo.

    "Comunicazioni, Rapporto?"

    "Stò tentando su tutte le frequenze, signore, ma le uniche risposte che ricevo sono delle frasi sconnesse mescolate ad indovinelli e giochi di parole apparentemente provenienti dal computer centrale della Providence!"

    "Tattico, Rapporto?"

    "I nostri sistemi d'offesa e di difesa sono operativi al 100%, signore! La Providence ha gli scudi alzati al 46%, ma questa percentuale fluttua sensibilmente, come se qualcuno stesse giocando con i comandi! Ho avvertito un paio di volte un incremento di potenza nei loro armamenti, ma attualmente mi risultano offline!"

    "E' chiaro che qualcosa che ha a che fare con la protostella, o quel che sia, stà nuocendo gravemente alla "Providence". Dobbiamo in primo luogo mettere in salvo l'equipaggio superstite, poi potremmo pensare a qualsiasi altra cosa. Abbiamo la possibilità di agganciare l'equipaggio con il teletrasporto?"

    <Negativo, comandante!> Rispose F'Rann; <La nave stessa mi impedisce di effettuare un aggancio sicuro. Anche se potessi superare le interferenze esterne (cosa tutta da vedere), il computer centrale mi stà bloccando ogni accesso. Uh-Oh... Ecco che sono svanite altre 4 forme di vita dai miei sensori..."

    Quill ringhiò sommessamente, desiderando trovarsi davanti alla console centrale del computer della Providence con un martello a due mani a disposizione; "Dobbiamo disattivare il computer della Providence, dal momento che è fuori controllo. F'Rann! Puoi pensarci tu?"

    <Mi spiace, Comandante, ma il computer rifiuta ogni codice che gli tento di inviare, e mi risponde con frasi degne di un minatore di Trilitio barthelliano, come minimo! Mph! Però... devo dargli atto che ha della fantasia!>

    "Evitiamo ogni inutile umorismo, per favore, vuoi? Ci sono delle persone che stanno morendo, la fuori!" La voce di Quill era dura e tagliente, e rifletteva tutta la sua preoccupazione.

    "Ho bisogno di un metodo veloce ed efficace per disattivare il computer centrale della Providence, in modo da poter mettere in salvo l'equipaggio. Qualche idea?"

    <Un impulso EMP, modulato secondo i cicli di ridondanza subelettronica delle memorie di flusso primario del computer lo dovrebbe azzerare del tutto, secondo i miei calcoli, ma...>

    Quill terminò la frase di F'Rann; "...Ma un impulso di tale magnitudine da penetrare gli scudi della Providence e superare la zona di interferenze sarebbe abastanza potente da formattare anche le sinapsi cerebrali di ogni membro dell'equipaggio, dico giusto?"

    <Purtroppo si, Comandante. L'impulso, per essere sicuro, deve essere emanato da una zona priva il più possibile di disturbi dello spettro elettromagnetico, e deve essere di una magnitudine tale da non danneggiare il tessuto cerebrale."

    "Però, un impulso del genere verrebbe o disperso dalla zona di disturbo o fermato dagli scudo della Providence, dico giusto?"

    <Esatto. Non c'è modo.>

    "Ma se l'impulso partisse da *dentro* gli scudi della Provicence? In questo modo gli scudi stessi lo proteggerebbero dalle interferenze elettromagnetiche, non credi?"

    <Oh, beh... si, credo di si... ma come fare? Non posso teletrasportare un impulso! E comunque non posso far penetrare un raggio di teletrasporto oltre gli scudi della Providence!>

    "Non sarà necessario. Monteremo il generatore EMP su di un Runabaut, e con quello penetreremo gli scudi dela Providence, liberando poi l'impulso. In questa maniera, dovremmoo riuscire a liberare la via per l'operazione di salvataggio dei superstiti!"

    <Ma Quill! E' pericoloso! E poi... come pensi di superare gli scudi della Providence?>

    Quill sorrise; "Ho un piano..."



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