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USS SEATIGER - MISSIONE 09 RSS USS SEATIGER - Missione 09

09.09 "C'è posta per te!"

di Arjian Kenar Geran, Pubblicato il 11-03-2023


USS Seatiger, Plancia
28/04/2398 16:30 - D.S. 75322.43


=^= Comandante, abbiamo una situazione alquanto esplosiva, qua. Tracci il mio comunicatore e faccia teletrasportare la bomba a cui è attaccato dove non faccia danni.=^= Avvertì Anna

"Sicuro. Ormai non mi stupisco più di nulla..." Rispose sarcastico Finn e mentre si apprestava ad impartire l'ordine all'ufficiale vulcaniano di guardia alla console operazioni, una domanda semplice e al tempo scomoda risuonò in plancia.

"Quali coordinate, Comandante?"

"Quali co...co...cordinate?!"

"Le coordinate in ingresso sono quelle del comunicatore del Comandante Calvi, ed è stato agganciato con successo." Specificò con proverbiale pignoleria il vulcaniano "Mi occorrono quelle di destinazione per procedere al teletrasporto."

"Ma non ha sentito la Calvi!? Sta per esplodere ... la sposti dove non faccia danni!"

"I sensori non sono in grado di rilevare il potenziale dell'ordigno quindi, non sono in grado di stabilire quale sia la distanza minima consigliabile sia da noi che dagli altri pianeti del sistema..." Continuò il vulcaniano con piglio saccente.

Finn si alzò sbuffando rumorosamente e si diresse verso la console Operazioni.
Di solito era un tipo tutto "peace and love" lui, ma quel vulcaniano lo stavo urtando particolarmente con quelle domande che a lui sembravano davvero superflue, soprattutto in un momento in cui era di vitale importanza agire nel più breve tempo possibile.

"Le è chiaro che quella bomba sta per esplodere sotto il muso dei nostri compagni!?! Non abbiamo tempo da perdere con le sue coordinate ..."

Il vulcaniano vedendo il Primo Ufficiale protendere il braccio verso i comandi, provò a difendere la sua postazione, ma inutilmente.

"... spostiamola qui!" Borbottò Finn dribblando il vulcaniano e tappando col suo ditone un punto a caso sulla mappa mostrata sulla console touchscreen "Ci voleva tanto!?"

"Ha appena attivato il teletrasporto dell'ordigno!" Obiettò l'ufficiale alzando il sopracciglio sinistro in segno di disapprovazione per la goffa ed inopportuna invasione di campo del suo superiore.

"E' quello che le avevo ordinare di fare, no!?! Qual è il problema ora ... che l'ho fatto io anziché lei!?!"
U
n enorme bagliore invase la plancia e un brivido corse lungo la schiena di Finn assieme alla sensazione che il punto che aveva premuto a caso sulla mappa non fosse sufficientemente distante dalla Seatiger. Quello che però non poteva ancora sapere era che aveva scelto un punto in cui era presente una singolarità che i sensori di bordo non erano riusciti a rivelare.

=^= ATTENZIONE! =^= Notificò il computer attivando l'allarme rosso =^= ONDA D'URTO IN ARRIVO! =^=

"Oh merda!" Imprecò Finn "Sù gli scudi! Sù gli scudi!"

"Impatto tra 9, 8, 7 ..."

"A tutti i ponti, prepararsi all'impatto!" Ordinò Finn riguadagnando la poltrona di comando appena in tempo e attaccandocisi con tutta la sua forza.

"3, 2, 1..."

La Seatiger fu improvvisamente scossa come una barchetta che viene investita dall'onda d'urto generata da un sasso che gettato nelle acque quiete di un laghetto. Alcuni membri dell'equipaggio persero l'equilibrio ma si rialzarono subito, alcuni rimasero feriti a terra, i più riuscirono ad uscire illesi grazie agli smorzatori inerziali che erano riusciti ad assorbire l'energia liberata dall'esplosione.
Ci furono trenta lunghissimi secondi di silenzio in plancia in cui ognuno cercò di capire dapprima se fosse sopravvissuto alla tempesta e quindi se fosse anche tutto intero, soddisfatte le prime condizioni ognuno sulla nave cominciò a guardarsi intorno per vedere se qualcuno dei compagni avesse bisogno di aiuto.

Finn scoppiò in una fragorosa risata liberatoria.
"Porca vacca! Questo è stato veramente Rock&Roll!"

La tensione si sciolse in un sorriso sulle labbra dei presenti, ad eccezione ovviamente del vulcaniano che con fare distaccato iniziò a snocciolare le informazioni sui feriti e sui danni provenienti da tutti i ponti.

"Ok, ok. Carelli avrà già tutto sotto controllo e il Signor Bruce avrà finalmente un po' da fare ... almeno per un po' non lo sentiremo bofonchiare."
Improvvisamente l'attenzione di tutti in plancia, come su ogni angolo della nave, venne richiamata da una sequenza sonora che cominciò ad essere emessa in maniera sempre più caotica e sgraziata da tutti i comunicatori. Era un suono che ognuno a bordo della Seatiger aveva smesso di udire da tempo, precisamente da quando avevano messo piede in quell'universo.
Era il suono con cui i comunicatori notificavano l'arrivo dei messaggi personali.
Anche sul visore centrale il contatore dei messaggi provenienti dalla Flotta Stellare cominciò ad aumentare vorticosamente.
Finn si alzò in piedi portandosi le mani sulla testa.

"Per Dio!"

Nel mentre Anari che, era uscita trafelata dal turboascensore, sentendo l'imprecazione del Primo Ufficiale gli lanciò dapprima un'occhiata di rimprovero ma poi ruppe gli indugi e si diresse di gran carriera alla console scientifica.

"Per Dio ... Ronnie James!" Sottolineò Finn con un'espressione con la quale sembrava chiedersi cosa avesse detto di male "Il cantante dei Black Sabbath!"

E vedendo che nessuno aveva colto il riferimento, fece spallucce e mugugnò qualcosa di incomprensibile.

"Sentite tutti questi messaggi che stanno arrivando?" Chiese Anari mentre le sue dita scivolavano sulla console immettendo una lunga serie di comandi.

"Un'anomalia nel sistema delle comunicazioni?"

"No!" Rispose visibilmente eccitata Anari "Sono proprio quello che sembrano essere ... dei messaggi!"

"E come è possibile?!"

"E' presto detto ... " Rispose la Denobulana digitando l'ultimo comando con cui iniziò a proiettare sul visore principale i dati che aveva sulla console scientifica. "L'esplosione dell'ordigno è avvenuta nei pressi di una singolarità che non era stata individuata prima dai nostri sensori a lungo raggio... ed ha aperto uno squarcio nello spazio-tempo verso il nostro universo!"

"Non ci credo!" Rispose quasi commosso Finn "Vuoi dire che con il mio magico ditone ho dato a tutti noi l'occasione di lasciare questo universo!?"

"Sembrerebbe proprio che abbia avuto una fortuna sfacciata ... "

Finn lanciò un'occhiata di sfida al vulcaniano, quindi si leccò l'indice e poggiandoselo sulle terga ne imitò onomatopeicamente lo sfrigolio.

"Ho già attivato la task force per studiare il fenomeno" Continuò Anari "Dalle prime letture che stiamo ricevendo sembrerebbe essere stabile, ma è presto per avventurarci in ipotesi."
Anari cercò di ignorare il gestaccio di Finn, anche se quel suo essere sopra le righe la intrigava molto.

"E' l'occasione che attendevamo da tantissimo tempo ..." osservò il Primo Ufficiale assumendo un tono sommesso "praticamente insperata ... ma ironia della sorte, non possiamo varcare quella soglia ora. I nostri sono ancora sul pianeta e soprattutto il capitano è ancora separato dal suo corpo e la sua coscienza è prigioniera all'interno di quell'androide."

"Non potremmo comunque, almeno non alla cieca..." Puntualizzò Anari "Prima dobbiamo inviare delle sonde e vedere cosa succede."

"Chiaro. Intanto rimettiamoci in contatto con i nostri per vedere se hanno bisogno di qualcosa ... e anche per dargli la notizia ..."

Anari fece un cenno di assenso col capo.