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SPEDIZIONE A CHAMERSIS II - PREPARATIVI di Marco Dalmonte
24 giugno 1999

    Sala Tattica, Giorno 1.
    Ore 15.30

    Tomeron si sentiva sollevato. Il fatto che il Capitano avesse dato a lui l'incarico di formare la squadra di sbarco su Chamersis II e di guidarla significava che certo aveva fiducia nel suo Primo Ufficiale. Ma la bella notizia per il trill era che non avrebbe dovuto partecipare all'altra missione, quella su Chamersis III. E questo significava niente teletrasporto, e, al contrario, una bella e comoda navetta con cui atterrare e decollare dalla luna a operazione compiuta.

    Il trill si rilassò per un momento pensando a quanto fosse stato fortunato ad aver evitato l'umiliazione di rivelare al capitano la sua fobia da teletrasporto, e riprese a studiare le caratteristiche di Chamersis II sul suo D-PAD. Avrebbe avuto sicuramente bisogno di un buon pilota, come aveva fatto notare il capitano, perché sulla superficie della luna erano stati registrati forti venti e un'alta concentrazione di ioni che avrebbero potuto trarre in inganno gli strumenti e il computer. In caso di necessità, avrebbe voluto contare su un pilota che se la cavasse anche con una navigazione visiva. Inoltre serviva un esperto della sezione scientifica, un geologo probabilmente, per studiare la conformazione della calotta polare. Essere refrattari ai sensori a lungo e a corto raggio non è una specifica comune delle lune di pianeti di classe M, e se per caso non fosse stato un campo di smorzamento generato dalla ionizzazione dell'atmosfera forse la causa era da ricercare nella composizione del suolo. Esistevano buone probabilità di trovare lì nuovi indizi che giustificassero la presenza di quei pannelli solari. Il tenente Quill avrebbe certo saputo indicare l'elemento migliore.

    -Dhek a Comandante Quill- BLIRP!
    -Quill, la ascolto- rispose la voce asciutta dell'andoriano dal suo comunicatore.
    -Come forse già sa, il capitano mi ha affidato il compito di preparare una squadra di sbarco su Chamersis II, e vorremmo che fosse dei nostri- esordì in tono scherzoso il trill. Dopo una breve pausa di silenzio, l'andoriano rispose:
    -Mi consideri a sua disposizione.-
    -Bene. Già che c'è, dovrebbe scegliere anche un membro del suo staff che sia esperto di Geologia e Meteorologia per accompagnarci a fare rilevamenti sul pianeta. Crede di poter selezionare la persona che fa al caso nostro e presentarvi entro 30 minuti in sala tattica?-
    -Senza alcun problema, Comandante.-
    -Perfetto, allora a tra poco. Dhek chiude.- BLIRP!

    'Dieci ore, forse meno...' Le previsioni del signor Dephisol potevano anche essere un po' troppo pessimiste... oppure eccessivamente ottimiste. "Dobbiamo cavarcela in meno di sei ore" pensò tra sé e sé il trill. "Non voglio essere ancora laggiù quando quegli specchi cominceranno a scaldare l'atmosfera."

    Quello che lo rendeva perplesso era perché il Capitano avesse insistito nel proporre sia Quill che O'Broinn per la spedizione. Forse riteneva O'Broinn il miglior pilota per l'occasione... Ma allora perché aveva menzionato anche la faccenda del pilota se questo era sottinteso? Quill, beh, l'andoriano sarebbe certo stato di buona utilità in qualsiasi situazione, ma stando al suo curriculum non aveva particolari conoscenze di Geologia e Meteorologia. Che la sua presenza fosse da collegare a quella di O'Broinn?
    "Mah," concluse tra sé e sé Dhek "avrà avuto i suoi motivi. In fondo è il capitano, e non c'è bisogno che io sappia tutto. E adesso pensiamo all'equipaggiamento."

    Il trill si avvicinò ad una consolle della Sala Tattica e attivò il computer di bordo.
    -Computer- un suono armonico molto accattivante rispose al suo input vocale. La novità fece per un attimo trasalire Dhek. "Beh, chiunque sia stato a riprogrammarlo, certo ha un buon orecchio musicale." Concluse sorridendo.
    -Computer, elencare il curriculum dei migliori piloti di navette classe Shuttle a bordo della Unicorn che non sono al momento fuori servizio-
    "Non voglio certo portarmi su Chamersis II un pilota insonnolito."
    -Prego specificare il criterio generale di elenco, Comandante Dhek.- rispose la voce suadente del computer. "Mi piace sempre di più questa modifica." Pensò il trill. "Non vedo l'ora di scoprire quali altre sorprese mi riserva."
    -Ore di volo.- rispose perentorio.
    -Ore di volo totali oppure Ore di volo effettive?-
    -Ore di volo effettive, con particolare riferimento a ore di navigazione visiva- Gli occorreva un esperto, non un pilota di simulazioni olografiche.

    La lista dei nomi apparve immediatamente sul monitor, e Dhek non fu sorpreso di vedere qual era il nome che campeggiava in cima a tutti. "Come pensavo. A quanto pare il Tenente O'Broinn non si limita a portare solo le navi di classe Galaxy.."

    -Computer, ora mostrami l'elenco degli shuttle a disposizione nei nostri hangar, con specifiche di manutenzione e prestazioni.- Una nuova lista apparve nella parte inferiore del monitor. Mentre Dhek prendeva nota sul suo D-PAD delle varie navette, l'occhio gli cadde su un dato apparentemente separato dal resto dell'elenco. "E questa cosa ci fa qui?" si chiese mentalmente guardando l'immagine e i dati tecnici della Virago.

    Dhek attivò nuovamente il comunicatore. BLIRP!
    -Dhek a Capo Morrigan.-
    -Qui Capo di Prima Classe Morrigan, la sento signore. Cosa posso fare per lei?-
    -Beh, avrei bisogno che mi preparasse gli strumenti necessari per scendere su Chamersis II entro mezzora.-
    -Cosa le serve di preciso?- Dhek parve indeciso, poi rispose:
    -Qualsiasi cosa ci possa salvare la pelle in caso qualcosa andasse male!-
    Si avvertì una secca risata dall'altra parte del comunicatore, poi il Capo Magazziniere riprese:
    -Beh, signore, è un po' vago. Quanto a me, l'unica cosa di cui avrei bisogno in caso di emergenza sarebbe mia moglie... Mi sta chiedendo di mettere mia moglie nella lista ?- il capo sembrava molto divertito.
    -No, certo che no, mi scusi Capo. Resterei volentieri a scambiare due battute con lei, ma il tempo stringe.-
    -Certo signore, capisco.- rispose serio Morrigan, che sembrava aver capito la situazione.
    -Dovrebbe farmi trovare pronte diciamo sei, no sette tute ambientali antiradiazioni con rispettivi kit di sopravvivenza. Veda che ogni tuta sia dotata della solita torcia da polso, del rilevatore di posizione, dei razzi di emergenza... e includa nell'equipaggiamento anche dei chiodi a fusione e una robusta fune di una cinquantina di metri.- aggiunse Dhek osservando le specifiche della crosta di Chamersis II.
    -Prego, signore?-
    -Potremmo aver bisogno di fare qualche scalata, non si sa mai.-
    -Non è meglio avere dei jet-pack?-
    -In condizioni ambientali normali sì, ma laggiù tira troppo vento per i miei gusti. Non vorrei che qualcuno volasse via spazzato da una tromba d'aria.-
    -Perfetto. C'è altro?-
    -Includa un paio di fucili e alcune sonde di rilevazione per raccogliere campioni di terreno. Dovrebbe essere tutto.-
    -D'accordo comandante. Dove devo farglieli avere?-
    -Li porti nell'hangar navette 3 tra mezzora. Dhek chiudo.-

    "Bene, e adesso non mi resta che convocare il resto della squadra."

    Ponte 13, Giorno 1
    Ore 16.00

    Dhek e O'Broinn stavano scendendo nel turboascensore, diretti all'hangar dove avrebbero incontrato il resto della squadra. Il Tenente sembrava molto più teso del solito, osservò il Primo Ufficiale, ma il suo corpo non tradiva un briciolo del suo stato d'animo. Era immobile e serio, con lo sguardo fisso avanti a sé, quasi dovesse presentarsi ad una corte marziale . Era dallo sguardo, dagli occhi sbarrati, e soprattutto dal fatto che non avesse detto una sola parola da quando gli era stato comunicato che avrebbe guidato la navetta che li avrebbe portati sulla luna che Dhek constatava l'ansia che stava divorando il giovane Tenente.
    -Si rilassi, O'Broinn- cercò di rompere il silenzio Dhek -Dopotutto, dopo la manovra che ha eseguito appena un'ora fa, questa dovrebbe essere una passeggiata.- L'umano si voltò verso di lui e abbozzò un sorriso teso.
    -Su, coraggio, sono sicuro che può fare meglio di così.-
    -C-come?- chiese O'Broinn, cadendo dalle nuvole.
    -Mi riferivo al sorriso! Diamine, non l'ho mica scelta per partecipare ad un suicidio di massa!- scherzò Dhek. Era sempre meglio prepararsi ad una missione di buon umore. Stando alle ricerche effettuate dagli psicologi della Flotta Stellare, il 10.5% delle missioni falliva proprio a causa della percezione esagerata di difficoltà della missione da parte dei suoi membri. -E poi non mi vorrà mica far fare brutta figura col Capitano?-
    azzardò il Comandante strizzando l'occhio. O'Broinn sospirò e parve sollevato.
    -No, certamente. Stia tranquillo, Comandante. Sono certo che da parte mia non ci saranno problemi.-

    Le porte del turboascensore si aprirono e i due percorsero il corridoio fino all'Hangar 3. Prima di varcare la soglia, Dhek fece una domanda inaspettata al Tenente:
    -Mi dica O'Broinn, ha mai pilotato un vascello Maquis? Ho sentito dire che sono tra i più efficienti velivoli del quadrante.-
    -Come signore?- chiese interdetto O'Broinn. Fu solo quando il trill azionò le porte dell'hangar che O'Broinn comprese quello che aveva voluto dire. Istintivamente, la mano andò a toccare l'orecchino bajoriano che portava sempre in tasca. Per lui ora si trattava di affrontare non solo lo spettro del futuro di Quill, ma anche i fantasmi del suo recente passato.

    Nell'hangar li attendevano i rimanenti membri della squadra: il Comandante Quill, un membro della sezione scientifica dal colorito simile a quello dell'andoriano ma senza antenne, l'infermiere DeSoto, e i guardiamarina Kalz e Taylor della Sicurezza.
    -Ci rivediamo, Guardiamarina Taylor.- esordì Dhek. La ragazza rispose senza scomporsi:
    -Sono lieta che mi abbia preso in cosiderazione per questa missione, signore.-
    -Mi associo alla valutazione della mia collega.- precisò Kalz, in perfetto stile vulcaniano.
    -Tenente Sikil, esperto in Geologia, Meteorologia, Botanica e Planetologia.- si presentò lo sconosciuto.

    Il Capo Morrigan, un umano abbastanza avanti negli anni da essere vicino al pensionamento (almeno stando ad una prima impressione di Dhek), riferì che tutto l'equipaggiamento era stato caricato sulla nave.
    -Bene, ora che ci siamo tutti, vediamo di dare il via alla missione.- Il trill si avviò verso la navetta, ma rendendosi conto che tutti stavano ancora guardando l'entrata dell'hangar, si fermò e richiamò il Tenente O'Broinn, ancora immobile sulla soglia.
    -O'Broinn, non per metterle fretta, ma senza di lei non possiamo partire. Se ha qualche problema, lo dica subito.- Il tono del trill era molto serio. Il giovane guardò il Comandante Quill che lo fissava con aria distaccata, poi guardò nuovamente la navetta.
    -Arrivo, signore.- e si incamminò insieme agli altri verso la Virago.



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