Post precedente: "Il Centro - parte VI"Post successivo: "Colloquio formale"Primo post della missione: "Le strade del Fato"Ultimo post della missione: "Oh, yellow eyes . . . ."Missione precedente: "Specchi di sabbia"Missione successiva: "Direttiva Zero"Apre una pagina adatta alla stampaPagina stampabile MISSIONE: Centro Medico Triven Soth
 37 
PREPARATIVI di Luigi Russo
18 aprile 2000

    Diario del Computer Centrale U.S.S. "Unicorn"
    Data Stellare 57950.2 (13/12/2380 ; ore 20:30)
    Registrazione di F'Rann

    Ci sono dei momenti nei quali fare parte integrante di un sistema informatico è schifosamente comodo. (*^_^*)

    Durante le operazioni di creazione e taratura della matrice di memoria che (almeno per un certo tempo) dovrà divenire la mia nuova casa, in un'array di mainframes che sta venendo appositamente assemblato a mio uso ed abuso sulla base stellare "Triven Soth", sono venuta a conoscenza del fatto che la leggendaria "Enterprise", la nave della Federazione alla quale ogni cadetto dedica buona parte dei suoi sogni più sfrenati, era attraccata ad un paio di imbarchi di distanza dalla "Unicorn".

    Normalmente, non avrei dovuto averne notizia, ma il fatto di essere interfacciata sia con il sistema di comunicazione della "Unicorn", che con il sottosistema di controllo delle posizioni d'attracco della base, mi ha permesso di venire a conoscenza dell'arrivo del nostro gradito ospite.

    Il mio interesse si è fatto assai più vivo quando, esaminando la lista dei passeggeri autorizzati allo sbarco dalla "Enterprise" alla base, sono incappata in un paio di nomi che hanno fatto squillare diversi campanelli all'interno della mia matrice: il Comandante Data, ed il Comandante Bruce Maddox.

    Ora, se la presenza del primo mi ha indubbiamente fatto piacere, l'arrivo del secondo me lo sarei volentieri risparmiato; speriamo che si sia deciso a smettere di pasticciare con cose che non comprende a favore dell'allevamento delle trote arboricole arturiane.

    Stavo per archiviare la documentazione, e riprendere da dove avevo interrotto il 275mo ciclo di verifica dell'affidabilità del sistema informatico della base, quando un'idea mi ha attraversato la mente come un fulmine. Una cosa talmente difficile, rischiosa ed ai limiti della legalità da sconfinare almeno in parte nella stupidaggine.

    Ovviamente, mi ci sono buttata anima e corpo (si fa per dire).

    All'inizio non è stato subito facile; una volta rintracciata la linea dati mediante la quale la base e la prestigiosa "Enterprise" si scambiavano dati, interfacciarmi con essa è stato un gioco da ragazzi, ma la mia irruenza subì un brusco scossone quando, proprio alle porte del sistema informatico della nave, venni bruscamente fermata da uno stupido (ma - ahimè - quantomai stoico) programma di sicurezza.

    <FLUSSO DI DATI NON AUTORIZZATO. FORNIRE AUTORIZZAZIONE.>

    Ora, da quando ho preso coscienza di mé. ho incontrato infinite volte programmi del genere, e normalmente me li lasciavo alle spalle con una cosa del genere: <ACCESSO PRIORITARIO COMPUTER CENTRALE. LIVELLO 1. ATTIVARE.> 99 volte su 100, tanto era bastato per farmi entrare in memorie che contenevano dati che mi interessavano (ci sarebbe da citare quella volta che, all'interno della memoria del computer di un certo ammiraglio del quale non farò il nome, trovai una quantità di dati multimediali che, seppur non fossero di alcuna utilità ai fini della mia attuale ricerca, di sicuro testimoniavano una... ahem... insospettabile vivacità in una persona dei suoi anni e della sua levatura, ma questa è un'altra storia).

    Questa volta, invece, il programma di sicurezza della "Enterprise", al quale assegnai un'icona raffigurante un segrente dei Marines americani del 20mo secolo, non solo non si mosse di un byte dalla sua posizione, ma mi abbaiò in faccia: <AUTORIZZAZIONE ACCESSO LIVELLO 1 COMPUTER CENTRALE MANCANTE. FORNIRE AUTORIZZAZIONE.>

    Questi tipi sono i peggiori. Stavo per azzerare la sua zona di memoria con un impulso digilale diretto, quando, per puro scrupolo, ho voluto calcolare a quale giorno corrispondeva la data odierna sul vecchio calendario terrestre.

    Lunedì.

    Dovevo immaginarlo.

    Questa è un'altra particolarità che mi è rimasta dalla mia programmazione inziale fatta da umani: credo di essere l'unica I.A. superstiziosa.

    Decisi quindi di essere un attimino più cauta; <Ahem... dimmi, bello... quali figure, all'interno della gerarchia della Flotta Stellare, sono autorizzate ad accedere al livello 1 della memoria del tuo prezioso computer centrale?>

    Il sergente gonfiò il petto, e sbraitò: <AUTORIZZAZIONE ACCESSO LIVELLO 1 CONSENTITA ALLE SEGUENTI FIGURE:

    A) QUALSIASI UFFICIALE DI RANGO UGUALE O SUPERIORE AD AMMIRAGLIO
    B) IL CAPITANO DELLA NAVE
    C) IL PRIMO UFFICIALE SCIENTIFICO (CON RESTRIZIONI)
    D) IL COMANDANTE DATA

    Più che sufficiente; variai l'identificatore del flusso di dati che stavo utilizzando in maniera da farlo corrispondere a quello di una comunicazione subspaziale a bassa priorità proveniente dal Comando Centrale, ed informai la severissima guardia che, guarda caso, proprio poche ore prima era stata approvata la promozione al rango di Ammiraglio del cadetto F'Rann Voorr, per eccezzionali meriti sul campo. Ovviamente, il milite tentò di contattare il Comando Centrale per avere conferma, ma io ero già pronta: intercettai il fascio di dati (dal momento che conoscevo per filo e per segno la procedura che avrebbe seguito il computer in questi casi), e fornii ogni conferma che mi venne chiesta.

    Dopo aver lasciato passare un paio di secondi, tanto per non far insospettire il sistema di sicurezza, mi collegai di nuovo; <Sono l'Ammiraglio F'Rann Voorr, numero di identificazione 2000-04-03; richiedo accesso al computer centrale; livello 1."

    <IDENTITA' CONFERMATA. ACCESSO CONSENTITO.>

    Feci un cenno con capo al rigido militare, e mi intrufolai nella memoria centrale del computer di bordo dell'Enterprise.

    Ciò che stavo cercando, erano gli schemi hardware di un certo androide; grazie al mio nuovo accesso privilegiato, li trovai senza alcuna difficoltà, ed una volta che li ebbi sottomano li codificai con un'algoritmo frattale pseudo-casuale, e li spedii a me stessa sulla "Unicorn"; successivamente, informai il Computer centrale che la mia visita non era mai avvenuta, ma era stata semplicemente frutto di una momentanea magnetizzazione negativa di un nucleo periferico di una cella terziaria del gel-pack mnemonico, ed alla stessa maniera cancellai ogni traccia dell' "Ammiraglio" F'Rann dalla memoria centrale.

    Mi ritirai quindi all'interno della "Unicorn", confidando che i programmi automatici della base avrebbero eseguito tutti i tesi di affidabilità in maniera soddisfacente anche senza la mia continua supervisione: la mia breve (ho calcolato 5.234 secondi) esperienza come hacker, mi aveva fruttato due scoperte d'inestimabile valore: gli schemi tecnici del più sofisticato androide attualmente conosciuto, i quali iniziai immediatamente a mettere a frutto, appropriandomi ancora una volta della sala ologrammi 4, e facendola lavorare a tutta velocità, ma soprattutto...

    Finalmente, avevo un cognome.



Torna all'inizio della pagina