U.S.S. UNICORN
Sala Tattica, ore 18.35
Poi, rivolgendosi al capitano, l'andoriano disse: "Ritengo che la sua
decisione sia stata molto logica, funzionale, ed efficiente, Capitano...
Ciononostante, la mia presenza in questo colloquio parrebbe superflua,
avendo lei preso la sua decisione prima di convocarci... Posso formulare
l'ipotesi che lei abbia qualche cos'altro da riferirci?
Knight notò con soddisfazione che la sua decisione era stata assorbita da
entrambi in modo estremamente sereno e professionale.
Solo il comandante Dhek, dopo un breve attimo di malcelata eccitazione,
pareva aver assunto un'espressione lievemente cupa.
Decise, quindi, di affrettarsi a fugare ogni dubbio e perplessità che il
comandante Quill poteva aver sollevato:
- No, signor Quill; la sua presenza non è stata affatto superflua. La
questione che abbiamo affrontato riguardava entrambi, ed avrebbe avuto
importanti ripercussioni sulla vostra attività professionale. C'è da dire
che la necessità di trovare un sostituto per la delicata posizione di
Primo Ufficiale era palese, così come lo era il fatto che la rosa dei
candidati non poteva comprendere nessun altro all'infuori di voi, per grado
e qualifiche; questo lo avrete sicuramente intuito anche voi, e ho pensato
che fosse una questione di correttezza professionale mettere al corrente
entrambi della mia decisione. Tutto quì. - concluse sorridendo il
capitano.
Dhek trasse mentalmente un sospiro di sollievo, e il suo viso si
rasserenò.
- Sì, capisco. Ad ogni modo, sappia che la sua decisione non sarebbe certo
stata per me fonte di invidia o risentimento, anche nel caso in cui avesse
deciso di comunicarla al solo comandante Dhek. - aggiunse il comandante
Quill.
- Certo, ma mi creda, è giusto che l'abbiate saputo entrambi nello stesso
momento. - replicò il capitano dirigendosi al replicatore.
Pochi attimi prima di indicare al computer la sua bevanda preferita,
rifletté tra sé e sé che questa sarebbe stata la quarta tazza di
cioccolato caldo nel giro di poche ore; abbassò lo sguardo e fissò il
contorno tondeggiante della propria pancia: = pessima idea! =
Rimanendo in piedi di fronte al replicatore, si rivolse al comandante
Quill:
- Inoltre, ora c'è una posizione di Ufficiale Esecutivo da ricoprire! -
L'osservazione era sufficientemente ovvia e banale da stupire sia il trill
che l'andoriano.
- e questo è un incarico che penso possa assumere lei, signor Quill,
unitamente al ruolo di Ufficiale Scientifico che già ricopre.
So che la sua attività la porta a passare buona parte delle ore di
servizio nei laboratori della Sezione Scientifica, dove pare abbia formato
una squadra capace, competente ed affiatata. Vedrò di far sì che non ci
siano grossi cambiamenti in questo senso, se le fa piacere; ma sappia che
la sua presenza in plancia sarà richiesta per almeno un terzo del suo
turno di servizio. - concluse il capitano, lanciando un'occhiata ostile al
replicatore e tornando a sedere dietro la scrivania.
- Ragionevole, signore. Mi sembra una buona soluzione, e non vedo il motivo
per cui dovrei rifiutare. - rispose l'andoriano.
Dhek aveva seguito la conversazione in silenzio, valutando con
soddisfazione come i pezzi del puzzle fossero andati tutti al loro posto
senza grossi traumi............e con una grossa occasione per qualcuno.
Il capitano incrociò soddisfatto le mani sulla superficie della scrivania
e osservò compiaciuto Dhek e Quill.
- Computer. Identificare Knight, Edward.....Capitano. Codice 56342/A. -
Il computer rispose con una serie di trilli elettronici:
-[ Capitano Edward Knight, identificato. ]- confermò la voce femminile
chiara e cristallina.
- Registrare nei ruoli di servizio: il tenente comandante Tomeron Dhek
assume il ruolo di Primo Ufficiale di questa unità, e il tenente
comandante Quill Voorr accorpa al ruolo già ricoperto di Ufficiale
Scientifico quello di Ufficiale Esecutivo. Entrambe le variazioni hanno
decorrenza immediata. -
-[ Registrato. Variazioni operative con decorrenza immediata in Data
Stellare 9904.28. ]-
Knight si alzò nuovamente in piedi e raggiunse i due ufficiali di fronte
alla scrivania.
Tese una mano al comandante Dhek, che rispose al gesto e la strinse con
vigore:
- Le auguro buon lavoro, Numero Uno! -
- Grazie signore. Darò il meglio delle mie possibilità. -
Knight ripeté il gesto con il comandante Quill:
- Buon lavoro anche a lei, comandante. Non sarà facile dividersi tra
plancia e Sezione Scientifica. -
- E' un'impresa sicuramente possibile, capitano. Avrà certo letto i
rapporti delle missioni della mia vecchia nave, vista l'amicizia che la
lega al capitano McGuinness, e si sarà reso conto che mi sono trovato ad
affrontare situazioni ben più problematiche di questa. -
- Credo di sì. - rispose Knight, ripensando al modo rocambolesco in cui
l'equipaggio della Garrett era riuscito a tornare a DS9 dal Quadrante Gamma
senza propulsione a curvatura.
- Bene. Credo sia tutto, signori. - conluse Knight sorridendo.
Dopo aver salutato con rispetto, Dhek e Quill diedero le spalle al capitano
e si diressero ordinatamente verso l'uscita della Sala Tattica.
- No, la prego, rimanga signor Quill. - disse Knight.
Dhek fissò per pochi attimi l'andoriano con aria interrogativa e decise di
salutare nuovamente il capitano con un cenno del capo e di uscire
delicatamente di scena......
- Sì, capitano? - chiese il comandante Quill, lasciando affiorare sul
volto una traccia di curiosità.
- Beh, vede comandante.......non ho potuto fare a meno di notare il suo
strano comportamento in Sala Riunioni; inoltre, il tenente O'Broinn mi ha
fatto velatamente capire di essere a conoscenza di qualcosa che la
riguarda. Ora, l'ultima cosa che voglio è invadere la vostra privacy, ma
ritengo che una piccola spiegazione sarebbe opportuna. -
Quill si irrigidì immediatamente. %Allora, questo è il vero motivo della
mia presenza... beh, dopotutto me lo aspettavo.%
Per un attimo si guardò intorno, alla ricerca di una sedia sulla quale
accomodarsi, ma alla fine decise di farne a meno. Quill si avvicinò
nuovamente alla scrivania del Capitano, e si irrigidì sull'attenti;
"Capitano Knight." iniziò, con voce ferma; "Riconosco che la mia
condotta in sala riunioni non sia stata perfettamente... aderente alle
normali regole di etichetta, e di questo mi scuso. Per un malaugurato, e
grazie al cielo improbabile concatenamento d'eventi, sono
stato parzialmente soggetto ad un incontrollato... ehm... sovraccarico
emozionale, diciamo..." Nonostante si sforzasse di apparire il più
formale possibile, il disagio e l'imbarazzo dell'Andoriano erano
chiaramente visibili; "e per questo motivo, ho ritenuto prioritario
ripristinare la mia... efficenza nominale... " %DANNAZIONE! Sto parlando
di me come di una macchina!% "... per non compromettere la riunione. Per
farlo, ho dovuto necessariamente recarmi in un luogo più consono
alla suddetta operazione."
Quill pareva aver corso per un centinaio di metri in salita, alla fine del breve discorso.
"Per ciò che concerne il
Tenente O'Broinn..." Quill fece una breve pausa, cercando delle parole
che non facessero capire, almeno troppo palesemente, sino a che punto si
stava arrampicando sugli specchi; "C'è la possibilità che stia prendendo
troppo sul serio un discorso legato ad una... ehm... s-superstizione...
che facemmo qualche tempo fa. Le posso garantire che la mia condotta e
la mia efficenza sul campo non saranno in nessun modo minate da nessun
elemento legato alla sfera dell'esoterismo... signore."
Quill aveva finito la sua breve arringa, ma era losco come un assassino,
e lo sapeva. Il segreto legato al Cristallo del Tempo Bajoriano era come
un fardello che gli gravasse ora più che mai sulle spallel; egli
desiderava nasconderlo per salvaguardare la sua credibilità come
Ufficiale Scientifico e neo Ufficiale Esecutivo (gli Andoriani hanno
mantenuto una mentalità alquanto draconiana, per certe questioni...), ma
allo stesso tempo avrebbe dato un mese di stipendio (metaforicamente
parlando) pur di poterlo condividere con qualcun altro, e riuscire una
buona volta a venirne a capo.
Per cui, Quill rimase fermo sull'attenti di fronte alla scrivania del
Capitano, contando i lunghi, lunghissimi secondi che si trascinavano
stancamente, uno dopo l'altro.
Il capitano fissò la figura rigida del comandante Quill per qualche
attimo, meditando sulle sue parole; non si poteva certo dire che
l'Ufficiale Scientifico della Unicorn avesse fatto luce sulla questione.
Ma insistere ulteriormente sulla faccenda sarebbe stato sicuramente
inopportuno, oltre che indiscreto. Certo, durante la sua carriera nella
Flotta Knight aveva avuto a che fare con altri rappresentanti del popolo
andoriano, ma non aveva mai avuto modo di approfondire tutti gli aspetti
della loro cultura, e la "sfera dell'esoterismo", come l'aveva chiamata il
comandante Quill, gli era assolutamente sconosciuta; nondimeno, il capitano
ignorava l'importanza che essa potesse rivestire per lui.
Ma l'andoriano aveva assicurato che niente di tutto ciò avrebbe
interferito con la sua attività professionale, e al capitano questo
sarebbe dovuto bastare; inutile indagare oltre.
- Mi fa piacere sentirglielo dire. Non ho nessun motivo per pensare il
contrario; sappia solo che, qualsiasi problema dovesse presentarsi, può
venire da me e parlare con franchezza.
Ora, abbiamo tutti molto lavoro da fare, quindi credo non sia il caso di
trattenerla oltre. Può andare, comandante. - disse il capitano.
L'andoriano abbandonò finalmente la posizione rigida ed imbarazzata che
aveva assunto, senza che ce ne fosse realmente il motivo, e uscì dalla
sala dopo aver rivolto un rispettoso saluto.
Nuovamente, l'immagine di una tazza di cioccolato fumante si materializzò
nella mente di Knight; il capitano si rese conto solo in quel momento che
la bevanda era divenuta una sorta di ossessione, e aveva assunto i
connotati del vizio. La cosa poteva rivelarsi più seccante del previsto,
dal momento che non aveva mai posseduto grande forza di volontà ed inoltre
era incline all'accumulo di peso.........
Ripensò alle parole che la moglie gli aveva rivolto al loro primo
incontro: distesi sulla soffice sabbia della Piana di Giza, che il
controllo ambientale continuava a mantenere volutamente bollente, Patricia
gli accarezzò la pancia prominente e gli rivelò che trovava gli uomini in
sovrappeso.......interessanti (sexy, avrebbe detto in seguito).
La notizia sconvolse l'imbarazzato capitano, che con le donne non ci aveva
mai saputo fare, e che mai avrebbe pensato di essere attraente nei loro
confonti. (quì forse O'Broinn avrebbe potuto tenere una lezione di
auto-stima a lui!)
= OK, un po' di pancia potrà anche essere......interessante........ma quì
si comincia ad esagerare. = pensò tra sé un capitano preoccupato.
D'improvviso, l'immagine del cioccolato, della sabbia e della propria
silouette scomparvero, e un pensiero estraneo fece irruzione nella sua
mente: nonostante avesse come protagonista il comandante Quill, e
nonostante il fatto che il capitano avesse deciso di non invadere
ulteriormente la sua privacy, la sua mente aveva inconsciamente annotato il
fatto che spesso l'andoriano faceva riferimento alla sua esperienza
professionale sulla Garrett, e ad una specifica missione. Ricordò che ne
aveva parlato al loro primo incontro, durante la cerimonia di insediamento
del nuovo capitano; l'aveva fatto poc'anzi, ed era certo di aver sentito il
comandante Quill parlarne in almeno un'altra circostanza, anche se ora non
ricordava quale fosse. Anche il capitano McGuinness, Ufficiale Comandante
della Garrett, usava ricordare spesso la vicenda, come se tutto
l'equipaggio superstite ne fosse stato profondamente segnato.
Knight aveva letto i rapporti della missione, ed era al corrente di come si
fossero svolti i fatti e di come la Flotta Stellare avesse tenuto in grande
considerazione l'operato della Garrett, ma non aveva mai approfondito il
ruolo che i singoli avessero avuto nella vicenda; in particolare, non aveva
mai letto i diari personali.
Oh, certo, i diari personali solitamente sono......personali, vale a dire
privati. Tuttavia, a volte capitava che un membro dell'equipaggio decidesse
di rendere pubblici i propri resoconti, in modo che altri Ufficiali
potessero trarre beneficio da esperienze particolarmente interessanti......
o a volte solo per pavoneggiarsi con i colleghi.
Ricordò che la missione aveva avuto un epilogo piuttosto singolare su Deep
Space Nine, ma di questo i Rapporti non facevano menzione, e il capitano
McGuinness aveva rivolto a Knight soltanto qualche vaga confidenza in
considerazione del fatto che la questione coinvolgeva la sfera spirituale
del popolo Bajoriano, nei confronti della quale la Flotta Stellare
solitamente manteneva una rispettosa riservatezza.
Per qualche attimo Knight pensò a sé stesso come a un pirata informatico
che tenta di trovare una falla in un sistema di sicurezza, ma non ne provò
vergogna: la curiosità è una delle caratteristiche umane più invidiate,
dopo tutto.............
Scorse mentalmente i nomi e i volti dei pochi membri dell'equipaggio della
Garrett che aveva conosciuto personalmente almeno una volta, e realizzò
che l'Ufficiale Medico Capo era Bajoriano.
Come si chiamava?
Sarebbe stato sufficiente chiederlo al computer, ma la pigrizia fisica e la
riluttanza ad abusare della tecnologia lo indussero ad uno sforzo mentale:
Kreos......Dottor Kreos Altecor. Questo era il suo nome.
================================
== U.S.S. GARRETT NX-27134
== Data Stellare 9810.3
==
== KREOS, Dott. ALTECOR
== Diario personale
==
== .......<RISERVATO>.........
==
= Che disdetta! = imprecò mentalmente il capitano, mentre la parola
"riservato" lampeggiava con desolazione sullo schermo del piccolo
terminale.
Se c'era un modo per venire a conoscenza dei fatti occorsi su Deep Space
Nine al termine della missione della Garrett che sembrava avere avuto tale
risonanza sul suo equipaggio (e sul comandante Quill), avere accesso alle
note del medico di bordo era sicuramente quello migliore; se la questione,
come Knight sospettava, aveva una qualche attinenza con la sensibilità
spirituale del popolo bajoriano, allora era sperabile che il dottor Kreos
avesse voluto riservare all'evento tutta l'enfasi e la rilevanza del caso.
Purtroppo, però, pareva che anche il medico di bordo, così come il resto
dell'equipaggio superstite della Garrett, avesse deciso di calare il velo
della riservatezza sull'accaduto.
Knight si ritrasse contro lo schienale e si stiracchiò; il sinistro
scricchiolìio della sua schiena gli ricordò che il tempo passava........e
l'esercizio fisico latitava.
Chiuse gli occhi affaticati e li sentì bruciare dietro le palpebre; poi si
impose una seria e rigorosa riflessione che gli permettesse di giungere
alla soluzione finale: scoprire la verità e quale fosse l'impatto che essa
aveva avuto sul comandante Quill, senza commettere alcuna violazione ma,
soprattutto, senza invadere la sua sfera privata.
Un vicolo cieco: perché mai il comandante Quill, o gli altri membri
dell'equipaggio della Garrett, avrebbero deciso di rovinare tutto con un
rapporto pubblico? Era una causa persa in partenza.
A meno che.............
= Attento, Edward. Non è per caso un sotterfugio quello al quale stai
pensando? Non ti sembra un tantino scorretto, o comunque contrario alla
volontà degli interessati? = disse a sé stesso il capitano Knight, mentre
una nuova idea iniziava a delinearsi nella sua mente.
= Non necessariamente. = si rispose. = Innanzitutto, quell'ultima missione
della Garrett originale ha avuto grande importanza, e la piena conoscenza
dei fatti non può che risultare illuminante. In secondo luogo, ogni
tentativo di approfondire la questione farà riferimento a documentazione
disponibile al pubblico; il fatto che il dottor Kreos abbia impedito che le
proprie note venissero diffuse nella Rete della Federazione non significa
necessariamente che egli volesse tenere per sé una questione così vicina
alla orgogliosa cultura del proprio popolo. E' possibile che ci si debba
rivolgere a canali diversi da quelli Federali. =
Knight assaporò qualche altro attimo di riposo, poi decise di effettuare
l'ultimo tentativo:
- Computer.......collegamento con la banca dati principale del Governo
Provvisorio Bajoriano. Identificare come Capitano Edward Knight, Flotta
Stellare. -
Il computer impiegò qualche secondo per compiere l'operazione, mentre il
segnale subspaziale rimbalzava da un ripetitore all'altro fino al lontano
Bajor; infine, rispose con una breve serie di trilli elettronici:
- [Stabilito collegamento con la Banca Dati principale del Governo
Provvisorio Bajoriano. Consentito accesso di livello 4: dati pubblici o
riservati alle autorità di comando Federali.] -
= Ottimo! Altro non avrei potuto ottenere. Se esiste qualcosa di
interessante, questo accesso dovrebbe essere sufficiente. =
- Bene. C'è qualche registrazione a nome "Kreos Altecor" in Data Stellare
9810.3 ? -
Knight sapeva che, pur non avendo nessun titolo e nessuna carica
all'interno del Governo Provvisorio, il dottor Kreos era tenuto in grande
considerazione dagli organi di governo di Bajor; il fatto che fosse uno dei
pochi bajoriani a servire su una nave stellare della Federazione era solo
uno dei tanti motivi, molti dei quali sfuggivano al capitano.
Il computer si prese qualche attimo, e la sua limpida voce femminile tornò
a risuonare attraverso gli altoparlanti della Sala Tattica:
- [Due registrazioni a nome Kreos Altecor nella Data Stellare indicata.] -
Knight abbozzò un sorriso di soddisfazione: = Ovvio. Il buon dottore ha
rivolto le proprie annotazioni al popolo bajoriano, nella forma del suo
Governo; ma non ha chiuso le porte a chi, nella Flotta Stellare, avesse
dimostrato interesse nella questione. Deve sicuramente trattarsi di una
questione spirituale; questo spiegherebbe il motivo per cui Kreos abbia, in
un certo modo, obbligato i non-bajoriani a rivolgersi ai canali di
informazione bajoriani: solo il popolo di Bajor è competente in queste
delicate ed importanti questioni. =
- Computer........testo completo della prima registrazione. Inserisci
annotazioni o richiami ad altre eventuali registrazioni correlate. -
Quando il computer confermò l'avvenuta esecuzione del comando con una
serie di trilli in rapida sequenza, il capitano abbandonò la comoda
posizione che aveva assunto contro lo schienale, e tornò a chinarsi sul
terminale.
==================
Diario personale del Dottor KREOS ALTECOR
Data Stellare 9810.3
Tutti i superstiti della Garrett sono ospiti di Deep Space Nine da ormai
dieci giorni, ma tutto si può dire tranne che il tempo abbia favorito una
meditazione chiarificatrice. I problemi sembrano non finire mai [vedere
registrazione 9810.1], ma quelli spirituali sono sicuramente i più
difficili da risolvere. In tal senso, è ormai chiaro che il capitano
McGuinness è assalito dai sensi di colpa; ha perso in un colpo solo
equipaggio e nave, e si chiede se, in fondo, le decisioni prese durante la
missione non fossero quelle sbagliate.
Non credo di potergli essere di grande aiuto; al contrario: le mie parole
potrebbero essere male interpretate dalla sua coscienza in pena. La cosa
migliore da fare, una volta sbrigate le pur importanti questioni correnti
[vedere registrazione 9810.1], è una visita al monastero della capitale:
le parole di una guida spirituale sono sempre illuminanti.
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Assistiamo ad un evento piuttosto raro: Deep Space Nine riceve oggi la
visita della più alta carica spirituale del pianeta, accompagnata da una
nutrita schiera di accoliti e discepoli. Si tratta di una vera e propria
rappresentanza diplomatica; trattengo a stento la curiosità, e posso solo
sperare che l'Ammiraglio Wilson, attuale comandante della stazione durante
l'assenza del Capitano Sisko, vorrà metterci al corrente del motivo della
visita, al termine del suo colloquio con la delegazione.
Annotazione personale:
come molti altri fedeli bajoriani, non ho mai trovato particolarmente
simpatica Kai Winn; sono in tanti a ritenere che spesso le sue azioni non
siano guidate dai Profeti, ma da interessi personali che rientrano in
intricati giochi di potere. Il ricordo di Kai Opaca è ancora vivo nei
cuori del popolo bajoriano. Tuttavia, a Winn va riconosciuta tutta la
dignità e il prestigio di una Kai; io di certo non lascerò che
l'antipatia mi porti a mancarle di rispetto.
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Convocati in Sala Comando dall'Ammiraglio Wilson, scopriamo che non è il
comandante della stazione a voler parlare con noi, bensì la delegazione
bajoriana che occupa la stanza: Kai Winn è circondata da tre Vedek, ognuno
dei quali porta con sé un'Arca !
Stento a trattenere l'eccitazione nel momento in cui mi rendo conto che la
questione è incredibilmente più seria ed importante di quanto avessimo
pensato; vorrei spiegare ai miei compagni tutte le implicazioni spirituali
della situazione, ma ora come ora posso solo sperare che riescano ad
intuire quello che sto provando.
Sediamo, ed ascoltiamo quanto Kai Winn ha da dirci: pare che i Profeti
avessero previsto le nostre gesta nel quadrante gamma, così come il nostro
ritorno, e avessero fatto chiaro riferimento a noi in quanto elementi
chiave per la realizzazione di qualcosa di importante e significativo per
Bajor.
Da sempre, ogni fedele bajoriano ha riconosciuto al Kai l'ultima parola
nell'interpretazione delle Profezie, anche se esiste il sospetto che Winn,
in passato, abbia dato false letture per fini assai poco spirituali. Decido
di ignorare sospetti e diffidenze.
Ognuno di noi viene invitato a compiere la somma esperienza nella vita di
un bajoriano: il contatto diretto con i Profeti attraverso i Cristalli !
La mia gioia è incontenibile, e mi rammarico del fatto che i miei compagni
non riescano a compredere fino in fondo la grande possibilità che gli
viene offerta.
Io e il tenente T'Cenn ci immergeremo nella saggezza del Cristallo della
Verità; il tenente comandante Quill farà l'esperienza del Cristallo del
Tempo, mentre il capitano McGuinness godrà, non a caso, delle visioni del
Cristallo della Coscienza.
==================
OK. Questo poteva bastare, ed era già molto più di quanto avesse sperato
di ottenere. Il diario descriveva in dettaglio le esperienze che il dottor
Kreos aveva vissuto attraverso il Cristallo della Verità, che Knight, nel
pieno rispetto di quella riservatezza che si era imposto, decise di
ignorare.
Purtroppo, pareva che anche Kreos avesse deciso di fare altrettanto nei
confronti dei propri compagni, e la sua registrazione non riportava neanche
un minimo cenno alle esperienze degli altri.
Era possibile che avessero deciso di tacere, e di tenere le visioni per
sé; in ogni caso, Knight era giunto al capolinea.
Volendo tirare le somme, si poteva concludere che l'equipaggio della
Garrett, al termine di una missione dai risvolti drammatici, aveva avuto
un'esperienza spirituale su Deep Space Nine.
Ora, gli ufficiali della Flotta Stellare sapevano benissimo che le
questioni religiose bajoriane andavano tenute in grande considerazione, non
solo per il profondo rispetto che la Federazione dimostrava nei confronti
delle culture aliene, ma anche per il fatto che la religione bajoriana
aveva solide basi oggettive. I Cristalli erano manufatti che consentivano
un qualche tipo di contatto con le intelligenze aliene che abitavano il
Wormhole nei pressi della stazione; il fatto che i bajoriani si riferissero
ad essi come Profeti, e al wormhole come Tempio Celeste, era una sfumatura
che non cambiava lo stato delle cose: i "Profeti" avevano realmente la
possibilità di osservare il futuro, e le "Profezie" che erano state
raccolte attraverso i Cristalli nel corso dei secoli, potevano ben essere
squarci di un futuro che la natura non lineare degli alieni gli permetteva
di osservare chiaramente.
Gli ufficiali della Flotta Stellare si guardavano bene dallo sminuire la
religione bajoriana: in fondo, se per religione si intende la fede in
un'entità superiore che può guidare e migliorare la propria vita, era
davvero così importante la distinizione tra "alieno" e "Profeta" ?
Comunque, se davvero le esperienze che i Cristalli avevano fatto vivere
all'equipaggio della Garrett erano autentiche, e non frutto di una
macchinazione di Kai Winn, alla questione andava riconosciuta una grande
importanza.
- Computer.......interrompi il collegamento. -
Le scritte scomparvero dallo schermo del terminale, e il logo della
Federazione tornò a campeggiarvi sopra.
Knight tornò a distendersi sullo schienale della poltrona, pensando che la
sua ricerca era terminata. Ora sapeva che il comandante Quill poteva avere
avuto un'esperienza molto significativa; se questo avesse a che fare con le
sue "superstizioni" e i suoi comportamenti stravaganti era ancora da
stabilire. Ma ora avrebbe dovuto decidersi lui stesso a parlare; in caso
contrario, la sua privacy non sarebbe stata invasa in alcun modo.
Infine, Knight decise di rialzarsi; mancava pochissimo al sistema
Chamersiano, e c'era ancora molto lavoro da portare a termine.
Si stiracchiò l'uniforme, che si era sgualcita in vita, e si diresse in
plancia.
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