Post precedente: "Segnale di pericolo - parte II"Post successivo: "Due importanti scoperte"Primo post della missione: "Specchi di sabbia - parte I"Ultimo post della missione: "La fine"Missione precedente: "Base Stellare 137: Un Nuovo Inizio"Missione successiva: "Centro Medico Triven Soth"Apre una pagina adatta alla stampaPagina stampabile MISSIONE: Specchi di sabbia
 50 
WE ARE NOT ALONE di Fabio Patricolo - Marco Dalmonte
18 settembre 1999

    "Dio che botta!" si lamento' O'Broinn rialzandosi dolorante dal pavimento roccioso su cui era piombato insieme con il resto della squadra. Si ripuli' rapidamente della polvere che si era posata sul suo casco e comincio' a sondare l'integrita' della sua tuta.
    Per fortuna non c'era nemmeno un graffietto... Soddisfatto rivolse la sua attenzione ai suoi compagni: riusciva a sentire attraverso il casco il loro respiro ritmico e leggermente affannato (chissa' come suonava il suo nei loro caschi). Capto' anche qualche imprecazione mormorata a denti stretti... "Buon segno..." penso' sorridendo.
    Comunque sembrava che nessuno si fosse ferito, e infatti tutti si rialzarono in piedi senza problemi.

    La luce dei proiettori non riusciva a squarciare del tutto l'oscurita' che li circondava, ma era evidente che si trovavano in un cunicolo. Il timoniere avvicino' la mano ad una parete e senti' la superficie.
    "Strano." disse a voce alta.
    "Cos'e' 'strano'?" gli chiese Quill
    "Ehm... Signore... Stavo notando che la parete rocciosa e' estremamente levigata...ehm....sembra.. cioe'... non vorrei dire stupidaggini... ma ecco... ehm..potrebbe essere che..."
    "Tenente... La smetta di balbettare e venga al punto."
    "Si certo. Ecco... ehm...sembra che questo cunicolo non sia naturale... Comandante. Sembra quasi che... ehm... e' come se fosse stato scavato...."
    Punto' il fascio di luce verso l'oscurita' davanti a loro.
    "Ehm.. Signore... Anche la direzione del cunicolo e' molto regolare: mi sembrerebbe strano pensare che si tratti una cavita' naturale... Se poi...ecco.. aggiungiamo quello strano...ehm... soffio... che ci ha portato qui in fondo... ecco..." degluti' e si affretto' ad aggiungere " Ma certo e' solo una mia opinione, Signore... ecco... cioe' voglio dire... probabilmente sto dicendo solo stupidaggini... magari... ecco..."
    Degluti' di nuovo e decise che l'unica via di fuga era riparare in un dignitoso silenzio, aspettando che fosse qualcun altro a trarre le conclusioni dalle sue strampalate osservazioni.

    "Intende forse dire che potremmo trovarci in una cavità scavata da qualche enorme creatura?" azzardò Bright. O'Broinn parve incerto, poi scosse il capo.
    "No, non era esattamente quello che avevo in mente.." ma fu interrotto nuovamente dalla voce del Comandante Dhek che tuonò dentro ai caschi dei presenti.
    "Ma che razza di posto è questo?" coloro che erano già rinvenuti si girarono sorpresi a guardare il trill che si rialzava faticosamente da terra. Lo stava aiutando il Guardiamarina Taylor, mentre nel frattempo il gruppo si era ricompattato in un angolo della enorme caverna. I fasci delle torce da polso illuminarono Dhek e la donna mentre si dirigevano verso di loro, e tutti notarono che il trill zoppicava vistosamente.
    "Forse sarebbe meglio tenere ferma la gamba" azzardò Taylor "Potrebbe essere rotta e qui non abbiamo l'attrezzatura per saldare l'osso.."
    "Non diciamo sciocchezze!" protestò Dhek "Si tratta di una banale slogatura. E comunque non credo ci sia altra soluzione: se voglio uscire da qui dovrò camminare." finì puntando il raggio della sua torcia tutt'intorno per farsi un'idea migliore della situazione.
    "Credo che possa esserci un'altra alternativa." sentenziò il boliano.
    "Potremmo risalire dal condotto da cui siamo precipitati usando i jet-pack di cui siamo dotati."
    "Un'ottima idea" concordò Dhek rasserenato. "Ora che abbiamo trovato il modo per uscire, direi che non abbiamo più tanta fretta. Cominciamo ad esplorare la zona.. a meno che non lo abbiate già fatto mentre io facevo un pisolino.."
    Intervenne Quill: "In effetti, io e il Tenente Bright abbiamo già effettuato alcune rilevazioni. L'atmosfera è simile a quella della superficie del pianeta, solo più ricca di anidride carbonica."
    "Non c'è motivo che vi sia qui, sottoterra, una concentrazione maggiore di anidride, stando ai rilevamenti geologici effettuati sia sul campo che dalla Unicorn." spiegò Bright. "Il fatto dovrebbe essere messo in relazione con il campo di smorzamento che abbiamo registrato poco prima di essere risucchiati qui... a mio parere." concluse il boliano, guardando poi in direzione di Quill, come in attesa di una conferma. L'andoriano non diede segno di aver recepito il segnale, poichè pareva immerso nei propri pensieri.
    "Se non mi sbaglio, prima di venire risucchiati quaggiù, lei Tenente O'Broinn mi stava dicendo che il campo di smorzamento in queste grotte si dissipa con un ritmo regolare di 20 cicli al secondo?" chiese Dhek continuando a guardarsi intorno mentre si reggeva a Taylor. Sentendosi nuovamente chiamato in causa, O'Broinn si affrettò a rispondere:
    "Sissignore, è esatto."
    "E avete anche detto che era quanto bastava per trattenere fuori i detriti accumulati sulla superficie.." continuò Dhek
    "Corretto anche questo, Comandante.. e se mi permette... ha notato quanto sono levigate le pareti di questa caverna?" Era l'occasione buona per vedere se qualcun altro poteva dar voce alla sua idea senza esporsi troppo, pensò Patrick.
    Dhek, che già da tempo stava fissando l'antro in cui erano caduti, riprese il discorso: "Tenente Bright, lei crede che quelle formazioni ovoidali possano essere naturali?" Il boliano si avvicinò agli oggetti, che emettevano uno strano ronzio sommesso, e li analizzò col tricorder.
    "Decisamente non sono naturali, signore. Direi che invece sono manufatti di alta tecnologia. Anche se a dire la verità non riesco a capirne la funzione.. però.."
    "Credo che servano per produrre il campo di smorzamento e filtraggio che circonda Chamersis II e il suo interno." sentenziò Quill. Tutti si girarono a guardarlo. "E credo anche che qui si stia nascondendo qualcosa che non siamo ancora riusciti a scovare..."
    "Dunque non crede sia un'ipotesi azzardata pensare che ci troviamo all'interno di una qualche camera costruita artificialmente?" propose Dhek.
    "Assolutamente. Però non abbiamo ancora tutti i tasselli del puzzle.." concluse Quill enigmatico.
    "Bene allora, signori. Cominciamo a cercare i pezzi mancanti. Voglio un rilevamento completo della struttura di questa camera. trovate se esistono altri cunicoli o condotti e cercate la presenza di altre costruzioni artificiali. Io e il Comandante Quill esamineremo più da vicino quelle strutture ovoidali." ordinò Dhek.
    I membri della spedizione cominciarono subito i loro rilevamenti.
    "Ah, un'ultima cosa!" aggiunse il trill "Girate in coppia: non si sa mai che trovassimo qualche abitante che non sopporta gli intrusi in queste gallerie.."



Torna all'inizio della pagina