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PASSATO, PRESENTE E FUTURO - PARTE III di Luigi Russo
24 luglio 1999

    >Il timoniere si rivolse ancora verso Quill: "Da dove cominciamo? Io non
    >riesco a vedere nulla di interessante... e i sensori della navetta,
    >quando eravamo in orbita, non hanno segnalato niente fuori posto... Lei ha qualche
    >idea?"

    "Questo dipende.", rispose Quill; "Se un campo di smorzamento capace di deflettere i sensori della Unicorn rientra nella sua definizione di <Niente fuori posto>, allora non so cosa ci siamo venuti a fare,su questa palla di sabbia."

    "Ad ogni modo," ribatté Dhek, "dobbiamo pur cominciare da qualche parte! Dove è stato segnalato, l'ultima volta, il campo di smorzamento di cui sta parlando?"

    "Le rilevazioni della nave non erano precise quanto avrei voluto, ma posso dire con relativa sicurezza che dovrebbe essere entro un raggio di 10.000 metri dalla zona in cui siamo atterrati. Tenente Bright?" disse Quill, rivolgendosi allo scienziato Boliano; "I suoi strumenti rilevano nulla di interessante?"

    "Ah, ma qui è tutto interessante, Comandante!" rispose il giovane, sventagliando il suo tricorder a destra e a sinistra come una spada da samurai; "La crosta superficiale di tutta questa zona, mostra chiaramente il segno di una forte collisione, che ha portato in contatto strati di protomateria solitamente distanti tra loro. E' anche probabile che il fenomeno, avvenuto a mio parere tra i 2000 ed i 3500 anni fa, abbia riplasmato in maniera notevole le naturali correnti termico-ascensionali, causando una deviazione dei naturali flussi geotermici, che..."

    "Tenente Bright, per l'amor dello spazio!" lo interruppe Dhek, chiaramente esasperato; "Abbiamo solamente 12 ore di autonomia all'interno di queste tute, e dobbiamo vedere di farcele bastare per tutta la missione. Le spiacerebbe condensare un pochino il suo trattato?"

    "Sì, Signore!" rispose il Boliano, la voce più asciutta della sabbia del pianeta; "7.835 metri N-NE dalla nostra attuale posizione, Signore. Il centro del campo di smorzamento è sotto il suolo, ad una profondità approssimativa di 230 metri."

    "Umph!" sbottò Dhek, appannando per un istante il casco; "Meglio cominciare a muoverci, allora. Non allontanatevi troppo gli uni dagli altri, e riferite immediatamente se avete il sospetto che ci sia qualcosa fuori posto. Non dimentichiamo che potrebbe esserci una civiltà aliena ostile, nascosta in questo deserto!"

    "Ricevuto!" risposero a turno gli altri membri della squadra, iniziando a camminare verso il punto indicato dal Tenente Bright.



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