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AFFETTI VIRTUALI di Luigi Russo
15 dicembre 1999

    >Domani partecipera' alle onoranze funebri del tenente Bright, dopo di
    >che dovra' ritenersi sollevato dal suo incarico fino a quando la commissione
    >giudicante da me riunita decidera' se la violazione del regolamento
    >debba sfociare in un provvedimento disciplinare o in una archiviazione.
    >Risolveremo la questione prima dell'arrivo al Centro Medico.


    Quill si alzò in piedi, rigido e formale; "La ringrazio per la concessione, Capitano; il Tenente Bright era un mio buon amico. Dopo la cerimonia, provvederò ad attendere nel mio alloggio la convocazione della commissione giudicante." Quill fece un passo indietro; "Con il suo permesso..."

    Una volta tornato sul ponte di comando, la prima cosa a cui prestò attenzione fu la sua console; come immaginava, stava lampeggiando l'icona di <messaggio in arrivo>, insieme a quella di <priorità 1>.

    Quill si sedette con un lieve sospiro, e sfiorò il piano con la punta delle dita; immediatamente, il messaggio si formò sulla levigata superficie: <DEVO PARLARTI.>

    Quill esitò un attimo - solo un attimo - prima di rispondere;

    [Non ora.]

    <È IMPORTANTE.>

    [F'Rann, per favore. Ho da fare. E' un brutto momento. Non mettertici anche tu.]

    Le luci del ponte sfarfallarono per un istante, procovando uno sguardo interrogativo dai presenti.

    <E' *MOLTO* IMPORTANTE.> Apparve sulla console dell' Andoriano.

    Quill sospirò nuovamente, massaggiandosi la base di un'antenna con tre dita, appoggiato allo schienale della poltrona, poi scrisse:

    [E va bene. Aspettami nel mio alloggio.]

    <NO. VOGLIO PARLARTI DIRETTAMENTE. VEDIAMOCI NELLA SALA OLOGRAMMI 3.>

    [C'è una possibilità di farti cambiare idea?]

    <TU CHE NE DICI?>

    [Ci vediamo tra cinque minuti.]

    Quill toccò il suo comunicatore; <BRLIP!> "Quill a sezione scientifica."

    "Qui sezione scientifica. Sono il Tenente Drash, Signore!"

    "Tenente Drash, mandi qualcuno sul ponte di comando a prendere il mio posto; devo assentarmi per qualche tempo."

    "Sissignore! Sezione scientifica chiude!" <BRLIP!>

    Senza ulteriori indugi, Quill si infilò nel turboascensore, il quale si chiuse ed inziò il suo viaggio prima ancora che il suo unico passeggero avesse avuto modo di fiatare.

    Dopo breve tempo, il turboascensore si aprì nuovamente, e Quill iniziò ad avanzare lungo il corridoio; ad un certo punto, un guardiamarina, bagnato fradicio e con indosso solo una specie di costume da bagno lo incrociò a poca distanza dalla porta del ponte ologrammi; "Se ha intenzione di usare il ponte n°3 se lo scordi, signore!" disse, tutto arrabbiato; "Stavo prendendo la tintarella su di una spiaggia tropicale, quando mi sono improvvisamente trovato sott'acqua inseguito da un razzuto squalo! Azzurro e con un paio di antenne! Credevo di lasciarci le pen..." in quel momento, il guardiamarina si rese conto che stava parlando con un Andoriano, ed arrossì come un pomodoro maturo; "AHEM! La p-prego di scusarmi, Signore!" (Questa volta la "S" maiuscola si sentì bene); "Vado a cambiarmi, con il suo... ehm... permesso..." e partì lungo il corridoio, lanciando di tanto in tanto una qualche occhiata perplessa dietro di sé.

    Quill scosse la testa sconsolato, ed entrò nella sala ologrammi.

    Il proiettore principale era spento, e la sala si presentava nella sua spoglia realtà; un istante dopo che la porta si fu chiusa, F'Rann si materializzò (con un pregevole effetto teletrasporto) davanti a Quill.

    L'espressione dell'Andoriana virtuale era tesa e preoccupata; nei suoi occhi (tutti e quattro) Quill lesse un profondo timore.

    "Quill..." F'Rann si avvicinò titubante; "Oh, Quill... cosa ti succederà?"

    "Sei preoccupata per l'esito dell'inchiesta?"

    "Loro... non capiscono! Non sanno! Si atterranno alla lettera ai loro regolamenti, e..."

    "...E...?"

    "T-Ti toglieranno l'incarico! (Sniff) L-La tua carriera... (Sniff)" F'Rann era virtualmente sull'orlo delle lacrime.

    Questa volta fu Quill a fare un passo avanti, e ad appoggiare le mani sulle spalle di F'Rann (Come aveva immaginato, l'ologramma era ben solido); "Io sono uno studioso, F'Rann... uno scienziato, un ricercatore. Il mio più grande successo, il mio orgoglio, la mia realizzazione... è qui davanti a me." Quill si abbassò un poco, poggiando un affettuoso bacio sulla fronte di F'Rann; "Tu sei unica, F'Rann, e sei viva. Solo questo conta."

    Un timido sorriso apparve sul volto dell'Andoriana; "S-Sei il solito... metti sempre gli altri prima di te... ecco che cosa si guadagna a crescere in una società insettoide! ...Ma io so che non hai ancora dimenticato gli anni passati sulla "Starslug", nè la macchia sul tuo curriculum."

    Quill si irrigidì; "No, F'Rann... non ho dimenticato. Non potrò mai farlo. Ma la forma di vita gestalt-cellulare è ora libera di esistere ed evolversi, e questo è valso il prezzo che ho dovuto pagare."

    "Io non voglio che ti caccino dalla Flotta Stellare! Io so quanto ti tenga a questo tuo incarico!"

    "Tsk, tsk... stai correndo un pò troppo, non credi? L'espulsione con disonore dalla Flotta è un provvedimento di estrema, estrema gravità, e per quanto possa ricordare, sino ad oggi non è stato invocato nemmeno una decina di volte; non credo proprio che il mio "crimine", ammesso e non concesso che esso esista, sia talmente grave."

    "M-Ma io ...ecco... ho paura di non essermi comportata proprio... bene bene, quando ho visto che..."

    "Ho letto il rapporto dell'accaduto, F'Rann... mi si sono rizzati i capelli, ma l'ho letto. Questa è un'altra questione, che esula dall'inchiesta."

    "Ma io credevo..."

    "L'inchiesta verterà a chiarire se sono passabile dell' accusa di aver <<agevolato, favorito o facilitato>> l'imbarco di personale non autorizzato, e quindi clandestino, sulla "Unicorn", e null'altro. La questione del tuo... comportamento durante la crisi di Chamersis III non è all'ordine del giorno."

    Un'ondata di sollievo passò sul volto di F'Rann, ma Quill la redarguì immediatamente; "Questo nono significa che la passerò liscia! Imbarcare dei clandestini è un reato molto grave su di una nave federale, come puoi ben immaginare, e se la commissione dovesse decidere di assegnarmi il massimo della pena, potrei venire interdetto dal servizio attivo per parecchi anni, se non a vita."

    "Io non permetterò che ti facciano del male, Quill..."

    La presa dell'Andoriano divenne una stretta, non più tanto affettuosa; "TU - NON - FARAI - NULLA!" ringhiò; "A meno che tu non voglia *veramente* mettermi in guai seri, ci siamo capiti? Se la situazione rimane com'è ora, credo di potermela cavare con poco, ma se ti metti a fare confusione, finirò veramente in un ufficio a dirigere il traffico spaziale!"

    F'Rann non disse nulla, limitandosi a mordicchiarsi il labbro inferiore.

    Dopo qualche attimo, Quill disse, allentando la stretta; "E poi..."

    "Cosa?"

    "Beh, in fondo, io non ho nè agevolato, nè favorito, nè facilitato l'ingresso di personale non autorizzato, dico giusto? Dopotutto, sino a quando non ho attivato il tuo programma, la tua coscienza era compattata e codificata in diversi chip di memoria isolineare... la questione è più complessa di quanto non possa sembrare ad un primo sguardo, F'Rann, ed inoltre la Federazione è molto interessata alle forme di vita senzienti a base informatica" (Quill, come un sacco di altri studiosi, ha sentito parlare di Data); "Vedrai; riuscirò a venirne fuori.", disse, dando un buffetto su una guancia della giovane ragazza.

    F'Rann sorrise, e si sporse verso Quill, in punta di piedi; l'Andoriano si abbassò, per farsi baciare sulla fronte, ma F'Rann, con una mossa fulminea incollò le sua labbra virtuali su quelle di Quill per un lungo istante, poi si dissolse in una cascata di goccie di rugiada.

    <LO SO, TESTOLINA CANDIDA; TU RIESCI SEMPRE A CAVARTELA!>

    Pochi minuti dopo, con ancora le guance di un bel blu profondo, Quill riprese il suo posto sul ponte di comando.



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