Diario del Primo Ufficiale Scientifico
Data Stellare 57960.90 (17/12/2380, ore 18.13)
Registrazione del Tenente Comandante Quill Voorr
Nella spoglia stanza, per alcuni attimi il silenzio regnò sovrano. Ciò
che era appena accaduto, era semplicemente troppo per essere assorbito
tutto in una volta.
Un gemito, proveniente dal corpo riverso della Vulcaniana, scosse i
prigionieri, che si mossero come un sol uomo a prestare soccorso. Il
primo ad arrivare fu Quill;
"Non sento ossa rotte. Credo sia solamente
scossa. Ecco, sta rinvenendo."
La dottoressa aprì lentamente gli occhi, proteggendosi dalla forte luce
del soffitto con una mano;
"Inutilmente aggressivo..." mormorò, tentando
di rimettersi in piedi, assistita dagli altri;
"Capacità psioniche
eccezionalmente sviluppate... Nessuna traccia della disciplina Kolinar
(spero che si scriva così - Nd Luigi) nei suoi schemi mentali..." Lo
sguardo di Selenjak, perso nel vuoto, si mise nuovamente a fuoco,
indicando che era giunta ad una conclusione;
"Eppure, Capitano, le posso
assicurare che il nostro ospite non appartiene alla razza Romulana; Sono
invece propensa a credere che faccia parte di un'antichissima leggenda
Vulcaniana, risalente all'epoca dei Grandi Conflitti, che parlava di una
popolazione che emigrò dal pianeta in cerca di altri lidi. In un certo
senso, costoro hanno ispirato la successiva scissione Romulana. Nei
nostri testi storici, essi sono conosciuti semplicemente come <<Gli
Antichi>>."
"Questi... <<Antichi>>..." disse Knight; "Erano noti per le loro
capacità psioniche? Per quale motivo lasciarono Vulcano?"
"I testi storici sono molto carenti su questo argomento... ma in nessuno
di essi vi è menzionato l'uso di talenti psionici da parte degli Antichi.
Suppongo che essi abbiano sviluppato le loro capacità mentali dopo avere
lasciato Vulcano. Riguardo al motivo della loro partenza... è un
mistero; sino ad oggi, la loro stessa esistenza era una semplice
speculazione."
"Eppure..." intervenne Quill; "Il fatto che ci abbiano offerto del cibo,
indica che non hanno intenzioni ostili nei nostri confronti, almeno per
ciò che riguarda l'immediato futuro. Purtroppo, se hanno ritenuto
necessario fornirci una fonte di nutrimento, c'è una forte possibilità
che abbiano pianificato di trattenerci in questo luogo alquanto a lungo..."
"A-A me sono sembrati sin t-troppo ostili, Comandante Quill!" disse
O'Broinn; "H-hanno scagliato via la d-dottoressa come una b-bambola di
pezza!"
"Una dimostrazione di forza non è necessariamente indice di volontà di
uccidere, Tenente... al contrario, in quasi tutti i casi documentati,
una plateale dimostrazione di forza serve a chiarire i rapporti
gerarchici ed a evitare inutili spargimenti di sangue."
"Questa gente non sono l-leoni della savana terrestre, C-Comandante!"
Quill stava per replicare, quando Selenjak alzò una mano; "Attenti.
Stanno tornando. Lo sento." Un attimo dopo, la porta si aprì.
Due figure incapucciate, del tutto simili a quella che aveva così
rudemente fatto il suo ingresso qualche minuto prima, attendevano appena
al di fuori dell'uscio.
[[SEGUITECI.]]
La voce rimbombò dolorosamente all'interno delle menti
dei prigionieri, come se i loro crani venissero usati come casse di
risonanza. Il tono era imperioso e severo, e non ammetteva esitazioni nè
repliche.
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