Il capitano osservò stupìto il tenente comandante Quill uscire dalla Sala
Riunioni.
Non era il solo.
Fissò la porta della sala chiudersi dietro le spalle dell'andoriano, poi
tornò a rivolgersi ai presenti cercando di sostituire lo stupore con
un'espressione serena e conciliante.
- Bene signori. La capacità di analisi di ognuno di voi è notevole, e le
vostre opinioni saranno vagliate con estrema attenzione. E' tutto. -
Gli ufficiali che avevano preso parte alla riunione sciamarono fuori dalla
Sala Osservazioni e andarono a riprendere la propria postazione, chi in
plancia, chi in altre sezioni della nave.
Il capitano Knight osservò con la coda dell'occhio la dottoressa Selenjak
avvicinarsi al comandante Kraar, ma abbandonò la scena per cercare con lo
sguardo il tenente O'Broinn.
- Mi segua in Sala Tattica, tenente. - disse Knight al giovane timoniere
della nave, con un cenno della mano.
Il tenente O'Broinn non riuscì a nascondere la sorpresa, e un'espressione
intimorita e preoccupata riuscì comunque ad affiorare sul suo volto
impietrito. Nonostante ogni sforzo, il canonico "sì signore" non uscì
dalla bocca, e O'Broinn si limitò a seguire il capitano attraverso la
plancia fino alla Sala Tattica, tentando invano di deglutire.
Quando le porte della stanza si furono richiuse, lasciando all'esterno i
rumori dell'attività in plancia, il tenente O'Broinn osservò il capitano
dirigersi con decisione al replicatore.
- Qualcosa da bere, tenente? - chiese Knight alla figura che se ne stava in
piedi, rigida, di fronte a sé.
- N-n-no, grazie capitano. - rispose O'Broinn.
- Tè alla menta, freddo. - fu l'ordine al replicatore.
Il capitano afferrò la tazza che si era materializzata sul ripiano del
congegno, e prese posto dietro la scrivania.
- Si sieda tenente, prego. -
- S-sì. Grazie signore. -
= Oh Dio! Avrei sicuramente fatto meglio a starmene zitto, in Sala
Riunioni; è chiaro che il capitano voleva il parere degli ufficiali
superiori, e non certo di un timoniere neo-promosso.....accidenti a me!
Una nota di demerito dopo neanche tre giorni di servizio con il nuovo
capitano..........fantastico...........forse riuscirò a farmi retrocedere
prima della fine della settimana........=
Questi i pensieri che turbinavano nella mente del tenente O'Broinn, mentre
Knight si schiariva la gola dopo aver assaggiato un sorso di tè freddo.
- Lei è molto giovane, tenente. -
- C-c-come ha detto, scusi? Ah......ehm.....beh, sì; questo sulla Unicorn
è il mio primo incarico operativo, signore. -
O'Broinn concluse la frase deglutendo rumorosamente, tanto che il capitano
non poté fare a meno di sorridere.
- Tempo fa ero come lei..........Patrick, vero? -
- Patrick, sì signore. Capisco, signore. -
Knight rivolse al timoniere della Unicorn un sorriso caldo e comprensivo.
- Ben inteso, certe caratteristiche caratteriali non si cambiano,
purtroppo. La timidezza è qualcosa che ti porti dietro tutta la vita;
l'auto-stima, invece, si può conquistare. -
Continuando a mantenere una postura rigida, O'Broinn si limito ad
assentire.
- E lei dovrebbe avere motivi più che sufficienti per avere stima in sé
stesso: è stato promosso molto in fretta, Patrick, e la valutazione che il
capitano Sortyn ha registrato sulla sua scheda di servizio è più che
lusinghiera. Cosa se ne deduce? -
O'Broinn era confuso, e non sapeva proprio cosa dire. Si era già messo
sulla difensiva, pronto ad affrontare un rimprovero, e questo discorso
l'aveva decisamente spiazzato.
- N-n-non saprei, signore. Forse il capitano Sortyn è rimasto soddisfatto
del mio lavoro. -
- Esatto! - disse Knight, illuminandosi. Poi riprese: - Non se ne potrebbe
dedurre che lei è un bravo ufficiale? -
- N-non credo stia a me giudicare, capitano. -
- Sbagliato. Deve essere proprio lei a giudicare; non potrebbe esistere
giudice più equo......e severo. Lei è proprio un bravo ufficiale, e deve
rendersi conto del fatto che la sua professionalità è indispensabile alla
nave almeno quanto quella dell'ingegnere capo, dell'ufficiale
scientifico.........o del capitano. Dunque, ogni sua opinione è degna di
essere presa in considerazione, e non si deve abbattere al primo rifiuto, o
alla prima brutta figura; durante la mia carriera ho commesso errori
veramente grossolani, ma l'ho fatto in buona fede e, soprattutto, con la
consapevolezza di avere sempre fatto del mio meglio. Le viene richiesto di
portare il dovuto rispetto ai propri superiori, ma deve cercare di lasciare
fuori dalla mente il timore reverenziale. E' tutto chiaro? -
- Sì signore. Penso di aver capito quello che vuole dirmi, ma non è
facile. -
Il capitano si alzò in piedi, lasciando la tazza sulla scrivania; si
diresse verso O'Broinn e gli poggiò una mano sulla spalla, esibendo un
sorriso amichevole.
- Lo so. L'importante è provarci. -
O'Broinn capì che il colloquio volgeva al termine, e si alzò in piedi.
- Lo farò, signore. Grazie per la fiducia. -
- Di nulla, tenente. Continui l'ottimo lavoro. -
Il capitano porse la mano destra, e O'Broinn imitò il gesto, stringendola
vigorosamente.
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