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LA PAROLA ALL'ACCUSA di Luigi Russo
26 febbraio 2002

    All'invito dell'Ammiraglio Fressen, Dhek si alzò in piedi, prendendo la parola, e rivolgendosi all'aula con voce ferma e chiara; "Signori della corte! Dalle prove e dalle testimonianze in nostro possesso, proveremo oltre ragionevole dubbio che il qui presente Tenente Comandante Quill Voorr di Andoria ha, deliberatamente e con congnizione di causa, attivato, all'interno del computer centrale della nave U.S.S. Unicorn, un programma chiamato F'Rann, il quale, essendo non controllabile da utenti esterni ad esso, ha più volte minato la gerarchia e il regolamento vigente sulla nave, nonchè messo a repentaglio l'incolumità stessa della Unicorn ed il prestigio e la figura della Flotta Stellare e della Federazione! Per questi crimini, che ci accingiamo a documentare ed a provare, l'accusa chiede che il Tenente Comandante Quill Voorr sia sollevato dal suo incarico e congedato dalla Flotta Stellare, e che il programma di nome "F'Rann" sia trasferito in un istituto di ricerca per essere appropriatamente studiato. Ho finito."

    Mentre Dhek di sedeva nuovamente, Quill sentì l'ultimo eco delle sue parole cadere come freddi macigni direttamente sul suo spirito. La prospettiva che si parava di fronte all'Andoriano era peggio della morte.

    "Bene... "disse l'Ammiraglio Fressen; "L'Accusa proceda con la documentazione delle prove e l'interrogatorio!"
    Il Capitano Knight si alzò in piedi, e si avvicinò al banco degli imputati; "Comandante Quill..." disse, con tono freddo e rigido come una lama; "Ammettete di aver deliberatamente e con cognizione di causa attivato il programma "F'Rann" all'interno del computer centrale della U.S.S. Unicorn?"

    Quill valutò per una frazione di secondo la domanda, ma non potè trovare altra risposta che un laconico; "Si."

    "E ammettete che eravate al corrente delle conseguenze che il programma stesso avrebbe avuto sulla gestione della nave? Che esso, cioè, non potendo essere controllato a causa della sua pseudo intelligenza artificiale, ed avendo pieno accesso alle risorse del computer, avrebbe potuto prendere il controllo della nave?"

    "Questa era solo un'eventualità."

    "Risponda "si" o "no", Comandante."

    Quill esitò più a lungo, affrontando la domanda come un pericoloso nemico; "....Si...." ammise infine.

    "Ah." il commento del Capitano Knight lasciava trasparire soddisfazione. Aveva segnato un punto a suo favore.

    "...Ma..." tentò di dire Quill, venendo però interrotto dal Capitano; "E ci dica, Comandante... perchè fece un'azione tanto imprudente?"

    "...In quel periodo, stavo attraversando una difficile fase di conflitto interiore. Avevo bisogno di qualcuno che potesse aiutarmi ad uscirne."

    "La "Unicorn" dispone di personale medico più che qualificato!"

    "In quel periodo, la carica di Consigliere era vacante. Dovevo prendere una decisione grave in tempi ristretti. Non ero in grado di ragionare con freddezza..."

    "...E ha pensato che un'intelligenza artificiale potesse farlo al posto suo?"

    Quill sentì il suo sangue ribollire per un attimo, alla frecciata del Capitano; sfiorando i controlli all'interno della manica destra, tenendo le mani nascoste sotto il banco degli imputati, abbassò di un'altra frazione di grado la sua temperatura; "...No... Capitano... Io ho attivato F'Rann per avere un consiglio logico e spassionato da lei."

    Il Capitano si girò verso la sala;"Spassionato!" disse, osservando la sala come se Quill avesse appena bestemmiato. Si volse quindi nuovamente verso l'imputato; "Spassionato, proprio! Stà forse dichiarando, a questa corte, che il programma "F'Rann" dispone di una personalità fredda, logica, e... Spassionata? Cioè, priva di passioni?"

    "Quill si rese conto della trappola appena in tempo per girarvi intorno;
    "La personalità di F'Rann non è fredda e neppure priva di emozioni, Capitano. Ma la sua componente logica non può essere messa in discussione."

    "Ah si, eh? Bene, bene... e allora... come giustifica il fatto che il programma "F'Rann", dopo aver proditoriamente strappato il controllo della "Unicorn" dal suo legittimo equipaggio... ha *aperto il fuoco* in territorio non allineato? Le sembra un comportamento... Logico, questo?"

    Quill esitò. Sapeva bene a quale episodio il Capitano si riferisse, tanto più che sullo schermo olografico presente nell'aula, venivano proprio in quel momento proiettati i diari di bordo dell'episodio incriminato, nei quali filmati si vedeva chiaramente il colpo di mano di F'Rann, e la "Unicorn" che dirigeva la sua terribile potenza di fuoco contro i proiettori solari che stavano distruggendo Chamersis II. Quello era il suo punto debole. Avrebbe potuto forse giustificare il carattere ribelle di F'Rann, e magari, con un pò più di fatica, anche le sue sfiorate insubordinazioni, ma... non quello. Quell'episodio negava ogni cosa che Quill avesse detto sinora."

    L'Andoriano guardò a lungo il suo accusatore, con uno sguardo dal quale traspariva rabbia e timore; quando parlò, lo fece a denti stretti, ed il suo fu poco più che un sibilo ringhiante; "....No... Non... è... stato... logico."

    Il Capitano Knight si volse nuovamente verso la sala; "L'Accusa ha terminato, vostro Onore." e si avviò nuovamente verso il suo tavolo.

    Le ultime parole di Quill avevano sollevato un certo brusio nell'aula, e l'Ammiraglio Fresssen battè il martello rituale per farlo terminare; "SILENZIO IN AULA!" Disse.

    "La parola... alla Difesa!"



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