Albatross I, Periferia di Albatross City
04/06/2397, Ore 07.00 - D.S. 74422.72
Il mattino era finalmente arrivato. Per la squadra di sbarco il risveglio e il ritorno a quella strana e inquietante realtà era stata meglio della notte satura di incubi. Ognuno, avvolto nella solitudine del proprio sonno, aveva avuto incubi terribili tempestati da piante carnivore, mostri vegetali, spore infettive e virus. Il risveglio era stato per tutti un bel sollievo, ma li aveva riportati alla realtà lasciandogli un retrogusto strano, un misto di paura e sconforto.
Avevano lasciato la stazione di polizia e avevano ripreso a camminare deviando molte volte a causa di liane e altri ostacoli naturali. Dopo quasi un'ora di camminata erano arrivati in prossimità del palazzo del governo quando il marinaio Darris disse: "Comandante Wu, guar... ."
Ma le parole gli morirono in bocca. Una serie di liane dure come lance l'avevano trafitto mentre rovi misteriosi avevano iniziato a percuotere la squadra di sbarco.
Istintivamente Wu estrasse il phaser e colpì una delle liane che avevano appena ucciso il suo marinaio.
Incurante dell'attacco, la dottoressa Squiretaker cercò di prestare le prime cure al marinaio Darris, ma capì subito che il giovane era morto ancor prima di toccare il suolo.
Il comandante Rumar cerò di coprire la dottoressa col suo phaser, ma mancò il colpo. La liana riscattò in avanti, ma il trill la evitò con un salto. Wu sparò ancora, più per copertura che per colpire un bersaglio specifico subito imitata dagli altri membri della squadra da sbarco. Con la coda dell'occhio Erjn vide una liana prepararsi a colpire Julia che stava cercando di mettere al sicuro il corpo del marinaio Darris. Senza pensarci due volte la donna scattò in avanti e coprì la collega. Poi i ricordi dell'eulariana diventarono confusi. Percepì l'impatto al suolo dando una energica testata contro il pavimento. Poi un dolore intensissimo e lancinante la avvolse. Infine una sensazione di caldo come se del tè tiepido le stesse colando sull'uniforme. Sentiva dei suoni attorno a sé. Forse erano voci e le urla dei colleghi, ma non riusciva a capirle. Pochi istanti dopo arrivò il dolore intenso come se un pugnale incandescente le avesse trapassato i polmone, fece per gridare, ma le mancò il fiato e poi tutto fu buio.
USS Wayfarer, Plancia
04/06/2397, Ore 21.10 - D.S. 74424.33
"Capitano rilevo qualcosa in avvicinamento." Esclamò Vaitor dalla sua postazione.
"Sia più preciso." Rispose Kiron seccato per la mancanza di dettagli.
"Difficile a dirsi... i sensori hanno difficoltà a stimare le dimensioni... sembra una nube con degli oggetti solidi." Spiegò l'ufficiale tattico.
"Sullo schermo." Ordinò il capitano volendo vederci chiaro.
Lo schermo riprodusse un'immagine di una vasta nube di color verdognolo con al centro degli elementi verosimilmente solidi di forma allungata simili a immensi petali tutti collegati ad un corpo centrale affusolato e molto lungo.
"Dimensioni approssimative 30 chilometri di lunghezza per una larghezza di due." Illustrò il bajoriano.
"Che cos'è?" chiese il capitano alzandosi sbalordito dalla sua poltrona.
"Questo sì che è strano..." Si intromise l'ufficiale scientifico in seconda, Tenente Kristoffel Janssen.
"Ci illumini." Ordinò Kiron.
"I sensori rilevano forme di vita multiple... di tipo vegetale." Spiegò Janssen.
"Una pianta?" Chiese Vaitor.
"Non è poi così impossibile." Fu la risposta asciutta di Janssen. "Abbiamo prova di forme di vita che riescono a viaggiare nello spazio... una forma di vita vegetale è di per sé molto più autosufficiente di una di tipo animale."
"La nube... sono semi o altre forme di vita vegetali?" Chiese il capitano.
"Difficile a dirsi... ." Janssen non distoglieva nemmeno per un secondo lo sguardo dai sensori. "Potrei passare la vita ad analizzarla per capire come funziona... potrebbe riuscire a spostarsi a velocità di curvatura o chissà che altro."
"Potrebbe essere senziente." Azzardò Mehon.
"Sarebbe straordinario!" Rispose Janssen elettrizzato, ma il capitano fu più pragmatico: "Come fa a dirlo?"
"Quella pianta era nascosta in un punto Lagrangiano e ora sta puntando verso di noi." Rispose Vaitor.
Kiron osservò l'essere come per scrutarne le intenzioni. Ma la conferma ai suoi timori arrivò poco dopo dall'ufficiale tattico:"Rilevo un picco energetico... scarica di plasma cinque secondi all'impatto."
Albatross I, Albatross City
04/06/2397, Ore 07.25 - D.S. 74422.77
La situazione era disperata. Wu e la squadra della sicurezza avevano difficoltà a tenere a bada i poderosi attacchi delle liane e dei rovi. Improvvisamente aveva fatto l'ingresso quello che doveva essere il burattinaio che muoveva i fili: una strana pianta alta più di due metri con una circonferenza di circa settanta centimetri. La creatura aveva un corpo centrale a forma di tronco marroncino da cui partivano le liane tentacolari. Nella parte superiore invece c'erano delle strane sfere luminescenti di colori rossastri e giallognoli tendenti al violaceo. Dovevano essere gli occhi dell'essere.
La creatura aveva sferrato un poderoso attacco e stava tenendo sotto scacco il comandante Rumar che, malgrado la posizione esposta, stava sparando col phaser nel tentativo di coprire la squadra. Dietro di lui la dottoressa Squiretaker cercava di portare le prime cure a Erjn che, per fare scudo con il suo corpo, era stata ferita da una liana acuminata che le aveva trapassato il polmone sinistro.
"La porti qui dottoressa." Disse Wu indicandole una zona riparata in cui avrebbero potuto adagiare la ferita.
"Non posso spostarla nelle sue condizioni." Fu la risposta di Julia mentre cercava di fermare l'emorragia.
Nel mentre Wu sparò qualche colpo di phaser disse: "Non avete scelta altrimenti morirete entrambi... Non posso sparare a quella cosa alla massima potenza con voi così vicine... Deker aiutale."
Il marinaio, incurante del pericolo, si lanciò in avanti con un balzo raggiungendo la dottoressa che si era appena messa l'anima in pace. I due afferrarono il consigliere, ma il movimento scosse la ferita generando un picco di dolore che si tradusse in un gemito della giovane donna priva di sensi.
"Buon segno." Pensò Julia ritenendo che se la mezza El-auriana poteva provare ancora dolore era ancora viva.
Di scatto raggiunsero la posizione di Wu grazie all'ottimo fuoco di copertura del capo della sicurezza e del primo ufficiale.
Raggiunto un punto sicuro, Julia non perse tempo riprendendo a somministrare le prime cure alla Kublik.
Nel mentre Rumar raggiunse la squadra dicendo: "Vaporizziamo quell'erbaccia una volta per tutte."
Wu annuì ed entrambi, portate le armi al massimo della potenza, fecero fuoco.
Due sfere di energia alla massima potenza colpirono in pieno la creatura causandone la vaporizzazione praticamente istantanea dell'acqua che era al suo interno e l'esplosione dell'essere. La scarica di phaser risalì fino ai tentacoli bruciandoli quasi per interamente. La strada era coperta dai resti. Alcuni erano gelatinosi e verdognoli, altri carbonizzati e altri continuavano a bruciare. Dei resti di tentacoli si muovevano come dei vermi al suolo. Una strana nebbiolina dovuta al vapor acqueo galleggiava in aria dando al tutto un aspetto molto più sinistro.
"Ho bisogno delle attrezzature della nave per salvarla." Disse Squiretaker nel vano tentativo di stabilizzare la donna.
Rumar si voltò per vedere le condizioni del comandante Kublik, fece per parlare ma il marinaio Deker fu più rapido: "Comandante... guardi."
Da infondo alla strada erano emerse due creature simili alla precedente e stavano arrivando verso di loro.
"Quanta energia vi è rimasta?" Chiese il primo ufficiale.
"Poca e insufficiente." Rispose per tutti Wu.
Rumar guardò i due alieni avvicinarsi, strinse il phaser e disse: "Pronti a vendere cara la pel..."
Non ebbe il tempo di finire la frase che un oggetto cadde tra i due alieni e, al contatto al suolo, esplose liberando plasma ad alta energia. Una delle piante fu incenerita sul colpo mentre la seconda continuò ad avanzare malgrado fosse avvolta dalla fiamme. Alzò i tentatoli infuocati, che bruciando apparvero molto più terrificanti, fece per colpire ma il comandante Rumar fu più rapido: "Fuoco."
La squadra di sbarco sparò una potente e precisa raffica di phaser che distrusse quel che restava della creatura.
Wu si guardò intorno nel tentavo di individuare chi avesse lanciato quell'ordigno e in poco tempo individuò una serie di umanoidi che stavano avanzando verso la loro posizione. Erano vestiti da tute simili a quelle per le operazioni extraveicolari e a quelle per il rischio biologico. In poco tempo i nuovi arrivati furono davanti alla squadra di sbarco.
"Chi siete?" Chiese Rumar.