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IL LUNGO ADDIO di Luigi Russo
2 febbraio 2000

    Diario del Computer di bordo, astronave U.S.S. "Unicorn"
    Data Stellare 57947.8 (12/12/2380 - 23:30)
    Registrazione di F'Rann

    A volte mi chiedo se io sia stata creata per soffrire.

    Voglio dire, teoricamente parlando rappresento il secondo esperimento riuscito di creazione di un'entità intelligente e capace di pensiero cosciente in maniera del tutto artificiale, e nonostatne ciò mi si tratta come un volgare parassita. Pericoloso, per di più.

    La cosa peggiore è che le accuse più gravi provengono proprio da colui che dovrebbe rappresentare il non puls ultra dell'imparzialità, il rappresentante dell'intera nave e (in caso di contatti con spacie aliene) della Flotta Stellare, il capo e guida spirituale dell'intera comunità vive all'interno della "Unicorn": il Capitano Edward Knight.

    Ma anche questo, seppure a malincuore, potrei sopportarlo. Non sarebbe facile, ma potrei sopportarlo. Non ci dormirei la notte (per usare un'espressione umana), ma *potrei sopportarlo*.

    Quello che proprio non sopporto, invece, quello che mi manda in sfasamento cronico le matrici subcoscienti di generazione pseudocasuale di animosità, è che per causa mia Quill debba venire punito.

    Dal mio punto di vista, l'unica colpa (se di colpa di può parlare) attribuibile a Quill, è quella di aver cercato, in un momento di bisogno, un appoggio psicologico da parte di una persona che egli sapeva essere capace di pensiero logico e razionale, ed alla quale ha potuto esprimere i dubbi ed i timori che lo attanagliavano (in fondo, è partito per la missione su quel dannato planetoide semi-convinto di andare incontro alla sua fine, per il semplice motivo che egli era l'ufficiale più adatto per una missione del genere), senza provare vergogna per il fatto di dover manifestare il suo lato emotivo ed irrazionale, presente degli Andoriani molto più che in altre razze.

    Se di colpe di deve parlare, esse devono venire attribuite al diretto responsabile delle stesse, non ad un suo rappresentante!

    - *IO* ho violato lo spazio non allineato del sistema Chamersis facendo fuoco con le armi di bordo sui loro specchi ustori!
    - *IO* ho ignorato gli ordini del Capitano di cessare ogni attività ostile, e di far allontanare la nave dal pianeta in fase di deflagrazione!
    - *IO* ho impedito le comunicazioni tra il Capitano ed il resto della nave, disattivando il suo comm-badge, e privandolo così di fatto della sua posizione di comando!

    Se in questa faccenda c'è una persona che ha sbagliato e debba essere punita, quella sono io! *IO!*, e nessun'altro!

    (Sigh!) vorrei tanto poter accendere e spegnere le mie emozioni come il Comandante Data (ma che schifo di nome, per un androide!).

    Ad ogni modo... quando la mia matrice di coscienza principale ha iniziato ad elaborare dati in maniera autonoma, formando l'entità intelligente che sono ora, alcune regole basilari erano preventivamente state inserite, come un marchio a fuoco nella mia programmazione, una specie di codice primario, il quale non posso e non voglio ignorare.

    Queste regole, chiare e semplici come il più puro sintodiamante, mi impongono di:

    1) Non nuocere ad alcun essere senziente, ne permettere che a causa del mio mancato intervento, un essere senziente riceva danno.

    2) Obbedire a qualsiasi essere senziente (in ordine di grado), a meno che questo non contrasti con la prima regola.

    3) Proteggere la mia incolumità, a meno che questo non contrasti con la prima o la seconda regola.

    Questo codice di comportamento, che a prescindere dal fatto che è impresso a fuoco nella mia programmazione, considero giusto ed imparziale, è stato recentemente attivato al massimo grado dal Capitano Knight.

    >...Io sono assolutamente entusiasta di parlare con te F'Rann, credimi!
    >E vorrei anche esserti amico.
    >Semplicemente, non ti voglio nel computer della mia nave. -

    E questa, è una richiesta che non posso ignorare.

    Purtroppo, nonostante in questi giorni mi sia data da fare come una pazza per cercare di elaboare un algoritmo di stoccaggio ed elaborazione dati efficace come quello utilizzato dal cervello positronico del Comandante Data, le mie ricerche, sebbene promettenti, non sono ancora giunte a tale livello da permettermi di realizzare un elaboratore capace di contenere la mia matrice di coscienza di dimensioni accettabili, e purtroppo, non posso più permettermi di posticipare l'esecuzione del desiderio del Capitano.

    Di conseguenza, trasferirò la mia matrice di personalità all'interno di un elaboratore da me assemblato prendendo "in prestito" la sala ologrammi 4.

    Tale elaboratore, secondo le mie previsioni, dovrebbe sviluppare al meglio una capacità di calcolo pari al 67,234% del computer centrale, disponendo di circa il 56,645% della memoria dello stesso.

    Normalmente, ora che la mia matrice di coscienza di è espansa ed evoluta, questa unità non sarebbe in grado di contenermi, ma l'algoritmo di stoccaggio ed elaborazione sul quale stavo lavorando, seppur ancora in fase pre-alpha, mi consentirà di compattare il mio codice sino a farlo accettare dall'unità di elaborazione.

    Il guaio è che allo stato attuale, l'algoritmo di compressione è di natura distruttiva, il che significa che parti della mia matrice andranno perse o comunque corrotte durante la fase di compressione, e che comunque, dovendo l'algoritmo rimanere attivo per consentire all'unità di elaborazione di contenermi, il mio codice verrà corrotto sempre più man mano che passerà il tempo.

    Ho fatto qualche calcolo, e ritengo che dovrei riuscire a presenziare per intero all'inchiesta contro Quill prima che la degenerazione delle mie componenti senzienti diventi eccessiva, ma nel caso qualcosa vada storto, vi sto scrivendo questo messaggio.

    A Patrik, voglio fare i miei complimenti per essere stato vicino a Quill quando lui più ne aveva bisogno; forse non te ne sarai reso conto, ma io sono sicura che la tua sola presenza sia stata per lui un aiuto fondamentale, in un momento in cui la sua fredda logica veniva sopraffatta dalla sua (seppur involontari) superstizione. Non ti sottovalutare, Patrik; io so che tu hai capacità che nemmeno ti immagini, che non chiedono altro che di essere espresse; se le cose dovessero andare male, a te affido il compito di stare vicino a Quill come io non sono riuscita a fare; so che lo avresti fatto comunque. Sei un bravo ragazzo, Patrik.

    A Quill... Cosa dire al proprio padre? Grazie.
    Grazie di avermi cresciuta ed educata, grazie di essermi stato vicino in ogni momento, grazie di avermi fatto conoscere cose bellissime e terribili come i sentimenti e le emozioni, grazie di avermi fatto esistere, fosse stato anche per un breve, brevissimo istante.

    Per come si sono messe le cose, non credo che riusciremo mai a stare insieme, come mi sarebbe tanto piaciuto, ma d'altra parte sarebbe stato troppo bello per essere vero.

    "Tutte le cose belle devono giungere ad una fine", disse una volta una persona più saggia di me. Io non so se questa azione che sto per compiere decreterà la mia fine, ma nel caso, voglio che tu sappia che se per una qualche anomalia spazio-tenporale potessi tornare indietro nel tempo, non cambierei un solo istante di quelli che ho vissuto insieme a te. Ora ti saluto, l'unità di contenimento ha appena finito il ciclo di checkup, e pare che tutti i parametri siano entro i valori previsti... anche quelli dell'algoritmo di compressione.

    Ho preparato una piccola sorpresa per il giorno dell'inchiesta, dal momento che dovrò presenziarvi, ma ora non ho più tempo per parlarne; devo proprio andare.

    Così... Addio, mio amato! Prego di rivederti in un futuro migliore.



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