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IL GATTO E IL TOPO
17 febbraio 1999

    Alloggio del tenente Kumas Krugar - U.S.S. Unicorn
    ore 12.30 PM

    Krugar non nascondeva certo la tensione e la trepidazione per la comunicazione che a breve avrebbe avuto, il ticchettio che produceva con le dita sul tavolo stavo continuando ormai da tempo, ma ecco finalmente apparire il logo dell'Intelligence della Federazione comparire sul monitor del suo computer.
    Una voce femminile decisamente impostata scaturì dagli altoparlanti:
    - Comunicazione Seclar livello 8 prego indetificarsi

    - Kumas Krugar - Intelligence sezione spionaggio - codice K12 Shakur 32-

    - Identità verificata connessione in 5... 4... 3... 2.. 1... secondi -
    Attivata

    Una voce chiaramente camuffata cominciò a parlare

    - Buon giorno Tenente Krugar come negli standard della nostra agenzia lei non saprà mai con chi sta parlando in questo momento e che tramite le nostre tecnologie questa conversazione non sarà e non dovrà mai essere nota a nessun altro con livelo seclar più basso di quello che lei ha accesso, ma per sicurezza spero che lei abbia preso provvedimenti per garantire la riservatezza di questa comunicazione-

    - Certamente, ho fatto in modo di schermare questa conversazione in modo che nei log non ne sia traccia e nel caso che l'Ufficiale Scientifico o qualche membro della sua Crew facessero qualche controllo verrà senza ombra di dubbio interpretata come un'anomalia di routine.

    - Gli obbiettivi della missione sono stati eseguiti?

    A questa domanda Krugar strinse il pugno in modo molto rabbioso, tanto che alcune goccie di quello che gli umani avrebbero chiamato sangue uscirono dalla sua mano.

    - Ecco è questo il punto a cui volevo arrivare, avete sbagliato gli obbiettivi che mi avete assegnato! La persona che mi avevate chiesto di sorvegliare è assolutamente insospettabile! All'inizio credevo che avevate sbagliato semplicemente persona e che invece era Newport colui da controllare ed eliminare, ma gli ultimi avvenimenti hanno smentito in maniera categorica una possibilità del genere. Non capisco come abbiate potuto fare un errore del genere, avrei potuto eliminare una persona totalmente estranea dai fatti per la vostra disattenzione!

    - Accidenti, allora le voci che circolano nell' HQ non sono totalmente infondate...

    - Di cosa sta parlando???

    - Il controspionaggio di molte potenze di questo quadrante (e non) sono molto invidiose dell'efficienza e delle informazioni contenute nei nostri Date Base e perciò si dice che ci sia qualche infiltrato nelle nostre fila, pensi razze di ogni genere, magari qualcuna di cui lei e la Federazione non sono nemmeno a conoscienza provano a rubarci delle informaizioni, quindi credo che qualcuno abbia voluto che lei venisse su questa nave e uccidesse quella persona che gli era stata segnalata di seguire, che evidentemente stava scomoda a qualcuno. Bene si dimentichi di tutti i piani secondari, adesso gli spiegherò i nuovi obbiettivi.

    Durante la spiegazione del A.S. lo sguardo di Kumas cadde involtariamente su una foto che ritraeva Qo'noS appoggiata sul tavolo, che essendo perfettamente lucido rifletteva buona parte dell'alloggio alle sue spalle. La sua attenzione venne attirata da uno strano oggetto che non aveva mai visto in vita sua, era di forma rotonda, simile ad un occhio, con al centro una specie di telecamera telescopica che probabilmente serviva a filmare. Krugar fece scivolare dolcemente la mano all'interno della sua uniforme dove era contenuto un Disgregatore di fabbricazione Klingon oppurtonatamente modificato in modo da essere accettato dagli standard della Federazione, ebbene il Breen si girò di scatto ma ancora prima che ebbe il tempo di premere il grilletto lo strano "occhio" era sparito in una strana luce verdastra, sicuramente non un teletrasporto, sicuramente una tecnologia superiore. Ma visto che l'occhio non di Kumas non è così veloce come la strana tecnologia che aveva incontrato pochi secondi prima, il colpo del disgregatore parti lo stesso. K.K. si giro verso lo schermo del computer ma l'immagine dell'interlocutore era sparita, sostituita da un anonima schermata nera,
    - Probabilmente si deve essere attivato il sistema di emergenza di comunicazione Intelligence quando ho esploso il colpo col disgregatore- pensò Krugar
    Si rigirò nuovamente dove era presente l' "occhio" ma non v' era più rimasta traccia, l'unica cosa presente era il grosso buco che aveva provocato poco prima. Sentì dei passi avvicinarsi di corsa, erano quelli degli uomini della sicurezza di quel settore, attiritati dal rumone del disgregatore.

    - Merda!- Esclamo Krugar

    Krugar fece appena in tempo a nascondere il particolare comunicatore che aveva utilizzato fino a poco prima che gli uomini della sicurezza forzarono il pannello che controllava la porta e penetrarono nel suo alloggio. Appena gli addetti entrarono notarono il grosso buco sulla parete e capirono che era stato provocato da un disgregatore e che ci fosse stata una collutazione, prima che cominciassero a fare domande K.K. estrasse nuovamente il suo disgregatore lo settò su "stordisci" e fece fuoco sui due uomini che erano accorsi.
    Appena svennero Kumas tiro fuori da un particolare nascondiglio un apparecchio per cancellare la memoria a breve termine e lo utilizzò su di loro.
    La situazione era a posto, il foro sulla parete verrà archiviato come "un colpo accidentale" e i 2 uomini della sicurezza si risveglieranno con un forte mal di testa, ma Krugar si fermò un attimo per riflettere su ciò che aveva fatto negli ultimi 10 minuti, fatti che se qualcuno ne fosse venuto a conoscenza lo avrebbero fatto andare alla corte marziale e gli sarebbero costati l'espulsione dalla Flotta Stellare. Scrollò la testa come per cacciare via quest'utlimo pensiero e cercò di rincuorarsi pensando che quello che stava accandendo era qualche cosa più grande di lui, forse più grande della stessa Intelligence...
    Ora Kumas si sentiva solo, sorvegliato in ogni suo momento ed in pericolo di morte, quello di cui aveva bisogno in questo momento era un amico, ma in questi mesi di permanzenza sulla U.S.S. Unicorn non ha mai avuto il tempo di consolidare un sodalizio con alcuno della nave, apparendo agli occhi degli altri ufficiali come molto "freddo", così mandò un messaggio di 5 lettere al primo ufficiale Dheck, la persona che più sia avvicinava al termine amico con scritto A-I-U-T-O …



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