Post precedente: "Routine"Post successivo: "Discorso funebre"Primo post della missione: "Le strade del Fato"Ultimo post della missione: "Oh, yellow eyes . . . ."Missione precedente: "Specchi di sabbia"Missione successiva: "Direttiva Zero"Apre una pagina adatta alla stampaPagina stampabile MISSIONE: Centro Medico Triven Soth
 8 
TRIBUTI E DECISIONI INATTESE di Paolo Maroncelli
28 dicembre 1999

    Data Stellare 57946.6 (12.12.2380, 12:15)

    Il Capitano entro' in infermeria a passo spedito, esibendo un'espressione severa. Si arresto' al fianco di uno dei bio-lettini della sala e fisso' per qualche attimo l'imponente figura del tenente Krugar.
    Il Capo della Sicurezza era completamente disteso, e il suo volto pareva contratto in una smorfia di difficile interpretazione......qualcosa tra il dolore, la sofferenza, la rabbia, e qualcos'altro impossibile da cogliere. Pareva cosciente, ma gli occhi erano appena socchiusi e le palpebre tremolavano freneticamente; i denti aguzzi era chiaramente visibili dietro le labbra contratte.

    Knight colse i movimenti della dottoressa Selenjak e si rivolse direttamente a lei:
    - Qual e' il problema, dottore? -
    - Niente di particolarmente grave. Il tenente Krugar e' stato vittima di un collasso metabolico dovuto ad un eccesso di affaticamento unito ad un'alterazione dell'attivita' cardiaca; i vapori di Rek'mok hanno fatto il resto. - rispose la dottoressa sfoggiando il viso piu' inespressivo che Knight ricordasse.
    - Rek'mok? -
    - Si' capitano, i polmoni del tenente Krugar ne sono ancora saturi. Si tratta di una pianta resinosa la cui corteccia, se lasciata ardere alla giusta temperatura, da' luogo a vapori potenzialmente tossici che i Klingon inalano per aumentare la coordinazione occhio-mano e per godere di una maggiore resistenza fisica in condizioni di stress. Ad ogni modo, quando l'effetto cessa, il contraccolpo sull'organismo e' estremamente violento, come il caso del tenente Krugar sembra confermare. -
    - E' cosciente? - chiese Knight volgendo lo sguardo al Klingon/Breen.
    - Si' capitano, ma ritengo prudente lasciare che il suo organismo smaltisca naturalmente gli effetti della fatica e dei vapori di Rek'mok. -

    - Signor Krugar, mi sente? -
    Il Capo della Sicurezza sollevo' le palpebre e fisso' il Capitano con un paio di occhi scuri iniettati di sangue, mentre le guance continuavano a tremolare come in preda a spasmi nervosi.
    - Tenente, mi riconosce? -
    Krugar si fece passare la lingua sulle labbra e apri' la bocca.
    - Ssi'.......ca-c-capitano. -
    - Bene. Il computer segnala che lei ha disattivato i suoi codici di comando, si e' sospeso dal servizio e si e'.......messo in stato di arresto. Tutto questo avveniva pochi istanti prima che il suo corpo privo di conoscenza venisse rinvenuto sul Ponte Ologrammi 3. Posso avere qualche spiegazione, tenente?! -
    Krugar si esibi' in una smorfia di disgusto digrignando i denti.
    - No. -
    - Questa non e' una risposta accettabile. Veda di darmi delle spiegazioni!-
    - M-m-i creda capitano..........cc-ci sono b-buoni motivi. Mi consideri s-ss-sospeso e c-c-confinato nel mio al-l-loggio. -
    - Ma che sciocchezza e' questa, tenente? -
    Krugar non pote' fare a meno di rievocare la violenza e la ferocia di pochi minuti prima, quando il sangue olografico scorreva copioso; si ritrovo' a fissare inconsciamente il collo del Capitano.
    - N-n-non c'e' altro dd-da dire. -
    - Eppure qualcosa avrebbe voluto dire sul Ponte Ologrammi, prima di svenire; il computer l'ha registrato. Era forse "perdono"? -
    Krugar richiuse gli occhi e tese i muscoli delle braccia.
    - La simulazione olografica che stava eseguendo in quel momento e' protetta da un codice personale. Odio violare la privacy del mio equipaggio, ma se non vorra' darmi qualche spiegazione saro' costretto ad utilizzare i miei codici di comando per scavalcare la sua protezione. -
    Krugar sospiro' pesantemente.
    - F-fff-faccia come crede. -
    - Accidenti, tenente! Si sta cacciando nei guai con le sue stesse mani! Io voglio esserle amico, perche' non vuole collaborare? -
    Il Capo della Sicurezza si lascio' scappare una risatina sommessa, ma rimase in silenzio. Knight allargo' le braccia e sospiro' a sua volta.
    - D'accordo. Da questo momento si ritenga sollevato dal suo incarico e confinato nel suo alloggio a tempo indeterminato. Quando si sara' rimesso e vorra' parlare........io saro' disposto ad ascoltarla. -
    Cio' detto, Knight giro' i tacchi e usci' velocemente dall'infermeria con un'espressione buia in viso.

    Data Stellare 57946.7 (12.12.2380, 13:00)
    Sala Tattica del Capitano

    - Capisco la situazione Ammiraglio. Io comunque avrei preferito risolvere la questione qui', sulla Unicorn, in tempi rapidi. -
    Il viso dell'Ammiraglio Fressen campeggiava sul piccolo schermo del terminale che giaceva sulla scrivania del Capitano. L'anziano Ufficiale rispose prontamente all'obiezione.
    - Vede Capitano Knight.........ho letto tutti i rapporti che sono stati redatti in merito al recente incarico della Unicorn, e i settori Scienze, Esobiologia e Cibernetica hanno dimostrato un certo......interesse......nei confronti di quello del Tenente Comandante Quill. Non so se mi sono spiegato. -
    - Si', certo, ho capito benissimo quali siano i termini della questione. -
    - Allora non puo' che essere d'accordo con me quando le dico che la questione F'Rann non puo' essere liquidata da una commissione giudicante interna, con tutto il rispetto per le sue capacita' di giudizio, Capitano.-
    - E' qui' che i nostri punti di vista divergono. Io sto considerando due questioni separate: la condotta di un mio ufficiale da una parte, e la valutazione del modo di agire nei confronti di una nuova forma di vita artificiale dall'altra. Capisce: due diversi problemi, il primo dei quali, a mio parere, dovrebbe rientrare nelle normali procedure decisionali della Flotta. -
    - Certo, e' giusto. Ma io le sto dicendo che il Comando ritiene che entrambe le questioni debbano ricadere in un'unica attivita' di inchiesta.-
    - Pero' il comportamento del Tenente Comandante Quill e' comunque deprecabile, indipendentemente dal fatto che abbia coinvolto una forma di vita artificiale. -
    - Normalmente avrebbe ragione, Capitano. Semplicemente, la questione e' talmente delicata da giustificare un accorpamento delle attivita' decisionali. -
    Knight emise un debole sospiro.
    - Capisco. Quali sono gli ordini, Ammiraglio? -
    - Proseguite per il Centro Medico "Triven Soth" e affidate il Comandante Kraar all'equipe del dottor Pitemeni. Ahh......ma che stupido! - esclamo' l'anziano Ammiraglio picchiandosi la fronte con la mano destra. La simpatia del gesto fece sorridere il Capitano. - Conosce il Tenente Comandante Marcel Lamarc? -
    Knight strinse gli occhi per qualche attimo.
    - No, non mi pare. -
    - E' il vostro nuovo consigliere. Al Centro Medico lo imbarcherete, e prendera' immediatamente servizio; e' un ottimo Ufficiale, e sono certo che le piacera'. -
    = Ma che bella notizia! = penso' Knight. = In vista dei recenti sviluppi, la nave trarra' grande giovamento dalla presenza di un Consigliere. =
    - Questo mi fa estremamente piacere, Ammiraglio. -
    - Gia', lo immagino. Il Centro Medico vi ospitera' per tutto il tempo necessario all'arrivo dei membri della Commissione di inchiesta Federale che il Consiglio sta riunendo in queste ore. Il Centro e' sufficientemente attrezzato per la celebrazione di un Inchiesta Ufficiale Federale; non vi rimarra' che attendere, godendovi un breve periodo di meritata franchigia.-
    Knight si stiracchio' sulla sedia e si ricompose immediatamente.
    - Bene Ammiraglio, e' tutto chiaro. C'e' altro? -
    - Si' Capitano: rivolga alla vedova del tenente Bright le condoglianze da parte della Flotta Stellare.....e mie personali. -
    - Non manchero'. A presto Ammiraglio. -
    - Alla prossima, Capitano. Fressen, chiudo. -

    Knight si alzo' in piedi, sollevando dalla scrivania la tazza di cioccolato che ormai aveva smesso di fumare. Ne bevve un piccolo sorso e fece mente locale sulla cerimonia funebre che tra due ore si sarebbe celebrata sul Ponte Ologrammi 1.
    Poche settimane di comando, e aveva gia' perso un uomo.
    Tutti gli anni trascorsi nello spazio e la disciplina della Flotta Stellare lo avevano temprato a sufficienza per riuscire a mantenere un atteggiamento professionale e distaccato di fronte a situazioni come questa.
    Gia'.......ma nessuna delle navi sulle quali aveva servito fino a questo momento imbarcava anche le famiglie e i cari degli Ufficiali; scrivere un messaggio di cordoglio era cosa ben diversa dal parlare faccia a faccia con una giovane moglie che aveva perso il marito nella maniera piu' stupida e inutile a cui si potesse pensare: un tentativo errato di comunicazione da parte di una forma di vita amichevole.

    Knight fisso' le stelle per qualche attimo e si diresse in plancia, dove comunico' al Tenente Comandante Quill la decisione del Comando di Flotta di riunire una Commissione di Inchiesta Federale al Centro Medico, allo scopo di valutare allo stesso tempo la sua posizione e quella di F'Rann.

    Data Stellare 57946.9 (12.12.2380, 15:00)
    Ponte Ologrammi 1

    Da un punto di vista prettamente estetico, la scena era assolutamente splendida. La cultura funebre boliana concepiva la morte come il momento in cui l'essenza spirituale dell'individuo entrava a fare parte della coscienza di parenti e amici; non veniva contemplato alcun aldila', ma un semplice ritorno alla vita terrena attraverso le entita' viventi che ricevevano una frazione della propria anima. I defunti avrebbero continuato a vivere non solo nei ricordi dei vivi, ma nel loro stesso spirito, influenzandone le azioni e il comportamento. Solo la cultura Trill concepiva la morte in modo simile, anche se con connotazioni completamente diverse e supportate da precise motivazioni fisiologiche, mentre quella boliana aveva una giustificazione unicamente religiosa.
    Conseguentemente, il cerimoniale prevedeva che la Sala dell'Addio fosse un luogo allegro, colorato, ricco di profumate piante ornamentali. Drappi dai colori sgargianti erano stati disposti sulle pareti a formare splendidi archi di stoffa. Dal soffitto pendevano preziosi cristalli scintillanti, alcuni dei quali toccavano terra e disegnavano figure sacre del pantheon boliano. Tutto l'ambiente era caloroso ed accogliente, ma cio' che realmente impressionava era il fatto che tutto il materiale fosse vero e autentico: niente ologrammi. Gli Ufficiali boliani sulla nave erano numerosi, e ognuno di loro aveva contribuito personalmente all'allestimento della Sala dell'Addio.
    Solo l'Altare del Ricordo era stato completamente replicato, vista l'ovvia impossibilita' di procurarsene uno autentico; tutto il resto proveniva dai corredi funerari che ogni boliano, per tradizione, porta con se' durante i lunghi viaggi.

    Gli ufficiali che presenziavano alla cerimonia, in Alta Uniforme come prescritto dal passo 12 del Codice di Condotta della Flotta Stellare, occupavano la Sala secondo i dettami precisi della religione boliana: a semicerchi concentrici, con la concavita' rivolta verso l'Altare del Ricordo, sul fondo della Sala.

    Ai lati dell'Altare, le tre figure preminenti nei riti funebri boliani volgevano lo sguardo verso la salma, distesa sull'Altare con la testa rivolta verso i partecipanti.
    La vedova Bright rappresentava amici, parenti e tutti coloro che avrebbero ricevuto lo spirito del defunto.
    Il Comandante Dhek avrebbe officiato la cerimonia, ricoprendo di fatto il ruolo di un membro del clero Boliano.
    Il Tenente Comandante Quill, su sua espressa richiesta, sarebbe stato l'Oratore Funebre.
    In questo scenario, il Capitano Knight si inseriva quale elemento esterno, in rappresentanza della Flotta Stellare e della Federazione Unita dei Pianeti.
    Tutti gli altri Ufficiali che avevano condiviso la disavventura del defunto Tenente Bright occupavano le posizioni piu' vicine all'Altare. O'Broinn spiccava tra tutti, e le luci che ballavano nella Sala attraverso i cristalli che pendevano dal soffitto andavano spesso a colpire l'orecchino bajoriano che portava.

    Tre rintocchi di una campana sorda ma intonata segnarono l'inizio della cerimonia. Dhek abbandono' la propria posizione cerimoniale e si pose innanzi all'Altare.
    Secondo la tradizione, l'officiante non parla ma si limita a dirigere la cerimonia, coordinando gli interventi. Forte della propria passione per le questioni diplomatiche, Dhek aveva passato le ultime quattro ore a studiare i rituali funebri boliani in ogni minimo dettaglio, con una dedizione e una forza di volonta' fuori dal comune. Knight si era gia' accorto che la missione su Chamersis II aveva toccato profondamente il Trill; forse Dhek si sentiva in qualche modo responsabile per la morte di Bright. Reazione piu' che comprensibile, ma comunque priva di fondamento.
    Il Capitano si era ripromesso di parlare apertamente della questione con il proprio Primo Ufficiale, ma finora il tempo non lo aveva consentito. Forse il nuovo Consigliere lo avrebbe potuto confortare piu' di lui.

    Dhek indico' Knight con un gesto della mano e torno' ad assumere la posizione originale, al fianco dell'Altare.
    Il Capitano mosse qualche passo in avanti e lo sostitui'.
    - Siamo qui' riuniti per rendere omaggio ad un Ufficiale che ha dimostrato il proprio coraggio e la propria dedizione alla Flotta Stellare fino all'estremo sacrificio. I riti funebri boliani stabiliscono che tutti gli interventi siano brevi, ad eccezione di quello dell'Oratore Funebre, ed e' mia precisa intenzione onorare il tenente Bright seguendo alla lettera i dettami del suo popolo. Mi limitero' a sottolineare l'infinita gratitudine che ognuno di noi deve ad Ufficiali di tale spessore morale; in piena crisi, di fronte all'ignoto, il tenente Bright ha mostrato prontezza di spirito e coraggio. Senza dimenticare che solo grazie a uomini come lui, i principi fondamentali che danno vita alla Federazione Unita dei Pianeti possono essere sostenuti e messi in pratica.
    "Per arrivare con coraggio la' dove nessuno e' mai giunto prima".
    Bright ha creduto in questo motto tanto da rischiare la vita. La Federazione Unita dei Pianeti lo ricordera' sempre con stima, rispetto e ammirazione. -

    Knight concluse il discorso con un applauso, imitato da tutti i presenti.

    Quando il rumore della mani che battevano scemo' definitivamente, il Capitano torno' ad assumere la posizione che gli competeva, e Dhek indico' all'Oratore Funebre di avanzare.



Torna all'inizio della pagina