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SQUADRA DI RECUPERO di Paolo Maroncelli
9 ottobre 1999

    U.S.S. UNICORN
    Ponte di comando

    - Unicorn a Dhek. -
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    - Unicorn a Quill. -
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    - Unicorn a Squadra di sbarco. Squadra di sbarco, ci ricevete? -
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    - Analisi, signor Dephisol. - disse Knight all'Ufficiale Scientifico, dopo aver stretto la bocca in una smorfia.
    - Pare che l'intera superficie del pianeta sia interessata da fenomeni atmosferici di forte intensita'. Nessuna precipitazione, ma rilevanti sbalzi di pressione che generano violente correnti d'aria e formazioni cicloniche di grandi dimensioni. -
    - Forme di vita? -
    Dephisol scruto' la propria consolle per qualche secondo e rispose:
    - Non rilevo nessuna forma di vita, capitano, ma l'atmosfera e' fortemente ionizzata a causa degli effetti elettrostatici causati dall'attrito della sabbia, e la precisione delle letture ai sensori e' ridotta al 73 per cento. -
    Un margine di errore che lasciava ancora posto alla speranza.
    - Immagino che il teletrasporto non sarebbe agevole. - disse il Capitano.
    - Decisamente no, signore. Credo che sia possibile individuare una finestra di sbarco, ma potrebbe essere difficile stabilirne una per il rientro in tempi determinati. Sto dando per scontato l'utilizzo di almeno un gruppo di amplificatori di segnale, capitano. -
    - Allora dovremo agire diversamente. Knight a Sala Macchine. - disse il capitano dopo aver attivato il proprio comunicatore.
    - Qui' Tripitaka - rispose l'attuale responsabile della sezione tecnica attraverso l'interfono. - Stavo per chiamarla signore. Abbiamo ultimato le modifiche ad uno dei nostri shuttle, ma le posso assicurare che questo e' tutto quello che e' possibile fare in tempi rapidi. Ci raggiunga all'hangar navette 2 e potra' controllare di persona. -
    Considerando che Tripitaka e il suo staff erano al lavoro da meno di venti minuti, il risultato sarebbe comunque parso stupefacente......una sorta di piccolo miracolo.
    - Bene. Knight, chiudo. - disse il capitano. - Signor Dephisol, a lei il comando. Continui a battere la superficie del pianeta palmo a palmo, se necessario. -
    Si alzo' in piedi e raggiunse il turbo-ascensore a passo spedito.

    Hangar Navette 2

    Un tecnico era ancora chino sotto la struttura e stava armeggiando con un attrezzo che Knight non riconobbe, ma cio' che i presenti avevano davanti poteva essere considerato il risultato finale.
    Il grande spazio dell'Hangar Navette 2 era occupato unicamente dalla figura di un piccolo shuttle di tipo 6; il capitano osservo' il veicolo con attenzione e non pote' fare a meno di notare che erano state apportate numerose modifiche. Sulla parte superiore della carlinga era stato installato un modulo completamente nuovo, realizzato e montato senza curarsi dell'aspetto sgraziato che la grande scatola metallica conferiva alla navetta. Due piccoli rigonfiamenti sporgevano ai lati dello shuttle, appena sotto la linea mediana, e tutto lo scafo pareva avere un aspetto......diverso, senza che fosse possibile individuare qualche elemento specifico che giustificasse la sensazione.
    Il capitano si avvicino' al veicolo e Tripitaka gli si affianco'.
    - Abbiamo sovralimentato i sistemi di stabilizzazione e di smorzamento - disse l'ingegnere indicando le sporgenze ai lati della navetta, - e abbiamo installato un accoppiatore supplementare per bilanciare lo squilibrio nei banchi di condensazione e nel nucleo centrale di distribuzione. -
    Tripitaka si stava indubbiamente riferendo al modulo che sporgeva sul tetto dello shuttle.
    - Inoltre, - continuo' l'ingegnere, - tutto lo scafo e' stato rivestito con micro-fribre di Tormònio pesante. -
    Knight aggrotto' la fronte e fisso' Tripitaka perplesso.
    - Si', so a cosa sta pensando - disse quest'ultimo. - Le fibre di Tormònio normalmente non cristallizzano sul Duranio, ma e' l'unico materiale a nostra a disposizione che possa essere replicato e lavorato in tempi rapidi. Per applicarlo allo shuttle abbiamo dovuto bombardare lo scafo con un fascio di Limen, modificando la struttura molecolare del Duranio. Il Tormònio ha aumentato la resistenza dello scafo del 300 percento, ma il procedimento che abbiamo adottato per applicarlo permette alle fibre di rimanere coese al Duranio per un periodo di tempo limitato. Non piu' di due, forse tre ore, dopo di che le fibre si volatilizzeranno nell'aria e la navetta risultera' molto piu' fragile del normale a causa dell'indebolimento della struttura con il Limen. Inutile dire che ogni sistema secondario e' stato eliminato o by-passato; il supporto vitale all'interno della navetta sara' appensa sufficiente per due viaggi orbita-superficie. Andata e ritorno. -
    Il capitano passo' una mano sullo scafo dello shuttle e avverti' la rugosita' delle fibre di Tormònio.
    - E' un ottimo lavoro, tenente. Sono semplicemente sbalordito. Faccia i miei complimenti a tutta la sezione tecnica. -
    Tripitaka esibi' un sorriso. - Lo faro' senz'altro, signore. -
    Knight ritrasse la mano e torno' a passo spedito verso l'uscita dell'Hangar, picchiettando il proprio comunicatore durante il tragitto.
    - Knight a Peters. -
    - Qui' Peters. - rispose il giovane Ufficiale che sostituiva Krugar al tattico.
    - Assembli immediatamente una squadra di recupero e la riunisca all'Hangar Navette 2 con tutto l'equipaggiamento. Lo shuttle Amundsen e' stato modificato per resistere alle perturbazioni di Chamersis II. Lei assumera' il comando della squadra. Tutto chiaro? -
    Peters fu indubbiamente colto di sorpresa. Era fresco di promozione, e sulla nave c'erano sicuramente elementi piu' esperti e capaci di lui, ma l'orgoglio del giovane ufficiale che non vuole deludere il proprio capitano prese il sopravvento.
    - Agli ordini, signore. Peters, chiudo. - rispose solerte.

    Ponte di Comando

    I sensori esterni inquadrarono la navetta che, dopo aver abbandonato il ventre materno della Unicorn, si precipito' verso la superficie ostile di Chamersis II a grande velocita', forte delle modifiche che l'avevano resa incredibilmente solida e resistente.

    Hangar Navette 3

    Nel frattempo, il tenente Tripitaka e la sua squadra osservavano sconsolati la Shyron Yurik. Pareva impossibile che una nave cosi' robusta avesse potuto ridursi in questo stato.
    Inutile piangersi addosso.
    - Coraggio signori. Qualcuno si arrabbiera' molto se al suo ritorno non dovesse trovare questa signorina in perfetta forma! -



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