11.13 "La gabbia"
di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 29-05-2014
U.S.S. Wayfarer, Alloggio del Consigliere
12/10/2393 Ore 15.30 - D.S. 70779.85
*Non c'è scelta, nessuna alternativa...o noi, o loro. Tutto si riduce a questo.*
L'amara considerazione continuava a rimbalzare nell'esausta testa di Kublik. La decisione del Capitano, caldeggiata dalla maggior parte dei presenti al meeting, continuava a preoccuparla, anche se, da un punto di vista logistico, era una delle poche ed efficaci vie di fuga, almeno per loro.
Tornarsene a passo spedito nel proprio alloggio, accampando la scusa di qualche istante di riposo, non la aiutava a scrollarsi di dosso la sensazione di non essersi opposta adeguatamente alla risoluzione di Kiron.
Aveva ovviamente dato voce al suo parere, ma come sempre in casi similari la deriva morale assumeva un aspetto secondario alla propria sopravvivenza.
Se mai l'avessero scampata, non aveva dubbi, avrebbe per mesi lavorato per alleviare le coscienze di molti.
Sarebbe stata all'altezza, visto che al momento non riusciva neanche a quietare la sua?
"Oh si, purtroppo la decisione giusta non è sempre la più morale."
"Che diamine?! ... no ... non ora ... Vattene immediatamente, non voglio starti a sentire." inveì la Kublik, scossa dai suoi pensieri dall'improvvisa apparizione di Q, portandosi le mani al petto in segno di contrizione.
"Signora, è questo il modo di trattare un ospite?!"
"Certo, se non è stato invitato...maledetto!" indicando in maniera generica la sua figura "E fatti apparire qualcosa che ti copra, se non vuoi che ti dia anche del dio pervertito."
Fingendo sorpreso nello scoprire il suo stato di nudità, Q, con uno schiocco di dita, si vestì della divisa da ammiraglio.
"Oops, chiedo scusa per il fraintendimento continuo a dimenticare il vostro ridicolo senso del pudore."
"Non giustificarti, non ero impressionata, ora dimostra di essere più educato e cortese di me e ... VATTENE!" sperando inutilmente che l'esasperato tono alto di voce potesse sortire qualche effetto.
"Quanto fiato sprecato.. rimango se voglio, e tu lo sai. Apri le orecchie, Consigliere, la faccenda non va come speravo grazie al vostra ottusità, ed aggiungerei pregiudizio nei miei confronti."
Moralmente indebolita dal sapere che c'era poco da fare, se non sentirlo blaterare, Erjn giocò la "carta" della diplomazia.
"Q, esiste sicuramente un mondo ed una dimensione che apprezza le tue doti di commediante, ma non noi e non ora. La tua ingerenza ci esaspera e lo capisco...
"Ma non dirmi..."
"Davvero, lo capisco: con un'eternità davanti, ad un certo punto ci si può annoiare...i miei cugini si divertivano a scommettere sulla resistenza dei loro criceti mentre correvano sulla ruota nelle loro gabbie... Con esseri inferiori e più indifesi si può essere crudeli..."
"Smettila Kublik!" tuonò Q assumendo un'espressione solenne. Usa le tue metafore con uno dei tuoi pazienti non sono venuto a farmi psicoanalizzare.
Eppure non è la prima volta che incrocio le vostre esistenze non riuscite proprio a capire... Da dove vengo io potrebbero mettermi a morte in un secondo ... e puff... annientato, su qualsiasi piano di esistenza. L'idea generale è deviata dalla vostra ridotta aspettativa di vita: onnipotenza, onniscenza, immortalità... tutto relativo, appare così solo ai vostri piccoli occhi."
Erjn attese che Q finisse il suo monologo.
"Stai tranquilla questa conversazione non sta rubando tempo: non è trascorso neanche un secondo da quando mi hai rivolto il tuo primo insulto, e sto di nuovo trasgredendo alle regole della mia gente."
"Interessante...la vostra gente contempla il principio di non interferenza? Perché continui a rischiare allora? Ne vale la pena?"
Qualcosa di imperscrutabile si accese negli occhi di Q.
"Sicuramente!"
In quell'istante Erjn sentì migrare una sensazione di calore dai piedi alla testa: benessere era come mettersi al sole in una giornata fresca quando si è poco vestiti... inconsciamente seppe di potersi fidare.
Percependo il suo stato emotivo Q continuò: "In questo momento, la sezione ingegneristica del tuo equipaggio sta modificando i siluri, nel tentativo di potersi garantire un attacco ed un minimo di schermatura."
"Ma tutti gli intervenuti al meeting hanno appoggiato la decisione di lasciare la Wayfarer di questo universo a fronteggiare la propria battaglia.."
"Più di un Kiron lì fuori ... e tu l'hai realmente bevuta?!? Sei davvero ingenua! Ricordami di non venire mai da te per un parere professionale."
L'insulto passò come musica dalle orecchie e soprattutto dalla coscienza del Consigliere.
"Non compiacerti... tuo mari..., cioè il 'tuo' ... Kiron ha dato l'ordine per delle modifiche quantistiche. Se ognuna delle Wayfarer apporta le stesse modifiche, il danno sarà apocalittico!"
"Perché sei venuto da me, anziché direttamente da loro?" Chiese incuriosita Erjn.