La squadra avanzava in silenzio lungo il corridoio che avrebbe dovuto
condurli dal padrone di casa. Bright e il suo tricorder aprivano la fila,
mentre O'Broinn manteneva l'ultima posizione.
L'umidita di quel luogo era eccezionale se paragonata al deserto che li
aveva accolti sulla superficie del pianeta. Era evidente che qualcuno aveva
'terraformato' il sottosuolo per impiantare una specie di base... D'altra
parte i meccanismi ovoidali di supporto vitale erano segno non dubitabile
che una qualche forma di vita intelligente fosse passata di li'...
Chissa' poi come era fatta questa specie... Dalla forma dei manufatti
O'Broinn non riusciva a dedurre alcun plausibile particolare del loro
aspetto.... Sperava solo che non fossero ostili. Ma d'altra parte non
avevano rilevato la presenza di nessun sistema di difesa o di offesa...
Nessuna arma, insomma, solo strumenti per il mantenimento della vita, niente
che fosse destinato a uccidere. Ma anche queste erano solo congetture: come
faceva ad essere cosi' sicuro di non essere sotto il tiro di qualche arma
tanto imprevedibile quanto mortale?
In effetti il loro ospite poteva tranquillamente stare solo aspettando il
momento opportuno per colpire la squadra. Forse stava solo scegliendo la sua
prima vittima... Chi avrebbe colpito per primo? Se fosse stato tatticamente
accorto avrebbe dovuto scegliere proprio lui, visto che chiudeva la fila del
gruppo... In questo modo avrebbe potuto tentare di usare l'effetto sorpresa
piu' volte...
L'irlandese degluti', istintivamente guardandosi dietro le spalle.
Ma forse erano solo timori infondati. Probabilmente l'alieno aveva una tale
forza e una tecnologia talmente avanzata che avrebbe potuto colpire tutta la
squadra in una volta sola... Magra consolazione davvero...
Il giovane timoniere continuo' per un bel pezzo a sprofondare nei suoi piu'
oscuri pensieri e cattivi presagi, e solo dopo un po' di tempo si accorse
che il rumore dei passi dei suoi compagni si era fatto stranamente lontano.
Punto' la sua lampada in avanti, cercando di raggiungere il gruppo con il
suo fascio di luce, ma non riusci' a superare la pesante oscurita' che gli
si era parata davanti...
"Avranno aumentato il passo..." cerco' di
rassicurarsi cominciando a sua volta ad aumentare l'andatura...
"Mi devo
essere distratto... assorto com'ero... e non mi sono accorto che si stavno
allontanando..."
In pochi secondi si ritrovo' a correre.
Corse per un bel po', ma niente. Il rumore del resto della squadra era
scomparso del tutto...
Senti' il panico montargli dentro... E ora? Se fosse stato in montagna,
avrebbe cominciato a soffiare forte nel sui fischiett... La mano destra
saetto' a cercare il comunicatore: eccolo il suo fischietto!
Rinfrancato, schiaccio' il comunicatore e disse:
"O'Broinn a Dhek! Ehm... credo di essermi... ehm... perso... ehm... E'
probabile che sia rimasto indietro. Potreste aspettare mentre vi raggiungo?"
Come si sentiva stupido! E dire che la squadra faceva affidamento sul suo
senso dell'orientamento per tornare indietro... Certamente lo avrebbero
rimproverato duramente... per non parlare del fatto che lo avrebbero preso
in giro per un bel pezzo su questa storia...
Comunque l'importante era che la squadra si ricomponesse... per il bene
della missione... ehm...
il comunicatore pero' non gli restitui' null'altro che silenzio. Qualche
scarica elettrostatica... e soltanto silenzio.
"O'Broinn a com. Quill. Risponda...ehm... per favore...." cominciava a
sentirsi nuovamente disperato...
Niente da fare. Sembrava che qualcosa bloccasse il comunicatore, come se ci
fosse un dispositivo che disturbava le frequenze di trasmissione.
L'irlandese si guardo' intorno. Solo roccia e oscurita'... Nessun segno che
gli consentisse di capire dove si trovasse. Meno male che la sua torcia non
lo aveva abbandonato...
Valuto' la possibilita' di tornare indietro, ma non gli sembro' una opzione
troppo allettante. In fondo non gli sembrava di aver cambiato direzione....
Era sicuro che i suoi amici fossero davanti a lui. Beh... 'quasi' sicuro...
Ma non aveva molte altre opzioni. Riprese a camminare scandagliando con la
torcia ogni cm quadrato di roccia, cercando un segno, una traccia, che gli
confermasse di essere sulla pista dei suoi colleghi.
Camminava da un tempo che gli sembrava interminabile quando giunse in una
specie di slargo. Davanti a lui una serie di aperture, una piu' buia di
un'altra.
Sconfortato, O'Broinn si domando' come avrebbe mai potuto scegliere quella
giusta! E poi giusta per cosa? Per tornare in superficie? Per ritrovare i
suoi compagni? oppure per raggiungere il loro ospite?
All'improvviso gli sembro' che un'ombra di muovesse all'interno di uno dei
tunnel. "Com. Dhek? Sig. Quill?" non era troppo convinto... ma non intendeva
nemmeno pensare di aver incontrato il minotauro che abitava quel dedalo di
corridoi rocciosi e umidi...
Un passo alla volta si avvicino' al tunnel in questione. Sempre rifiutando
la possibilita' di aver incomtrato uno dei creatori di quella struttura
sotterranea... "E' lei sig, Bright?" La luce della torcia cercava
disperatamente di farsi strada in quella oscurita' quasi solida, ma riusciva
solo a illuminare frammenti della sala, piu' che altro riflessa dalla lucida
roccia.
"Com. Quill?"
"Sono qui."
O'Broinn lancio' un grido, voltandosi di scatto e facendo un balzo
all'indietro, quando la voce dell'Andoriano risuono' forte ed inaspettata
alle sue spalle.
"Sig. O'Broinn... Tutto a posto?
"Ehm... si..cioe' no... Voglio dire... Ora che l'ho trovata... cioe' che mi
ha trovato..."
Nel bel mezzo degli inarticolati balbettii che O'Broinn emetteva,
l'irlandese fu colto da una preoccupante rivelazione.
"...com.Quill... Ma se lei e' qui.... Chi e' che ho visto in quel tunnel?" e
punto' la sua torcia verso il cunicolo alle sue spalle, dove aveva visto il
movimento che lo aveva messo in allarme. Ancora una volta, il raggio di luce
non riusci' a passare del tutto attraverso il buio impenetrabile che li
circondava, ma questa volta riusci' a illuminare il punto indicato dal
timoniere abbastanza da permettere ai due di trovare un pezzo di stoffa
marrone strappato da uno spuntone di roccia. Indubbiamente non apparteneva
ad un'uniforme federale…
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