U.S.S. UNICORN
Bar di Prora
Dhek si avvicinò leggermente al volto del capitano, sporgendosi lentamente
verso la parte opposta del tavolo:
-Mi perdoni, Capitano,- sussurrò con fare misterioso - ma è sicuro di averci
detto tutto riguardo la nostra missione? O meglio, è sicuro che le sono
stati comunicati tutti i dati?-
Knight parve esitare di fronte alla domanda del trill e agrottò le
sopracciglia con fare stupito. Dhek si affrettò a concludere:
-Non deve pensare male, signore, è solo che dalle esperienze che mi sono
capitate nella vita, ho imparato che spesso i vertici mantengono alcuni
segreti con le altre parti della piramide, a volte per proteggerli da
responsabilità troppo opprimenti, altre volte per puro vezzo.
Un buon osservatore, e un buon diplomatico, deve sempre fare attenzione ai
particolari prima di agire. E visto che in questo frangente la nostra
capacità di azione sarà limitata e condizionata dalle nostre osservazioni,
mi domandavo se non ci fosse qualcosa che è stato omesso. Abbiamo bisogno di
più certezze per stendere una valutazione esauriente..-
Il capitano vuotò con un ultimo sorso la tazza di cioccolato caldo e si
rivolse al proprio interlocutore:
- L'unica cosa certa in questa delicata situazione è che non esistono
certezze; ogni ipotesi è valida, e ogni interrogativo sollevato attende
una risposta.
Poco fa, in privato, il tenente Newport mi ha illustrato una teoria
piuttosto interessante, che varrà senz'altro la pena discutere alla
prossima riunione; lei stesso ha avanzato ipotesi valide e plausibili,
anche se una delle due configura uno scenario decisamente complesso e
problematico.
- Senz'ombra di dubbio, capitano! E' proprio questo che ci inquieta
dopotutto, giusto? - disse Dhek.
- Sì, comandante; proprio così. E in questa faccenda la nostra è la
parte del grande osservatore......del cronista che annota ed analizza.
Sa comandante..........la mia ultima missione sulla Braben è stata
tremendamente stressante: un impegno diplomatico su più fronti che ha dato
fondo alle capacità del mio vecchio equipaggio, e ha prosciugato me
stesso.
Ma sono sensazioni splendide! Puoi intervenire direttamente.....sai che
puoi fare qualcosa per rimuovere lo stallo......puoi cercare di cogliere i
punti di forza e di debolezza del tuo interlocutore, e spingere il tasto
giusto!
Il viso di Dhek parve illuminarsi:
-Ah, Capitano, condivido in pieno i suoi sentimenti! Non c'è nulla di più
edificante che riuscire a ricomporre una frattura, a ristabilire una
comunicazione interrotta e a condurre in porto un trattato senza l'uso delle
armi, ma semplicemente grazie al buon senso e alla finezza. Le capacità
relazionali sono un'arma assai potente, specie oggi che la Federazione
intrattiene rapporti con migliaia di culture dalle caratteristiche e dai
costumi diversi. Occorre rispettare l'alterità e mediare fra le parti in
modo pacifico: questo è il segreto della pace.. Il nostro attuale incarico
invece sembra assai diverso.. - finì Dhek. Knight prese la palla al balzo e
continuò:
Gli incarichi di osservazione invece sono terribilmente frustranti e
deprimenti, e non perchè io sia un uomo d'azione......al contrario: odio
la violenza e gli atti di forza..........ma perchè ci si trova spesso di
fronte a situazioni come questa; il tipo di situazioni in cui ogni
ufficiale della Flotta Stellare deve fare ricorso a tutto il proprio senso
di responsabilità e prendere coscienza del mondo in cui vive. -
Dhek abbozzò un sorriso e disse: - Ha utilizzato un linguaggio
terribilmente ermetico, ma ho capito perfettamente dove vuole andare a
parare: il rispetto della Prima Direttiva. -
- Ha colto nel segno ancora una volta comandante. - rispose Knight.
Si prese qualche secondo di pausa, poi riprese: - Fin da quando ho
ricoperto il ruolo di Primo Ufficiale sulla Braben, mi sono guadagnato
l'appellativo di "fanatico della Prima Direttiva".....cosa che ho sempre
mal digerito, e non tanto perchè il termine volesse essere beffeggiatorio,
ma perchè la Prima Direttiva non è una disposizione verso la quale si
possa esprimere fanatismo; lo trovo estremamente irriguardoso.
La Prima Direttiva è una delle maggiori conquiste della Federazione Unita
dei Pianeti, segno di civiltà, progresso e rispetto per la vita; serve a
ricordare a noi, gente progredita e tecnologicamente avanzata [parole
pronunciate con ironia - ndPaolo], che non siamo i padroni della
galassia......che non abbiamo diritto di vita e di morte sulle migliaia di
forme di vita che hanno ancora molta strada da percorrere........e che non
possiamo arrogarci il diritto di riparare a tutte le storture
dell'universo, perchè il nostro punto di vista è comunque soggettivo, e
non può essere imposto a chi non ne ha ancora sviluppato uno proprio. -
Dhek sorseggiò il tè e tentò di concludere il ragionamento del capitano:
- Ognuno ha il diritto di commettere i propri errori, perchè essi sono la
radice della consapevolezza. -
Il volto di Knight si illuminò: - Esatto comandante! Vedo che c'è
perfetta unità di vedute tra noi due, e questa conversazione è stata
molto stimolante. -
-Sì, Signore, è stata davvero illuminante anche per me.- sorrise
bonariamente il trill. Poi il suo volto registrò un cambiamento improvviso
mentre riprese a parlare:
-Rimane comunque il fatto che ancora non sappiamo cosa stiamo andando ad
affrontare. E che lo vogliamo o no, potremmo anche trovarci immischiati in
una faccenda che potrebbe legarci le mani: la Prima Direttiva è sempre stata
un vanto e al contempo uno dei più grossi ostacoli per i membri della
Federazione. Speriamo solo di non essere annoverati tra le vittime
sacrificali di questa regola.-
Il capitano si alzò e terminò il colloquio senza però riuscire a
sorridere, come se le ipotesi del comandante Dhek sulla questione ancora lo
turbassero:
- Ci rivediamo in plancia, comandante. -
- A dopo, capitano - replicò Dhek, altrettanto buio in viso.
Il trill finì di bere il suo tè e rimase come ipnotizzato a fissare il fondo
del bicchiere.
"Un guscio vuoto" pensò. Rabbrividì improvvisamente e questo lo scosse dallo
stato di torpore in cui era caduto. Aveva un brutto presentimento..
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