Le porte dell'aula si aprirono davanti a Quill, introducendolo
nell'ampio salone nel quale sarebbe stato giudicato. La consapevolezza
che dall'esito di quel processo sarebbe dipeso non solo il suo futuro,
ma anche e soprattutto quello di F'Rann, agitavano e dispredevano i
pensieri nella mente di Quill come un vento tempestoso, impedendogli di
ragionare con il distacco e la freddezza che la situazione avrebbe
richiesto. Quill abbassò di mezzo grado la temperatura corporea mantenuta
dalla sua uniforme.
La sala era molto ampia, e dal soffitto alto e luminoso; tre file di
panche delimitavano i lati del camminatoio che doveva essere percorso
per arrivare davanti all'alto soppalco dal quale il Giudice (nella
persona dell'Ammiraglio Fressen), osservava l'incedere dell'Andoriano
con volto severo ed impassibile. Sulle panche sedevano diverse persone,
in qualità di spettatori e testimoni del processo; nella prima fila,
Quill riconobbe Lamarc, Newport e Selenjak, che lo guardavano con aria
di malcelata preoccupazione. Qualche passo innanzi alla fila delle
panche, stavano due tavoli, con tre sedie ciascuno, che guardavano tutte
nella direzione dello scranno del Giudice. Alla sinistra di Quill, in
piedi dietro al tavolo della difesa vi erano O'Broinn e la dottoressa
Turrell, mentre alla sua destra, dietro al tavolo dell'accusa
attendevano il Capitano Knight e Dhek(*). Quill ebbe un brivido alla vista
del Capitano nella parte dell'accusatore, dal momento che conosceva
molto bene l'arguzia, la profonda intelligenza e l'abilità oratoria
dell'umano, ma la presenza della dottoressa dalla parte della difesa
mitigò in parte il timore che stava serpeggiando dentro di lui. La
profonda empatia della dottoressa, sperava avrebbe fornito, di volta in
volta, le parole giuste per convincere la giuria.
Quill si avvicinò al tavolo della difesa, e salutò con un cenno del capo
i suoi due alleati, mentre i due accusatori osservavano la scena con
volti come scolpiti nella pietra.
Ad un certo punto, l'Ammiraglio Fressen, nella sua divisa nera, battè
tre volte il martello cerimoniale sul tavolo: "Dichiaro aperta la seduta!" ,
esclamò con voce chiara ed imperiosa; "La Flotta Stellare
contro la persona del Tenente Comandante Quill Voorr di Andoria!"
"Tenente Quill... si accomodi al banco degli imputati!"
Accompagnato da un furtivo contatto della mano della dottoressa sulla
sua spalla, che ebbe il miracoloso effetto di rinfrancare l'animo
dell'Andoriano e restituirgli il coraggio e la chiarezza d'idee, Quill
entrò nel piccolo banco circolare riservato agli imputati e/o ai
testimoni, e mentre questo si chiudeva, come intrappolandolo nella sua
attuale condizione di accusato, si sedette nella dura panca contenuta
all'interno di quest'ultimo.
Con voce Autoritaria, l'Ammiraglio Fressen dichiarò: "La parola
all'Accusa!"
(nel frattempo... all'interno dei circuiti logici del computer centrale
della Unicorn... F'Rann guardava ed ascoltava, mentre un turbine di
emozioni, spinte dal vento della paura, imperversava nelle sue matrici
di coscienza....
(*) Dhek è stato invitato da Fressen a partecipare all'udienza di Quill.
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