"Stabilite immediatamente un collegamento d'emergenza con la Amundsen!
Massima priorità! Fateli rientrare SUBITO!" La voce del Capitano Knight
risuonò come un colpo di frusta nella sala, risvegliando i presenti
dallo stupore, e dando inizio ad un'attività frenetica, incalzata
dall'ululare dell'allarme rosso, e dal lampeggiare delle luci
d'emergenza.
Le appendici mobili del Signor Defisol danzavano sulla console con una
grazia ed una precisione sconosciute alla maggior parte delle specie
antropomorfe, anche se, obbiettivamente, la velocità lasciava un poco a
desiderare.
"Non riesco ad ottenere un collegamento, Capitano!" disse il Filosiano,
dopo qualche secondo; "Quello che rimane dell'atmosfera è talmente
ionizzato da precludere qualsiasi tentativo di trasmissione o ricezione
dati! Inoltre, il pianeta si sta rapidamente avvicinando al punto
d'instablità critica, ed i nostri compensatori stanno già lavorando al
72% della loro capacità per resistere alle onde gravito-magnetiche che
si stanno propagando dal pianeta! Se non ci allontaniamo immediatamente,
la nave potrebbe non reggere l'onda d'urto derivante dall'imminente
disgregazione del pianeta!"
Il volto del Capitano Knight si indurì come granito, alle parole del
Signor Dephisol, e chiunque poteva avvertire la lotta interiore in atto;
dopo qualche momento, il Capitano disse, con voce dura ed inespressiva:
"Navigatore... ci porti fuori dall'orbita, distanza di sicurezza,
massimo impulso. Signor Defisol, voglio che lei continui a tentare di..."
A questo punto, la "Unicorn" fu percorsa da un'altro fremito, come un
cane che tentasse di scrollarsi delle fastidiose pulci di dosso, e
quando i membri dell'equipaggio ebbero ripreso l'equilibrio, il
navigatore disse: "Capitano! Non posso uscire dall'orbita! Il timone non
mi risponde!"
Immediatamente dopo, l'ufficiale tattico esclamò: "Capitano! i sistemi
d'arma si stanno energizzando! i cannoni phaser si stanno caricando al
massimo della capacità, ed 8 siluri quantici stanno venendo caricati nei
tubi di lancio!"
"Capitano! I sensori da combattimento stanno agganciando gli specchi!
Stiamo per fare fuoco! I comando continuano a non rispondere!"
"F'RANN!" abbaiò Knight, rivolto all'aria! "LO SO CHE CI SEI TU, DIETRO
A TUTTO QUESTO! TI ORDINO DI FERMARTI!"
Il volto dell'Andoriana virtuale apparve sullo schermo principale,
mentre la voce si diffondeva uniformemente nel ponte di comando:
< Mi
spiace, Capitano, mi creda. Quill si è tanto raccomandato che io
eseguissi fedelmente gli ordini, e che non dessi alcun fastidio o
mettessi in discussione la sua autorità, ma lei... > Il volto di F'Rann
fu attraversato da un'onda di tristezza; < lei vuole abbandonarlo! > la
sua voce iniziò ad alzarsi sia di volume che di un'ottava; < Vuole
lasciarlo morire! bruciare! IO NON GLIELO PERMETTERO'!!! > la voce di
F'Rann era un grido, talmente forte da far male; < IO SALVERO' QUILL E
PATRICK A TUTTI I COSTI! >
Quasi immediatamente, i sistemi d'arma della nave fecero fuoco
all'unisono, scaricando nello spazio una quantità d'energia sufficiente
ad illuminare una piccola città per diversi giorni; due specchi furono
investiti in pieno dai fasci provenienti dai cannoni phaser frontali
della "Unicorn", ed esplosero in una vampata bianco-azzurra, mentre gli
8 siluri quantici si dirigevano verso i loro bersagli tracciando lunghe
scie porpora nello spazio ionizzato, simili a piccole meteore
incandescenti; dopo una manciata di secondi, altri 4 specchi esplosero,
con una detonazione assai più marcata, che fu avvertita persino
all'interno della nave, sotto forma, di turbolenza.
Immediatamente dopo, la nave prese a muoversi alla massima velocità
consentita dalla situazione, mettendosi in caccia degli specchi
superstiti.
Sul ponte di comando, il Signor Dephisol esclamò; "Capitano! i sensori
stanno registrando un'enorme concentrazione d'energia proveniente dal
centro del pianeta! Enormi zolle di crosta si stanno già staccando dal
mantello e stanno venendo espulse nello spazio! Temo che il pianeta si
stia preparando a deflagrare!"
A quella di Dephisol, fece eco la voce dell'ufficiale tattico; "Scudi al
73%, in calo! Capitano! Non sopravviveremo ad un impatto frontale con
una di quelle zolle, e men che meno alla deflagrazione del pianeta!"
Il Capitano attivò il proprio comunicatore; "Knight a sala macchine!
Procedura d'emergenza! Priorità uno! disattivate immediatamente il
computer centrale! Controllo manuale! Ora!"
< Non possono sentirla, Capitano... Sono io che sontrollo le
comunicazioni, ricorda? >
"F'RANN! CI AMMAZZERAI TUTTI! DEVI FERNARTI, MI CAPISCI?"
"Capitano! Ho un segnale"
"COSA?"
"E' debole, confuso, ma... credo che si tratti dello shuttle! Stanno
tentando di uscire dall'atmosfera!"
< Sono vivi! Li hanno trovati! > Immediatamente, dal disco deflettore
della nave partì un raggio cangiante e sfavillante, che si immerse come
un arpione nella devastazione infuocata che una volta era stato il
pianeta Chamersis II.
Le luci all'interno della nave si abbassarono, mentre ogni oncia
d'energia veniva impiegata in uno sforzo titanico per strappare la
navetta al suo destino.
"Capitano! Stiamo emettendo un raggio traente di potenza inusitata! Lo
shuttle potrebbe venirne schiacciato!"
< Non si preoccupi, Sigor Dephisol... non permetterò che succeda nulla di
male allo shuttle! Ecco! L'ho agganciato! Lo tengo! >
Il raggio iniziò a retrocedere, portando con se ciò che rimaneva dello
shuttle "Amudsen", inglobato in una sfera semi-trasparente.
< Ed ora, Capitano, possiamo anche andarcene, da questo posto maledetto! >
A queste parole, i possenti motori ad impulso della nave presero vita,
iniziando a mettere centinaia di milioni di chilometri ogni secondo tra
la "Unicorn" ed il pianeta condannato; La "Amundsen" seguiva la "Unicorn"
come un pesce preso all'amo.
Dopo alcuni secondi, raggiunta una distanza di sicurezza, la navetta
venne fatta entrare nell'hangar.
"Hangar navette! Qui è il Capitano Knight! Rapporto immediato!"
"Qui hangar navette 2, Capitano! abbiamo recuperato con successo la
Amundsen! I 3 membri dell'equipaggio presentano gravi ferite, e stanno
venendo ricoverati d'urgenza in infermeria! Non sappiamo se ce la
faranno!"
< TRE? COME, TRE??? DEVONO ESSERE NOVE! NOVE!!! HANGAR NAVETTE!
I PASSEGGERI DEVONO ESSERE NOVE!!! >
"Qui hangar navette! ma chi è che parla? I passeggeri sono tre, come
da programma iniziale! Non c'era nessun altro a bordo!"
In quello stesso momento, Chamersis II detonò come solo un pianeta sa
fare.
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