Diario del Capitano
Supplemento
Devo purtroppo constatare che agli eventi del sistema chamersiano non e'
seguito il periodo di pace e tranquillita' che auspicavo.
Se si escludono i numerosi ed inaspettati problemi tecnici che la sezione
ingegneria porta alla luce di minuto in minuto, e la toccante cerimonia
funebre per il tenente Bright, le cui immagini sono ancora fresche e vivide
nella mia memoria, non posso fare a meno di avvertire l'ombra di
inquietudine che serpeggia tra gli Ufficiali della nave.
Il Tenente Comandante Quill e' temporaneamente sospeso, e attende l'esito
di un'inchiesta Federale che si preannuncia estremamente complessa e
sfiancante; impossibile prevederne l'esito.
Il Tenente Krugar e' attualmente confinato nel suo alloggio in seguito ad
un episodio che, ora come ora, continua a rimanere avvolto nel mistero piu'
assoluto; la totale mancanza di indizi e la scarsa volonta' di
collaborazione del mio Capo della Sicurezza rendono la questione ancora
piu' preoccupante.
Ho sempre odiato le situazioni poco chiare, dove non sia possibile rifarsi
ai regolamenti e ai principi della Federazione per dipanare i dubbi, e la
richiesta del Comando di Flotta per una promozione a Comandante del Tenente
Newport mi ha lasciato assolutamente interdetto. D'accordo con il
Comandante Dhek, ho deciso di rimandare ogni decisione al nostro arrivo
sulla stazione.
In piu', temo che gli eventi traumatici occorsi su Chamersis II non abbiano
ancora cessato di assillare le coscienze di chi ha partecipato attivamente
alla missione; il Tenente O'Broinn, in particolare, appare piuttosto
apatico e depresso.
La notizia dell'assegnamento di un Consigliere non poteva arrivare in un
momento migliore.
U.S.S. UNICORN
Ponte Ologrammi 2
Tre figure distinte occupavano la Sala Ologrammi numero 2; al centro di una
stanza scura e desolata, percorsa unicamente dalle sinistre linee
giallastre della matrice olografica, Knight non riusciva a distogliere lo
sguardo dalla giovane andoriana che affiancava il Tenente Comandante Quill,
non tanto per via della sua innegabile avvenenza, quanto per il fatto che
la ragazza era la rappresentazione olografica di un'intelligenza
artificiale........la stessa intelligenza artificiale che aveva fatto fuoco
su installazioni aliene in una regione di spazio non allineata e protetta
dalla Prima Direttiva, e che aveva dato un contributo estremamente prezioso
alla decifrazione dei messaggi codificati nelle onde gravitazionali che
avevano investito la nave, consentendo l'instaurazione di una di una strana
forma di comunicazione.
Contraddittoria ed enigmatica, vedere questa F'Rann muoversi ed agire come
un qualsiasi altro Ufficiale della nave metteva Knight a disagio e, allo
stesso tempo, la rendeva sicuramente piu'......umana (o Andoriana che
fosse).
Di certo F'Rann pareva non essere del tutto capace di misurare le parole,
costringendo Quill ad intervenire piu' e piu' volte per ricordarle che i
suoi interventi spassionati in difesa dello scienziato avrebbero potuto
aggravare la sua posizione, piuttosto che migliorarla.
- Vede Capitano.....come le dicevo, durante una delle ottimizzazioni di
routine dei miei banchi........ -
= i SUOI banchi, non quelli del computer = penso' Knight con una punta di
inquietudine.
- .......di memoria terziari preposti al trattamento dei dati provenienti
dai sensori interni, ho scoperto qualcosa di significativo riguardo il
Tenente Krugar, e ho pensato che la cosa avrebbe potuto interessarla. -
F'Rann concluse la frase sorridendo e gettando un'occhiata d'intesa al
Comandante Quill, quasi a volere la sua approvazione per avere compiuto una
buona azione. L'andoriano replico' distendendo i lineamenti del volto in
un'espressione dolce e serena.
Knight scaccio' immediatamente le sinistre meditazioni sul modo in cui
F'Rann si identificava con il computer della nave, utilizzandone
indiscriminatamente le risorse, e si mostro' enormemente interessato a cio'
che la......ragazza.......aveva da dire; nell'attuale situazione, qualsiasi
elemento che avesse potuto fare luce sul mitero del Tenente Krugar era bene
accetto.
Prima che il Capitano potesse abbozzare una replica o una qualsiasi
domanda, il Ponte Ologrammi muto' in quello che aveva l'aria di essere un
alloggio standard per gli Ufficiali Superiori. L'arredamento della stanza
era piuttosto sobrio e non esistevano elementi precisi che consentissero di
identificarne l'occupante. Tuttavia, le parole di F'Rann lasciavano
intedere che questo fosse l'alloggio del Tenente Krugar, e la piccola foto
di Qo'noS poggiata su un tavolo perfettamente lucido e trasparente
avvalorava l'ipotesi.
Il generatore olografico era entrato in funzione senza che nessuno avesse
dato alcun ordine specifico al computer. F'Rann si dimostrava sempre piu'
compiaciuta; il Capitano no.
L'andoriana riprese a parlare dopo pochi attimi di meditazione.
- Le registrazioni di cui le ho parlato si riferiscono alle ore 12.30 di 23
giorni fa. Cio' che per primo ha attirato la mia attenzione e' il fatto che
tutti i sensori interni e le linee di accesso al nucleo centrale di
elaborazione fossero state schermate o inibite; un lavoro puntiglioso e
certosino di cui, in plancia, nessuno si e' accorto. -
Knight riflette' per qualche attimo.
- Uhmmmm.....chi, su questa nave, avrebbe le conoscenze e le possibilita'
per agire in questo modo? -
- Io, il Tenente Newport e due o tre ingegneri del suo staff, forse,
e......naturalmente.......il Tenente Krugar. - rispose gelido Quill.
- Gia'. Aspetta un attimo: se i sensori interni erano schermati, come sei
riuscita ad ottenere le informazioni di cui parli? - chiese Knight a
F'Rann.
- Beh.....su questa nave esistono migliaia di modi per ottenere
informazioni, Capitano. E' possibile rilevare una variazione di temperatura
in una stanza attigua, microvariazioni nella densita' dell'aria del
corridoio, vibrazioni lungo le paratie, senza considerare che quando i
sensori interni sono tornati in funzione mi e' stato possibile rilevare
un'enorme quantita' di indizi sotto forma di residui di radiazioni
elettromagnetiche. Qualche semplice calcolo inferenziale, e il gioco e'
fatto! -
= Il Grande Fratello. = penso' Knight ad alta voce.
- George Orwell, "1984". No Capitano, non deve pensare a me in questi
termini. - rispose seccata F'Rann - E non e' colpa mia se questa nave e'
piena di sensori! -
- Normalmente i sensori dovrebbero essere al servizio degli Ufficiali, i
quali hanno ricevuto insegnamenti specifici e sanno cosa e' giusto e cosa
non e' giusto fare, e del computer di bordo che ne valuta le letture per
questioni di sicurezza. - disse Knight.
- E' tutto esatto, e le ho gia' spiegato che, di fatto, potete intendere
che sia io il computer della nave. - rispose F'Rann assumendo
un'espressione severa, piantando le mani strette a pugno sui fianchi.
- E' questo che mi spaventa, F'Rann. Normalmente il computer della nave non
pensa. -
- Grave errore, se mi e' consentito dirlo. Affidare sistemi complessi come
quelli di una nave stellare ad una......macchina......non e' il modo
migliore di agire, a mio parere. -
- No, ora sei tu a sbagliare. Una nave stellare e' e deve essere la
semplice estensione di chi la occupa; uno strumento volto alla
realizzazione di cio' che, normalmente, non si potrebbe ottenere. Ma,
lascia che te lo dica, mi spaventerebbe parecchio pensare alla mia nave
come ad un.....collega di lavoro, perche' in quel caso non so proprio con
quale autorita' potrei dare ordini ad un'entita' vivente che si muove
curvando lo spazio. - rispose Knight assumendo un'espressione
particolarmente seria.
- Ma mi spiega per quale diavolo di motivo esiste la convinzione diffusa
che ogni forma di vita artificiale debba essere ostile? -
- Perche' esistono milioni di forme di vita NON artificiali che lo sono,
F'Rann. Quanto piu' tenderai a loro, tanto piu' ti comporterai come loro. -
L'andoriana corrugo' la fronte e lascio' affiorare una smorfia di
disapprovazione.
- Sono piuttosto delusa, Capitano. Speravo che la sua mente fosse piu'
aperta e recettiva verso le "ignote possibilita' dell'esistenza", come
credo abbia detto qualcuno di importante. -
- Ma io sono assolutamente entusiasta di parlare con te F'Rann, credimi! E
vorrei anche esserti amico. Semplicemente, non ti voglio nel computer della
mia nave. -
F'Rann non rispose, e Knight si accorse che la conversazione aveva messo a
disagio il Tenente Comandante Quill. Pochi secondi di gelo avvolsero la
stanza, fino a quando il grazioso volto della giovane andoriana si distese
e il sottile indice della sua mano indico' il video-terminale dell'alloggio
olografico.
- Sono quasi certa che il Tenente Krugar abbia ricevuto una comunicazione
schermata che i diari di bordo non hanno registrato, ma non sono stata in
grado di risalire all'oggetto della conversazione. -
Knight fisso' il terminale per qualche attimo.
- Origine? -
- Impossibile da stabilire Capitano; c'e' comunque un'elevata probabilita'
che i protocolli utilizzati fossero federali. -
Knight volse lo sguardo verso l'andoriana.
- Come fai ad affermarlo? -
- Beh......e' tutto piuttosto tecnico! Si fidi di me. - disse F'Rann
esibendo una smorfietta. - E comunque il bello deve ancora venire. -
Cio' detto, uno strano oggetto si materializzo' accanto alle grandi vetrate
panoramiche dell'alloggio; aveva forma perfettamente sferica e il suo
aspetto ad alta tecnologia restituiva inquietanti sensazioni, con quella
che sembrava una sorta di telecamera telescopica centrale a conferirgli
l'aspetto di un grosso occhio artificiale.
Knight spalanco' gli occhi e si sporse in avanti.
- E quello cosa sarebbe? -
- In base ai rilevamenti passivi che sono riuscita a discernere e alle
valutazioni inferenziali che ho effettuato, questo oggetto si e'
materializzato nell'alloggio del Tenente Krugar un minuto e dodici secondi
dopo l'inizio della conversazione. -
Knight e Quill si diressero verso lo strano occhio artificiale e presero a
passeggiarvi attorno, osservandolo da ogni angolazione.
- Come mai gli allarmi di intrusione non sono scattati? I sistemi che
rilevano le attivita' di teletrasporto non autorizzate dovrebbero essere
indipendenti dai sensori interni degli alloggi. - obietto' Knight.
- Non so cosa risponderle, Capitano. Di sicuro c'e' che il Tenente Krugar
ha fatto fuoco contro l'oggetto, ma non prima che lo stesso si fosse gia'
smaterializzato. Il colpo del suo disgregatore ha centrato la paratia in
questo punto. - disse F'Rann avvicinandosi alla parete e indicando una
profonda bruciatura.
- E l'allarme che segnala l'utilizzo di armi a raggio non e' scattato,
immagino. -
- Ovviamente no. -
Knight respiro' profondamente e fece scorrere lo sguardo severo lungo le
pareti dell'alloggio olografico.
- Il Tenente Krugar ha parecchie spiegazioni da dare. - disse, per poi
dirigersi a passo spedito verso il punto in cui si sarebbe dovuta trovare
l'uscita del ponte ologrammi.
- Computer, fine progr...... -
- No, aspetti Capitano! C'e' dell'altro. - si affretto' ad aggiungere
F'Rann. - E' presumibile che il rumore della deflagrazione sia stato
avvertito dagli Ufficiali della sicurezza, e tuttavia nessun rapporto in
merito e' stato inoltrato. -
Quill si avvicino' a F'Rann e le rivolse uno sguardo carico di ammirazione.
- Non esiste neanche una nota che indichi un colpo accidentale? - le chiese
l'andoriano.
- No, nulla di nulla. Secondo le registrazioni di servizio questo evento
non e' mai accaduto. -
Knight si giro' su se' stesso e riflette' per qualche attimo.
- Computer, elenca gli Ufficiali della Sicurezza in servizio sul ponte 2,
sezione 13, in Data Stellare 57886.3. -
Il computer emise una serie di trilli elettronici in rapida sequenza e la
sua voce femminile risuono' nell'ambiente.
-[ Guardiamarina Kalz, Tenente Re'pes, Tenente Soma ]-
- Knight a Selenjak. - disse il Capitano dopo aver picchiettato il proprio
comunicatore personale.
-[ Qui' Selenjak. ]- rispose solerte la vulcaniana.
- Dottore, voglio che convochi immediatamente il Guardiamarina Kalz e i
Tenenti Re'pes e Soma in infermeria. Li esamini da cima e fondo e scopra se
negli ultimi trenta giorni hanno subito un qualche tipo di alterazione
della memoria a breve termine. Gli dica che si tratta di un controllo di
routine.....e comunque non li metta al corrente delle analisi che
effettuera'. Tutto chiaro? -
-[ Si' Capitano. Mi metto subito al lavoro. ]-
- Bene. Knight, chiudo. -
Il comandante della Unicorn si guardo' attorno e torno' a rivolgersi verso
F'Rann. - C'e' qualcos'altro che ritieni opportuno riferire? -
- No Capitano. Questo e' quanto. -
- Benissimo. Le tue segnalazioni sono state estremamente preziose, ma d'ora
in poi evita di spiare gli alloggi degli Ufficiali di questa nave. -
Knight sposto' lo sguardo su Quill.
- Comandante, da questo momento in poi la ritengo responsabile della
condotta di F'Rann. Cerchi di ridurre al minimo le sue attivita' prima
dell'inizio dell'inchiesta; non vorrei che vi cacciaste nei guai. -
F'Rann sbuffo' spazientita e assunse un'espressione feroce.
- IO SONO QUI'! Perche' non si rivolge direttamente a me?! -
- Perche' temo che non mi daresti retta. Ritengo che Quill abbia un
maggiore....ascendente.....su di te. -
-[ Plancia a Capitano Knight. Siamo in prossimita' del Centro Medico Triven
Soth. Inizio manovre di attracco entro 40 minuti. ]-
La voce del Tenente O'Broinn risuono' forte e chiara nella stanza.
- Ora, se volte scusarmi, devo tornare in plancia. Signor Quill, torni nel
suo alloggio e si goda questi quaranta minuti di calma assoluta; quando
l'inchiesta avra' inizio, non ci sara' piu' tempo per riposare! - disse
Knight con un sorriso, poggiando la mano destra sulla spalla
dell'andoriano.
- Credo che seguiro' il suo consiglio, signore. - rispose Quill lanciando
un'occhiata d'intesa a F'Rann.
- Computer, fine programma. -
L'alloggio del tenente Krugar svani' nel nulla e fu sostituito dalla
griglia della matrice olografica.
Knight si diresse verso l'uscita e spari' nel corridoio esterno.
U.S.S. UNICORN
Ponte di Comando
- Penetriamo nel sistema, signore. 5 secondi all'ingresso nell'elio-sfera
interna. - disse O'Broinn sforzandosi di mantenere un tono di voce attento
e squillante. Ciononostante, tutti colsero un velo di tristezza nelle sue
parole.
- Usciamo dalla curvatura. Un quarto d'impulso fino al Centro Medico. -
- Un quarto d'impulso, si' signore. - rispose O'Broinn facendo volare le
dita sulla consolle di navigazione.
Sul visore principale, le scie delle stelle che schizzavano incontro alla
nave a velocita' di curvatura si tramutarono improvvisamente in una miriade
di piccoli ed immobili punti luminosi su uno sfondo nero come la pece.
- Tempo stimato di arrivo: 13 minuti e 30 secondi, mantenendo rotta e
velocita'. -
Mentre la Unicorn schizzava lungo il piano dell'eclittica verso il pianeta
attorno al quale orbitava il Centro Medico "Triven Soth", Knight immagino'
l'ansia e l'aspettativa che l'attesa poteva avere generato nel Comandante
Lamarc. Lui stesso aveva provato sensazioni simili quando, in una
situazione del tutto analoga, aveva atteso l'arrivo della Unicorn presso la
Base Stellare 137 per assumerne il comando.
E oggi come allora, Knight era convinto che, per chi si trova ad attendere,
il tempo non passa mai.
Alla fine, la splendida immagine di un giovane mondo di classe M prese a
campeggiare sul visore principale. Gli oceani di un colore azzurro intenso,
e le ampie volute nuvolose che di tanto in tanto occultavano le terre
emerse, contribuivano a dare l'impressione di un pianeta sano, rigoglioso e
incontaminato.
Nel giro di pochi secondi il visore principale restitui' anche l'immagine
dell'enorme struttura artificiale che vi orbitava attorno. Massicce ed
imponenti, a quasi un secolo dalla loro introduzione, le installazioni
federali di classe Spacedocks continuavano a mantenere un fascino
irresistibile. Per una nave stellare in pellegrinaggio nello spazio
profondo, quella struttura era quanto di piu' simile ad una casa.
- Reattori di manovra, signor O'Broinn. Avanti un mezzo. -
- Reattori di manovra, si' signore. -
La Unicorn abbandono' anche la propulsione ad impulso, e si lascio'
spingere in avanti dai getti dei potenti reattori di manovra, che le
consentivano di effettuare movimenti lenti, precisi e misurati.
La nave scivolo' placidamente verso l'installazione federale, incrociando
un vascello medico di classe Olympic appena uscito dall'hangar della
stazione.
- Tenente Woronicz, apra un canale con il Centro Medico. -
L'Ufficiale che sostituiva Krugar al tattico agi' sui comandi della propria
consolle e rispose immediatamente.
- Canale aperto, signore. -
- Nave stellare della Federazione Unicorn chiede il permesso di
attraccare.- disse Knight ad alta voce, rivolto ai microfoni che avrebbero
trasmesso la propria voce sul canale di comunicazione.
-[ Unicorn.....benvenuti al Centro Medico Triven Soth. Permesso di attracco
accordato. Buona permanenza. ]-
Il Capitano avverti' una serie di trilli elettronici provenire dalla
consolle del signor Woronicz mentre il canale veniva chiuso.
- Tenente O'Broinn, manovra di attracco standard. -
- Manovra di attracco standard, si' signore. -
Pur nella sua maestosa lentezza, la Unicorn bruciava velocemente le
centinaia di chilomentri che la separavano dall'enorme installazione
federale, fino a quando la distanza non fu sufficiente breve da attivare la
procedura di apertura dei cancelli. I bordi dei massicci portelli metallici
si illuminarono, e l'apertura degli stessi rivelo' una coppia di scie
luminose che convergevano inequivocabilmente verso il ventre dell'hangar.
La Unicorn varco' la soglia dei cancelli e penetro' nello spazio interno,
talmente vasto e sconfinato da rendere impossibile abbracciare la grigia
cupola metallica con una sola occhiata.
Quando la nave fu sufficientemente vicina alla posizione che il Comando
Scalo le aveva assegnato, il Tenente O'Broinn disattivo' tutti i sistemi di
propulsione e lascio' che i raggi traenti della stazione terminassero il
lavoro, sistemando la Unicorn con la prua rivolta verso l'uscita.
All'interno di quell'enorme installazione, le tredici navi che in quel
momento giacevano parcheggiate con cura apparivano minuscole ed
insignificanti.
- Attracco effettuato, Capitano. - disse O'Broinn, non riuscendo a
trasmettere l'entusiasmo che la suggestiva manovra solitamente suscitava.
- Comunicazione in arrivo dall'Ammiraglio Grilov, signore. - comunico'
l'Ufficiale Tattico.
- Sullo schermo. -
l'immagine delle fredde e grigie pareti dell'hangar venne immediatamente
sostituita dal mezzo busto di un Ufficiale della Flotta Stellare. Pareva
una persona simpatica, energica e piena di vitalita'; proprio non si
sarebbe detto che quell'uomo se ne stesse tutto il giorno dietro la
scrivania dell'ufficio di un Centro Medico. Aveva un aspetto piuttosto
robusto e corpulento, e Knight solidarizzo' immediatamente con chi, come
lui, non faceva della linea il proprio punto di forza!
- Benvenuto al Triven Soth, Capitano Knight. -
- Grazie, Ammiraglio. E' un piacere essere qui'. -
- Sono ansioso di conoscere lei e i suoi Ufficiali, ma so che avete
un'emergenza medica da sottoporre alla nostra attenzione, e credo che sia
il caso di rimandare i convenevoli. L'equipe del dottor Pitemeni ha gia'
esaminato la cartella clinica che ci avete fatto avere e sta attendendo il
Comandante Kraar presso il Laboratorio Medico 24. Vi stiamo trasmettendo le
coordinate per il teletrasporto. Nel frattempo, credo ci siano altre
importanti questioni di cui discutere: sapra' che l'arrivo della
commissione d'inchiesta per il caso F'Rann e' previsto per domattina; il
tempo stringe, e immagino che prima di allora vorrete conoscere il vostro
nuovo Consigliere, che fino a questo momento e' stato nostro graditissimo
ospite.
Se vorrete sbarcare, saro' lieto di accogliervi presso la Sala Ricreativa
2; il mio attendente di campo, Tenente Elise Fowler, vi attendera' in
sala teletrasporto e vi mostrera' la strada. -
- La sua disponibilita' mi lusinga Ammiraglio. Questo non potra' che
rendere piu' agevoli gli impegni che ci attendono. - disse Knight
sorridendo.
- Speriamolo Capitano! Grilov, chiudo. -
- Knight a infermeria. -
-[ Qui' Selenjak. ]-
- Dottore.....siete pronti a sbarcare il Comandante Kraar? -
-[ Abbiamo appena ricevuto le coordinate per il teletrasporto, signore. ]-
- Molto bene. Proceda immediatamente e mi tenga informato. -
-[ Ricevuto. Selenjak, chiudo. ]-
Knight trasse un respiro e si rammarico' di non poter godere di una
tranquilla franchigia su questa accogliente installazione.
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