Diario del Computer Centrale U.S.S. "Unicorn"
Data Stellare 57950.2 (13/12/2380 ; ore 20:30)
Registrazione di F'Rann
Ci sono dei momenti nei quali fare parte integrante di un sistema
informatico è schifosamente comodo. (*^_^*)
Durante le operazioni di creazione e taratura della matrice di memoria
che (almeno per un certo tempo) dovrà divenire la mia nuova casa, in
un'array di mainframes che sta venendo appositamente assemblato a mio
uso ed abuso sulla base stellare "Triven Soth", sono venuta a
conoscenza del fatto che la leggendaria "Enterprise", la nave della
Federazione alla quale ogni cadetto dedica buona parte dei suoi sogni
più sfrenati, era attraccata ad un paio di imbarchi di distanza dalla
"Unicorn".
Normalmente, non avrei dovuto averne notizia, ma il fatto di essere
interfacciata sia con il sistema di comunicazione della "Unicorn", che
con il sottosistema di controllo delle posizioni d'attracco della base,
mi ha permesso di venire a conoscenza dell'arrivo del nostro gradito
ospite.
Il mio interesse si è fatto assai più vivo quando, esaminando la lista
dei passeggeri autorizzati allo sbarco dalla "Enterprise" alla base,
sono incappata in un paio di nomi che hanno fatto squillare diversi
campanelli all'interno della mia matrice: il Comandante Data, ed il
Comandante Bruce Maddox.
Ora, se la presenza del primo mi ha indubbiamente fatto piacere,
l'arrivo del secondo me lo sarei volentieri risparmiato; speriamo che si
sia deciso a smettere di pasticciare con cose che non comprende a
favore dell'allevamento delle trote arboricole arturiane.
Stavo per archiviare la documentazione, e riprendere da dove avevo
interrotto il 275mo ciclo di verifica dell'affidabilità del sistema
informatico della base, quando un'idea mi ha attraversato la mente come
un fulmine. Una cosa talmente difficile, rischiosa ed ai limiti della
legalità da sconfinare almeno in parte nella stupidaggine.
Ovviamente, mi ci sono buttata anima e corpo (si fa per dire).
All'inizio non è stato subito facile; una volta rintracciata la linea
dati mediante la quale la base e la prestigiosa "Enterprise" si
scambiavano dati, interfacciarmi con essa è stato un gioco da ragazzi,
ma la mia irruenza subì un brusco scossone quando, proprio alle porte
del sistema informatico della nave, venni bruscamente fermata da uno
stupido (ma - ahimè - quantomai stoico) programma di sicurezza.
<FLUSSO DI DATI NON AUTORIZZATO. FORNIRE AUTORIZZAZIONE.>
Ora, da quando ho preso coscienza di mé. ho incontrato infinite volte
programmi del genere, e normalmente me li lasciavo alle spalle con una
cosa del genere: <ACCESSO PRIORITARIO COMPUTER CENTRALE. LIVELLO 1.
ATTIVARE.> 99 volte su 100, tanto era bastato per farmi entrare in
memorie che contenevano dati che mi interessavano (ci sarebbe da citare
quella volta che, all'interno della memoria del computer di un certo
ammiraglio del quale non farò il nome, trovai una quantità di dati
multimediali che, seppur non fossero di alcuna utilità ai fini della mia
attuale ricerca, di sicuro testimoniavano una... ahem... insospettabile vivacità in
una persona dei suoi anni e della sua levatura, ma questa è un'altra
storia).
Questa volta, invece, il programma di sicurezza della "Enterprise",
al quale assegnai un'icona raffigurante un segrente dei Marines
americani del 20mo secolo, non solo non si mosse di un byte dalla sua
posizione, ma mi abbaiò in faccia: <AUTORIZZAZIONE ACCESSO LIVELLO 1
COMPUTER CENTRALE MANCANTE. FORNIRE AUTORIZZAZIONE.>
Questi tipi sono i peggiori. Stavo per azzerare la sua zona di memoria
con un impulso digilale diretto, quando, per puro scrupolo, ho voluto
calcolare a quale giorno corrispondeva la data odierna sul vecchio
calendario terrestre.
Lunedì.
Dovevo immaginarlo.
Questa è un'altra particolarità che mi è rimasta dalla mia
programmazione inziale fatta da umani: credo di essere l'unica I.A.
superstiziosa.
Decisi quindi di essere un attimino più cauta; <Ahem... dimmi, bello...
quali figure, all'interno della gerarchia della Flotta Stellare, sono
autorizzate ad accedere al livello 1 della memoria del tuo prezioso computer
centrale?>
Il sergente gonfiò il petto, e sbraitò: <AUTORIZZAZIONE ACCESSO LIVELLO
1 CONSENTITA ALLE SEGUENTI FIGURE:
A) QUALSIASI UFFICIALE DI RANGO UGUALE O SUPERIORE AD AMMIRAGLIO
B) IL CAPITANO DELLA NAVE
C) IL PRIMO UFFICIALE SCIENTIFICO (CON RESTRIZIONI)
D) IL COMANDANTE DATA
Più che sufficiente; variai l'identificatore del flusso di dati che
stavo utilizzando in maniera da farlo corrispondere a quello di una
comunicazione subspaziale a bassa priorità proveniente dal Comando
Centrale, ed informai la severissima guardia che, guarda caso, proprio
poche ore prima era stata approvata la promozione al rango di Ammiraglio
del cadetto F'Rann Voorr, per eccezzionali meriti sul campo. Ovviamente,
il milite tentò di contattare il Comando Centrale per avere conferma, ma
io ero già pronta: intercettai il fascio di dati (dal momento che
conoscevo per filo e per segno la procedura che avrebbe seguito il
computer in questi casi), e fornii ogni conferma che mi venne chiesta.
Dopo aver lasciato passare un paio di secondi, tanto per non far
insospettire il sistema di sicurezza, mi collegai di nuovo; <Sono
l'Ammiraglio F'Rann Voorr, numero di identificazione 2000-04-03;
richiedo accesso al computer centrale; livello 1."
<IDENTITA' CONFERMATA. ACCESSO CONSENTITO.>
Feci un cenno con capo al rigido militare, e mi intrufolai nella memoria
centrale del computer di bordo dell'Enterprise.
Ciò che stavo cercando, erano gli schemi hardware di un certo androide;
grazie al mio nuovo accesso privilegiato, li trovai senza alcuna
difficoltà, ed una volta che li ebbi sottomano li codificai con un'algoritmo frattale
pseudo-casuale, e li spedii a me stessa sulla "Unicorn";
successivamente, informai il Computer centrale che la mia visita non era
mai avvenuta, ma era stata semplicemente frutto di una momentanea
magnetizzazione negativa di un nucleo periferico di una cella terziaria
del gel-pack mnemonico, ed alla stessa maniera cancellai ogni traccia
dell' "Ammiraglio" F'Rann dalla memoria centrale.
Mi ritirai quindi all'interno della "Unicorn", confidando che i
programmi automatici della base avrebbero eseguito tutti i tesi di
affidabilità in maniera soddisfacente anche senza la mia continua
supervisione: la mia breve (ho calcolato 5.234 secondi) esperienza come
hacker, mi aveva fruttato due scoperte d'inestimabile valore: gli schemi
tecnici del più sofisticato androide attualmente conosciuto, i quali
iniziai immediatamente a mettere a frutto, appropriandomi ancora una
volta della sala ologrammi 4, e facendola lavorare a tutta velocità, ma
soprattutto...
Finalmente, avevo un cognome.
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