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ORBITA di Luigi Russo - Fabio Patricolo
5 giugno 1999

    Le rilevazioni dei sensori non fecero che confermare l'ipotesi di Quill riguardo allo stadio di sviluppo dei Chamersiani; nell'aria, nella terra, negli oceani del pianeta di rilevavano tracce di agenti chimici, batteriologici e sporadicamente elementi radioattivi tipicamente utilizzati nelle culture simili.

    Sebbene non fosse certo la prima volta che conducevan un indagine simile, Quill non potè trattenersi dall'arricciare le antenne in segno di disapprovazione; "Non riuscirò mai a capire", pensava, "come possa, una razza, non sentire dentro di sè il legame intimo e profondo che la lega al suo pianeta madre!" (Quill sta facendo riferimento alla cultura tipicamente ecologista degli Andoriani).

    Come aveva precedentemente notato, alcune parti della crosta terrestre, erano state adattate artificialmente, ed addirittura, un continente veniva attraversati intutta la sua lunghezza da un corso d'acqua artificiale, che univa così due oceani altrimenti separati. "Tanti sforzi... tanti anni di lavoro e progettazione... per mutilare la propria terra madre! Non lo comprenderò mai!"

    -[Quill?]- la scritta apparve in un angolo dello schermo, ma Quill la vide solo dopo qualche secondo.

    -[Si, F'Rann?]-

    -[Che ti succede? I miei sensori rilevano un innalzamento della T°c di quasi un grado, ed un aumento di attività neuroelettrica basale! Ti senti male?]-

    Quill esitò un attimo, poi prese un profondo respiro, e scrisse: -[Sono semplicemente irritato per il fatto che anche questa cultura non mostra rispetto verso il suo pianeta madre. Non preoccuparti.]-

    -[Comprendo il tuo disagio. Per consolarti, posso dirti che il 99.83% delle culture che sono state assorbite dalla Federazione, hanno fatto registrare una diminuzione dell'inquinamento planetario dal 75% al 98.2%...]-

    Quill sorrise; -[I Chamersiani non sono ancora abbastanza evoluti per entrare a far parte della Federazione, F'Rann... e secondo la Prima Direttiva, noi non abbiamo il diritto di immischiarci nela loro naturale evoluzione. Eppure...]-

    -[C'è qualcosa che non ti convince?]-

    -[E' una cosa alla quale ho già pensato parecchio... Vedi, la Prima Direttiva, secondo me, è troppo limitata. Intendo dire, essa prende in considerazione il benessere di una razza, ma non quello del suo pianeta madre! A cosa serve, alla Federazione, una cultura sufficientemente evoluta da scoprire la propulsione a curvatura, ma che ha assassinato nel frattempo la propria terra? Io personalmente non vorrei averrsi nulla a che fare!]-

    -[Questo tuo ragionamento è influenzato dal tuo retaggio culturale (che, bada bene, non ritengo sbagliato). Gli stessi Umani, una delle razze fondatrici, e -converrai- pieni di buona volontà, per secoli hanno martoriato il loro pianeta madre, sino al limite della distruzione. Ma poi si sono ravveduti. Dai il beneficio del dubbio ai Chamersiani.]-

    Quill sospirò; -[Questo non dipende da me. Senti, ho preparato il rapporto per il Capitano; ti spiacerebbe darci un'occhiata, correggere eventuali errori di battitura od inesattezze di calcolo, e spedirglielo? Io vorrei fare due chiacchere con il Tenente O'Broinn...]-

    -[Lascia fare a me! ^_^]-

    Quill inarcò un'antenna, all'ultima risposta di F'Rann, ma la prese come un'altra delle sue particolarità.

    Si alzò quindi dalla console, lasciando il posto ad un sostituto (un Filosiano che aveva pazientemente aspettato in un angolo per tutto il tempo - tipico della sua razza), e si diresse alla postazione di O'Broinn; "Tenete O'Broinn? Se non la disturbo, gradirei parlare con lei al riguardo della prossima fase della missione."


    [O'Broinn] O'Broinn era sfinito...

    Non avrebbe mai creduto che una qualche manovra lo potesse coinvolgere tanto anche sul piano fisico... Sentiva tutti i suoi muscoli indolenziti, quasi come se avesse dovuto spingere con la sua stessa forza la Unicorn verso la meta.

    O'Broinn stava ora controllando i dati relativi all'orbita che la nave stava seguendo intorno al pianeta. Era tutto assolutamente regolare. E di questa cosa era decisamente stupito, piu' di quanto lo era per il fatto che a un certo punto, terminata la fase piu' critica della manovra, fosse apparsa sulla sua consolle l'immagine di un inequivocabile "V" fatta con dua dita umane. Il segno della vittoria...
    Evidentemente qualcuno aveva voglia di scherzare... il che in fondo non era un male. Denotava che l'equipaggio godeva di un buon morale.

    Si rilasso' sulla sua poltrona. Pensava di meritare un po' di pausa e sperava che il Capitano gli concedesse un po' di riposo: anelava la possibilita' di distendersi sul suo letto, e magari ascoltare un po' della sua musica. Lo aiutava a scaricare i nervi...

    "Tenete O'Broinn? Se non la disturbo, gradirei parlare con lei al riguardo della prossima fase della missione."

    L'irlandese scatto', assumendo sulla poltroncina una posizione piu' rigida, come si conviene ad un ufficiale che si rispetti...

    "C-certo, Signore. C-come posso a-aiutarla?" degluti' come per ricacciare dentro di se' l'immagine che gia' pregustava del suo letto e di un fresco boccale di Guinness, accompagnato dalla carica epica che i "Manowar" (gruppo del XX sec. un po' dimenticato) riusciva sempre a comunicargli…



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