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SPECCHI DI SABBIA - PARTE III di Fabio Patricolo
14 febbraio 1999

    > I presenti sciamarono fuori dalla Sala Osservazioni.

    O'Broinn sembrava era estremamente silenzioso. Aveva ascoltato le parole del Capitano Knight con attenzione e aveva cercato di apprezzare tutte le ipotesi che gli ufficiali avevano proposto.... Tuttavia lui non aveva la stessa preparazione scientifica che tutti quelli che erano seduti a quel tavolo potevano vantare, e questo lo metteva decisamente in una posizione debole. Non aveva strumenti per analizzare scientificamente i dati che erano stati loro forniti... A meno che... a meno che non basasse le sue osservazioni sugli abitanti di quel pianeta, sul loro comportamento piuttosto che sulla loro teconologia...

    Vide il Com. Quill allontanarsi da solo. Anche l'andoriano era decisamente immerso nei suoi pensieri, probabilmente anche lui cercava un qualche particolare che permettesse di capire qualcosa di piu' su questa strana vicenda. Gli si avvicino' e, con la soggezione che non riusciva a togliersi di dosso nemmeno dopo essere stato promosso a tenente, cerco' di iniziare una conversazione.

    "Ehm.... Signore?..ehm... La disturbo?"
    Voor alzo' la testa verso il giovane irlandese. O'Broinn sapeva che in realta' avrebbe potuto limitarsi a puntare le sue antenne su di lui, ma gli fu grato per aver accompagnato il movimento di quelle..."cose"... con tutta la testa.

    "No. Mi dica Ten. cosa posso fare per lei?"
    "Be'... Ecco, Signore, il punto e' che di tutto il gruppo che prima era a quel tavolo, io sono l'unico a non avere una preparazione scientifica sufficiente ad apportare un qualche progresso nella nostra indagine... Ehm... Ecco il fatto e', Signore, che mi sento un po' inutile..."
    Voor lo guardo' senza lasciar intuire minimamente cosa gli passasse per la testa, e questo agito' ancora di piu' l'irlandese.
    "Comandante... ecco... quello che volevo dire e' che mentre il Capitano parlava, ho visto che tutti voi siete stati in grado di proporre una qualche lettura scientifica del fenomeno... Io invece sono riuscito a focalizzare la mia attenzione solo sul discorso che lei ha fatto del detterente atomico... Ehm... abbiamo detto che questi Chamersiani dovrebbero essere in grado di comprendere con relativa semplicita' la pericolosita' delle loro attivita'... dobbiamo quindi ipotizzare che lo facciano coscientemente..."
    A O'Broinn parve che un lieve nervosismo cominciasse ad affiorare sul volto di Voor
    "... se lo fanno volontariamente, Signore, perche' dovrebbero rischiare di distruggere il loro pianeta? Vede, non potendo sfruttare nessuna conoscenza particolare delle caratteristiche fisica e geologiche del sistema di Chamersis, io posso solo pensare che ci sia qualcosa di terribile che spaventi quella gente fino al punto di far tentare loro di diefndersi anche in modo cosi' disperato... Insomma qualcosa che li abbia gettati nel panico.... Il che poi giustificherebbe l'invio di una classe Galaxy come la Unicorn.... Signore, per farla breve, ho l'impressione che la Federazione ci abbia nascosto qualcosa..."

    O'Broinn degluti' rumorosamente, tirando subito dopo un profondo sospiro di sollievo, come se si fosse liberato di un peso e attendesse la reazione del suo interlocutore.…



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