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USS WAYFARER - MISSIONE 11 RSS USS WAYFARER - Missione 11

11.11 "Congratulazioni vivissime"

di Michael Lucius Kiron, Pubblicato il 15-04-2014

U.S.S. Wayfarer, Sala Tattica del Capitano
12/10/2393 Ore 13.15 - D.S. 70779.59


=^=Capitano, comunicazione in arrivo dal Comando di Flotta.=^= Avvertì dall'interfono l'ufficiale addetto alle comunicazioni Ichigawa.
Kublik aggrottò la fronte: "Non mi piace ..."
"Qui Kiron." Ripose il capitano, lanciando uno sguardo interlocutorio a Erjn "Ma è il Comando di Flotta del nostro ... o di questo universo?" Chiese ironicamente, per via della situazione paradossale in cui si erano venuti a trovare, ma senza attendersi realmente una risposta dall'ufficiale alle comunicazioni, che ovviamente era rimasta spiazzata dalla domanda del superiore.
"Lasci stare, era una battuta." Aggiunse subito dopo, "Me lo passi qui nel mio ufficio."
Improvvisamente un bagliore di luce investì la stanza e, dissolvendosi, lasciò posto ad un uomo in alta uniforme da ammiraglio della Flotta Stellare che gli si fece incontro.
"Ecco cosa non mi piaceva!" Rispose Kublik alla domanda che Michael le aveva implicitamente rivolto.
"Consigliere Kublik!" Esclamò l'ammiraglio, avvicinandosi subito a lei e inchinandosi per omaggiarla con un elegante baciamano "Enchanteur , comme toujours ..."
Erjn cercò di ritrarre la mano, ma troppo tardi perché l'uomo la stava già sfiorando con le sue labbra.
"Smettila!" Gli ordinò perentoriamente Kiron, scattando in piedi.
L'ammiraglio lo guardò di sottecchi e quindi gli si avvicinò.
"Volevo fare solo un omaggio a cotanta bellezza. Piuttosto ... vedo che ancora non siete convolati a nozze... Voi non avete tutta l'eternità davanti, come il sottoscritto." Aggiunse sarcasticamente l'ammiraglio.
"Ritengo che non siano affari tuoi, Q! Ed ora dimmi cosa vuoi, o levati dalla mia vista."
"O sennò!?" Rispose minacciosamente, portando la sua faccia a poca distanza da quella di Kiron.
I due si stavano fissando negli occhi, quando l'ammiraglio schioccò le dita, senza distogliere lo sguardo, producendo come una scintilla.
Michael fece per rispondere, ma né le sue corde vocali, né le sue labbra sembrarono volergli ubbidire.
Ben presto scoprì che ogni muscolo del suo corpo sembrava essersi ammutinato al suo comando.
"Gran brutta cosa l'insubordinazione." Commentò in modo teatrale Q nei panni da ammiraglio.
"Q! Questo non è il momento ..." Rispose il Consigliere cercando di essere diplomatica, nonostante l'arroganza di quell'entità capricciosa che, come al solito, cercava di scacciar via la noia con giochi di dubbio gusto, alle spese degli esseri a cui si avvicinava.
"Mais oui!" Rispose Q, sfoggiando il suo sorriso più smagliante verso Erjn "Lo so. Ma è che mi sono detto: Q, devi fare qualcosa per quella coppia. E' l'unica in tutto il multiverso a non essersi ancora unita in matrimonio. Non potete stare così per ... l'eternità. Ops! E' vero, dimenticavo ... voi siete mortali! A maggior ragione vi chiedo: cosa state aspettando?!"
"Q, ma ti rendi conto di cosa stai parlando!?! Là fuori c'è un'imminente battaglia e tu che fai?! Hai immobilizzato il Capitano, quando da un momento all'altro potremmo essere distrutti dalla flotta Klingon-Cardassiana. E invece di aiutarci, ti impicci delle nostre situazioni sentimentali. Ma non eri quello che 'non vuole immischiarsi troppo nei nostri affari'!?!"
"Ammetto che nutro un certo interesse nei vostri confronti ... ma non montatevi troppo la testa, è un interesse passeggero! E comunque, anche voi vi state impicciando di qualcosa che non vi riguarda... Questo non è né il vostro tempo, né il vostro spazio!" Ribattè Q che schioccando le dita, liberò Kiron dalla morsa invisibile sotto cui l'aveva soggiogato. "Sono venuto ad ordinarvi di abbandonare immediatamente il settore."
"Non siamo stati noi a ficcarci in questa situazione... qualcuno ha deciso nostro malgrado, di giocarci uno scherzo, e penso che tu ne sappia più di quel che dici di saperne." Obiettò Kiron, sforzandosi di suonare il più diplomatico possibile. Sapeva di cosa era capace quell'essere e che sfidarlo avrebbe potuto solo portargli guai maggiori.
"Come vi ho già detto, io non c'entro nulla ..."
"Se non c'entri nulla e se non vuoi rimettere le cose apposto, perché non ci lasci in pace e ci lasci cercare di sistemare le cose a modo nostro? Abbiamo i minuti contati ..."
"Ma io ho tutto l'interesse ad avervi fuori da qui tutti interi, mon capitane. Per questo ... Michael Lucius Kiron ed Erjn Martia Kublik," disse assumendo un'espressione solenne "per i poteri conferitimi dal Continuum..."
Un lampo accecante riempì nuovamente la stanza e quando la luce si dissolse, Kiron e Kublik si ritrovarono nudi davanti a Q, nudo anch'egli. Kublik, accortasi della sua nudità, cercò istintivamente di coprirsi come meglio potesse.
"Adoro i matrimoni betazoidi!" Commentò rivolgendo uno sguardo malizioso al Consigliere della Wayfarer e quindi al Capitano. "Voi no?!"
"Q!" Urlò Kiron accortosi che, alla cerimonia che l'entità si era divertito ad inscenare, erano stati coattamente condotti anche tutti i membri dell'equipaggio della Wayfarer, rigorosamente nudi anche loro.
"Riportaci immediatamente tutti a bordo!"
"E per i poteri conferitimi dal Continuum" proseguì incurante delle obiezioni del capitano," vi dichiaro marito e moglie. Michael, puoi baciare la sposa..."
"Q!"
Un lampo accecante inondò la scena delle nozze e il terzetto si ritrovò nuovamente nell'ufficio del capitano, stavolta con addosso le uniformi ...
"Dimenticavo, per i poteri conferitimi dal Continuum, la nomino anche Capitano di Flotta." Aggiunse Q, afferrando un D-padd apparso dal nulla, che prontamente porse a Kiron.
"Questi sono gli ordini: lasciate immediatamente il settore dirigendovi verso il Tunnel Bajorano. I Profeti mi hanno promesso che vi daranno un 'passaggio' fino a casa. Purtroppo la vostra licenza matrimoniale dovrà attendere..."
Sia Kiron che Kublik non sapevano più cos'altro fare o dire per sottrarsi ai capricci deliranti dell'onnipotente essere.
"Sì, lo so ... avevo detto che non vi avrei aiutato. Consideratelo il mio regalo di nozze." E' prima di sparire nel nulla, così come era arrivato, aggiunse: "Congratulazioni vivissime!"