Data Stellare 57949.2 (13/12/2380)
Ore 11.00 am
Ponte 1, Sala Tattica del Capitano
Knight guardava il suo Primo Ufficiale comodamente abbandonato nella
poltrona riservata al capitano nella Sala Tattica, ancora indeciso sul da
farsi. Certo non era da molto al comando di quella nave, ma credeva di
potersi fidare del giudizio del trill. Quello che lo affascinava
maggiormente era l'enorme conoscenza che i simbionti-trill riuscivano ad
accumulare durante l'arco della loro vita secolare, e per questo attribuiva
una certa saggezza alle parole del Comandante Dhek. Certo l'aspetto
esteriore del suo Primo Ufficiale, quello di un giovane trentenne dal
sorriso facile e dai modi affabili, avrebbe potuto trarre in inganno chi
non conoscesse la cultura trill, ma Knight sapeva bene che l'ufficiale che
aveva ponderato la questione ed espresso quella richiesta aveva un ruolino
di servizio non trascurabile e l'esperienza di più di un secolo.
Knight osservò con vivo interesse il volto di Dhek, che mostrava
un'espressione decisa e seria come poche volte aveva visto sul suo volto.
Il Capitano non potè non abbozzare un sorrisetto di complicità, che fu
tuttavia pronto a nascondere facendo girare la poltrona su se stessa e
dando le spalle al trill. Ora osservava l'acquario con i pesci provenienti
da mezzo quadrante Alfa che campeggiava sulla parete nord della Sala
Tattica, e disgiunse le mani per accarezzarsi il mento con fare meditabondo.
Dal canto suo Dhek non credeva che il Capitano avrebbe avuto nulla in
contrario alla sua richiesta, eppure lo stava facendo aspettare più del
previsto. Certo richiedere un'autorizzazione di livello 1 al più alto
comandante in grado della Unicorn non era cosa da tutti i giorni, eppure in
questo caso era necessario. Non dubitava che avrebbe potuto bypassare i
sistemi di protezione anche con la sua chiave ed eventualmente utilizzando
l'aiuto di qualche membro della sezione Scientifica o Tecnica (chissà
perchè il nome della Morgan gli era balenato subito alla mente), ma era una
questione di lealtà nei confronti della scala gerarchica, e Dhek non voleva
agire senza autorizzazione. Specialmente per un caso alquanto bizzarro, ma
di importanza vitale per la sicurezza della nave, come quello.
Dhek emise un breve colpo di tosse per riportare l'attenzione del
Capitano Knight su di lui, e quando l'ufficiale si voltò nuovamente
squadrandolo con espressione incerta, il trill sostenne il suo sguardo con
decisione e ripetà nuovamente la sua richiesta:
"Signore, come le ho già detto, la questione è molto semplice. Si tratta
di far luce sul livello della sicurezza di questa nave, sui motivi che
hanno indotto un individuo del calibro di Krugar, il nostro CAPO DELLA
SICUREZZA, ad autosospendersi. E per farlo non ci sono altri mezzi se non
esaminare il contenuto della simulazione olografica che ha attivato prima
di autosospendersi.
"Sono fermamente convinto che potremo decidere sul da farsi solo dopo
aver esaminato il maggior numero di prove, e se il mio istinto non
m'inganna, la prova più esplicativa la troveremo in quel programma
olografico ora protetto dai codici di Krugar.
"Le chiedo ancora una volta di dare l'autorizzazione per scavalcare i
codici di Krugar e visionare quella simulazione. Aspetto solo un suo ordine
Capitano."
"Supponiamo che io le dia la mia autorizzazione," ipotizzò Knight, "lei
cosa farebbe, Comandante Dhek?" Knight era sinceramente curioso di sapere
come mai il suo Primo Ufficiale era tanto interessato alla faccenda.
"Io capisco che questa è un'indagine strettamente riservata e che
potrebbe rivelarsi abbastanza spinosa per lei, Capitano. E parlando
francamente," aggiunse Dhek in tono più confidenziale "non credo che lei
possa trovare il tempo di approfondire la questione Krugar mentre si tiene
il processo al Comandante Quill. E tuttavia la faccenda non è da passare in
secondo piano, ma nemmeno può essere rimandata troppo a lungo. Senza
contare che non tarderà prima che qualcuno degli alti papaveri della Flotta
Stellare venga a conoscenza della nostra situazione e indica un'indagine
ufficiale che potrebbe portare più male che bene al Tenente Krugar."
"Lei allora pensa che Krugar ci nasconda qualcosa ma che debba essere
protetto?" chiese Knight.
"Non saprei cosa sta nascondendo, ma io non credo che un uomo come
Krugar, tanto ligio al dovere e all'onore, che si autosospende dal
servizio, meriti una corte marziale. E' una persona che ritengo sia da
stimare per il modo in cui ha finora svolto la sua carriera all'interno
della Flotta Stellare, e se posso essere d'aiuto a lui e contemporaneamente
alla Unicorn, io non mi tirerò indietro."
"Mi sta forse chiedendo l'autorizzazione a condurre le indagini sulla
faccenda Krugar?" chiese Knight proteso leggermente in avanti, poggiando i
gomiti sul tavolo e unendo le mani poco sotto al proprio mento.
"Affermativo Capitano. Le chiedo inoltre l'autorizzazione di livello 1
per visionare il programma olografico criptato di Krugar. Le risparmierei
tempo e fatica se mi lasciasse condurre questa indagine."
Knight ritornò nuovamente ad abbandonarsi nella comoda poltrona,
sospirando profondamente. Apparentemente pareva divertito, e questo fece
tornare il sorriso sul volto di Dhek. I due parevano capirsi al volo.
"Concesso." disse il Capitano in tono amichevole "Non sia mai che rifiuto
di liberarmi di un po' di lavoro ingombrante, specie di questi tempi. Ha la
mia piena fiducia, Numero Uno. Provvederò ad inviare l'autorizzazione di
Livello 1 immediatamente al computer di bordo per lasciarle consultare il
programma olografico di Krugar."
"Grazie signore, non se ne pentirà!" rispose il trill con gli occhi che
gli brillavano. Il trill si girò e fece per uscire dalla sala, quando il
capitano lo riprese per un'ultima battuta.
"Mi raccomando, Numero Uno, mi tenga informato di qualsiasi progresso. E
se per caso sentisse l'improvviso impulso di seguire l'esempio del signor
Krugar, la prego di farmelo sapere per tempo." scherzò Knight.
"Non si preoccupi, Capitano. I trill sono geneticamete refrattari a
decisioni improvvise." ribattè Dhek. Fu una delle prime volte in cui Dhek
sentì Knight ridere di gusto.
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