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SHELDON - MISSIONE 08 RSS SHELDON - Missione 08

08.06 "Sorpresa, sorpresa!"

di Paul Hewson, Pubblicato il 06-05-2024

Nave Sheldon - Sala Computer Principale -
13/10/2403 ore 14,30


Hewson e Rush erano davanti alla porta che custodiva il cuore della nave senziente, il potente computer che controllava tutto a bordo o come in tanti ormai lo definivano, l'alloggio di Sheldon. La porta d'ingresso era stranamente bloccata, per cui Hewson suonò il campanello.
"Davvero pensi che basti suonare perché ci faccia entrare? Sai quanto è permaloso!"
"Non ne capisco molto di computer, ma so come ci si comporta tra persone civili."
"Persone? Paul ti ricordi vero che è una macchina, evoluta, ma pur sempre una macchina..." Rush non finì la frase, che le porte si aprirono davanti a loro, ottenendo un sorriso lievemente beffardo dal Consigliere, mentre gli passava davanti per entrare.
La stanza, a parte la struttura che era il nucleo di Sheldon, era asettica e silenziosa e non sembrava esserci traccia dell'ologramma con cui la nave si rapportava con gli uomini che ospitava.
I due ufficiali avanzarono e Rush si avvicinò al terminale del computer per controllare a che punto era l'autodiagnostica che Sheldon aveva lanciato.
"È al 43% della scansione, non so se ci ascolterà!"
"Tentar non nuoce. Ehi Sheldon, vogliamo solo parlare: fatti vedere. Alec ha esagerato, ma scappare non serve a niente!"
"E chi è scappato? Mi sono allontanato per evitare di smaterializzare quel ingrato presuntuoso di uno pseudo pilota!"
"È rabbia quella che sento Sheldon?" Chiese Il Consigliere, avvicinandosi all'ologramma che era apparso di fianco al computer principale.
"Che sciocchezza, io non provo alcun tipo di emozione: quella è una prerogativa di voi esseri inferiori."
"Sheldon, tu sei una nave senziente e sei in attività da molti anni e tra le tue specifiche c'è anche quella di apprendere, giusto ? E ogni nuova informazione che assorbi, fa sì che tu ti evolva, scusa se mi esprimo in termini non tecnici, cosa che il mio collega qua a fianco saprebbe meglio fare. Per di più, tu hai viaggiato in questo spazio per anni sempre da solo se si esclude, da quello che hai detto, il tempo passato con gli esseri che ti hanno creato. E credo, e Rush può smentirmi se sbaglio, che, oltre l'enorme conoscenza che tu hai appreso nei tuoi viaggi, stai sperimentando la capacità di provare emozioni. Molto probabilmente non te ne sei mai accorto, proprio per via della tua vita solitaria, ma penso che tu te ne stia rendendo conto, e le parole di Blake hanno colto nel segno: tu non agisci più solo in base a calcoli matematici ma anche in base a quello che tu reputi sia giusto da un punto di vista etico. Ammettilo, ti stiamo influenzando più di quello che pensavi quando ci hai raccolto."
"Anche allora, quando ci hai salvato non lo hai fatto solo per via del tuo programma, ma perché già allora sapevi che era la cosa più giusta da fare e vedrai che anche la diagnostica che hai lanciato ti confermerà ciò: non hai errori o bug, è solo che ti stai evolvendo ad un livello superiore." Chiosò Rush.
Sheldon si voltò a guardare il monitor, senza in realtà vedere i dati che vi scorrevano, restando in un preoccupante silenzio. Il Consigliere gli si avvicinò.
"Ehi Sheldon, lo so che non capisci fino in fondo quello che ti sta capitando, le emozioni sono difficili da gestire anche per noi che le abbiamo dalla nascita. Ma non devi reprimerle o nasconderle, perché non faresti che stare peggio. Io, anzi, tutti noi saremmo felici di aiutarti a convivere con questa tua nuova capacità: anni fa tu ci hai aiutato a sopravvivere, lasciaci contraccambiare insegnando qualcosa a te questa volta."
Sheldon interruppe la diagnostica e si girò a guardare i due ufficiali con uno sguardo spaesato.
"Non so se quello che sto sperimentando siano emozioni, ma so che per la prima volta dalla mia creazione, non capisco come gestire questa....questa cosa! Non sono preparato e se dovessi fare scelte sbagliate, guidato dalle emozioni invece che dalla logica?"
"Sheldon, anche noi non eravamo preparati ad affrontare quello che ci è capitato, dopo la distruzione della Rutherford. Adrienne non avrebbe dovuto avere la responsabilità di un'equipaggio così presto. Tutti noi non eravamo pronti, per alcuni di noi era il primo incarico a bordo di un'astronave, ma stiamo imparando a sopravvivere in questo settore di spazio sconosciuto. E se possiamo imparare noi, tu che sei un'entità superiore, non puoi farlo?" Disse Paul guardando l'ologramma direttamente negli occhi.
"Io posso fare tutto quello che fate voi e molto meglio di voi." Rispose uno Sheldon il cui sguardo era tornato quello di superiorità di sempre "e se una sola parola di questa conversazione lascia la stanza, vi ridurrò in molecole che spargerò nello spazio."
Rush diede una leggera pacca sulla spalla del Consigliere e disse "Mi sembra tornato il nostro solito Sheldon. Possiamo tornare alle nostre mansioni con qualcuno che magari le apprezzerà!"
E i due si girarono verso l'uscita e, giunti in prossimità della quale, Sheldon li chiamò.
"Sì Sheldon?" Chiese Hewson
"Grazie."
"Di niente amico, quando hai bisogno la mia porta è sempre aperta!" Rispose un soddisfatto Consigliere, speranzoso di aver trovato un sistema per interagire con l'intelligenza Artificiale.

Nave Sheldon - Plancia
13/10/2403 - ore 16,00


Adrienne era appena tornata in plancia dopo che Jenkins l'aveva chiamata per dirle che le analisi sulle tracce ioniche delle navi che avevano interagito con Teken erano finite.
"Allora Signori, abbiamo ottenuto qualche dato interessante dalle nostre rilevazioni?" chiese mentre s'accomodava sulla poltrona di comando.
"Direi proprio di sì: se non ci sono errori dovremmo aver trovato il sistema d'origine dei protettori di Teken. E' un sistema simile a questo di Teken, a tre anni luce da qua."
"Non ci sono errori perchè i miei calcoli sono sempre esatti." disse un irritato Sheldon che si materializzò all'improvviso davanti al monitor "anche se non credo che provengano da là i nostri presunti protettori, perchè ho già transitato per quel sistema e posso assicurarvi che non c'è alcun pianeta abitabile in orbita attorno a quella stella!"
"La cosa è ancora più strana allora, dovremmo andare a controllare meglio: forse quando ci sei passato, hai eseguito rilevazioni superficiali." disse Rezon.
"Non vedo cosa avrei dovuto approfondire, non c'erano segni di forme di vita e sono andato oltre."
"Ed avevi fatto bene. Adesso però sarà il caso di andare a controllare meglio: Blake tracci una rotta per quel sistema, andiamo a vedere cosa si nasconde laggiù. Vado nel mio alloggio, avvisatemi quando saremo in prossimità del sistema." disse Adrienne uscendo, voleva passare un po' di tempo con la sua Nami, l'unica che riusciva a farla sorridere anche nei momenti più bui.
" Lei e beh....anche qualcun altro!" pensò maliziosa.

Sistema Paled - pianeta Paled III
Nave Sheldon -Plancia
13/10/2403 - ore 21,00


Naky stava esaminando il pianeta da cui provenivano i cosiddetti Salvatori dei Tekeniani, ma la cosa era davvero strana: il pianeta su cui orbitavano da circa mezz'ora era di classe M, ma le condizioni ambientali lo rendevano inadatto alla vita di tipo umanoide. Ed era in effetti come Sheldon aveva riferito: deserto, escludendo forme di vita animale che si erano adattate a quel clima inospitale, i sensori non avevano rilevato altre forme di vita.
Adrienne, impaziente sulla sua poltrona aspettava il rapporto della sezione scientifica:
"Quindi? Ci siamo sbagliati? Non è questo il pianeta dei Salvatori?"
"No capitano non ci siamo sbagliati: devono partire da qui, non ci sono errori nei calcoli di Sheldon!" rispose Rush che aveva ricontrollato i dati forniti dal super computer che era la nave che li ospitava.
"Allora cosa è successo a questa razza così evoluta? Almeno stando a quello che ci ha riferito il non pazzo Re Arslan!" chiese Rezon che guardava le immagini desertiche e radioattive del pianeta.
"A questo posso rispondere io: dai dati che ho raccolto questo mondo è stato devastato da una catastrofe, ma non naturale. Sono stati gli abitanti stessi del pianeta a causare tutto ciò con eccessivo sfruttamento dei materiali, inquinamento e dalle radiazioni presenti in buona parte della superficie, anche da guerre di tipo nucleare. Ora sto eseguendo analisi più approfondite per vedere se è sopravvissuta una qualche forma di civiltà sottoterra, magari, o su una delle due lune che orbitano intorno al pianeta." disse Terell.
"Se sono così evoluti da riuscire a proteggere Teken, probabilmente hanno anche sistemi di difesa molto progrediti, un qualche tipo di occultamento." intervenne Jekins dalla sua postazione.
"Bene, Signori. Voglio dati al più presto, dobbiamo riportare il finto principe a casa e magari evitare che venga sacrificato, dato che l'abbiamo salvato dall'avvelenamento, non vorrei che i nostri sforzi risultino vani!"
Passata circa mezz'ora Naky e Jekins richiamarono l'attenzione del capitano e degli altri ufficiali.
"Capitano li abbiamo stanati. In realtà si nascondevano in bella vista, una stazione orbitante dietro la faccia nascosta della seconda luna del pianeta, protetta da un sistema efficiente di occultamento."
"Non abbastanza potente da sfuggirmi!" disse un gongolante mini sheldon sdraiato languidamente sulla consolle scientifica a cui stavano lavorando i due ufficiali.
"E' vero Sheldon: non sfugge nulla ai tuoi occhi!" disse con una non velata dose di ironia Blake.
Adrienne guardava i dati che Naky le aveva inviato sul Padd e scosse la testa perplessa.
"C'è qualcosa che non mi convince però! Le dimensioni di questa stazione sono troppo piccole per ospitare un popolo. Anche supponendo che si siano accorti tardi della fine a cui stava andando il loro mondo, la loro tecnologia dovrebbe essere abbastanza avanzata per poter salvare più abitanti possibili. Qui al massimo potrebbero starci un centinaio di persone!"
"Forse la maggioranza ha lasciato il pianeta e si è messa in salvo su altri mondi." intervenne Hewson.
"Forse... Tenente Floris, apra un canale con quella stazione, andiamo a vedere chi sono questi Salvatori!"
Alcuni istanti dopo il giovane addetto alle comunicazioni diede conferma che il canale era aperto.
"Sono il Capitano Faith della Sheldon. Veniamo dal pianeta Teken IV , sappiamo che siete i loro protettori e cosa volete in cambio di questa protezione. Non so quanto davvero li tenete sotto controllo, ma posso garantirvi che su quel pianeta la situazione è molto tesa, quasi sull'orlo di una guerra. Noi vorremmo evitare che succeda." disse Faith con voce calma, cosa che in realtà non provava dentro di sè, anche perchè era convinta che loro e il rapimento dell'erede fossero la causa dei problemi che si stavano espandendo a macchia d'olio sul pianeta.
"Comunicazione video in entrata Signore!" disse Floris.
"Sullo schermo!"
=^=Mi inchino a voi!=^= ed il volto di un'anziano tekeniano apparve sullo schermo tra la sorpresa generale.
"Che mi venga un colpo: a parte l'età, è quasi identico a Re Arslan!" disse il Consigliere che aveva studiato attentamente il volto del sovrano pazzo nel breve tempo trascorso con lui.
Adrienne si voltò a guardare perplessa il suo ufficiale, poi si rigirò verso il monitor "Vuole avere la cortesia di spiegarci ? Chi è lei? e dove sono finiti tutti gli abitanti del pianeta?"
=^= Credo sia inutile negare l'evidenza, vedo che siete davvero risoluti nel voler scoprire la verità e avete anche la tecnologia per poterci arrivare da soli. Forse però è arrivato il momento per cambiare le cose. Se mi farete la cortesia di raggiungermi sulla mia casa, vi spiegherò tutto.=^=
Adrienne scambiò uno sguardo d'intesa col suo Primo Ufficiale che con un lieve cenno del capo le fece capire che era d'accordo e rispose " Molto bene:si prepari a riceverci. Chiudo" poi rivolta ai suoi uomini, una volta chiusa la comunicazione "Cosa ne pensate?"
"Avete notato che ha detto la *mia* casa, non la nostra casa?" disse pensieroso Hewson "come se fosse l'unico abitante della stazione!"
"E come farebbe a tenere sotto controllo il pianeta?" rispose Kyel.
"Non lo so, ma presto lo scopriremo: rezon a lei la plancia. Jekins, Terell e Hewson con me!" disse il Capitano Faith entrando in ascensore.