CHAMERSIS II
Ionosfera superiore
- Amundsen a Unicorn. Incontriamo forti perturbazioni! Stiamo ballando
parecchio, qui'! -
Lo Shuttle piombava verso la superficie del pianeta sfrecciando attraverso
gli strati superiori dell'atmosfera, e i tre occupanti della navetta
scoprirono nuovi modi di descrivere un "viaggio turbolento": invece di
affondare dolcemente nella ionosfera, cullati e coccolati dai perfetti
meccanismi di stabilizzazione e di smorzamento del mezzo, i componenti
della squadra di recupero avevano l'impressione di trovarsi nel bel mezzo
delle colossali formazioni cicloniche tipiche delle giganti gassose, e di
sforzarsi nel vano tentativo di contrastare la violenza di una
perturbazione planetaria che avrebbe disintegrato lo shuttle e i suoi
occupanti a livello sub-atomico.
Il pilota della navetta aveva gia' disattivato tutti i sistemi di
stabilizzazione; inutile sprecare energia preziosa in un ridicolo tentativo
destinato al fallimento. Risultato immediato: gli occupanti del mezzo
avevano una precisa idea di come ci si dovesse sentire all'interno di uno
di quei disintegratori meccanici di Toledite ancora in uso dai fabbricanti
di legno sintetico nel sistema Mengeti.
Il tenente Peters fece l'impossibile per salvaguardare il prezioso
equipaggiamento su cui la squadra faceva affidamento per il recupero del
gruppo scomparso, mentre il pannello trasparente dell'abitacolo di
pilotaggio restituiva solo spesse nuvole di sabbia che gli sfrecciavano
contro.
Il rumore sordo e profondo provocato dalle vibrazioni costringeva i
componenti della squadra a gridare tra di loro per sentirsi, e rimanere
tutti quanti in silenzio non era sufficiente per riuscire a cogliere con
chiarezza le comunicazioni dalla Unicorn.
U.S.S. UNICORN
Ponte di comando
- Vi sentiamo molto male Amundsen. Ripetete, prego. - disse il capitano
rivolto agli altoparlanti della plancia che avrebbero dovuto trasmettere la
voce del tenente Peters, e che invece si limitavano a restituire forti
scariche di statica e bisbigli inintelligibili.
- .......<zzzzzzz>..........Amun...en........Unicorn. Incontriam........rti
pertur<zzzz>zion.......iamo ball...<zzzz> o parecchio..... -
- Signor Dephisol, - disse Knight rivolto al filosiano, - come mai le
comunicazioni sono cosi' disturbate? -
Dephisol fisso' perplesso la propria consolle e rispose dopo qualche
secondo, scuotendo lievemente il capo:
- Onestamente capitano.....non saprei. Quello che sta succedendo su
Chamersis II invalida clamorosamente tutte le stime e i modelli che il
computer ha elaborato; c'e' una gran numero di parametri i cui valori non
sono congruenti con le rilevazioni ai sensori. In parole povere, temo di
non essere in grado di prevedere gli sviluppi delle perturbazioni
atmosferiche che in questo momento stanno interessando l'area di sbarco. Se
dovessi fare affidamento sulle simulazioni teoriche, sarei portato a dire
che il fenomeno ciclonico dovrebbe spostarsi molto velocemente in direzione
sud - sud ovest, abbandonando la zona di interesse tra non piu' di 25 - 30
minuti, ma sta di fatto che esistono altre previsioni clamorosamente
smentite dai fatti, come la ionizzazione dell'atmosfera. -
- Si spieghi, tenente. -
- Il segnale di soccorso della Shyron Yurik e' giunto a noi senza grossi
problemi; non proprio forte e chiaro, ma comunque intelligibile. Ora invece
le comunicazioni sono decisamente piu' difficoltose. Una variazione cosi'
repentina nel livello di ionizzazione dell'atmosfera non e' spiegabile
utilizzando i modelli che i planetologi della Federazione hanno elaborato,
e che, finora, si sono sempre dimostrati validi. E poi c'e' questa
perturbazione, che su un pianeta sabbioso privo di acqua e con
precipitazioni zero e' piuttosto inusuale. -
- Qual e' la sua valutazione, tenente? Qualche agente esterno che ancora
ignoriamo? -
- Non direi, capitano. A mio avviso, quel pianeta non e' fatto come un
pianeta normale. So che nessuna rilevazione ha fatto emergere anomalie di
sorta, ma i fatti e le analisi che sto svolgendo stanno portando alla luce
uno scenario che stride chiaramente con quello di un normale planetoide di
classe K. -
Dephisol fisso' il capitano negli occhi per pochi attimi, durante i quali
un silenzio glaciale calo' sulla plancia.
- Questa storia mi piace sempre meno. - disse Knight. - Cosa mi dice degli
specchi, hanno qualcosa ha che fare con le sue analisi? -
- Paradossalmente, gli specchi orbitali sono l'ultima delle mie
preoccupazioni in questo momento. Fino ad ora, nulla lascia presagire che
possano divenire operativi in tempi rapidi, e in stato di quiete la loro
presenza e' assolutamente irrilevante. - rispose Dephisol.
Knight si passo' una mano tra i capelli e si gratto' la nuca.
- Molto bene. Prosegua le analisi, signor Dephisol, e veda se riesce a fare
qualcosa per rendere piu' chiaro il segnale della Amundsen. -
- Si' signore. -
CHAMERSIS II
Stratosfera inferiore
Pareva impossibile, ma i venti che minacciavano di sgretolare anche lo
scafo rinforzato al Tormònio della Amundsen allentavano lentamente la loro
morsa, mentre le nuvole iniziavano a mostrare squarci di sereno attraverso
i quali era possibile scorgere la brulla e rovente superficie sabbiosa del
pianeta.
- Buone notizie, tenente. - disse il pilota dello Shuttle a Peters. - Pare
che la perturbazione si stia muovendo. Se diminuiremo la velocita' di
discesa potremo aspettare di essere usciti completamente dal ciclone, per
poi atterrare. Non siamo molto lontani dalla zona di sbarco della squadra
del comandante Dhek. -
- Ah.....diavolo Wolan.....questo volevo sentirti dire! E smettila di
chiamarmi "tenente", altrimenti dovro' chiamarti "comandante" e ti
ricordero' in continuazione che sei piu' vecchia di me! -
Il Tenente Comandante Wolan Goryme rivolse a Peters un sorrisetto smorfioso
e torno' immediatamente a concentrarsi sui comandi della navetta quando una
delle ultime, violente raffiche di vento rischiarono di fare cadere tutti
dalla propria poltroncina.
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