U.S.S. UNICORN
Sala teletrasporto 3
Nessuno dei presenti pote' fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso
liberatorio nel momento in cui le figure indistinte che fluttuavano
all'interno dei raggi teletrasporto presero forma solida.
L'intera squadra di sbarco del Comandante Dhek si materializzo' sulla
pedana della sala teletrasporto 3. Ognuno indossava ancora la tuta
ambientale che gli aveva consentito di sopravvivere all'atmosfera ostile di
Chamersis II, ma Bright giaceva esanime a terra; l'equipe medica, che
indossava speciali tute anticontaminazione, penetro' il campo di forza che
era stato eretto attorno alla pedana e si prese immediatamente cura di lui.
- I biofiltri non hanno rilevato nessuna fonte di contaminazione
conosciuta, signore - disse il Capo teletrasporto al Capitano.
- Tanto meglio, tenente Ri'man. -
Knight mosse qualche passo in direzione della pedana e si fermo' nel punto
esatto in cui il campo di forza era stato eretto.
Istintivamente, anche i Comandanti Dhek e Quill si avvicinarono e si
sfilarono i pesanti caschi. I loro volti erano tesi, ma si scorgeva
chiaramente l'espressione di sollievo di chi era finalmente riuscito a fare
ritorno a casa dopo un viaggio lungo e faticoso.
O'Broinn invece rinuncio' a mantenere una parvenza di professionalita', ed
emise un sospiro scomposto e rumoroso, accosciandosi a terra e respirando
pesantemente, come se avesse appena sostenuto un grosso sforzo fisico.
= Ti ringrazio! = disse sottovoce.
- Piacere di riavervi a bordo, signori. -
- Mi creda, il piacere e' nostro, Capitano! - disse Dhek sorridendo.
- Comunque siano andate le cose, sono certo che abbiate svolto un ottimo
lavoro. E' successo qualcosa di veramente interessante, negli ultimi
minuti......... -
Quill, Dhek e O'Broinn si fissarono con complicita' per qualche attimo.
- ......... ma verrete aggiornati non appena riterremo che le vostre
condizioni di salute siano compatibili con la ripresa delle attivita' di
servizio. -
Knight si rivolse al medico che continuava a fare scorrere il proprio
tricorder medico sul corpo di Bright, e ad applicare gli hypo-spray che
l'infermiera gli passava.
- Come sta, dottore? -
- Molto male, Capitano. Danni ingenti al tessuto cerebrale e al sistema
nervoso centrale. Francamente, non credo ce la fara', ma tenteremo il
possibile e l'impossibile per salvarlo. -
- Piu' di questo non posso chiederle. -
Knight mosse qualche passo indietro e si rivolse al Capo Teletrasporto.
- Signor Ri'man, li teletrasporti in infermeria e........dottore.........mi
tenga informato, mi raccomando. -
- Certo signore, non dubiti. - rispose il giovane medico dall'interno del
campo di forza, prima che il raggio teletrasporto lo catturasse, assieme
all'infermiera e alla squadra del Comandante Dhek.
Il tenente Ri'man, in piedi dietro alla consolle di teletrasporto, si giro'
in direzione del Capitano. Knight si massaggio' la nuca con la mano destra,
gli rivolse un cenno di saluto e fece ritorno in plancia.
U.S.S. UNICORN
Ponte di Comando
- Come stanno, signore? - chiese Dephisol dalla propria postazione.
Il Capitano percorse la plancia a grandi passi e prese posto sulla poltrona
centrale.
- Pare che stiano tutti piuttosto bene; solo il signor Bright e' in
pericolo di vita. - disse mentre osservava con curiosita' l'oggetto che
ancora compeggiava sullo schermo principale della nave.
Il Filosiano si fece scuro in viso e riprese a vagliare i dati che
scorrevano sul terminale della consolle operativa; per pochi attimi tutti
ebbero l'impressione che la situazione non fosse cosi' grave come qualcuno
aveva temuto.
-[ Pausa di riflessione, capitano? ]-
- Mi sembra ci sia parecchio su cui riflettere, non credi F'Rann? -
-[ Perche' non chiede a Quill, a Patrick o al Comandante Dhek cosa hanno
trovato all'interno di Chamersis II, anziche' starsene qui' a guardare le
stelle?]-
- Prima di chiedere un rapporto, e' necessario verificare lo status medico
di ognuno di loro. Il tenente Bright sta morendo, se non te ne sei accorta,
e chi lo ha ridotto in fin di vita potrebbe avere attaccato anche gli altri
membri della squadra. -
-[ Beh, ci ho parlato io. Quill sostiene che Chamersis II fosse una
stazione di osservazione di qualche tipo, rivolta allo studio
dell'evoluzione dei nativi di Chamersis III. ]-
- Proprio come avevamo supposto. -
-[ Esattamente. Ma qualcosa......... ]-
- No, aspetta. Plancia a Dhek - disse picchiettando il proprio
comunicatore.
La voce del comandante Dhek risuono' attraverso gli altoparlanti della
plancia.
- Qui' Dhek. Dica, Capitano. -
- Se la sente di parlare della missione? -
- Certamente signore. -
- Benissimo. Mi dica......chi occupava la stazione di osservazione? -
Dhek trasse un respiro.
- Una forma di vita senziente, profondamente intelligente e profondamente
curiosa. Riesco ancora a cogliere un eco dei suoi schemi mentali nei miei
pensieri, signore! E' stata un'esperienza indubbiamente......interessante.-
Chi tra i presenti sapeva di Satek colse l'intonazione tipicamente
vulcaniana che Dhek aveva dato alla frase; il tenente Borani si lascio'
scappare un risolino.
Gli occhi di Knight si illuminarono dalla curiosita'.
- E mi dica Comandante: che gente e'? -
- Sono studiosi......studiosi della vita e delle infinite forme in cui essa
si presenta. Anche noi siamo molto affascinanti ai loro occhi, Capitano.
L'osservatore con cui ho condiviso i pensieri si rammarica che non ci sia
tempo per instaurare un contatto piu' profondo con noi. -
- Tempo...........perche'? Perche' non c'e' tempo? -
- L'osservatore ha commesso un errore, e ha calcolato male i tempi di
sviluppo dei chamersiani. La stazione ha esaurito le riserve energetiche
prima che i locali avessero sviluppato la capacita' di viaggiare nello
spazio; momento in cui l'osservatore si sarebbe rivelato e avrebbe
considerata conclusa la propria missione. -
- Ma i chamersiani hanno effettivamente viaggiato fino a Chamersis II, mi
pare. -
- Si', ma questo e' avvenuto almeno quattro secoli dopo il previsto. In
quel momento, l'osservatore si era gia' posto in stasi: una sorta di
letargo cosciente che gli consentiva solamente di espandere la propria
coscienza. Come ultima soluzione, l'osservatore ha deciso di instaurare un
legame mentale con una personalita' di spicco di Chamersis III affinche' si
prodigasse per portare alla luce la stazione di osservazione,
permettendogli di esporsi alla stella Chamersiana e assorbire la quantita'
minima di energia sufficiente per chiamare un proprio simile e fare ritorno
a casa. -
- Beh..... - disse Knight fissando lo schermo principale, - qualcuno e'
arrivato. -
- Esatto, ma la situazione e' ancora critica. Mi sembra di aver capito che
questa gente adotti protocolli di salvaguardia culturali piuttosto simili
alla nostra Prima Direttiva; protocolli che la situazione contingente ha
portato a infrangere. In questi casi, il popolo dell'osservatore ritiene
sia meglio cessare ogni attivita' di interferenza, e lasciare che la
popolazione locale affronti la situazione al meglio delle sue possibilita'.
Se ne andranno tra pochissimo......ma prima vogliono osservarci ancora per
qualche attimo. Purtroppo, in tutta la vicenda c'e' da mettere in conto una
profonda incompatibilita' tra gli schemi di pensiero di forme di vita
umanoidi quali gli abitanti di Chamersis III - o noi stessi - e gli
osservatori. Ogni tentativo di contatto e' risultato viziato, e ha portato
a conseguenza impreviste, come il caso del tenente Bright puo' confermare.-
- Gia'. E' una forma di telepatia? -
- Beh, non proprio. Non riesco a spiegarlo, ma direi che si tratta di un
legame psichico molto simile alla fusione mentale vulcaniana; con la
differenza che questa gente e' in grado di trasmettere i propri schemi
mentali a distanze impensabili per qualsiasi forma di vita umanoide dotata
di facolta' empatiche o telepatiche. -
- Capisco. E allora.....perche' non stanno cercando di comunicare con noi
in questo momento, se non attraverso l'emissione di onde gravitazionali
modulate? -
Dhek si schiari' la gola con un colpo di tosse.
- Non saprei signore. -
- Forse comprendono che la nostra nave e' in grado di analizzare onde
gravitazioni con maggior precisione e correttezza di quanto il nostro
cervello analizzi schemi di pensiero alieni. - osservo' Knight.
- Deduzione logica, capitano. - disse Satek per voce di Dhek.
-[ Pensavo che non ci arrivaste piu'! Si ricorda o no che ho messo a punto
un protocollo di comunicazione basato sulla rice-trasmissione di onde
gravitazionali?? ]- disse F'Rann.
- Certo F'Rann, hai ragione. Grazie mille, comandante Dhek. Si riposi, e
segua pure le operazioni dall'infermeria, se le fa piacere. -
- Certo, capitano. Dhek, chiudo. -
U.S.S. UNICORN
Ponte di comando
La natura di un'onda gravitazionale e' piuttosto complessa, e ha le sue
radici nella struttura stessa dell'universo. E' la gravita' a mantenere
coesa la straordinaria ed affascinante molteplicita' di corpi, stelle,
pulviscolo e buchi neri della via lattea, cosi' come quelli di tutte le
altre galassie dell'universo conosciuto. Se esistano altri luoghi in cui la
forza di gravita' non abbia un ruolo altrettanto preminente, per ora non e'
dato saperlo.
Il fatto stesso che l'oggetto comunicasse attraverso fasci coerenti di
gravitoni indicava un alto livello di civilizzazione, e un legame altamente
confidenziale con le leggi fisiche che regolavano ogni attivita'
dell'universo, in ogni luogo ed in ogni momento.
La Unicorn non poteva fare altro che tentare un'imitazione.
Su indicazione di F'Rann, erano state lanciate quasi duecento onde
gravitazionali, opportunamente modulate in una sorta di insolito linguaggio
che il computer della nave era certo di avere compreso.
Proprio quando la delusione iniziava a dipingersi sui volti del personale
di plancia, l'oggetto rispose nel modo a cui tutti ormai erano abituati,
con un'unica differenza: le onde che colpirono la nave in rapida sequenza,
facendo vibrare l'intera struttura in ogni sua parte ma senza provocare
danni, erano molto numerose, e giungevano ad una frequenza piuttosto
elevata.
Poi la plancia torno' ad immergersi nella quiete.
- Analisi. - disse il Capitano rivolto a Dephisol.
Qualche attimo prima che il Filosiano potesse aprire l'orifizio che tutti
ormai chiamavano "bocca", la voce del computer della nave risuono'
attraverso gli altoparlanti.
-[ Ci siamo, capitano; ci siamo. Sono certa che l'oggetto sta tentando di
adattarsi ai nostri maldestri tentativi di comunicare. Sintassi e semantica
sono corrette, ma credo che.......si', insomma, abbiamo un forte accento
federale, e gli alieni devono farci l'orecchio! ]- disse, concludendo la
frase con una risatina.
Knight non parve affatto divertito.
- Capisco. Allora non possiamo fare altro che cont.......... -
La frase fu interrotta da una scossa molto piu' violenta delle altre,
talmente vigorosa da costringere tutto il personale a tenersi ben saldo
alla propria postazione.
- Rapporto! -
- Siamo stati colpiti da un'onda gravitazionale molto intensa, signore.
30.000 G, con una velocita' di modulazione di 0.5 G al secondo e una
lunghezza d'onda di..........non capisco.........la rilevazione dei sensori
e' inconcludente, capitano - rispose Dephisol.
-[ Ma certo! E' semplicissimo! L'oggetto ha capito che i nostri sistemi
riescono ad elaborare piu' facilmente una singola onda opportunamente
modulata, piuttosto che uno sciame ad alta frequenza. Posso mostrarvi
qualcosa? ]-
Il capitano non si era ancora abituato a considerare F'Rann come un membro
effettivo dell'equipaggio, con specifiche capacita' intellettive e
professionali, ne' aveva intenzione di farlo.
- Vediamo. - rispose.
Sul visore principale, una parola si sovrimpresse alle immagini dello
spazio esterno che i sensori stavano rilevando.
< S A L V E >
Tutto l'equipaggio ammutoli', mentre il Capitano scattava in piedi ed
osservava sbigottito ogni singola lettera della parola.
Lo stupore si trasformo' immediatamente in soddisfazione.
- Allora F'Rann, traduci questo: "Sono il Capitano...... -
-[ ...."Edward Knight, della nave, ecc. ecc.". Si', si', ormai l'ho capita
la formula.]-
- F'Rann, trasmetti e basta. Evita i commenti, ti prego. - disse Knight con
voce glaciale.
-[ Fatto. ]-
Il tempo scorreva lentamente, e l'eccitazione che fino a quel momento aveva
pervaso ogni singolo membro dell'equipaggio muto' presto in delusione.
Fino a quando la nave torno' ad essere percorsa da una vibrazione profonda,
che tutti quanti avvertirono allo stomaco e nelle ossa.
< E B E L L O F A R E L A V O S T R A C O N O S C E N Z A ... C O
M U N I C A R E ... P A R L A R E C O N V O I >
Un'esplosione di entusiasmo copri' i rumori elettronici delle
apparecchiature di plancia, e il Capitano non pote' fare a meno di
sorridere soddisfatto.
- Il piacere e' nostro. Noi veniamo in pace, e vogliamo essere vostri
amici. Siete interessati ad instaurare una serie di scambi culturali tra i
nostri popoli? -
...........
...........
...........
< S I Q U E S T O S A R E B B E D E S I D E R A B I L E ... C I F A
R E B B E P I A C E R E ... C I I N T E R E S S A M O L T O >
- Magnifico. Pensate che la nostra nave sia in grado di accogliere una
vostra delegazione? -
< N O N O N E P O S S I B I L E ... F A T T I B I L E ... R E A L I Z
Z A B I L E >
- Cosa suggerite, allora? -
< C O N T A T T I A M O N O I >
- Cioe'? Non capisco. Cercate di articolare la frase in maniera diversa. -
< C O N T A T T I A M O N O I S A L U T O >
Nessuno ebbe modo di replicare: la consolle del tenente Dephisol prese ad
emettere una serie di segnalazioni sonore, e l'oggetto sferico che
sovrastava la Unicorn a cosi' breve distanza scomparve improvvisamente,
senza lasciare alcuna traccia.
- Sono entrati in curvatura, signore, e non sono piu' nel raggio dei nostri
sensori. - disse Dephisol.
-[ Ma...... ]-
- "Ma" cosa? - chiese Knight a F'Rann.
-[ l'ultima frase conteneva anche una mappa stellare, capitano. ]-
F'Rann la passo' direttamente sul visore.
- Signor Dephisol? -
- Si' signore. Si tratta.........del settore 7-2-5, nel Quadrante Beta. E'
una regione di spazio inesplorata, Capitano. -
- Uhmmm.... proprio a ridosso del Quadrante Delta. -
- Esatto, signore. -
- ...e molto lontana. - aggiunse con una punta di tristezza.
-[ Si tratta sicuramente del luogo di origine degli alieni. ]-
- Si', puo' essere. Speriamo che il Comando di Flotta decida di
approfondire la questione......o che i nostri nuovi amici mantengano la
promessa e decidano di contattarci. Ho il sospetto che saprebbero
esattamente dove trovarci. - disse Knight rilassando i lineamenti.
* TU-TUUUT *
-[ Infermeria a plancia ]-
- Plancia, dica pure dottore. -
-[ Il tenente Bright e' deceduto, signore. Non abbiamo potuto fare niente
per salvarlo. ]-
.................
- E' terribile.......veramente terribile. Sono certo che abbia fatto il
possibile. -
-[ Glielo posso assicurare, ma le sue condizioni erano veramente critiche.
Ad ogni modo, ritengo che i componenti della squadra di sbarco non siano
stati esposti a nessun tipo di organismo o micro-organismo pericoloso; a
mio parere, non esiste rischio di contaminazione. ]-
- Mi rimetto completamente al suo giudizio medico. Pensa che la quarantena
sia necessaria? -
-[ No. Direi di no. ]-
- Ottimo. Allora riferisca pure che ogni ufficiale puo' riprendere servizio
immediatamente.....sempre che non ritenga opportuno concedere un periodo di
riposo. -
-[ No capitano. Mi sembra che ognuno sia piu' che ansioso di tornare in
sella. ]-
- Perfetto. Grazie di tutto, dottore. Knight, chiudo. -
Il Capitano riempi' qualche minuto pensando alla morte del tenente Bright,
al messaggio che avrebbe dovuto preparare per la famiglia, e al discorso
che avrebbe dovuto pronunciare al suo funerale.
Come diamine avrebbe potuto spiegare alla moglie di Bright che suo marito
era stato involontariamente ucciso da una forma di vita fondamentalmente
benigna e amica?
I pensieri di Knight furono interrotti dall'apertura delle porte del
turbo-ascensore. All'interno, tre figure note emersero e fecero il loro
ingesso in plancia.
Il Capitano gli si avvicino' e strinse la mano ad ognuno di loro.
- La nave ha sentito la vostra mancanza, signori. Avete affrontato un
incarico molto delicato, e credo ve la siate cavata nel modo migliore.
Complimenti. -
O'Broinn arrossi' come un peperone, mentre Quill e Dhek si limitarono a
sorridere e a ricambiare la stretta di mano.
- Dunque ha conosciuto F'Rann, capitano. - disse Quill
- Parleremo della questione in seguito, comandante. Ora riprenda il suo
posto, e segnali il signor Dephisol per una nota di merito: l'ha sostituita
egregiamente. -
Quill attese che il filosiano terminasse i lenti movimenti che gli
avrebbero consentito di alzarsi, e torno' ad assaporare il tocco di una
consolle operativa, mentre O'Broinn riprendeva posto al timone, apparendo
altrettanto compiaciuto.
Dhek si sedette alla destra del Capitano, e pareva l'unico a mantenere
un'espressione corrucciata.
- Numero Uno, - esordi' Knight, - la prego, non appena avremo lasciato il
sistema si occupi dell'organizzazione della cerimonia funebre per il
tenente Bright. -
- Si' capitano. - rispose il Trill.
- Signore? - chiese Quill dalla propria postazione. - Stavo
pensando.....che la nostra missione non puo' ritenersi conclusa. Abbiamo
una stazione di osservazione aliena in un sistema occupato da una forma di
vita culturalmente immatura e presumibilmente incapace di gestire la
situazione. Come dovremmo comportarci ora? -
- Gia'.....bella domanda, signor Quill. Non siamo stati noi a violare la
Prima Direttiva, almeno non nel caso specifico - disse lanciando
un'occhiataccia all'andoriano, - e non abbiamo giurisdizione in questo
settore. -
- Capitano. - disse Dhek. - Vorrei farle notare che quel corpo celeste e'
fondamentale per gli equilibri gravitazionali del sistema, sia esso un
pianeta o una stazione di osservazione. -
- Giusta osservazione; e comunque, in questi casi la Flotta Stellare non e'
autorizzata ad intervenire, a meno che la situazione non giustifichi
un'eccezione. -
Trascorse qualche secondo di silenzio assoluto.
- Credo che....ehm....i chamersiani si accorgeranno presto di cio' che e'
accaduto, se gia' non l'hanno fatto. - disse timidamente O'Broinn.
- Lo credo anch'io, ma in questo momento abbiamo le mani legate. - rispose
Knight.
- Signor Borani, apra un canale con il Comando di Flotta. Voglio parlare
con l'Ammiraglio Fressen. -
- Si' signore. -
Fu una conversazione lunga ed articolata. Il capitano, e tutti gli
ufficiali coinvolti nella vicenda, esposero chiaramente i fatti ed attesero
che l'anziano Ammiraglio prendesse una decisione.
Fu Fressen a concludere la conversazione:
- La vostra missione puo' ritenersi conclusa, capitano. Abbandonate il
sistema, e presentate un rapporto completo e dettagliato al Comando.
Valuteremo l'inquinamento culturale e, se necessario, adotteremo le
contromisure necessarie. Ottimo lavoro, signori. Complimenti. -
- Grazie Ammiraglio. Knight, chiudo. -
Si respirava un'aria di lieto fine, con l'unica ombra della morte del
tenente Bright.
Gli ufficiali che erano stati colti di sorpresa dall'attivazione degli
specchi stavano bene, anche se il Comandante Goryme aveva perso l'uso degli
occhi e aveva dovuto accettare un impianto artificiale.
I danni erano in fase avanzata di riparazione, e non mettevano a rischio la
funzionalita' della Unicorn.
La nave si avvicino' a Chamersis III con la massima discrezione, e prese
contatto con la squadra del Tenente Newport.
Il quartier generale fu smantellato con la stessa rapidita' con cui era
stato installato, e il Comandante Quill calcolo' con esattezza esasperata i
momenti in cui un teletrasporto non sarebbe stato rilevato dai satelliti
che orbitavano attorno al pianeta.
Fu estremamente piacevole rivedere la figura del Tenente Krugar al tattico,
mentre all'interno dell'hangar navette 3, Newport osservava con occhio
critico il lavoro che i tecnici stavano svolgendo sulla Shyron Yurik in sua
assenza.
Qualcuno, in seguito, avrebbe parlato di nottate di lavoro ininterrotto per
riportare la signorina allo splendore che meritava.
Ma si sapeva che attorno alla figura del Tenente Newport circolavano da
tempo voci e leggende difficilmente verificabili.
In plancia, tutti occupavano la propria postazione.
- Cosa si prova ad affrontare una fusione mentale indiretta con
un'intelligenza aliena, Numero Uno? - chiese Knight a Dhek.
- Per indiretta intende effettuata grazie ai talenti e ai ricordi di un mio
ospite precedente, vero? Beh.....e' sempre una bella esperienza, Capitano.
Ti porta vicino alle corde intime della coscienza di un individuo piu' di
quanto sia possibile attraverso i convenzionali mezzi di comunicazione. Per
qualche attimo, ho *provato* in prima persona la profonda curiosita' e
l'interesse dell'alieno. Ma io non sono piu' un vulcaniano, e la mia e'
stata solo la pallida imitazione di una fusione mentale. Di sicuro la
dottoressa Selenjak potrebbe riferirle sensazioni e dettagli piu' precisi.
Pero'......e' stato sicuramente affascinante. - rispose Dhek sorridendo.
- Non sappiamo se e quando li rivedremo. - osservo' Quill.
- Purtroppo no, comandante. Possiamo solo sperare che la loro curiosita' li
spinga nella nostra direzione, come la nostra ci spinge verso la loro. -
disse Knight
- Tenente O'Broinn........tracci una rotta per il Centro Medico Federale
piu' vicino. -
Le dita di O'Broinn volarono veloci sulla consolle di navigazione.
- Rotta tracciata per il Centro Medico "Triven Soth", capitano. -
- Curvatura 5. Attivare. -
Sottofondo musicale in crescendo.
Panoramica esterna: la telecamera scorre lentamente sullo scafo della nave,
soffermandosi sul ponte di comando e sul numero di registrazione nella
sezione a disco, tra luci di posizione lampeggianti.
La nave scorre in avanti e la telecamera inquadra il corpo principale,
gremito di piccole finestrelle illuminate, fino a quando inizia a scorgersi
la parte posteriore.
All'improvviso, le gondole si illuminano e la Unicorn schizza in avanti
entrando in curvatura.
La camera continua ad inquadrare lo spazio vuoto per qualche secondo, per
poi spostarsi verso Chamersis III.
Sigla finale di "Star Trek - The Motion Picture"
-= F I N E =-
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