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DE PROFUNDIS di Luigi Russo
16 agosto 1999

    Il Comandante Dhek si ringraziò mentalmente per la sua lungimiranza, mentre preparava la corda; con un pò di fortuna, il piccolo incidente capitato ad O'Broinn si sarebbe potuto rivelare provvidenziale; "Tenga duro, O'Broinn!" comunicò, mentre, aiutato dagli altri, allacciava l'imbragatura di sicurezza.
    "Stiamo arrivando! non si muova, potrebbe essere pericoloso!"

    "Ricevuto, Comandante! Niente paura, non andrò proprio in nessun p-p-posto!" rispose l'ufficiale.

    Dopo pochi momenti, Dhek toccava dolcemente terra accanto ad uno scomposto O'Broinn; "Tutto bene! potete scendere!" disse, mentre si chinava sul corpo del giovane timoniere, facendo scorrere il tricorder medico sul braccio ferito.

    "Non vedo fratture, per fortuna, ma mi pare ci sia una slogatura, all'altezza della spalla... niente paura, ho quello che ci vuole"; con queste parole, Dhek estrasse una BMC ("Bones McCoy" - nomignolo ufficioso per definire le pistole pneumatiche)dalla piccola borsa medica, e dopo averla caricata con un medicinale polivalente, la applicò alla spalla di O'Broinn(*).

    La BMC sibilò, e pochi secondi dopo, l'espressione dolorante di O'Broinn lasciò il posto ad una più consueta tonalità rosso imbarazzato; in quel momento, gli altri membri della squadra, uno dopo l'altro, toccavano terra accanto ai due.

    "Ci sono problemi, Comandante Dhek?" chiese Quill, mentre si liberava dell'imbragatura.

    "Contusioni, ematomi e una slogatura all'altezza della spalla... la tuta è a posto, per fortuna. Ho somministrato un sedativo antinfiammatorio ad ampio spettro."

    "Ha rilocato i tendini ed i legamenti? Ci sono danni alla cuffia cartilaginea?" chiese Quill, mentre si avvicinava ad O'Broinn.

    "Io sono un ufficiale, non un dottore, Comandante Quill!" rispose Dhek, piccato; "Non mi fido ad utilizzare un attrezzatura medica che non conosco perfettamente."

    "Saggia decisione. Fortunatamente, sono qualificato come imfermiere di 2° livello, e se si tratta di una semplice slogatura, credo di poterci porre rimedio. Posso utilizzare l'apparecchiatura medica, Comandante?"

    Dhek porse a Quill la borsa senza commmentare, il quale scandì nuovamente il corpo dell'umano; "La sua diagnosi è esatta e precisa, Comandante... non ci sono traumi gravi a livello tissutale, ed ogni organo è intatto. Credo che con questo..." Quill frugò per qualche istante nella borsa, estraendone un atrezzo simile ad un phaser, con il quale irradiò brevemente la spalla ed il braccio di O'Broinn; "... dovrebbe già sentirsi meglio."

    O'Broinn mosse il braccio, estendendolo cautamente, aprendo e richiudendo la mano; "G-g-grazie, Comandante Quill... Va m-molto meglio."

    "Finalmente una buona notizia!" Commentò Dhek.

    "Ahem... io aspetterei a rallegrarmi, Comandante..." la voce apparteneva a Bright, ed aveva un tono preoccupato. Tutta la squadra si girò all'unisono verso il Boliano.

    "Che intende dire, Tenente?" chiese Dhek.

    "Temo proprio che siamo tagliati fuori, Comandante." rispose lo scienziato, "Del tutto."

    La voce del Comandante Dheck risuonò come un tuono; "cosa vuol dire, <<tagliati fuori>>? si spieghi!"

    "Beh, ecco... non ricevo più segnale dalla "Shyron Yurik", nè dalla "Unicorn", e persino i nostri comm-badge, sembra si trovino ad un centinaio di chilometri di distanza l'uno dall'altro!" Il tenente Bright sembrava alquanto infelice, nel riferire queste novità.

    Quill, finito di portare soccorso ad O'Broinn, attivò il proprio tricorder scientifico, facendolo ticchettare e sibilare; dopo qualhe momento, sempre continuando ad esaminare il minuscolo apparecchio, disse: "Rilevo un campo di smorzamento, essenzialmente simile al primo anche se di potenza assai inferiore, che copre per intero l'imboccatura dalla quale siamo scesi; peculiarmente, il campo non sembra essere stabile: secondo il mio tricorder, si sta formando e dissipando in continuazione, con un ritmo fisso di 20 cicli al secondo. E' chiaramete un effetto voluto."

    Per alcuni secondi, un perplesso silenzio calò all'interno del tunnel.

    "E' per via dell'aria..." disse Bright, mentre la squadra ancora si interrogava sul misterioso fenomeno.

    "Che intende dire?" chiese Dheck.

    "20 cicli al secondo, secondo la mia esperienza, dovrebbero essere approssimativamente il ritmo adatto per lasciar filtrare l'atmosfera del pianeta, trattenendo all'esterno la sabbia ed altri oggetti estranei!"

    "Questo che significa, che siamo in una specie di condotto d'areazione?"

    Il boliano si strinse nella spalle; "Non lo so, signore... potrebbe essere che..." Bright fu improvvisamente interrotto dalla voce di Quill;
    "Sto rilevando una fonte di energia! Si trova a circa 1.500 metri dalla nostra attuale posizione, e sta crescendo rapidamente! sembrerebbe che si tratti di..."

    Le parole di Quill vennero soffocate da un fischio sommesso, che crebbe sino a diventare un terrificante ululato, il quale si trasformò in un ruggito assordante: nel momento in cui Quill aveva iniziato a riferire della sua ultima scoperta, una lieve brezza si era levata all'interno del condotto; in pochi secondi, la brezza si trasformò in un impressionante uragano, che pareva spirare dall'imboccatura del tunnel, per dirigersi come un branco di demoni urlanti nelle viscere del pianeta; I membri della squadra, colti di sorpresa dal repentino ed inaspettato tifone, furono rapidamente trascinati via dal vento, come foglie morte durante un violento acquazzone, volando letteralmente lungo il buio tunnel, e sparendo in men che non si dica nelle profondità di Chamersis II.

    Una manciata di secondi dopo, apparentemente sazio, il vento si quietò, riportando la calma dei millenni all'interno del misterioso tunnel.



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