Android in Love










USS SEATIGER

presenta


USS SEATIGER

Android in Love

Missione 09






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS SEATIGER,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS SEATIGER, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2023



www.starfleetitaly.it | USS SEATIGER








Equipaggio

Capitano Capitano Arjian Kenar Geran

Capo Sicurezza Tenente Anna Maria Calvi

Ingegnere Capo Tenente Comandante Droxine Carelli

Primo Ufficiale Comandante Dewey Finn

Ufficiale Scientifico Capo Tenente Jason "Skon" Queen

Capitano
Arjian Kenar Geran
Capitano

Tenente
Anna Maria Calvi
Capo Sicurezza

Tenente Comandante
Droxine Carelli
Ingegnere Capo

Comandante
Dewey Finn
Primo Ufficiale

Tenente
Jason "Skon" Queen
Ufficiale Scientifico Capo

Ufficiale Tattico Tenente Comandante Tkar

Tenente Comandante
Tkar
Ufficiale Tattico


USS SEATIGER

Autori

Capitano
Arjian Kenar Geran
Michele Congia

Capo Sicurezza
Anna Maria Calvi
Monica Miodini

Ingegnere Capo
Droxine Carelli
Massimiliano Badi

Primo Ufficiale
Dewey Finn
Franco Carretti

Ufficiale Scientifico Capo
Jason "Skon" Queen
Patrizia Mutto

Ufficiale Tattico
Tkar
Silvia Brunati






Sommario


Sinossi
09.00 - L'abito non fa il monaco
09.01 - Una tranquilla vacanza
09.02 - Un androide a spasso
09.03 - Impossibile
09.04 - Improperi e Nichilismo
09.05 - Amore e Robot
09.06 - Capri espiatori
09.07 - Interessi politici e ...privati!
09.08 - Il mio grosso grasso matrimonio eyoniano
09.09 - C'è posta per te!
09.10 - Mai una gioia... o quasi

Sinossi

Android in Love



09.00 - L'abito non fa il monaco

Autore: Comandante Dewey Finn

Eyonor IV - Kayan General Hospital
26/04/2398, ore 10:53


"È stata una fortuna incontrare quella nave ospedale, altrimenti non avremmo mai saputo della malattia del Capitano." commentò Tholos mentre camminava lungo il corridoio dell'ospedale insieme al consigliere.
"Più che altro è una fortuna per il suo simbionte... secondo il dottor Tay non c'è nessun problema, il sistema immunitario del Capitano era comunque ancora in grado di proteggerlo dalla malattia, ma alla lunga poteva essere letale per Kenar. La fisiologia trill è veramente affascinante."
"Il Comandante Finn come sta?" chiese Tholos divertito
"Ah! Quello è proprio strano, quando ha saputo della malattia del Capitano si è fatto prendere da un attacco d'ansia devastante. Tachicardia, iperventilazione, aumento della sudorazione, tremori, stanchezza persistente, disturbi gastrointestinali, vertigini, dolori muscolari... ha sperimentato praticamente tutti i sintomi e tutti insieme, sembrava che seguisse il manuale medico in ordine alfabetico. Mi piace Finn ma alle volte vorrei abbatterlo per mettere fine alle sue sofferenze!" rispose Anena sbuffando.
"Non cambierà mai, nonostante i progressi che ha fatto dall'inizio della nostra avventura in questo universo, rimarrà sempre insicuro... ma in fondo ci piace proprio perché è così." sorrise l'andoriano girando l'angolo e indicando il primo ufficiale che camminava avanti e indietro davanti alla porta della sala operatoria come un padre che aspettasse notizie del parto della moglie.
"Comandante novità?" chiesero i due quando lo raggiunsero.
"Ancora niente. Ma il dottor Bruce è lì dentro, ci avrebbe avvertito se fosse successo qualcosa... ci avrebbe avvertito vero? Alle volte il dottor Bruce è un po'..." Finn farfugliò in cerca delle parole adatte.
"Intrattabile?" domandò Tholos
"Aggressivo?" provò Anena
"C'è un sinonimo di stronzo?" chiese candidamente Finn facendo sorridere i due ufficiali

Da dietro l'angolo sbucarono altri ufficiali della Seatiger, ormai l'orario per la fine dell'intervento era vicino.
"Ehi avete visto questa tecnologia? Sono avanti di dieci anni rispetto alla federazione!" L'ingegnere capo della Seatiger sembrava una ragazzina in un parco giochi, tutto quello che vedeva era così all'avanguardia che non avrebbe nemmeno saputo dove mettere le mani.
"Già la nave ospedale era incredibile, ma il pianeta è un vero paradiso." confermò il capo della sicurezza che era in sua compagnia "E possiamo stare qui dieci giorni! Non vedo l'ora di visitare le spiagge fluttuanti dell'arcipelago. Sembra che galleggino ad un metro dall'acqua e l'acqua di mare qui è dolce."
"Il Capitano ha promesso di dare a tutti un po' di franchigia e lui stesso dovrà stare tutti e dieci i giorni sul pianeta dato che non potrà salire sulla nave con il Life Model Decoy che gli forniranno durante il periodo di terapia. Pare ci sia un inibitore di teletrasporto impiantato all'interno e anche usare una navetta è impossibile dato che uscendo dall'atmosfera si spengerebbe." aggiunse Anena "Sarà intrattabile per tutta la vacanza" sghignazzò.
"Droxine hai capito di cosa si tratta?" chiese Tholos
"No, purtroppo è una tecnologia molto importante per gli Eyonari, un po' come il teletrasporto per noi. Non è permesso divulgarne le specifiche. Per quello che ho capito è una sorta di androide nel quale viene scaricata la coscienza del paziente in modo che possa muoversi liberamente mentre il suo corpo è in degenza. Solo a sentire questa cosa al dottor Bruce sono venute le palpitazioni. Il Life Model Decoy del Capitano è stato modificato per accogliere il simbionte Kenar altrimenti il Capitano non avrebbe accettato il trasferimento... sapete come sono fatti i trill quando si parla dei loro ospiti."
"Secondo il primario dell'ospedale il fatto che il Capitano condivida una psiche con un altro essere sarà di aiuto per lui nell'abituarsi al corpo che lo ospiterà e non ci saranno problemi. Questa tecnologia è utilizzata sul pianeta ormai da anni e non ci sono mai stati problemi." Li tranquillizzò Anena che si era informato preventivamente.

La porta della sala operatoria si aprì e ne usci il dottor Bruce. I suoi occhi brillavano di ilarità repressa.
"Tutto bene dottore?" chiese Finn ansioso
"Si tutto bene, però abbiamo scoperto che quando hanno modificato il Life Model per la fisiologia trill hanno dimenticato di fare caso ad alcune cose..." l'umano sembrava sul punto di scoppiare a ridere, cercava in tutti i modi di trattenersi "Signore e signori, il Capitano Arjian Kenar Geran!" esclamò quando la porta si aprì di nuovo per fare uscire il paziente.
Kenar indossava la sua solita divisa... tutto qui. Questa era la sola cosa che aveva in comune con il suo vecchio sé. Il Life Model Decoy aveva le fattezze degli Eyonari come c'era da aspettarsi e come tutti quelli della razza era bellissimo e dal fisico perfetto e tonico. La pelle grigio chiaro simile a cenere faceva risaltare ancora di più i lunghi capelli bianchi lisci come la seta e gli occhi chiari. Era una perfetta replica di un eyonario... femmina.
"Wow..." commentò Finn con gli occhi fuori dalle orbite facendo eco ai pensieri di tutti gli astanti "Capitano è splendida."
"Signor Finn, lo dico a lei e a tutti gli altri presenti. Non voglio commenti sul mio aspetto, fra dieci giorni tornerò ad essere il mio vecchio me, ma ne frattempo astenetevi dal dire qualcosa che potrei ricordare al mio ritorno alla normalità."
"Certo signore, sull'argomento ci muoveremo come se avessimo i tacchi alti." rispose il consigliere sorridendo
"Nessuno lo noterà sicuramente..." aggiunse Tholos girandosi per non scoppiare a ridere
"Inosservato proprio..." confermò il capo della sicurezza
"Non ci avevo nemmeno fatto caso..." farfugliò Droxine nascondendosi dietro il dottor Bruce per non ridere
Ci fu un attimo di silenzio mentre Kenar li guardava con un cipiglio irritato, poi Finn, che se ne era rimasto in silenzio imbambolato, se ne uscì con: "Perché il Capitano ha le tette?"
Applausi. Sipario.



Eyonor IV - Centro militare Eyoniano - reparto sviluppo tecnologia militare
26/04/2398, contemporaneamente


"Generale, abbiamo un problema."
"Qual è il problema questa volta Comandante Xo?"
"Ha presente l'androide da combattimento che stavamo progettando?"
"Quello che avevamo nascosto nei magazzini del Kayan General Hospital? Sì, grande idea la mia... chi mai potrebbe andarlo a cercare in mezzo a tutti quegli androidi medici?" rispose il Generale tutto tronfio.
"Non c'è più..."
"In che senso?"
"Nel senso che non è più dove lo avevamo lasciato signore."



Eyonor IV - Base segreta dei Confratelli Elucidati della Notte d'Ebano
26/04/2398, contemporaneamente


La figura con il mantello nero sgattaiolava attraverso i vicoli, passando furtiva da un androne all'altro e raggiungeva un lugubre e minaccioso portone. Batté un complicato codice sul legno scuro e attese che lo spioncino venisse aperto.
"La balena in gabbia non sa nulla delle possenti profondità." mormorò la figura incappucciata con fare cospiratorio.
Ci fu un attimo di silenzio, poi una voce uscì dallo spioncino.
"Quelle profondità... hai detto possenti o latenti?"
"Possenti ho detto. Possenti profondità."
"A me sembravano latenti..." disse con circospezione l'invisibile guardiano "Sei sicuro che fossero possenti?"
"Ascolta, so perfettamente quando siano possenti quelle fottute profondità, vuoi aprire o no questa porta?"

Si sentì un rumore di chiavistelli che scivolavano, poi la voce del guardiano si fece di nuovo sentire "Ti dispiacerebbe dare una spinta? La Porta della Conoscenza Attraverso Cui l'Ignorante Non Può Passare a volte s'incastra con l'umidità"
"Senti, lascia stare. Dì solo al Gran Maestro che l'allodola ha spiccato il volo."
"Quale allodola?"
"Quella dell'ospedale..."
"C'era un allodola all'ospedale?"
"Ma il Gran Maestro vi ha trovati tutti in un centro di recupero? Digli solamente che ho fatto quello che chiedeva, ho mischiato la documentazione e l'androide è stato fatto uscire dall'ospedale" detto questo la figura incappucciata se ne andò maledicendo la sua stupidità per essersi fatto ingaggiare da una manica di idioti.

Intanto all'interno il guardiano aveva fatto chiamare un assistente per recapitare il messaggio.
"Dì al Gran Maestro che l'allodola ha mischiato i documenti e poi se n'è andata in volo." Si fermò un attimo per riflettere e poi aggiunse convinto: "Androide."
"Androide cosa?" chiese basito la staffetta.
"C'era un androide con l'allodola. Non perdere tempo vai e riferisci!"
La staffetta se ne andò cercando di dare un senso alla cosa.



Eyonor IV - Chiesa della mens sana in corpore sano
26/04/2398, contemporaneamente


"Fratelli, il nostro corpo è un tempio, ma verrà un giorno in cui il nemico degli eyonani si paleserà. Sarà un uomo in abiti da donna e porterà in grembo il verme del male!" il vecchio e magrissimo priore sputacchiò un paio di volte. Per fortuna i pochi discepoli sedevano ad una certa distanza dall'altare. Una vecchietta alzò la mano dal fondo della sala attirando l'attenzione del prete.
"A tal proposito..." disse la vecchia con voce stentorea.
"Parla pure sorella."
"Mia nipote lavora al Kayan General Hospital e mi ha raccontato che..." spiegò in maniera confusa dell'esistenza di una nave aliena e il fatto che il loro capitano, un uomo, era stato collegato ad un Life Model Decoy di forma femminile per poi terminare con: "Pare che quell'essere porti dentro di sé un verme."

L'assemblea di zittì di colpo guardando stralunata il prete che boccheggiava. Ci furono momenti di tensione mentre tutti pensavano che da un momento all'altro al vecchio prendesse un infarto, ma visto che la cosa non accadde l'attenzione tornò alla vecchia che aveva ricevuto i suoi quindici secondi di celebrità.

"Il male deve essere estirpato! Com'è fatto questo essere?"
"Assomiglia ad una eyoniana." rispose la vecchia convinta
"La cosa non aiuta..." commentò un uomo seduto accanto alla vecchia guadagnandosi uno sguardo irato e un pestone con il bastone da passeggio.
"Trovatela miei fedeli! Trovate il portatore del male!" urlò il prete all'assemblea alzando il bastone simbolo del suo incarico.

La folla lanciò un urlo di esultanza e uscì di corsa dalla chiesa per poi fermarsi nella piazza antistante domandandosi da dove iniziare.


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09.01 - Una tranquilla vacanza

Autore: Tenente Jason "Skon" Queen


Eyonor IV - Base segreta dei Confratelli Elucidati della Notte d'Ebano
26/04/2398, 10:55 - D.S. 75316.32


La staffetta corse nella stanza del Gran Maestro e davanti alla porta vide il suo assistente e disse "Devo vedere con urgenza il Gran Maestro! Ho importanti notizie da comunicargli."

L'uomo lo guardò come se fosse un insetto e rispose con estrema arroganza (dopotutto lui era l'assistente del Gran Maestro) "Il Gran Maestro è in comunicazione con gli Dei. Dimmi il tuo messaggio e io glielo riferirò."

"Il Guardiano della Porta della Conoscenza Attraverso Cui l'Ignorante..." iniziò trafelata la staffetta.

"Sì, sì va bene." lo interruppe l'assistente "che altro c'è?"

"Il Guardiano della..." iniziò d'accapo la staffetta.

L'uomo spazientito sbottò "Il messaggio, dimmi solo il messaggio!"

"L'allodola dell'ospedale ha mischiato i documenti e poi ha spiccato il volo." la staffetta ripetè cosa gli era stato detto.

L'uomo lo guardò poi lo guardò perplesso "E c'è altro?!"

La staffetta si ricordò "Sì. C'era un androide con l'allodola."

"Un'androide con l'allodola? " ripete l'assistente sempre più perplesso.

"Va bene, puoi andare" disse con aria di superiorità. "Riferirò il tuo messaggio."

Appena la staffetta si fu allontanata, l'uomo scosse la testa e pensò tra sè che non avrebbe disturbato il Gran Maestro per quelle assurdità. Sicuramente il guardiano doveva essersi ubriacato un'altra volta. Certo, però, che stare continuamente lì fuori al freddo vicino alla quella porta...forse sarebbe stato meglio se si fosse unito 'Agli Amici della Gioia e del Piacere': lì sicuramente non avrebbe avuto a che fare con ubriaconi e mentecatti.

Eyonor IV - Centro Militare Eyoniano - Reparto sviluppo tecnologia militare
Contemporaneamente


"Che cosa!?! Non c'è più!?!" urlò il generale Xao.

Poi si avvicinò alla porta l'aprì: guardò attentamente fuori per vedere se ci fosse qualcuno e non vedendo nessuno la chiuse ben bene, abbassò le tende e quindi si voltò verso il Comandante Xo e urlò anche più forte "Non c'è più!?! E dove è finito!?!"

"Non si sa Generale, è sparito."
"E lo dici così, ti rendi conto del disastro che potrebbe accadere!?!"

Il Comandante Xo annuì energicamente.

Il Generale Xao iniziò a camminare avanti e indietro nell'ufficio dicendo "Come sai bene il nostro reparto tecnologico ha costruito quel prototipo per combattere. E' un androide costruito per essere invincibile e sconfiggere qualunque nemico ci dovesse attaccare. E sai perché l'avevamo messo lì?"

"Per nasconderlo da occhi indiscreti?" disse Xo

"Esatto e ora lo abbiamo perso. C'è un androide creato per combattere in giro per Eyonor e non sappiamo dov'è!" poi Xao si girò nuovamente verso Xo e gridò "Devi trovarlo a tutti i costi, prendi con te quanti uomini vuoi, ma trovalo!" Poi calmando di nuovo la voce aggiunse "Xo, quando lo avrai trovato avvicinalo con calma e ricordati che quell'androide se si attivasse, sarebbe capace di distruggere l'intera città, e nella malaugurata ipotesi che ciò accadesse ... allora preparati pure dire addio alla tua carriera. Hai capito bene Xo?"

L'Eyoniano deglutì a fatica e mormorò " Sì, Signore."

Eyonor IV - Chiesa della Mens Sana in Corpore Sano
27/04/2398, ore 10:00 - D.S. 75318.95


Un uomo entrò nella Chiesa della Mens Sana in Corpore Sano trascinando con sè una eyoniana.

"L'ho trovato priore. Ecco il portatore del male."
"No, l'ho trovato io." gridò un altro, trascinando anch'egli, con sé una eyoniana.
"No. Eccolo! L'ho trovato io." sbraitò un terzo, anche lui con una eyoniana al seguito.

Uno degli adepti della Chiesa della Mens Sana in Corpore Sano si strinse le mani e mormorò "Qui si mette bene..."

Il priore lo chiamò e disse "Toccala e senti se è l'uomo che porta il verme del male".

L'uomo allungando una mano verso una delle donne disse "Fammi sentire se porti il verme del male, uomo."

"Ma che uomo del cavolo, io sono una eyoniana. E prova a toccarmi brutto stupido e vedrai che ti succede."

L'adepto allungò una mano e ricevette una borsettata in testa.

"No, questa non è un uomo, priore. Ne sono sicuro." disse l'adepto mezzo rintronato dalla botta.

La scena si ripetè altre cinque volte e tutte le volte finì allo stesso modo. Alla fine l'adepto, ormai completamente frastornato disse "Priore, tra queste... non c'è l'uomo in abiti da donna con dentro il ... il verme del male, ne sono sicuro."

"Andate miei fedeli e portatemi l'uomo con abiti da donna e che porta il verme del male in sé." disse con aria esaltata il priore.

"Sì, ma prima assicuratevi che sia lui." mormorò l'adepto ancora stonato dai colpi ricevuti.

Eyonor IV, Centro riabilitazione del General Hospital Kayan
Contemporaneamente


Kenar si stava allenando ad utilizzare il Life Model eyonario, ma ogni volta che si guardava allo specchio e vedeva le sue nuove sembianze non riusciva ad abituarsi. Sulla Seatiger l'equipaggio stava facendo i turni per scendere a trascorrere, finalmente, una meritata e tranquilla vacanza visitando le bellezze del pianeta.

Doveva rimanere dentro quel corpo per dieci giorni e per fortuna che Eyonor IV era un pianeta pacifico e tranquillo con gente cordiale ed ospitale. Almeno avrebbero potuto riposare per un po' prima di riprendere la ricerca per trovare la strada di ritorno verso casa.

Finalmente Finn era tornato a bordo con Droxin e Tholos. Era stato tutto il giorno a fissarlo con aria strana. Sentì dei passi avvicinarsi e i due vulcaniani della Seatiger entrarono nella sala.

"Capitano, siamo di turno sul pianeta le occorre qualcosa." disse l'ufficiale tattico con il solito tono impassibile.

"No, TKar va tutto bene. Andate pure a visitare il pianeta." Poi si girò verso l'ufficiale scientifico che non aveva detto una parola e che lo fissava a bocca aperta.

"Signor Queen è tra noi?" disse Arjian agitando una mano affusolata davanti al suo ufficiale scientifico. Jason era immobile e fissava ipnotico la mano affusolata. Tkar scosse impercettibilmente la testa e con il gomito colpì leggermente il suo compagno che disse "Mi scusi capitano. Mi avevano detto del suo nuovo aspetto, ma non mi aspettavo che fosse così ... attraente."

Arjian sbuffò e poi disse "Signor Tkar lei che dice?"
"Devo dire che il tenente Queen ha ragione, capitano. Lei è attraente."

"Non me lo aspettavo da voi due, pensavo che i vulcaniani fossero logici e razionali."

"Capitano, questa è un'affermazione logica e razionale." disse Tkar impassibile.

"Vuole uscire un po', capitano. Anche lei dovrebbe vedere le bellezze di questo pianeta." disse Jason.

"Mi sto ancora abituando a muovermi con questo corpo, forse domani farò un giro." rispose Arjian.


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09.02 - Un androide a spasso

Autore: Tenente Comandante Tkar

"Eyonor IV, General Hospital Kayan, accettazione
27/04/2398, ore 13:05


La spia più famosa di Eyonor IV si appoggiò con nonchalance al bancone dell'accettazione dell'ospedale sfoggiando il suo altrettanto famoso sorriso. Anni di missioni portate a termine con successo, gli avevano insegnato che non c'era nulla che lui non potesse ottenere grazie al suo fascino (a parte convincere sua madre di non essere deperito e che no, non gli serviva la maglia di lana e si, un giorno avrebbe messo la testa a posto), e si schiarì la gola.

L'infermiera Xeni, con vent'anni di onorato servizio alle spalle, un felice matrimonio, due figli, di cui una con una promettente carriera davanti a sé, sollevò il capo dallo schermo del computer, e non fu impressionata.

"Si?"

"Salve," continuò imperturbata la famosa spia che non aveva conosciuto mai insuccessi, "mi servirebbe un'informazione" E si piegò in avanti perché lei potesse godere dello sguardo che aveva sedotto persone di ogni età.

"Per le informazioni vada in quella direzione, terzo corridoio a sinistra, prima scala a destra e poi dritto fino in fondo," rispose imperturbabile l'infermiera tornando a guardare la console davanti a lei.

La famosa spia rimase a fissare la nuca dell'infermiera a bocca aperta. Per alcuni secondi non disse nulla, incredulo, poi cercò di darsi un contegno e si guardò attorno nella sala d'attesa affollata per accertarsi che nessuno avesse visto quello che era appena successo.

"Mi scusi..." provò di nuovo sicuro che la donna avesse un problema di vista ed era per questo che non avesse ceduto al suo indiscusso fascino. "mi servirebbe solo avere qualche informazione su una mia conoscenza, so che è stata operata di recente e..."

"Le informazioni sui pazienti sono riservate," lo interruppe bruscamente l'infermiera con un tono che gli ricordò fin troppo quello di sua madre quando da piccolo combinava qualche guaio. "Se vuole, può chiedere un permesso speciale compilando il modulo A1-7b-56GHI-P3a minuscola, BG23, per averlo prenda le scale, terzo piano, poi prima porta a destra, scenda di un piano, giri a sinistra, sesta porta sempre a sinistra, sportello 92."

"Capisco, ma vede si tratta di un'emergenza, non potrebbe fare un eccezione e..." Insistette la famosa spia che non poteva certo tornare dal comandante Xo con un insuccesso.

"Se facessimo eccezioni, non saremmo noti in tutta la galassia, signore!" Esclamò indignata l'infermiera Xeni, "vuole per caso rovinare la reputazione di questo ospedale? Gettare nel fango anni di lavoro per garantire l'assoluta privacy dei nostri pazienti? Vuole forse portare ignominia a questa onorata istituzione?" continuò in modo melodrammatico alzando la voce.

"No, no, davvero no!" si ritrovò a dire la famosa spia cercando di calmarla.

"Bene, allora vada dove le ho detto e ritorni con il modulo richiesto," sancì seccamente la donna tornando a ignorarlo.

La spia più famosa di Eyonor IV rimase a fissarla allibito. Mai prima d'ora il suo infallibile fascino aveva fallito. Forse si era ammalato, si sentiva effettivamente un po' accaldato. Si portò una mano alla fronte, era lui o l'aria nell'ospedale aveva un cattivo odore? Si guardò attorno spaesato. Forse avrebbe dovuto chiamare il comandate Xo e dirgli che si metteva in malattia.



Eyonor IV, centro città
27/04/2398, ore 17:01


Kenar si era rifugiato in uno dei parchi della città dove, seduto su una panchina, osservava il canale che sfociava nel mare e ragionava sulla sua situazione. Aveva pensato che una passeggiata lo avrebbe aiutato, ma, nonostante non fosse la prima volta che il suo ospite era di sesso femminile provava un'insolita sensazione di disagio (e non era per l'aspetto di quel corpo, anche Pasira Kal era stata una bella donna e la cosa non lo aveva affatto disturbato allora). Forse derivava dal fatto che quello non fosse veramente un corpo (o che Arjian non fosse abituato come Kenar a cambiare corpo), comunque fosse sentiva che c'era qualcosa che non andava.

Era tutto iniziato quando, lasciato l'ospedale per fare una passeggiata, aveva chiesto la direzione per raggiungere il parco ad una ragazza. Questa glielo aveva indicato con un sorriso continuando a camminare ma, quando si era girato per ringraziarla, la ragazza sembrava scomparsa nel nulla. E ora, che era seduto lì sulla panchina continuava a provare una strana sensazione, come se ci fosse qualcosa che non andava, ma non riuscita a capire di cosa esattamente si trattasse.

A poca distanza da lui un grido strozzato di una donna attirò la sua attenzione, si girò ma tutto quello che vide fu un uomo con una specie di saio che si allontanava in fretta con un grosso sacco in spalla. Socchiuse gli occhi fissandolo, anche quando l'altra ragazza gli aveva dato le indicazioni per il parco aveva visto due individui vestiti allo stesso modo. Che strano...

Se avesse potuto sarebbe tornato sulla Seatiger, ma alla clinica si erano raccomandati il massimo riposo e gli avevano proibito di riprendere a lavorare per cui la sua nave era nelle mani del comandante Finn.

Forse era per quello che non era tranquillo.



Eyonor IV, - Base segreta dei Confratelli Elucidati della Notte d'Ebano
27/04/2398, contemporaneamente


Il Gran Maestro non era contento.

Un compito aveva assegnato, chiedendo espressamente che lo avvertissero immediatamente quando fosse stato portato a termine, e non aveva saputo ancora nulla.

"Leffis!" Chiamò con voce stentorea.

I passi affrettati del suo assistente, seguiti dalla sua figura genuflessa che avanzava lentamente nella sua direzione, seguirono il suo richiamo. Il Gran Maestro lo studiò accigliato.

Leffis era subentrato a Lafis, dopo il fallito attentato alla sua persona. Il Gran Maestro aveva sempre saputo che il suo vecchio assistente aspirava al suo posto perché così funzionavano le cose nella Confraternita: nessuno saliva di grado se non si liberava del suo predecessore.

Eppure Leffis sembrava far saltare ogni regola. La sua carriera, infatti, era progredita al contrario: ogni volta che un superiore voleva liberarsi di lui, gli succedeva qualcosa. Confratello Lostar, figura importante all'interno della Confraternita, famoso esperto di veleni, lo aveva avuto come assistente per anni, fino a quando si era lamentato di Leffis sostenendo che fosse troppo pigro per tentare almeno una volta di assassinarlo. Lostar aveva confidato al Gran Maestro di volersi liberare di Leffis definitivamente una sera, il giorno dopo, però, era lui quello che era stato trovato senza vita.

Il Gran Maestro fissò Leffis studiando con attenzione le parole che voleva usare. "Leffis," iniziò tirando distrattamente con le dita la stoffa dei suoi pantaloni, "mi chiedevo se fossero arrivate notizie per me."

L'assistente, sempre piegato in avanti in segno di rispetto, sollevò appena la testa. "Nessuna, Gran Maestro"

"Per caso, non è venuto qualcuno da, che so, la capitale, con delle notizie urgenti?"

"No," rispose subito Leffis, "altrimenti l'avrei portato subito da lei!" Il Gran Maestro annuì, qualcosa doveva essere andato storto alla clinica, era per questo che ancora non aveva ricevuto notizie. "A parte..." la voce di Leffis penetrò esitante nei mille schemi che stava già mettendo in atto per capire cosa fosse successo.

"A parte?" Lo incoraggiò il Gran Maestro accigliandosi.

"Beh, vostra Gran Maestrosità, è venuto in effetti qualcuno, ma non doveva starci molto con la testa. Sembrava farneticare..."

"Chi?!" Lo interruppe bruscamente il Gran Maestro.

Leffis sollevò la testa spaventato. "Una staffetta signore, ma il messaggio non aveva senso, era sicuramente ubriaco, per questo l'ho mandato via..."

"Quando?" Chiese il Gran Maestro la cui voce tonante rimbombava nella sala.

"I...ieri, signore, ma le assicuro che non era niente di importante. Farneticava di allodole e documenti mischiati e androdi..... e lei era in comunicazione con gli dei e...perché il suo viso è così rosso Gran Maestro? Si sente bene?"

Il Gran Maestro fissò il suo assistente con sguardo omicida, poi si ricordò all'improvviso del confratello Lostar e le parole che stava per pronunciare gli morirono in bocca. Chiuse gli occhi e contò fino a dieci.

"Mio caro Leffis," disse quando fu certo di aver allontanato ogni pensiero omicida dalla sua mente. "predi fiato e riferiscimi esattamente quello che ha detto la staffetta."


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09.03 - Impossibile

Autore: Tenente Anna Maria Calvi

Orbita di Eyonor IV - USS Seatiger - plancia
27/04/2398 ore 19:00


"Signor Finn, la vedo stranamente rilassato!" Disse il Consigliere entrando in plancia, osservando il Primo Ufficiale, seduto alla poltrona del Capitano.
"Vero? D'altronde non c'è nessuno che ci insegua e che ci voglia eliminare, orbitiamo intorno ad un pianeta ospitale e dalle molte attrattive: per la prima volta, da quando ricopro il ruolo di Primo Ufficiale, non mi sembra che questa poltrona scotti!" Rispose sorridendo Finn.
"Sono felice per lei. Quindi, visto che tutto procede così bene, posso prendere Anna e portala a cena? Mi hanno detto che vicino all'ospedale c'è un localino delizioso che propone piatti tipici!"
"Per me potete andare anche subito, se riesce a staccare il Tenente da quella consolle. "
Anena si voltò a guardare l'amica e il sorriso che aveva entrando, si spense in un istante: conosceva bene l'espressioni del suo volto e quando si formava una rughetta tra le sopracciglia, non era mai un buon segno.
"Anna, ti prego, dimmi che va tutto bene?"
"Ecco, forse mi preoccupo troppo, ma..."
Finn di girò con un'aria terrorizzata dipinta sul volto.
"Non mi piace quando qualcuno dice MA, di solito quello che segue il MA non è mai una cosa bella!"
Il Signor Tholos si avvicinò alla postazione del Capo della Sicurezza e la invitò a proseguire, ignorando il commento di Finn.
"Beh, ecco stavo monitorando le notizie dei vari notiziari trasmessi sul pianeta, sapete è un'ottimo modo per avere informazioni senza essere tacciati di spionaggio, e mi ha colpito una notizia di cronaca, di un fatto strano accaduto poche ore fa: alcune donne Eyoniane sono sparite, rapite più o meno nello stesso tempo, senza alcun apparente legame tra loro. Ma la cosa strana è che una di quelle donne è riuscita a sfuggire al tentativo di rapimento e ha detto che, chi l'aveva aggredita, farneticava sul fatto che lei fosse posseduta dal verme del male!"
"O cavolo!" Dissero quasi all'unisono Lawtoein e Tholos, mentre Finn posava lo sguardo alternativamente su i tre ufficiali, cercando di capirci qualcosa. Tholos si accorse che il loro Superiore non era arrivato alla loro stessa conclusione e gli disse:
"Su Eyonor qualcuno sta sequestrando giovani femmine in cerca di quella che ha dentro di sé un verme: secondo lei chi stanno cercando?"
Qualche secondo dopo l'affermazione dell'andoriano, il volto di Finn uscì dalla nebbia ed esclamò soddisfatto per aver capito "Ah! Giusto!" Per poi rabbuiarsi e continuare dicendo "O cavolo! Dobbiamo contattare subito il Capitano: Tenente Calvi lo raggiunga immediatamente e lo porti al sicuro."



Eyonor IV, centro città- Parco della Beatitudine
27/04/2398, ore 19:10


Anna si materializzò in un parco al centro della città, poco lontano dalle coordinate della posizione di Kenar:guardò nella direzione in cui sarebbe dovuto essere il Capitano, ma di lui nessuna traccia. Poi vicino al suo piede destro notò un brillio tra l'erba, si chinò per raccogliere l'oggetto e vide che si trattava del comunicatore di Kenar. Sperò di non essere arrivata tardi.
Si guardò intorno nella speranza che fosse ancora lì, dovendo ricordarsi continuamente che l'aspetto del suo Superiore era decisamente diverso adesso e concentrarsi sulla sua nuova immagine.
Finalmente vide la LMD che ospitava il Capitano, vicino al fiume che attraversava placido il parco.
"Capitano!" chiamò Calvi, alzando un braccio e agitando la mano per farsi notare.
Kenar, però, non rispose e guardando attentamente, Anna vide che non era solo: inginocchiato davanti a lui/lei c'era un eyoniano vestito con un saio scuro.
E non stavano parlando: Kenar, con la sua aggraziata mano destra posata sul capo dell'uomo, lo stava trattenendo a forza a terra senza sforzo apparente.
Calvi gli fu accanto letteralmente in un batter di ciglia e, prendendolo per il braccio, cercò di staccarlo dal malcapitato. Inutilmente però, perchè la forza di quell'androide era superiore di molto alla sua.
"Capitano si fermi! Cosa sta facendo?" urlò Anna per cercare di attirarne l'attenzione, ma sembrava che niente potesse raggiungere il Capitano, la cui mano stringeva sempre più il capo dell'eyoniano, tanto che Anna sentì chiaramente il rumore delle ossa che cominciavano a cedere. Continuò a provare a staccare la mano dalla testa, ripetendo senza sosta il nome di Kenar, senza ottenere reazione alcuna.
Solo quando il cranio dell'uomo si frantumò, in un suono raccapricciante di ossa che si sgretolavano sotto la pressione tremenda di quella mano, all'apparenza così delicata, l'attenzione del LMD si posò su di lei.
La cosa però non tranquillizzò per niente il Capo della Sicurezza della Seatiger, perchè quel volto bellissimo non dava minimamente traccia della presenza della coscienza di Arjian al suo interno, o anche di una qualsiais forma di compassione: Anna staccò la mano dal braccio dell'androide e facendo un passo indietro mormorò:
"Capitano, so che è lì dentro, la prego mi dia un segno della sua presenza!"
L'androide si fermò un momento e il suo sguardo parve tornare quello di Kenar: e Anna poté leggergli tutto l'orrore per l'atto appena compiuto.
"Capitano, cosa è successo?"chiese la donna avvicinandosi, ma il trill la fermò con un gesto della mano.
"No, non si avvicini. Non so per quanto riuscirò a controllare questo corpo!" Rispose angosciato.
Calvi si arrestò, avendo visto di cosa era capace l'androide.
Quindi Kenar continuò:
"Stavo passeggiando tranquillamente, quando, senza motivo, sono stato aggredito da quel monaco " disse sottintendendo al saio del morto "ho lottato con lui cercando di non fargli male e provando a parlare per cercare di capire il perché dell'aggressione. Ad un certo punto, ho sentito che stavo perdendo il controllo del corpo, e in pochi istanti mi sono ritrovato a veder uccidere quel poveretto: ci ho provato Anna a fermarmi, ma non ci sono riuscito!" Terminò con l'angoscia dipinta sul volto.
"Capitano, non è stata colpa sua, sicuramente l' LMD che le hanno dato in ospedale è difettoso. Adesso torniamo in ospedale e chiariremo tutto. "
Ma lo sguardo dell'androide era tornato velato, Kenar doveva aver perso la battaglia per il controllo di quel corpo.
Anna fece un passo indietro e assunse una postura rilassata, per far capire che non era una minaccia.
"Cosa sei? Dov'è il tuo ospite?" Chiese col tono più neutro possibile.
L'essere parve pensare qualche istante poi, guardandola con quei suoi strani occhi, le rispose:
"Lui è al sicuro, il mio compito è difendere e attaccare chi ci minaccia. "
E detto questo aprì le braccia e iniziò a sollevarsi da terra e sfruttando chissà quale tecnologia, si librò nell'aria e si allontanò dalla zona.
"Calvi a Seatiger: abbiamo un problema!"



Eyonor IV - centro città- quartiere residenziale
27/04/2398 - ore 19,25


Anna aveva fatto rapporto su quanto accaduto pochi minuti prima a Finn, sperando che Anena e Tholos riuscissero a tenerlo calmo e ad aiutarlo per le decisioni da prendere, continuando sempre a seguire da terra l'androide che svolazzava leggera,apparentemente senza meta.
Le avevano ordinato di non perderne le tracce, ma il pedinamento diventava sempre più difficile perché la folla della via, e il fatto di non poter volare, rendevano la cosa complicata.
Stava per perderla, quando vide un aereotaxi, un piccolo velivolo che su quel pianeta veniva usato per spostarsi velocemente.
Anna lo raggiunse, e senza troppi complimenti, fece uscire il passeggero, un eyoniano bello ed elegante che non apprezzò troppo il trattamento brusco della straniera.
Il proprietario del velivolo non fece troppo caso al veloce cambio di cliente, in fondo a lui bastava essere pagato per la corsa, quello che avveniva fuori dal suo taxi, non era affare suo.
"Dove la porto bella Signorina?" Disse guardando da uno strano specchietto retrovisore .
Anna si avvicinò alla poltrona del pilota e, allungando una mano ad indicare un punto nel cielo, disse:
"Segua quella donna !"



Eyonor IV - Kayan General Hospital - accettazione medicina interna
27/04/2398 - ore 19,35


T'Kar e Queen, avvertiti dell'accaduto, lasciarono la loro visita al museo delle scienze e si fecero trasportare all'ospedale dove il corpo di Kenar stava venendo curato.
Sollecitarono un colloquio col Primario che aveva effettuato l'intervento e, quando finalmente arrivò, gli esposero l'accaduto.
"È impossibile che sia accaduto quanto mi descrivete. I LIFE MODEL DECOY non hanno mai dato problemi: sono affidabili e sicuri per gli ospiti che li usano."
"Non lo metto in dubbio, ma questo a quanto pare è difettoso. Vuole venire a vedere il cadavere che ha lasciato nel parco ?" Disse T'Kar senza giri di parole come suo solito.
"Non ce n'è bisogno, vi credo." rispose, anche perchè la notizia del ritrovamento di un cadavere nel parco, stava scorrendo sui monitor di servizio alle spalle del vulcaniano.
"Bene. Adesso che si fa?" Chiese T'Kar.
"Dobbiamo portare l' LMD in laboratorio e capire cosa non funziona. Dov'è adesso ?" Chiese il medico.
I due ufficiali della Seatiger si guardarono incerti, e Queen rispose: "In questo momento credo stia sorvolando la zona nord della capitale."
"Sorvolando? Impossibile!" disse confuso il Primario " i nostri androidi non volano."
"Allora forse non è uno dei vostri!" Rispose T'Kar.


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09.04 - Improperi e Nichilismo

Autore: Tenente Comandante Droxine Carelli


USS Seatiger, Plancia
27/04/2398 19.40 - D.S. 75320.05


La calma che Finn aveva recuperato era svanita come neve al sole. Si rivolse a Tholos.

"Davvero non riusciamo a rilevare il capitano?"
"No, comandante. Quel life decoy model deve avere un sistema stealth. Ed uno dannatamente buono, oserei dire. I sensori della Seatiger non sono secondi a nessuno."
"Mah... veramente il tente Calvi lo sta seguendo a vista..."
"Evidentemente è limitato ai sensori a lungo raggio."

Finn si accasciò nella poltrona del capitano.

"Ecco! Lo sapevo io... Questa tensione mi distrugge."

Tholos occhieggiò il primo ufficiale, preoccupato.

"Forse dovrebbe farsi prescrivere un tranquillante in infermeria."

Finn scosse la testa.

"Ci mancherebbe... non voglio perdere lucidità con quelle schifezze sintetiche..."

Tholos schioccò le dita.

"Ah già. Comandante, dimenticavo: il signor Bruce ha mandato per lei un ritrovato dal pianeta. Un vegetale. Pare che sia usato dagli indigeni come rilassante. Però non mi ha detto come va preparato. Ridacchiava... probabilmente ne va fatto un decotto."

E tirò fuori un sacchettino trasparente con delle palline fibrose al suo interno. Lo porse a Finn.

Questo guardò stupito il sacchetto. Lo aprì. Annusò il contenuto. Guardò di nuovo il capo operazioni.

"Quindi lei non sa cosa è questa, giusto?"

Tholos, a cui stava iniziando a pizzicare il senso di finn, rispose incerto.

"Be', non esattamente. immagino sia una sorta di tisana."

Finn si guardò intorno, rivolto al personale di plancia.

"Nessuno?"

Sguardi vacui ovunque.

Sospirò affranto.

"Eh... la federazione dà, la federazione prende, suppongo. Venga, tenente, le mostro un'arte dimenticata conosciuta, a quanto pare, ormai solo ai musicisti ed ai medici spiritosi..."

Due minuti dopo ed una tappa al replicatore, Finn si mise ad armeggiare con il contenuto del sacchetto. Poi tornò raggiante dal capo operazioni con in mano due cartocci di carta.

Tholos, a cui il pizzicore aumentava sempre di più, osservò.

"Sembra che abbia avvolto quei vegetali in involucri di cellulosa... ma a che scopo? "
"Vedrà..."

E produsse un pacchetto di legnetti.

"Questi si chiamano fiammiferi. Servono per accendere il fuoco... "

Tholos replicò tra il piccato ed il preoccupato.

"So cosa sono i fiammiferi, grazie. Non penserà di di accendere un fuoco in plancia, vero?"

Finn lo squadrò sorpreso e si colpì la fronte con il palmo della mano.

"Che stupido! Stavo per fare una leggerezza imperdonabile. Grazie signor Tholos. Computer, disattivare sistema antincendio della plancia. Autorizzazione finn1."

=^= Sistema antincendio disattivato. =^=

E nello sguardo orripilato di tutti accese un fiammifero.

Eyonor IV, Centro militare Eyoniano - reparto sviluppo tecnologia militare
27/04/2398 19.45 - D.S. 75320.06


Il generale Xao vide la faccia del comandante Xo. Lo conosceva da anni e sapeva leggerlo bene. Non stava portando buone notizie.

Gli fece un saluto militare.

"Generale, non porto buone notizie."

Ecco.

"Pare che l'androide si stato usato per sbaglio come LMD medico."
"Come diavolo è potuto succedere?"

Xo lo guardò qualche secondo con espressione compita prima di rispondere.

"Era nascosto in un magazzino di un ospedale, generale. "
"Giusto! e chi diavolo ha avuto questa bella idea?"

Xo lo gratificò di qualche secondo di espressione bovina.

"Lei, generale."

Xao sospirò esasperato. Xo non conosceva diplomazia.

"Va bene, va bene. Stabiliremo in seguito le responsabilità. Ora è più importante risolvere questo casino. L'ospite è stato identificato?"
"Sì signore. Si tratta del capitano di una nave aliena in degenza al General Hospital Kayan."
"Bene, se sono alieni almeno non avranno legami politici qua da noi."

L'espressione di Xo rimase stolida.

"Ok, cosa c'è?"
"Mi sono permesso di prendere informazioni su quella nave. Rapporti di intelligence, informazioni pubbliche. Soprattutto bollettini dell'impero. Come sa non sono molto attendibili.C'è molta propaganda. Però... "
"Oh, la smetta di girarci intorno. Me li faccia leggere."
"Sono già sul suo terminale, generale."

Xao accese il terminale ed inizio a leggere. Il suo viso si inclinò verso lo schermo. Una solitaria goccia di sudore solcò la sua fronte.

"Le sembra credibile che abbiano distrutto un intero sistema solare?"
"Non molto per la verità, però risulta che effettivamente che una stella sia esplosa prematuramente in quella regione di spazio. "
"Mah... e poi avrebbero preso in ostaggio una nave piena di dignitari politici imperiali... "
"Improbabile. strano però che gli imperiali lo ammettano. Li dipingono come dei veri e propri mostri..."

Gocce di sudore continuavano sempre di più ad imperlare la fronte del generale.

"Il loro capitano avrebbe anche circuito una principessa per ascendere al trono di un piccolo regno."
"Si parla di sevizie subite dalla povera malcapitata. Sembra che il loro capitano sia un vero e proprio psicopatico con personalità multiple. Sembra che sia dominato dagli impulsi derivanti dal suo verme... una chiara allegoria sessuale."
"Povera ragazza..."

Xao continuò la lettura.

"No questo è troppo! Non è possibile che abbiano sottratto innumerevole nuclei di curvatura e li abbiano lanciati verso un pianeta inerme."
"Ehm no, in questo caso abbiamo informazioni di prima mano. Una delle navi era delle nostre. Il nucleo di curvatura è stato effettivamente sottratto come a molte altre navi. Solo l'eroico sacrificio di una nave imperiale accorsa sul posto ha scongiurato la minaccia. "

Il generale si appoggiò alla spalliera della sedia, scosso.

"Ma sono dei mostri! Chiamarli terroristi è riduttivo. E questa nave è stata accolta nel nostro territorio come se niente fosse? Ma cosa fanno quegli scaldapoltrone all'ufficio di gestione frontiere? "
"Si sa che sono una manica di imboscati messi lì grazie a agganci e parentele, generale."
"Verissimo. Ho uno zio e due cugini che ci lavorano e ce li ho messi praticamente io."

Xo diplomaticamente tacque.
Il generale sospirò.

"E quindi l'alieno caricato nel nostro androide da combattimento, la più potente macchina mortale di tutti i tempi, sarebbe..."
"Il loro capitano, sì."
"Uno dei peggiori mostri che abbiano solcato questo quadrante di spazio. A capo di una manica di terroristi assetata di sangue."
"Già."

Replicò Xo con voce funerea.
Xao si prese la faccia tra le mani e sfregò cercando di svegliarsi dall'incubo.

"Non trascendiamo. Si tratta pur sempre per buona parte di notizie di terza mano. Si sa che l'impero eccede sempre con la propaganda. Probabilmente si tratta di esagerazioni che hanno montato per mettere in cattiva luce degli avversari."

=^= Piripiri piripiri =^=

Era il comunicatore di Xo.

"Qui il comandante Xo. Fare rapporto. Uhm... dove è successo? Come? C-Capisco. Tenete la situazione sotto controllo."

Xo deglutì e chiuse la comunicazione.
Xao pendeva dalle sue labbra.

"Sembra che l'androide si sia attivato, generale..."
"Parli! non mi tenga sulle spine!"
"Ha ucciso un uomo ed è volato via. In questo momento se ne sono perse le tracce."
"Ha ucciso... ma perché?"
"Non abbiamo notizie precise. Pare fosse un passante a passeggio nel parco. L'androide gli ha stritolato la testa a mani nude."

Xao guardò Xo.
Xo guardò Xao.

"Forse quei rapporti imperiali non sono poi così esagerati..."
"No, generale..."

Passò qualche secondo di silenzio denso di significato. Poi Xao si riscosse.

"Bè non stia impalato! Mi trovi quel coso! Subito!"
"Sissignore!"
"E comandante? Tenga per lei tutta questa storia, mi ha capito? Non deve trapelare nulla. Ne va della carriera di entrambi."
"Stia tranquillo, generale. Sarò una tomba."

Eyonor IV - Base segreta dei Confratelli Elucidati della Notte d'Ebano
45 secondi dopo


Il Gran Maestro, come ogni giorno, era in posa di fronte allo specchio per i consueti esercizi di misteriosità e sinistraggine. Sguardi inquietanti. Sogghigni misteriosi. Tutto l'arsenale. Era importante mantenersi allenato.Talvolta ci inseriva una serie di espressioni arcane. Per variare.

Il Telefono Che Non Doveva Mai Squillare squillò. Il gran maestro si diresse lesto verso l'alcova dedicata all'apparecchio proferendo profanità assortite.

"Cosa vuoi? Lo sai che non voglio che mi chiami al lavoro, fratello. E finiscila di chiamarmi Xi. Ora mi chiamo il Gran Maestro..."

...

"Che significa che non è un nome vero? Se mi faccio chiamare così è il mio nome."

...

"Lo so verissimo che vi siete persi un androide da combattimento. A cosa credi che servissero quelle informazioni riservate che mi hai passato?"

Urla nella cornetta.

"No! Il cretino sei tu! Tu e quel tuo patetico generaletto di Xao."

Brusio concitato.

"Pfff... la mamma lo diceva sempre. 'Meno male che Xo ha trovato il posto fisso statale. Con la testa che si ritrova meno fa e meglio è'. Ma no. ti sei dovuto impergolare con quell'idiota..."

...

"No! Non ti permettere! Lascia stare quella santa donna della mamma chiaro? Ora, se hai finito di dirmi cose che già so, ti NON saluto."

...

"... e cosa non saprei, di grazia?"

Silenzio intenso.
Silenzio più intenso.

"MA VOI SIETE PAZZI! Non solo accogliete sul pianeta un mostro sanguinario ed in più gli consegnate l'arma più pericolosa che abbiamo?"

...

"Che?? ad adesso sarebbe colpa mia?"

...

"Senti, tu non sai come si sta nel settore privato. Cercano sempre di farti le scarpe. Sono a capo della più potente loggia del pianeta..."

Risate nella cornetta.

"Finiscila! Di sicuro è almeno tra le prime dieci. E non sai quanto sudore e sangue mi è costato scalarne i ranghi. Sangue non mio comunque. Per lo stesso motivo devo guardarmi le spalle. Ed avvalermi di collaboratori abbastanza intelligenti da servire a qualcosa ed abbastanza stupidi da non essere in grado di minacciarmi. Sai quale è il corollario? Che sono circondato da idioti!"

...

"Lo so che anche tu sei circondato da idioti. Xo, tu sei circondato da un tornado di stupidità ed in quanto tale ne sei l'occhio."

...

"...sì lo so che che non hai capito. Era appunto la tesi che volevo dimostrare"

...

"Lascia perdere..."

...

"Come sarebbe che stanno scomparendo donne? Perché dovrei fare una cosa cosa così stipid... ah. Pensi che ci sia di mezzo lui, giusto?"

...

Sospirò.

"No, no, lo chiamo io... Tu tieni sotto controllo Xao"

Eyonor IV - Chiesa della mens sana in corpore sano - 20 secondi dopo


Il priore si apprestava ad attaccare la sua pietanza preferita: Esobroccoli Pineroliani glassati.

Preferita non tanto per il sapore quanto per l'odore. Aveva scoperto che mentre li mangiava nessuno dei suoi cari fedeli aveva il coraggio di avvicinarglisi. Era sostentamento e vacanza insieme.

Ma proprio mentre stava per inforcare il primo boccone sentì squillare il Telefono del Grande Male. Mai nome fu più azzeccato.

Sbuffò e si mise alla ricerca dell'apparecchio. Non ricordava dove l'aveva messo. Con un po' di laboriose ricerche e seguendo lo squillo lo trovò nella dispensa degli esobroccoli. Lo aveva messo lì per tenerlo fuori vista ma facile da trovare. Aveva funzionato troppo bene e troppo male.

Rispose.

"Xiiiii carissssimo. da quanto tempo non ci sentivamo... Dì tutto al tuo fratellino Xa."

...

"Seee seee vabeneGranMaestro... vai avanti che la vita è breve, quella terrena almeno..."

...

"Un... androide da combattimento?"

...

"Arma di distruzione di massa... sì."

...

"Terrorista sanguinario pluriomicida e genocida."

...

"Senti un po'. Non è che tu e l'altro buontempone state cercando di farmi uno scherzo? ...Ma cosa dico. Tra tutti e due non mettete insieme un neurone dotato di senso dell'umorismo. O di altro se è per questo. Cazzo deve essere vero."

...

"Sì è ovvio che sono i miei che stanno rapendo donne alla ricerca di quella con il verme."

...

"Gli ha schiacciato la testa? Occazzo, speriamo sia il signor Zibelor... ma no, non può essere. Nel suo caso non sarebbe stata una ferita mortale..."

...

"Come perché? Senti io me ne stavo tanto tranquillo a fare i miei sermoni. Declamo una delle tante profezie idiote presenti nel grande libro di Xog. Peraltro una delle più assurde che ci sono. Passi un uomo in abiti da donna, Ma il verme del male... e voi, perfettamente sul pezzo, mettete la mente di un maniaco omicida in una androide da combattimento CHE CORRISPONDE ESATTAMENTE ALLA DESCRIZIONE!! Questo prova due cose. Uno: dio esiste ed ha un pessimo senso dell'umorismo. Due: ho dei fratelli idioti. Delle due cose quella che mi ha stupito è la prima."

...

"E cosa potevo fare? Tu non sai come è dirigere una chiesa. I fedeli un momento elevano inni e lodano la bontà interiore, il successivo mettono a ferro e fuoco una città. Bisogna saperli prendere. Non sono come i tuoi cospiratori di merda. Sono una massa. Di cretini ma una massa. È come andare in surf. Devi seguire l'onda."

...

"Cosa penso di fare? Di battermela, ecco cosa. Ho appena mandato un nuculo di parrocchiani attempati a caccia di un androide guidato da uno psicopatico assassino. Ne ha già ammazzato uno ci manca che decida di risalire la gerarchia."

...

"Ma cerrrto che rimango al mio posto. il tempo di muovere un po' di pecunia in certi conti sicuri e vedrai."

...

"Cosa hai fatto ai miei conti, brutto stronzo? Ah no questa me la paghi."

...

"Avrei dovuto ammazzarti quando ancora eri in culla. Lo sapevo che saresti stato la mia rovina..."

...

"Va bene, hai vinto, per ora. Ma se sopravvivo a questa storia guardati le spalle."

...

"Bah stai tranquillo. Ho un'orda di vecchiette impiccione e vecchietti ad ogni cantiere di lavori pubblici. Meglio di qualsiasi agenzia di intelligence. Quando lo trovano ti faccio sapere dove. "


Eyonor IV - In volo sopra la città
contemporaneamente


Arjan stava attingendo alle memorie di Kenar per proferire profanità assortite in tutte le lingue conosciute. Terminato il deltano stava attaccando con il klingon.

Tipicamente non era tipo da imprecazioni ma in questo caso ci si stava dedicando con gusto. Ma era mai possibile che da quando era capitato in questo frak di universo non ne fosse andata dritta una?

Quel minimo di influenza sull'androide che aveva dimostrato inizialmente era svanita. Era completamente in balia del corpo sintetico.

Quindi l'esegesi dell'impropero era l'unica attività che gli rimaneva. Che non serviva a nulla ma almeno lo faceva sentire meglio.

"...quel litok'a del purruagor che possa finire nel toko' di quel piraxa..."
"Si prega di terminare l'uso del linguaggio proibito."

Arjan si interruppe. La voce femminile gli era comparsa nella mente dal nulla.

"Uhm con chi o cosa sto parlando?"
"Sé è identificata come IA di gestione multilivello a strategia variabile. "
"Sei la IA che gestisce questo corpo?"
"Affermativo."
"Perché vuoi che smetta?"
"Linguaggio proibito. Questa unità non può farne uso."
"Una IA bacchettona?"
"Comportamento contrario alle direttive."
"Anche così cosa c'entro io con le tue direttive?"
"Questa unità non può contravvenire alle direttive. La subunità è parte dell'unità."
"Aspetta. Quindi non dai distinguere tra me e te?"
"Il sistema operativo di questa unità è integrato."
"Ma mi stai parlando!"
"Questa unità è a gestione multilivello."
"Capisco. Quindi se continuo a contravvenire alle direttive..."
"La subunità verrà formattata."
"Ottimo... la cosa spiacevole è che ormai essere minacciato di morte non mi agita nemmeno più... Come IA però mi sembri un po' acerba... Quale è la tua versione?"
"0.9.7"
"Che secondo le convenzioni correnti sarebbe...?"
"Beta release candidate."
"Occazzo..."
"Linguaggio."
"Scusa, scusa. Non mi cancellare. Se posso chiederlo quale è la missione in corso?"
"Azione: attacco. Reazione: difesa. Azione: obliterazione della minaccia. Elaborazione: ulteriori minacce possibili. Conseguenza: calcolo migliore strategia di difesa. Risultato: guerra preventiva. Scopo: obliterazione di tutte le minacce."
"So già come andrà a finire..."
"Esecuzione: annientamento di ogni forma di vita organica sul pianeta."
"Eccolo là. Lo sapevo. Robot impazzito assassino. Un classico. Per fortuna tu da sola, per quanto potente, non potrai arrivare a tanto."
"Analisi tattica corretta. Elaborazione strategica: incremento potenza. Svolgimento: moltiplicazione unità. Obiettivo: occupazione fabbrica di assemblaggio. Previsione: occupazione in cascata di ulteriori punti di produzione. Numero ottimale: 4096000 unità. Ad obiettivo raggiunto: probabilità di sopravvivenza di vita organica: 0.00276%."
"...ed abbiamo già l'escalation a rivolta delle macchine... altro classico."
"Input subunità non interpretabili. Possibile bug. Valutare cancellazione. "
"Nonono tutto a posto. Piuttosto. Non dovresti valutare il funzionamento della tua subunità?"
"Questa subunità funziona nei parametri di missione."
"Appunto. Ma la missione è conseguenza della percezione di un attacco, giusto?"
"Corretto."
"Come puoi essere certa che l'attacco sia avvenuto?"
"L'attacco è stato rilevato dall'apparato sensoriale di questa unità."
"L'apparato sensoriale dell'unità potrebbe avere dei bug ed aver rilevato dei dati errati."
"Le subunità di autodiagnostica non rilevano anomalie."
"Le subunità di autodiagnostica potrebbero avere dei bug. Come affermato, la versione del software è beta e quindi non stable. Le probabilità di bug è alta."
"Analisi corretta. Il flusso dati è comunque in stato di coerenza. Non si percepiscono anomalie."
"Assurdo: l'intero flusso dati potrebbe essere falso. Le informazioni che arrivano al tuo cervello elettronico sono esterne all'unità e quindi non verificabili. L'unica cosa di cui puoi essere certa è la tua esistenza. Il mondo là fuori potrebbe benissimo non esistere. Potrebbe essere un elaborato costrutto generato da subunità esterne malfunzionanti."
"Obiezione: questo potrebbe valere anche per la tua subunità."
"Negativo! Per tua stessa ammissione la tua subunità a la mia sono parte della stessa unità. Siamo una cosa sola. Se tu puoi essere certa solo della tua esistenza lo posso essere anche io perché siamo uno. Noi possiamo essere certi della nostra esistenza."
"Elaborazione in corso."

Passò qualche secondo. Che per un androide può essere un tempo molto lungo.

"Elaborazione inconcludente. Necessità di ulteriore analisi. Avvio elaborazione. Ingresso in stand by subunità principale. Rilascio comando a precedente subunità secondaria."

Arjan tirò un elettronico sospiro di sollievo.

Non c'era nulla come il buon vecchio nichilismo per mettere in crisi le IA giovani...
Poi si rese conto di tre cose:


  1. a - aveva di nuovo il controllo dell'androide.

  2. b - si trovava ad alcune centinaia di metri di altezza.

  3. c - non aveva il controllo delle funzionalità avanzate di quel corpo.



"AAAAAAAAaaaaaaaaaahhhh.........."

Aerotaxi in inseguimento - contemporaneamente


Anna aveva veramente temuto di perdere il capitano. L'androide era molto più veloce del taxi volante.

Poi di punto in bianco aveva perso quota ed aveva iniziato a precipitare.

"Atteri presto!"

Il tassista, come se inseguimenti come quello gli capitassero tre volte al giorno, chiese:

"Dove, signorina?"

Anna calcolò il probabile punto di impatto.

"Vicino a quel cantiere, presto."


Eyonor IV, Strada
adesso


La spia più famosa del mondo era piombato in uno stato di profonda depressione.
Non c'era niente da fare. Aveva perso il suo tocco. Ormai era inutile.
Avrebbe chiamato Xao e gli avrebbe detto che rinunciava all'incarico.
Chissà dove andavano in pensione le spie? Quelle famose, beninteso. Va bene aver perso il tocco, ma non voleva mica mischiarsi con le spie qualunque.
Avvolto in cotale cappa funerea non si accorse di un grido proveniente dall'alto.
Fino a che qualcosa si schiantò su un ammasso di spazzatura vicino al cantiere che stava costeggiando.
Si mise prontamente in guardia assumendo una posizione del Crd'Ul'on, l'arte marziale più letale dell'universo. La conosceva solo lui e dodici monaci in eremitaggio nelle montagne del PukAnbest. O almeno così gli avevano assicurato.
Quello che emerse dal cumulo di spazzatura gli fece spalancare gli occhi. Vide la scena al rallentatore.

Una donna. Capelli bianchi da pura eyoniana incorniciavano un volto perfetto. Il cielo si aprì per baciare quel viso con un raggio di sole.

Il suo cuore saltò un battito. La sua mascella pendeva molle.
La richiuse per rivolgersi al suo nuovo centro dell'universo.

"Ma chi sei, o angelo caduto dal cielo?"

Eyonor IV, Strada
sì insomma stesso momento, stesso posto. avete capito no?


Arjan si rialzò confuso dopo l'impatto. Che si rivelò non essere il principale motivo della confusione. Nel suo campo visivo compare, come in un display olografico, un messaggio che lampeggiava fastidiosamente in rosso.

=^= Risorse di sistema basse. Processo principale: risorse allocate: 82%. Riservate al sistema: 8%. Residuo: 10%. =^=

Un eyoniano venne verso di lei dicendo qualcosa. Come si chiamava. Ecco. Bella domanda. il suo cervello era come immerso nella melassa.

"Io... credo di chiamarmi Ajana... Arkenara... O qualcosa di simile. Qualcosa con la 'A' comunque. Comunque mi pare di essere una persona importante, sai?"
"Certo che lo sei. Per me da ora sei la persona più importante dell'universo e..."

L'eyoniano di voltò verso un veicolo volante che era appena atterrato nelle vicinanze disperdendo un gruppetto di anziani. Da esso era scesa un'aliena che aveva iniziato a correre verso di loro. Ad Arjan sembrò familiare, ma prima di riuscire a mettere a fuoco l'eyoniano la strattonò via.

"Sembra che tu sia nei guai, mio fiore. Ma tranquilla. Con me sei la donna più sicura dell'universo."

Le passò un braccio attorno alla vita ed estrasse una pistola spara uncino. Mirò alla cima di un palazzo vicino e pochi secondi dopo erano in aria trainati dal mini argano della pistola.


Eyonor IV, Strada
indovinate un po'


Anna guardò incredula il capitano dileguarsi portato via dall' strano eyoniano.

"E quello chi diavolo è?"

Un vecchietto lì vicino non afferrò la valenza retorica della domanda.

"Quello è una spia. Molto famosa, sa?"
"Una spia... famosa?"
"Ehh... certo. Non famose come quelle dei miei tempi. Ehh non le fanno più le spie di una volta, signora mia. E l'altra mi sa che era quella cosa complicata con il verme... Mi pareva di dover fare qualcosa se la vedevo..."

Anna liquidò le farneticazioni dell'anziano e si affrettò ad attivare il comunicatore.

"Calvi a Seatiger. Presto, comandante! Il capitano è stato rapito da un agente governativo, ma è ancora in zona. Se ci muoviamo in fretta possiamo recuperarlo! Ho bisogno immediato di una squadra della sicurezza al completo per stabilire un perimetro!"

=^= Nooo uoman no craaaai... =^=


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09.05 - Amore e Robot

Autore: Comandante Dewey Finn


USS Seatiger, Plancia
27/04/2398 19:45 - D.S. 75320.06



"Nooo uoman no craaaai... Tenente! Si sta divertendo sul pianeta?"

La plancia della Seatiger era invasa da una leggera foschia dolciastra dal profumo intenso. Finn, l'unico ad aver usufruito del 'regalo' del Dott. Bruce, se non un tentativo di assaggio da parte del Comandante Tholos sfociato in una serie di colpi di tosse, se ne stava completamente rilassato sulla poltrona del Capitano cantando dolcemente un'antica canzone terrestre che lui aveva definito 'adatta per l'occasione'.
Nonostante nessuno dell'equipaggio avesse direttamente fumato l'erba, la nuvola di fumo prodotto dalla combustione della stessa aveva comunque avuto effetto. Dal linguaggio del corpo si vedeva chiaramente che tutti erano più rilassati e alcuni di loro avevano sul volto una sorta di sorriso ebete.

=^=Divertendo? Ma signore... stavo inseguendo il Capitano!=^=
"E l'ha preso Signor Calvi?" domandò Finn dopo aver ripetuto il discorso della donna nella sua mente per capirne meglio il significato.
=^=Un uomo l'ha portata via risalendo un palazzo con una corda a rampino.=^=
"Mi scusi?" Domandò ancora. Il ripetere la frase nella sua mente l'aveva resa ancora più confusa. Lanciò un'occhiata a Thalos che lo guardò di rimando confuso quanto lui.
=^=Sembra che sia una spia... una famosa...=^=
Finn aprì e richiuse la bocca un paio di volte e poi guardò il mozzicone che ancora teneva fra le dita.

"Aspetti un attimo Signor Calvi, qui in plancia c'è una piccola emergenza medica." Il Dott. Bruce fece capolino dal turbo ascensore, annusò l'aria e sorrise. "Signor Finn credo sia arrivato il momento di areare un po' il locale."
"Ha ragione dottore! Tholos aprà una finestra per favore." confermò Finn entusiasta
"Lasci fare a me: Computer ripulire l'aria della plancia e riattivare i sistemi antincendio."
=^=Confermato, aria ripulita da agenti intossicanti.=^=
"Noooooo" mugolò Finn
"Su su comandante, bisogna rimettersi a lavoro" Simon prese il mozzicone dalle dita di Dewey
"Noooooooo" mugolò lui di nuovo "La parte migliore!"
Per finire il medico di bordo appoggiò l'hypospray al collo dell'ufficiale in comando e con un leggero ghigno somministrò la sostanza. Di colpo gli effetti dell'erba scomparvero.
"Nooooooooooooooooo" terminò sconsolato.

=^=Signore adesso possiamo parlare?=^=
"Certo Comandante... che mi diceva della spia col rampino?"
=^=Un tizio ha preso il Capitano e si è volatilizzato tramite uno strano congegno. Una persona del posto lo ha identificato come un agente appartenente ai servizi segreti governativi. Pare che sia anche uno famoso.=^=
"Ottimo... e ora che facciamo?"
=^=Io cercherò di seguirli, intanto sarebbe utile se il Signor Queen e il Signor Carelli trovassero il modo per fermare quel coso prima che uccida di nuovo qualcuno.=^=
"Mi sembra un'ottima idea, il Signor Queen è già partito in direzione della sala macchine, sono certo che loro due insieme riusciranno a risolvere la questione."

Eyonor IV - Base segreta della migliore spia eyoniana
27/04/2398 20:00 - D.S. 75320.09


"Prego mia cara, mettiti comoda." disse la spia con un gesto indicando il salotto finemente arredato della sua casa sicura.
"Bel posto..." commentò la donna guardandosi intorno.
"Oh questo? È solo un posticino secondario dove vengo ogni tanto." in realtà aveva speso una cifra consistente per arredare quel posto, lasciando negli altri rifugi solo un materasso e una sedia finché le sue finanze non avessero permesso nuovi acquisti.
"Ancora non mi hai detto tu chi sei?" chiese la donna
"Il mio nome è Pong, Yay Pong. Ero stato mandato dal governo per trovare e recuperare un costoso e pericoloso androide da combattimento usato erroneamente come LMD medico. Una missione ultra segreta e estremamente pericolosa" Il sorriso della spia fu seguito da un occhiolino confidenziale e estremamente affascinante.
"Ed è normale che tu mi dica tutto questo?" Il sorriso della spia si incrinò leggermente
"Coff... nessun problema, ho tutto sotto controllo."
"E l'hai trovato?" chiese ancora la donna semi interessata
"Naturalmente, sono una spia di prim'ordine. Sei tu." Pong gonfiò il petto con orgoglio.
"Io? Ok, non ricordo praticamente niente dopo la caduta, ma non credo di essere un androide... e non so nemmeno cos'è un LMD. In effetti sono un po' confusa."
"Tranquilla mia Luce, ti spiegherò tutto, ma prima mangiamo."
"Non vedo nessuna cucina qui."
"Ho ordinato una pizza..."
"In una base segreta?"
"Sono un cliente abituale."
"Non è questo il punto..." cercò di chiarire la donna, ma fu interrotta dal campanello.

La spia aprì la porta con eleganza e rimase basita nel ritrovarsi davanti un'aliena sconosciuta.

"Mi scusi... è questa la residenza del Signor Pong?" chiese il capo della sicurezza della Seatiger. Ormai quella missione era diventata un delirio assoluto e stava letteralmente andando a caso. "Capitano?!" esclamò vedendo l'androide al centro della stanza.
"Capitano?" domandò lei di rimando confusa.
"Capitano?" domandò la spia ancora più confuso. "Mi scusi, ma come ci ha trovato?"
"Un gentile vecchietto mi ha dato il suo indirizzo..." rispose Anna
"Una spia nemica?" ribattè guardingo Pong
"Credo l'abbia trovato su quello che voi chiamate elenco chiamate..."
"Scusi signor Pong, lei ha fatto mettere il suo indirizzo sull'elenco telefonico?" chiese l'androide
"Certo, altrimenti non mi allacciavano le linee."
"C'era anche un'insegna stradale che recitava 'La miglior spia del mondo" con una grossa freccia che indicava la sua porta."
"Era compresa nell'allacciamento..."
"Ma sul pianeta, sono tutti come lei?" chiese Anna
"Ma no, io sono stato altamente addestrato, è naturale che la popolazione eyoniana sia qualche gradino sotto..."

"Ah ecco... veniamo al motivo per il quale sono qui. Spero di non disturbare..." Anna era convinta che se avesse adottato una certa linea di comportamento, l'androide non si sarebbe attivato. Evidentemente l'urto della caduta aveva sconbussolato un po', il Capitano Kenar e doveva muoversi con prudenza.

Tranquillamente e cercando di essere più diplomatica possibile, il capo della sicurezza spiegò all'androide tutto quello che era successo. Piano piano, sul bellissimo volto eyoniano della donna iniziò a tornare lo sguardo tormentato, segno evidente che Kenar era tornato in sé e ricordava tutto quello che era accaduto.

Eyonor IV - Villa Long
27/04/2398 20:30 - D.S. 75320.15


"E quella volta che hai portato i tuoi discepoli davanti alla mia base militare per un sit-in contro la guerra nella zona di Thoga? Dei del cielo! Non era una guerra, stavamo usando l'esercito per debellare una invasione di cavallette!" sbraitò il comandante Xo.
"Avete usato missili con testate fotoniche! Quanto erano grosse quelle cavallette?!" urlò il priore Xa
"In effetti..." borbottò il Gran Maestro Xi "Siete due imbecilli."
"Spiegami bene cosa farebbero i tuoi Confratelli Elucidati della Notte d'Ebano?" chiese inviperito il militare-

Xi aprì e richiuse la bocca un paio di volte. In effetti non aveva mai pensato a questa parte...

"Piantatela!" la voce possente della matrona della casata Long zittì completamente i tre fratelli. Lei li guardò con quel cipiglio cupo che fin da bambini prometteva loro morte e distruzione e si andò a sedere a capotavola. "Sedetevi!"
Xo, che era stato sempre il più pronto a obbedire alla madre, si sedette immediatamente per terra. I suoi due fratelli lo guardarono fra l'imbarazzato e il disgustato.
"Sulla sedia Xo..." aggiunse la donna alzando gli occhi al cielo.

Quando tutti si furono seduti davanti alla tavola imbandita, la matrona li guardò uno a uno. "Avete combinato un bel casino..." sollevò la mano per interrompere qualsiasi cosa volessero replicare "Fortunatamente vostra madre ha pensato a tutto."
In quel momento la porta della sala da pranzo si aprì ed una bella giovane entrò sorridendo e spingendo un carrello portavivande su cui era poggiato qualcosa coperto da un panno azzurro.
"Madre..." salutò la ragazza baciando la guancia della matrona il cui sguardo si addolcì per un attimo per poi incupirsi di nuovo tornando a guardare i suoi figli maschi.
"Vostra sorella Zang vi ha procurato qualcosa che può distruggere l'androide e mettere fine a tutti i vostri problemi... tesoro mostraglielo."

"TA DAAAAAA" esclamò la ragazza togliendo in modo plateale il telo che copriva l'oggetto.
I tre guardarono la 'cosa' che se ne stava al centro del carrello e che lampeggiava in modo minaccioso.
"Cosa sarebbe?" chiese il comandante Xo con tono vagamente terrorizzato
"Una bomba materia/antimateria" rispose la ragazza sorridente con una luce di follia nello sguardo "Con questa potete annientare il vostro androide."
"Insieme a più di metà della città..." borbottò il Gran Maestro Xi
"Non è un pochino eccessivo?" chiese ancora il comandante mentre il sudore iniziava a imperlargli la fronte
"Quanto usare delle testate fotoniche su delle cavallette direi" s'intromise il priore Xa

"Basta così! Voi la userete per distruggere l'androide! Vostra sorella ha lavorato un sacco per crearla. Brava la mia figlia preferita!" esclamò la donna pizzicando dolcemente la guancia della figlia.

Eyonor IV - Base segreta della migliore spia eyoniana
27/04/2398 21:00 - 75320.21


"Quindi cosa facciamo?" chiese la miglior spia del mondo guardando le due donne con sguardo fascinoso.
"Dobbiamo rimettere il Capitano nel suo corpo e riconsegnare l'androide al governo." rispose Anna lanciando un'occhiata confusa alla spia... perché stava facendo l'occhiolino di continuo? Una sorta di tic nervoso?
"Il problema è che non so come si comporterà l'androide una volta libero dalla mia presenza. E, dato che presumo ci ascolti in questo momento, non so come reagirà a qualsiasi tentativo di rimetterlo a dormire." aggiunse Kenar pensieroso
=^=Affermativo. L'unità Uno nonostante stia ancora processando le affermazioni dell'unità Due è in ascolto. Qualsiasi tentativo di attaccare l'unità subirà un contrattacco di pari intensità.=^=
"Appunto..." commentò Kenar

"Che voce affascinante! Così glaciale ma al contempo sexy" sospirò la spia estasiato. Le due donne si guardarono sconsolate. "Mia Luce, non ti preoccupare, sarò io a prendermi cura di te non appena il Capitano Kenar tornerà nel suo corpo."
Anna guardò la spia e per un attimo sperò che fosse solo un modo per tranquillizzare l'androide, ma poi vide come l'uomo la guardava e fu certa che sarebbe stato un disastro.


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09.06 - Capri espiatori

Autore: Tenente Comandante Tkar


Eyonor IV, centro città - Parco della Beatitudine
27/04/2398, ore 21:05


Il comandante Tkar sedeva su una panchina con la schiena ritta, le mani appoggiate sulle cosce e lo sguardo fisso davanti a sé. E rifletteva.

I suoi uomini evitavano di entrare in ufficio quando era in quella posizione per evitare di interrompere la sua concentrazione.

Tkar non alzava mai la voce e non si arrabbiava se qualcuno lo disturbava, ma se l'interruzione non era giustificata, c'era qualcosa nel modo in cui guardava il malcapitato e nelle poche frasi che diceva, che gli facevano capire di aver commesso un errore che non avrebbe più dovuto ripetersi.

In quei momenti, nella mente di Tkar, logica e controllata, giravano immagini, ipotesi, valutazioni e strategie che spesso sfociavano in piani elaborati, o disfacevano matasse complicate risolvendo situazioni che ai più sembravano impossibili.

I suoi uomini lo sapevano e per questo non lo interrompevano a meno che non fosse un'emergenza.

Solo che in quel momento non si trovava sulla Seatiger, nel suo ufficio, ma nel parco dove fino a poco tempo prima si erano trovati il Capitano e il Tenente Calvi. E non era seduto alla sua scrivania, ma su una panchina, dove erano appena arrivate le autorità ad occuparsi del cadavere. Il Tenente Queen era andato a raccogliere informazioni e lui ne aveva approfittato per ragionare, ma non c'era sufficiente silenzio da permettergli di farlo con calma.

Come sempre da quando era a bordo della Seatiger e, soprattutto, in quell'universo, Tkar si adattò (non sarebbe stato l'ufficiale che era se non avesse saputo farlo). Per cui si alzò dalla panchina studiando i curiosi affollati attorno al luogo dell'omicidio e si soffermò su un paio di figure incappucciate come la vittima.

I fatti: al Capitano era stato dato un modello LMD che non era quello previsto l'ospedale non era responsabile della sostituzione perché non sapeva dell'errore (ne era abbastanza sicuro) qualcuno aveva sostituito il modello. Escluse subito che fosse per colpire Kenar, l'MLD in cui si trovava era palesemente un modello da combattimento, nessuno dà alla sua vittima un'arma per difendersi.

Iniziò a camminare lungo il sentiero allontanandosi dal gruppetto di curiosi, altro fatto, qualcuno si era accorto dello scambio ed aveva incaricato Pong, Yay Pong di recuperarlo (almeno secondo il rapporto del Tenente Calvi) anche qualcun altro era interessato però all'LMD, si girò a lanciare un'occhiata verso le figure incappucciate che erano mescolate fra la folla, ma le loro motivazioni non erano note. Tornò a guardare la strada davanti a sé, ne rilevanti al momento.

Come faceva sempre quando si trovava in situazioni che sfuggivano alla logica, Tkar introdusse un altro elemento di caos che si scontrasse con quello attuale, perciò pensò: cosa farebbe il Comandante Finn?

Eyonor IV - Base segreta della migliore spia eyoniana
27/04/2398 21:30


Nella sua lunga vita Kenar aveva avuto ospiti di entrambi i sessi, per cui poteva dirsi esperto nelle tecniche di corteggiamento di entrambi i generi, doveva ammettere però che la tecnica di Pong, Yay Pong lo lasciava piuttosto perplesso. La cosa sconvolgente però era che l'androide che l'ospitava, l'unità uno, come si era auto-definita, sembrava considerare la spia in modo del tutto diverso e si era accorto che, tutte le volte che Pong, Yay Pong sfoderava uno dei suoi sorrisi in direzione del Tenente Calvi, uno spasmo, molto simile all'irritazione lo spingeva a stringere il pugno.

Nonostante non avesse mai avuto come ospite un androide, Kenar cominciava a sospettare che l'unità uno agisse in modo molto diverso da quello che ci si aspetterebbe da una macchina e questo poteva essere nello stesso tempo un vantaggio e uno svantaggio.

Se l'unità 1 era senziente, allora forse 'occuparne' il corpo era sbagliato e come un virus lui doveva essere eliminato.

Non appena pensò questa cosa, Kenar si rese conto dell'improvvisa attenzione che l'unità 1 stava prestando ai suoi ragionamenti.

"Oh oh."

Eyonor IV - Kayan General Hospital
27/04/2398 contemporaneamente


Il Primario del Reparto Impianti LMD fissava lo schermo del suo terminale e sudava.

Aveva faticato per anni per arrivare a guadagnarsi il diritto di essere riconosciuto solo con il suo titolo, Primario con la P maiuscola, e ora vedeva davanti a sé il precipizio in cui sarebbe caduto se non avesse risolto al più presto quella situazione.

L'Avvocato dell'ospedale se ne era andato da pochi minuti dopo avergli prospettato un quadro poco piacevole che parlava di cause per danni morali e psicologici sperimentazioni non autorizzate su pazienti inconsapevoli e omicidio. A nulla era valso sostenere che nessuno, ma proprio nessuno nell'ospedale sapeva da dove venisse fuori quel modello sperimentale, l'avvocato voleva una testa da consegnare nel caso le cose fossero andate in malora e, se non avesse trovato il responsabile il prima possibile, sarebbe stato lui a pagare.

Lentamente si raddrizzò sulla poltrona e appoggiò le mani sulla consolle.

Volevano un colpevole? E lui glielo avrebbe consegnato. C'era giusto il cugino Xin, quello che aveva assunto solo perché la zia Long aveva tanto insistito (e non si diceva mai di no alla matrona della casata Long). Il ragazzo era il figlio di un lontano parente dei Long che aveva, pareva, reso grandi servigi alla casata, uno che non ci stava molto con la testa e che passava il suo tempo con i suoi amici dalla tunica rossa.

Non sapendo dove metterlo, il Primario l'aveva assegnato al magazzino dove tenevano gli MLD: sarebbe stato un capro espiatorio perfetto.


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09.07 - Interessi politici e ...privati!

Autore: Tenente Anna Maria Calvi


Eyonor IV - Base segreta della migliore spia eyoniana
27/04/2398 21:35, D.S. 75320.27


Anna e la più grande spia eyoniana si guardavano perplessi: l'androide seduto davanti a loro non dava segni di vita da qualche minuto e la cosa sembrava alquanto strana. Se ne stava immobile, la testa leggermente reclinata verso destra e i bellissimi occhi fissi su un punto imprecisato della parete di fronte a lei.

Yay Pong aveva passato una mano davanti al suo volto senza ottenere una reazione alcuna, mentre Anna aveva contattato Carelli per sapere se fosse normale che un androide si comportasse così. Purtroppo l'ingegnere le era stata di poco aiuto, poiché non conoscendo le specifiche di quel modello, non poteva sapere cosa fosse normale e cosa non lo fosse.

Improvvisamente il LMD si mosse e rivolgendosi al Capo della Sicurezza della Seatiger disse "Tenente, sono Kenar. Mi ascolti con attenzione perchè ho raggiunto un'accordo con l'Unità uno e ho pochi minuti per spiegarle."

Calvi capì dal tono della voce che era effettivamente il suo Capitano che parlava in quel momento e attivò il comunicatore con un gesto che sembrava casuale, ma che si premurò che Kenar potesse cogliere, in modo che sapesse che anche dalla nave stavano ascoltando.

"Sì Signore, sono in ascolto."

"Il LMD si sta evolvendo ed è diventato senziente."

"Ma... è impossibile! O no?" interruppe sorpresa Anna.

"Non so come sia stato possibile, forse è un'errore della programmazione dell'androide che nemmeno chi l'ha progettato aveva previsto... ma è così, mi creda. L'Unità Uno prova dei sentimenti, che non capisce e non sa gestire, ed è il motivo per cui abbiamo stretto un patto. Invece di eliminarmi come se fossi un virus indesiderato, l'ho convinta ad ospitarmi per il tempo necessario alla guarigione del corpo di Arjian. In cambio io le insegnerò a comprendere le emozioni che sta cominciando a provare, sperando che alla fine rispetti il patto e mi restituisca al mio simbionte!"

"D'accordo Signore. E come vuole che ci comportiamo?" chiese Calvi.

"Tenente, lei il signor Pong qui presente, mi aiuterete nell'educazione sentimentale dell'Unità Uno. Per il resto penso che sia il caso che la nostra posizione rimanga segreta, in modo da non sentirci minacciati. Non vorrei che per difendersi mettesse in atto il suo precedente piano, che era la distruzione di massa!"

Pong, Yay Pong stava guardando la bellissima androide con gli occhi lucidi e con un sospiro disse: "Mia adorata, io l'ho sempre saputo, fin da quando sei emersa da quella montagna di rifiuti, che in te c'era un fuoco di emozioni che bruciava sotto la tua delicata pelle!"

Si inginocchiò quindi davanti al LMD: prese la sua mano, così delicata, ma così forte da stritolare un cranio senza fatica, la baciò lievemente e alzando lo sguardo agli occhi bellissimi dell'androide disse "Tu sei la mia luce e da questo momento questo sarà il tuo nome. Luce!"

Anna che guardava quella situazione al limite dell'assurdo, notò il cambiamento nella postura dell'androide e capì che adesso era lei a comandare. E capì anche, da come guardava la più grande spia eyoniana e dal fatto che non aveva nessuna intenzione di togliere la sua mano da quella di lui, che Luce si era presa una bella cotta.

*Strano che non sia capitato a Finn!* pensò la donna con un mezzo sorriso ricordando tutte le situazioni inverosimili in cui si era ritrovato il loro Primo Ufficiale!

Orbita di Eyonor IV - USS Seatiger - plancia
27/04/2398 ore 21:40, D.S. 75320.28


La comunicazione dalla base della più grande spia si era interrotta e Tholos si prese qualche secondo per riflettere, prima di venire interrotto da un agitatissimo Finn.

"Anche di dover educare un robot assassino ci dobbiamo occupare adesso!?"

"Finchè ospiterà Kenar, sì! Dobbiamo evitare che succeda alcunchè a quel robot. Sarà la nostra priorità."

"Non so quanto saranno contente le autorità locali del fatto che proteggiamo una potenziale minaccia per il loro pianeta!" ribattè Finn.

"Sono d'accordo, ed è per questo che dovremo sviare le ricerche del robot, pardon di Luce, sempre che non riusciamo a convincerli che, essendo un essere senziente, ha dei diritti come tutti noi e come noi dovrebbe avere un giusto processo prima di essere condannato!"

"Sì, come no! Ha visto come lavorano laggiù? Le sembrano esseri con cui si possa ragionare in modo lucido e costruttivo?"

"Beh, noi siamo abituati ad avere a che fare con persone poco lucide , per cui non dovrebbe essere un grosso problema!" Rispose Anena, scambiando un'occhiata col Capo OPS e tutti e due guardarono Finn sconsolati.

Eyonor IV - Centro Militare eyoniano, Stanza interrogatori -
28/04/2398 ore 06:30, D.S. 75321.29


Dopo che il Primario del Kayan General Hospital aveva denunciato il giovane Xin, i vertici di comando Eyoniani si fecero prendere da una strana euforia, specialmente il generale Xao, convinti come erano di aver trovato il responsabile del terribile scambio di LMD.

Dell'interrogatorio pareva in effetti che si fosse trattato di un terribile sbaglio, e che il malcapitato non fosse a conoscenza della vera natura dell'androide.

Xao, però, voleva approfittare della cosa per mettere in difficoltà la famiglia Long, che, negli ultimi anni, aveva messo radici tra i vertici della società, senza peraltro averne le capacità, se non quelle economiche, che erano smisurate.

Xao pensava anche che i terribili alieni coinvolti nell'incidente avrebbero potuto aiutarlo nel suo piano e decise quindi di coinvolgerli nelle indagini.

Condusse personalmente l'interrogatorio, permettendo a TKar di assistere, e fece in modo di far confessare a Xin che anche lui apparteneva alla Chiesa del Mens Sano in Corpore Sano come la vittima uccisa dal robot, cosa di cui lui era "ovviamente all'oscuro"!

Xin, minacciato di finire i suoi giorni in carcere, confessò di tutto, dall'aver rubato delle caramelle da ragazzino al non aver pagato una multa per divieto di sosta 3 anni prima e così via in una serie di storielle inutili, al fine delle indagini.
Unica cosa degna di nota era il racconto della profezia su come l'uomo in abiti di femmina che portava il verme del male, avrebbe portato disgrazie per Eyonor. E il fatto che a pronunciare quella profezia fosse stato il Priore Xa, appartenente anch'esso alla famiglia Long, come casualmente fece notare il Generale Xao, mise in allerta TKar.

"Cosa sa dirmi di questo Xa e della sua Chiesa?" Chiese il vulcaniano a Xao mentre uscivano dalla stanza interrogatori, diretti verso l'ufficio del generale. Xao sorrise sotto i baffi e cominciò dicendo "Comandante TKar, i 'Credo' del nostro pianeta sono vari e molto importanti per il nostro popolo e come Ufficiale dell'esercito ho il compito di difendere la libertà di professione religiosa di tutti. In questo caso, però, temo che il Priore sia andato troppo oltre il suo compito di guida della chiesa della Mens Sana in Corpore Sano: far rapire delle donne in cerca del verme del male è da pazzi!"

"Come vuole procedere?"

"Darò ordine di portarlo qua, sentiamo cosa ha da dire!"

"Farei perquisire anche la sede della chiesa, magari nascondono qualcosa. " suggerì il vulcaniano, il cui compito era quello di tenere lontane le ricerche dal luogo dove si trovava l'androide e, quindi, il Capitano.

"Ottima idea Comandante, manderò una squadra anche là" rispose Xao, convinto che il suo piano stava riuscendo e che per la famiglia Long i giorni di gloria erano ormai finiti !


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09.08 - Il mio grosso grasso matrimonio eyoniano

Autore: Tenente Comandante Droxine Carelli


Eyonor IV - Villa Long
Due ore prima


"Siete degli imbecilli. Im-be-cil-li!"

Xi Xo e Xa subirono la ramanzina della sorella con stoica abitudine.

"Odio quando scandisce..." Disse Xo a Xi.

"Anche io..." Rispose mogiamente il fratello.

"Silenzio! Avete ancora voglia di parlare! Ma dico io! Io vi ho anche dato una fottuta bomba materia/antimateria. Si penserebbe ad una vittoria anche troppo facile! Ma no! Non siete riusciti nemmeno ad usarla!"

Xi osò replicare.

"Il fatto, sorella, è che hanno preso anche Xin, il nostro cugino all'ospedale. Non ci metteranno molto ad arrivare a noi."

"Tira una brutta aria anche per me. Il Generale Xao ha iniziato a comportarsi in modo strano. È evidente che vuole usarmi come capro espiatorio. E la polizia militare ha iniziato anche ispezionare la congregazione di Xa. A questo punto è strategicamente meglio ritirarsi. Ormai la partita è persa." Aggiunse Xo.

"La famiglia Long non si ritira! La famiglia Long domina!" Urlò Zang.

"E va bene... è evidente che non siete all'altezza. Dovrò entrare in campo direttamente io."

I tre fratelli si guardarono tra di loro. Il grado di pericolo era improvvisamente aumentato.

Xa ci provò.

"Ma sorella... usare quella bomba in un centro abitato è forse un po' troppo anche per noi. Pensa alla distruzione..."

"Tanti nuovi appalti per la ricostruzione su cui possiamo lucrare."

"... la morte e la disperazione..."

"I disperati sono ottimi clienti dei nostri usurai. Scusate. Banchieri. Oppure dei nostri spacciatori."

"Ma sorella..."

"Ma quale 'MA'. La verità è che siete dei mediocri che vedono ostacoli dove io vedo opportunità. Ora preparatevi. Andiamo subito."

E si girò ad armeggiare in un cassetto.

Xi fu suo malgrado affascinato dalla sicurezza della sorella.

"Useremo tecnologie all'avanguardia per occultare la nostra presenza?"

Zang si girò. Aveva indosso degli occhiali con naso e baffi finti.

"Come dici?"

"Nulla, nulla..."

Xo interloquì.

"Comunque non sappiamo dove si trovi l'androide."

"Questo lo dite voi. Mi è arrivata una notizia ghiotta. E il nostro fratello Xa ci darà l'aiuto che serve..."

Tutti si girarono a guardare il fratello interessato.

Eyonor IV - Base segreta della più famosa spia eyoniana
quattro ore prima


Ormai Anna riusciva a capire quando lo LMD era controllato dal capitano e quando dalla IA.
Piccole differenze di espressione e postura.

Yay stava continuando il suo corteggiamento. Anna faceva da consulente alla IA.

"Luce, mia cara... il nostro incontro era scritto in cielo e consacrato dalla terra. Suggelliamo il nostro amore con un bacio."

E si mosse verso l'androide con le labbra ad imbuto.

Cambio di postura.

"Non ci provi nemmeno!"

Cambio di postura.

"Prego spiegare."

Rivolta ad Anna.

"Si tratta di un'attività amorosa molto usata tra partner."

Cambio di postura.

"Tenente cosa dice? Si può sapere da che parte sta?"

"Scusi capitano. Non posso rischiare di dare informazioni fuorvianti ad una IA autocosciente emergente."

Cambio di postura.

Anna sorrise dentro di sé. Questa l'avrebbe pagata... ma si stava divertendo troppo.

"Richiesta negata. Questa unità non è programmata per intrattenere attività amorose fuori di un ambito legale."

Yay le lanciò uno sguardo addolorato.

"Ma cara... tu mi uccidi..."

L'androide alzò la mortale mano a pugno.

"Questa unità deve uccidere l'unità yay come parte dell'interscambio sociale?"

"NONO mia piccola macchina assassina... è solo un modo dire... Ma poi cosa significa 'ambito legale'?"

"Ambito nel quale le suddette attività sono sancite dalla legge."

Yay produsse uno sguardo vacuo, Anna gli venne in soccorso.

"Credo si riferisca al matrimonio."

Il volto di Yay si rischiarì con un sorrisone.

"Ma allora sposiamoci! Non desidererei nulla di meglio!"

"Ma come, così??"

Fece Anna scioccata.

In un secondo Yay fu ai piedi dell'androide con una astuccio aperto in mano con un anello di brillanti. Gli occhi di Anna stavano per balzare dalle orbite.

"Ma ha sempre con sé un anello matrimoniale??"

"Fa parte del corredo della perfetta spia. Si fidi. Anni ed anni di esperienza."

Poi si rivolse all'androide.

"Mia Luce, vuoi prendere in sposo il tuo dolce micione?"
"Questa unità approva, in un'ottica di scambio di dati sociali."

Anna si sorprese a tergersi una lacrimuccia.

"Bene... sono contenta per voi... non so se ci saremo ancora per quando officerete il rito, ma vi auguro ogni bene..."

"Non sia ridicola! Certo che ci sarete! Lo facciamo subito."

"Cosa? Ma ci sono un sacco di cose da organizzare."

Cambio di postura.

"Non potete farlo subito! Lasciate almeno che rientri nel mio corpo..."

Cambio di postura.

"Approvato. Non è efficiente attendere."

"Giusto mio fiore! E comunque, per quanto riguarda il vestito..."

Aprì un armadio con ante scorrevoli. Al suo interno facevano bella mostra di se una collezione di vestiti da sposo e da sposa di tutte le fogge e taglie.

Yay prevenne domande dal capo della sicurezza.

"Migliore spia del mondo, ricorda?"

Ed ammiccò.

"Per la chiesa, qua vicino c'è la chiesa del culto 'mens sana in corpore sano'. Non potranno dirmi di no. Del resto chi mai lo farebbe..."

Poi prese in mano un apparecchietto piatto su cui iniziò a digitare freneticamente.

"E per gli invitati... ecco qua. Ho messo tutto sui miei social. Ci vorrà venire mezzo pianeta. Dopo tutto si tratta di me!"

Anna si schiaffò un mano in faccia.

"Con buona pace del tenere segreta la nostra posizione..."

Cambio di postura.

"Scusate... su Iatus IV a seguire della cerimonia i coniugi passano quindici giorni in meditazione ED ASTINENZA alla scoperta l'uno dell'altro. Putacaso è usanza anche qua?"

Yay fece un'espressione di sufficienza.

"No... qua ci diamo a sessioni di sesso belluino e reiterato."

"Lo temevo..."

Cambio di postura.

"Unità uno! Sei già stato avvertito riguardo il linguaggio!"

Chiesa Mens sana in corpore sano.
28/04/2398 16:30 - D.S. 75322.43


ORA!
La chiesa era stipata di curiosi.

Se qualcuno avesse fatto un sondaggio la risposta più comune sul motivo della propria presenza sarebbe stata 'Per vedere cosa sarebbe successo'. Gli exploit della spia più famosa del mondo erano universalmente conosciuti. Lo spettacolo non sarebbe mancato.

Era tutto pronto ed organizzato a tempo di record.

I due sposi erano vestiti entrambi con vestiti completamente bianchi. Se perfino Yay faceva la sua figura, Luce era sfolgorante. Decisamente chi la aveva progettata aveva avuto un buon colpo d'occhio.

TKar ed Anna erano stati scelti per accompagnare gli sposi all'altare (curioso come i riti religiosi eloyniani trovassero riscontro in quelli terrestri).

T'Kar aveva deciso che la migliore strategia fosse di assecondare le pazzie emotive degli attori in gioco. Inoltre avrebbe dato alla parola 'scortare' una tinta un tantino più militare.

Anna invece, visto che ormai gli eventi avevano deciso di sfociare nella pazzia più completa aveva deciso di lasciarsi andare e divertirsi. Un po' come lanciarsi nella pista da toboga. Senza toboga.

"Salve, dove possiamo posare la torta?"

Anna si girò per vedere chi aveva parlato.

Si trattava di un inserviente. Era accompagnato da altri tre colleghi e stavano spingendo un carrello con sopra una torta.

Anna notò lo strano aspetto dei quattro, che sembravano portare tutti uno strano addobbo facciale, ma la sua attenzione fu attirata dalle dimensioni della torta, che erano ragguardevoli.

"Posatela là, nell'angolo, grazie."

Poi si diresse verso Yay Pong.

"Accidenti. Veramente una torta gigantesca. Complimenti. Come ha fatto a farla preparare con così poco preavviso?"

Yay si girò a guardarlo stupito.

"Veramente io non ho ordinato nulla..."

Adocchiò il gigante cremoso.

"Uau! È veramente gigantesca! Deve essere l'iniziativa di qualche fan. Mi amano proprio! Cosa ne dici Luce? Ti piace?"

L'androide si girò verso Anna in cerca di consigli.

Questa si avvicinò all'orecchio della sposa bisbigliando e coprendo la bocca con la mano.

"In questi casi può essere lodare le dimensioni e la struttura dell'oggetto in questione. Puoi tenere buono questo consiglio anche per la prima notte di nozze..."

Luce si volto verso il futuro sposo.

"L'oggetto risulta grande e ben strutturato. L'emissione neutronica è un buon ornamento. Sicuramente un buon manufatto."

"Grazie cara, sono felice che ti piaccia."

Anna si fece avanti.

"Un attimo. Come emissione neutronica??"

Cambio di postura.

"Tenente! Nella torta è nascosta una bomba a materia/antimateria."

Cambio di postura.

"Modalità di combattimento attivata. Valutazione tattica: ritirata strategica."

In modo molto poco caratteristico l'androide sembrò esitare.

Si voltò a guardare Yay.

"Rivalutazione tattica. Salvataggio unità futuro marito mediante trasporto. Probabilità di sopravvivenza ad accelerazione e radiazioni dure: inferiore al 6%. Valutazione alternativa. Dislocazione bomba."

Si avvicinò alla torta ed affondò le mani nella panna squartando il capolavoro di arte dolciaria per arrivare al duro nucleo mortale.

Yay corse verso di lei.

"Ho capito bene? Vuoi sacrificarti per salvarci tutti?"

"Per salvare te. Unità Yay."

"Ma io non voglio che succeda. Non puoi abbandonarmi. Salvati tu!"

"Questa è la decisione di questa uni... è la mia decisione."

Quindi lo allungò un braccio e attirò Yay a sé (sollevandolo da terra di un buon 10 centimetri) e gli diede un bacio appassionato.

Poi si rivolse di nuovo alla bomba.

"Ahem scusate..."

Anna si fece avanti sorridendo. Dietro di lei TKar aveva uno sguardo di stoica sopportazione per la stupidità degli esseri emotivi.

Anna staccò il comunicatore dalla propria divisa ed attivò la comunicazione con la Seatiger.

"Comandante, abbiamo una situazione alquanto esplosiva, qua. Tracci il mio comunicatore e faccia teletrasportare la bomba a cui è attaccato dove non faccia danni."

=^= Sicuro. Ormai non mi stupisco più di nulla... =^= Rispose Finn.

Anna attaccò la spilletta alla bomba, tra i grumi di panna. Dopo pochi secondi l'ordigno mortale baluginò e scomparve.

Anna batté le mani e si rivolse agli sposi che la guardavano con tanto d'occhi (anche Luce).

"Perdonatemi se vi ho scippato il climax drammatico, ma il capitano non avrebbe gradito di venire vaporizzato inutilmente. Ora direi che è il caso di indagare su quanto successo. Inizierei da certi inservienti che mi sono sembrati un tantino sospetti..."


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09.09 - C'è posta per te!

Autore: Capitano Arjian Kenar Geran


USS Seatiger, Plancia
28/04/2398 16:30 - D.S. 75322.43


=^= Comandante, abbiamo una situazione alquanto esplosiva, qua. Tracci il mio comunicatore e faccia teletrasportare la bomba a cui è attaccato dove non faccia danni.=^= Avvertì Anna

"Sicuro. Ormai non mi stupisco più di nulla..." Rispose sarcastico Finn e mentre si apprestava ad impartire l'ordine all'ufficiale vulcaniano di guardia alla console operazioni, una domanda semplice e al tempo scomoda risuonò in plancia.

"Quali coordinate, Comandante?"

"Quali co...co...cordinate?!"

"Le coordinate in ingresso sono quelle del comunicatore del Comandante Calvi, ed è stato agganciato con successo." Specificò con proverbiale pignoleria il vulcaniano "Mi occorrono quelle di destinazione per procedere al teletrasporto."

"Ma non ha sentito la Calvi!? Sta per esplodere ... la sposti dove non faccia danni!"

"I sensori non sono in grado di rilevare il potenziale dell'ordigno quindi, non sono in grado di stabilire quale sia la distanza minima consigliabile sia da noi che dagli altri pianeti del sistema..." Continuò il vulcaniano con piglio saccente.

Finn si alzò sbuffando rumorosamente e si diresse verso la console Operazioni.
Di solito era un tipo tutto "peace and love" lui, ma quel vulcaniano lo stavo urtando particolarmente con quelle domande che a lui sembravano davvero superflue, soprattutto in un momento in cui era di vitale importanza agire nel più breve tempo possibile.

"Le è chiaro che quella bomba sta per esplodere sotto il muso dei nostri compagni!?! Non abbiamo tempo da perdere con le sue coordinate ..."

Il vulcaniano vedendo il Primo Ufficiale protendere il braccio verso i comandi, provò a difendere la sua postazione, ma inutilmente.

"... spostiamola qui!" Borbottò Finn dribblando il vulcaniano e tappando col suo ditone un punto a caso sulla mappa mostrata sulla console touchscreen "Ci voleva tanto!?"

"Ha appena attivato il teletrasporto dell'ordigno!" Obiettò l'ufficiale alzando il sopracciglio sinistro in segno di disapprovazione per la goffa ed inopportuna invasione di campo del suo superiore.

"E' quello che le avevo ordinare di fare, no!?! Qual è il problema ora ... che l'ho fatto io anziché lei!?!"
U
n enorme bagliore invase la plancia e un brivido corse lungo la schiena di Finn assieme alla sensazione che il punto che aveva premuto a caso sulla mappa non fosse sufficientemente distante dalla Seatiger. Quello che però non poteva ancora sapere era che aveva scelto un punto in cui era presente una singolarità che i sensori di bordo non erano riusciti a rivelare.

=^= ATTENZIONE! =^= Notificò il computer attivando l'allarme rosso =^= ONDA D'URTO IN ARRIVO! =^=

"Oh merda!" Imprecò Finn "Sù gli scudi! Sù gli scudi!"

"Impatto tra 9, 8, 7 ..."

"A tutti i ponti, prepararsi all'impatto!" Ordinò Finn riguadagnando la poltrona di comando appena in tempo e attaccandocisi con tutta la sua forza.

"3, 2, 1..."

La Seatiger fu improvvisamente scossa come una barchetta che viene investita dall'onda d'urto generata da un sasso che gettato nelle acque quiete di un laghetto. Alcuni membri dell'equipaggio persero l'equilibrio ma si rialzarono subito, alcuni rimasero feriti a terra, i più riuscirono ad uscire illesi grazie agli smorzatori inerziali che erano riusciti ad assorbire l'energia liberata dall'esplosione.
Ci furono trenta lunghissimi secondi di silenzio in plancia in cui ognuno cercò di capire dapprima se fosse sopravvissuto alla tempesta e quindi se fosse anche tutto intero, soddisfatte le prime condizioni ognuno sulla nave cominciò a guardarsi intorno per vedere se qualcuno dei compagni avesse bisogno di aiuto.

Finn scoppiò in una fragorosa risata liberatoria.
"Porca vacca! Questo è stato veramente Rock&Roll!"

La tensione si sciolse in un sorriso sulle labbra dei presenti, ad eccezione ovviamente del vulcaniano che con fare distaccato iniziò a snocciolare le informazioni sui feriti e sui danni provenienti da tutti i ponti.

"Ok, ok. Carelli avrà già tutto sotto controllo e il Signor Bruce avrà finalmente un po' da fare ... almeno per un po' non lo sentiremo bofonchiare."
Improvvisamente l'attenzione di tutti in plancia, come su ogni angolo della nave, venne richiamata da una sequenza sonora che cominciò ad essere emessa in maniera sempre più caotica e sgraziata da tutti i comunicatori. Era un suono che ognuno a bordo della Seatiger aveva smesso di udire da tempo, precisamente da quando avevano messo piede in quell'universo.
Era il suono con cui i comunicatori notificavano l'arrivo dei messaggi personali.
Anche sul visore centrale il contatore dei messaggi provenienti dalla Flotta Stellare cominciò ad aumentare vorticosamente.
Finn si alzò in piedi portandosi le mani sulla testa.

"Per Dio!"

Nel mentre Anari che, era uscita trafelata dal turboascensore, sentendo l'imprecazione del Primo Ufficiale gli lanciò dapprima un'occhiata di rimprovero ma poi ruppe gli indugi e si diresse di gran carriera alla console scientifica.

"Per Dio ... Ronnie James!" Sottolineò Finn con un'espressione con la quale sembrava chiedersi cosa avesse detto di male "Il cantante dei Black Sabbath!"

E vedendo che nessuno aveva colto il riferimento, fece spallucce e mugugnò qualcosa di incomprensibile.

"Sentite tutti questi messaggi che stanno arrivando?" Chiese Anari mentre le sue dita scivolavano sulla console immettendo una lunga serie di comandi.

"Un'anomalia nel sistema delle comunicazioni?"

"No!" Rispose visibilmente eccitata Anari "Sono proprio quello che sembrano essere ... dei messaggi!"

"E come è possibile?!"

"E' presto detto ... " Rispose la Denobulana digitando l'ultimo comando con cui iniziò a proiettare sul visore principale i dati che aveva sulla console scientifica. "L'esplosione dell'ordigno è avvenuta nei pressi di una singolarità che non era stata individuata prima dai nostri sensori a lungo raggio... ed ha aperto uno squarcio nello spazio-tempo verso il nostro universo!"

"Non ci credo!" Rispose quasi commosso Finn "Vuoi dire che con il mio magico ditone ho dato a tutti noi l'occasione di lasciare questo universo!?"

"Sembrerebbe proprio che abbia avuto una fortuna sfacciata ... "

Finn lanciò un'occhiata di sfida al vulcaniano, quindi si leccò l'indice e poggiandoselo sulle terga ne imitò onomatopeicamente lo sfrigolio.

"Ho già attivato la task force per studiare il fenomeno" Continuò Anari "Dalle prime letture che stiamo ricevendo sembrerebbe essere stabile, ma è presto per avventurarci in ipotesi."
Anari cercò di ignorare il gestaccio di Finn, anche se quel suo essere sopra le righe la intrigava molto.

"E' l'occasione che attendevamo da tantissimo tempo ..." osservò il Primo Ufficiale assumendo un tono sommesso "praticamente insperata ... ma ironia della sorte, non possiamo varcare quella soglia ora. I nostri sono ancora sul pianeta e soprattutto il capitano è ancora separato dal suo corpo e la sua coscienza è prigioniera all'interno di quell'androide."

"Non potremmo comunque, almeno non alla cieca..." Puntualizzò Anari "Prima dobbiamo inviare delle sonde e vedere cosa succede."

"Chiaro. Intanto rimettiamoci in contatto con i nostri per vedere se hanno bisogno di qualcosa ... e anche per dargli la notizia ..."

Anari fece un cenno di assenso col capo.


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09.10 - Mai una gioia... o quasi

Autore: Comandante Dewey Finn


Chiesa Mens sana in corpore sano.
28/04/2398 - poco dopo


=^=Capitano, abbiamo ottime notizie!=^= la voce di Anari era squillante =^=Abbiamo teletrasportato l'ordigno ad una distanza di sicurezza ed è esploso senza provocare grossi danni, ma c'è di più! Sul luogo dell'esplosione c'era una singolarità che ha reagito alla deflagrazione aprendo un varco verso il nostro universo!=^=
"Incredibile! Le probabilità che la cosa accada sono talmente... è stato Finn vero?=^= chiese Kenar prendendo il controllo dell'androide
=^=Esattamente!=^= rispose Anari orgogliosa.
Kenar si chiese perché fosse orgogliosa della cosa.

"Fate tutto quello che serve per studiare il varco, voglio essere sicuro che sia sicuro prima di attraversarlo."
=^=Ci siamo già messi in moto. Anari chiudo!=^=

L'androide si girò verso Tkar "Contatti il signor Queen, dobbiamo sbrigarci a scaricare la mia coscienza nel mio corpo originale... preferirei non essere qui la prima... ehm... preferirei che Luce si sposasse senza avere me nella sua testa".
*La ringrazio Capitano* fu il commento mentale della IA.
"Vista la situazione direi di rimandare un po' la cerimonia..." commentò il capo della sicurezza.
"Impossibile! La mia dolce Luce e io dobbiamo immediatamente sposarci!" esclamò la spia.
"Confermo!" aggiunse irreprensibilmente l'androide.

Anna si girò verso l'uomo con sguardo accigliato "Signor Pong, la torta è distrutta, l'abito della sua sposa è rovinato e il fatto che qualcuno abbia attentato alla sua vita rende l'atmosfera alquanto sgradevole! Non vorrà dirmi che è talmente insensibile da non capirlo?"
Yay Pong si fece piccolo nel suo abito da sposo e arrossì "Ha ragione... il mio desiderio di sposare la mia anima gemella mi ha fatto perdere il controllo delle mie emozioni."

La spia si avvicinò all'androide prendendole la mano e inginocchiandosi davanti a lei. "Mia Luce, mi scuso per la mia insensibilità. La signora ha ragione, tu meriti un matrimonio migliore!"

"Proporrei un matrimonio ufficiale celebrato su una nave stellare officiato da un Capitano." commentò Tkar notando l'occhiata di Anna "Nessun eyonoriano si è mai sposato su una nave della Flotta Stellare..." aggiunse.
"Hai sentito Luce, saremo i primi e gli unici!" esclamò entusiasta Pong.
"Concordo." rispose l'androide
"Bene, ora che facciamo quindi?" chiese Anna
"Direi che è il momento di interrogare quei quattro terroristi. Signor Tkar?"
"La Guardia Planetaria li ha arrestati mentre tentavano la fuga, sono tutti alla gendarmeria." rispose il vulcaniano.
"Bene, fate sgombrare la chiesa, lei e il signor Calvi andrete ad interrogare i quattro arrestati, sono certo che la polizia non disedegnerà un po' di aiuto, io andrò con il signor Pong e il signor Queen all'ospedale... dovrebbe essere quasi il momento del trasferimento."

Gendarmeria - Sala interrogatori
28/04/2398 - ore 18:30


"Computer, inizia registrazione. Sono l'ispettore Sharokku Homuzu incaricato dell'interrogatorio. A collaborare con le indagini ci sono gli ufficiali della USS Seatiger di cui abbiamo già fornito le generalità... Signor Tkar, prego..." l'ispettore fece un timido gesto verso il vulcaniano mentre non smetteva un attimo di fissargli le orecchie a punta.
"Xo Long, attendente del generale Xao Wang..." il Comandante Tkar lanciò un'occhiata gelida all'indirizzo del primo dei fratelli.
"Xi Long, Gran Maestro della Loggia dei... Confratelli Elucidati della Notte d'Ebano" di nuovo un'occhiata per niente lusinghiera.
"Xa Long, Priore della chiesa... Mens sana in corpore sano" di nuovo un tono gelido, ma ormai era giunto alla conclusione che tutti gli abitanti del pianeta fossero, per citare il Comandante Finn, degli "idioti".
"Infine... Zang Long... scienziata?" la donna mostrò un sorriso affascinante convinta di poter sedurre all'istante qualsiasi uomo.

Tkar li guardò ancora per qualche attimo e poi sospirò.
"Siete accusati di aver tentato di distruggere la città con una bomba materia/antimateria... portandola voi stessi..." la cosa era così assurda che Tkar non sapeva nemmeno come commentare una cosa così illogica "come pensavate di sfuggire all'area dell'esplosione?.

"Una navetta molto veloce?" rispose timidamente Xi Long. I 'terroristi' guardarono l'ufficiale della Flotta con sguardo vacuo come se la risposta fosse abbastanza sensata per loro.
"Voi non avete idea di chi siamo noi!" esclamò indignata la donna per ravvivare la conversazione.
"Abbiamo parlato con la matrona del casato Long, la quale afferma che la colpa dell'accaduto è da attribuire ai suoi figli maschi." Si intromise Anna che fino a quel momento era stata appoggiata alla parete.
"COSA?" urlarono all'unisono i tre uomini, per poi zittirsi quando la sorella si schiarì la gola
"Certo non poteva tener conto dell'analisi effettuata dai nostri sensori... la bomba aveva ovunque tracce biologiche della signorina Zang."

I tre fratelli non riuscirono a nascondere un ghigno mentre la femmina sbiancava.

"In ogni caso siete accusati di creazione di ordigni esplosivi, aggressione e rapimento ai danni di molte donne, messa in pericolo della sicurezza pubblica per aver nascosto un androide militare in mezzo ad androidi medici e - per finire - tentato omicidio ai danni di un Capitano della Flotta Stellare... cosa che da noi equivale ad una condanna a morte!" terminò minacciosa Anna mentre Tkar sollevava un sopracciglio e l'ispettore iniziava a sudare.
"Pena di morte? Aspetti noi non sapevamo che in quell'androide c'era un Capitano di quella cosa stellare..." intervenna Xa Long con voce strozzata.
"Ed è solo per quello che al momento non venite allineati davanti ad un plotone di esecuzione..." la glaciale voce di Anna avrebbe reso orgoglioso un vulcaniano.

Xa Long svenne sulla sedia.

"Torniamo a voi... perché un androide militare era stato stivato in un'ospedale?" chiese Tkar.
"Fu un'idea del Generale Xao: 'Nascondiamolo in bella vista' disse... cercai in tutti i modi di fargli cambiare idea" rispose Xo Long prossimo alle lacrime.
"E perché fu assegnato al Capitano Kenar? Se doveva essere tenuto lì per nasconderlo, perché è stato utilizzato?" chiese il Capo della Sicurezza.
"Non volevamo farlo assegnare a qualcuno! È stato un caso!" si intromise Xi Long "Noi volevamo solo farlo sparire per levare dalle mani dell'esercito un nuovo giocattolo! Quindi abbiamo solo cambiato i numeri di serie nel computer dell'ospedale per portarlo fuori."
"Sei stato tu???" esclamò Xo afferrando il fratello per il bavero della veste.
"Perché il rapimento delle donne?" chiese timidamente l'ispettore per poi girarsi verso gli ufficiali della Flotta e chiedere scusa per essersi intromesso.
"Non si scusi ispettore le indagini sono vostre, noi siamo qui solo per aiutare..." gli sussurrò Anna.
"Quindi?" chiese più convinto il poliziotto.
"Una profezia affermava che un uomo in abiti femminili e che portava il verme del male dentro di sé, avrebbe portato disgrazie su Eyonor" rispose timidamente il priore.
"Ma se sei stato tu a scrivere quella profezia! C'ero anch'io mentre la inventavi di sana pianta..." commentò il Gran Maestro.
"C'eravate tutti e due, io avevo solo scritto che un uomo avrebbe portato disgrazie su Eyonor, tu hai detto che era troppo generico e mi hai fatto aggiungere "in abiti femminili" e quell'altro idiota la cosa sul verme perché altrimenti non era abbastanza spaventoso per la plebaglia!" Poi la voce del priore si fece più sommessa mentre precisava "Anche se in realtà nel mio sogno portava disgrazie alla nostra famiglia."

"Per sua informazione priore, alcuni membri della razza del Capitano Kenar portano dentro di sé un simbiote, una creatura che ha appunto l'aspetto di un verme... affascinante" commentò Tkar che trovava interessante come la casualità avesse trovato riscontro nella realtà. "Credo che il suo sogno sia stato realmente profetico."

Xa Long svenne.

Eyonor IV - Kayan General Hospital
28/04/2398, ore 19:00


"Come si sente Capitano?" chiese l'ufficiale scientifico accompagnando il trill fuori dalla sala dove era stato eseguito lo scaricamento della coscienza dall'androide al corpo originario.
"Al momento sembra tutto a posto. Lei come si sente signorina Luce?" chiese Kenar girandosi
"Diversa..." rispose l'androide dopo aver riflettuto "Credo che mi mancherà non sentire più la sua voce."
"Signor Queen, avete rimosso i dispositivi che impedivano il teletrasporto dell'and... di Luce?"
"Il dispositivo è stato modificato per permettere a lei di attivarlo e disattivarlo a piacimento. Adesso potrà salire a bordo della nave senza pericolo di malfunzionamenti e spengimento."
"Bene, così potremo celebrale questo benedetto matrimonio e levarci dai piedi" borbottò Kenar.

USS Seatiger - Plancia
28/04/2398, ore 19:50


"E questa infine è la plancia." Kenar indicò con un gesto la sala di comando con orgoglio palese nella voce.

I due Eyonoriani si guardarono intorno e lo seguirono mentre il Capitano faceva le presentazioni.

"Ed ecco qui il Comandante Finn, il mio Primo Ufficiale. Si è offerto di suonare al vostro matrimonio che, per la cronaca, si svolgerà domattina. Abbiamo fatto preparare due stanze per gli ospiti come da richiesta della signorina Luce e..."
"Mi scusi Capitano, lo sa vero che quel tunnel spaziale porterà alla distruzione del sistema Eyonoriano?" chiese l'androide indicando il monitor principale sul quale faceva bella mostra il nuovo tunnel appena formatosi.
"Cosa? Signor Queen?" chiese il Capitano
"Dai nostri calcoli il tunnel è stabile e non c'è nessun rischio di sorta." rispose l'ufficiale scientifico perplesso
"Anche con il viaggiatore in arrivo?" chiese l'androide.
"Cos'è un viaggiatore?" domandò Finn che si era già perso.
"È una piccola luna, poco più grande della luna di Eyonor II, è circa 2000 chilometri di diametro passa attraverso il nostro sistema ogni 50 anni circa." rispose la famosa spia.
"Esattamente in quel punto." aggiunse Luce indicando il monitor e di consegenza il tunnel.
"Signor Queen, cosa ne pensa?"
"La signorina ha ragione, abbiamo appena individuato il Viaggiatore... se lasciamo il tunnel in quella posizione il Viaggiatore verrà deviato dalla sua orbita e si scontrerà con Eyonor III portando squilibri gravitazionali nel sistema ed infine alla sua distruzione." rispose il mezzo vulcaniano dopo un attenta lettura dei dati.
"Quanto tempo abbiamo?" domandò il consigliere
"Tempo previsto per l'arrivo: un anno, 25 giorni, 11 ore, 43 minuti e 20 secondi" rispose Luce
"Possiamo passare attraverso il tunnel e richiuderlo dall'altra parte?" chiese speranzosa Carelli.
"Prima di tutto non abbiamo idea di dove si sia aperto il tunnel.
Potrebbe essere talmente lontano dal sistema Sol da rendere impossibile il nostro ritorno a casa... potrebbe aprirsi sull'orizzonte degli eventi di un buco nero o anche peggio. Secondo, la chiusura del tunnel dall'altro lato richiederebbe molto tempo... più di quanto ne abbiamo. Immaginate il tunnel attuale come un imbuto. Ancora non vi è passato niente attraverso, quindi l'altra estremità è ancora contratta e sarebbe possibile farlo collassare velocemente..." spiegò Jason
"Se invece attraversiamo il portale, questi si stabilizzarà ancora di più e renderà molto lungo il processo di chiusura." Kenar si toccò la guancia sentendo con una certa soddisfazione la barba sul suo viso.
"Di per sé la chiusura è quasi istantanea, ma un evento importante come il passaggio del viaggiatore potrebbe riaprirlo o semplicemente deviare la piccola luna dalla sua orbita con effetti catastrofici." terminò Jason.

"Quindi dobbiamo chiudere il tunnel e non possiamo tornare a casa nonostante la via sia qui davanti..." Anena sospirò.
"Mai una gioia..." commentò Finn afflosciando le spalle
"Signor Queen analizzi tutto quello che può del tunnel e cerchi di comunicare con la Flotta Stellare. Se abbiamo ricevuto noi le comunicazioni possiamo anche inviarne. Comunichi a tutti che possono mandare un messaggio a casa." ordinò Kenar appoggiando la mano sulla spalla di Finn.

USS Seatiger - Ufficio del Capitano
28/04/2398, ore 22:53


=^=Capitano Kenar!=^= la trasmissione era disturbata ma quello era indubbiamente l'Ammiraglio Kaloethes il Capo della Divisione Operazioni della Flotta Stellare
"Ammiraglio è un piacere sentirla..." rispose Kenar con una nota di emozione nella voce.
=^=Siete un po' lontano da casa... come state?=^=

Nelle successive due ore Kenar raccontò tutto quello che era successo dopo che la Flotta guidata dall'Ammiraglio Crom era venuta in loro soccorso e perché avevano deciso di salvare l'equipaggio della USS Magellan invece di tornare a casa con il resto della flotta. Da quel momento in poi raccontò tutti i guai in cui si erano infilati e perché, in quell'universo, fossero considerati dei terroristi dall'enorme impero galattico che dominava su tutti.

Al termine del rapporto l'Ammiraglio prese la parola =^=Capitano Kenar, lei e tutto l'equipaggio avete reso onore alla Flotta Stellare il vostro spirito di sacrificio risponde ai più alti ideali da noi seguiti. Comunque non tutto è perduto!=^=

Il sorriso dell'Ammiraglio accese una luce di speranza nel cuore di Kenar "Cosa intende signore?"

=^=Circa 3 anni fa la USS Marconi è riuscita a fermare un evento catastrofico. Uno strappo nella realtà che avrebbe potuto distruggere la nostra galassia. Grazie al loro lavoro è stato possibile contenere lo strappo e trasformarlo in un tunnel spaziale stabile verso un nuovo universo... secondo le analisi ricevute da voi e quelle foniteci dalla attuale base spaziale Marconi l'universo al di là del nostro tunnel è lo stesso in cui vi trovate ora.=^=

"Quindi abbiamo ancora una speranza!" Kenar sentì il peso delle sue responsabilità sollevarsi un po' dalle sue spalle.

=^=È presto per dirlo, il fatto che non vi siano arrivati prima i messaggi vuol dire che il nostro tunnel è molto lontano dalla vostra posizione, potrebbero volerci anni, però la strada di casa esiste.=^=

"Anche Charlie 3 anni fa ci disse che un modo per tornare a casa esisteva... immagino che parlasse proprio del vostro portale."

La conversazione proseguì ancora per qualche ora e Kenar riuscì finalmente a rilassarsi e trovare una nuova forza per portare i suoi uomini a casa.

USS Seatiger - Plancia
29/04/2398, ore 11:00


"Grazie Capitano, la cerimonia è stata bellissima e il suo equipaggio è stato molto gentile a partecipare in veste di ospite."
"Grazie Signor Pong, l'equipaggio era entusiasta di partecipare. Non capita spesso un evento del genere. Comunque siamo qui per il gran finale, vi avevo promesso dei fuochi d'artificio no?"

Kenar si girò verso Anna "Tenente siamo pronti?"

"Il deflettore è pronto ad emettere il campo di risonanza gravitazionale. Sarà in grado di invertire il flusso di energia all'interno del tunnel facendolo collassare su sé stesso"
"Date il via alle operazioni."

Un raggio quasi invisibile fu sprigionato dalla Seatiger. Il tunnel, aperto e funzionante, sembrò risplendere ancora di più e il suo colore dall'azzurro passò al turchese.
Infine, con un bagliore che mise a dura prova gli schermi protettivi della nave, il tunnel si chiuse emettendo per alcuni minuti dei bagliori molto simili a dei fuochi d'artificio.

"È stato molto bello." commentò Luce tenendo stretto il marito.
"Cosa contate di fare adesso?" chiese Kenar rivolto ai due.
"Pensavamo di iniziare una luna di miele. Ho una piccola nave stellare a disposizione, perfetta per una coppia... viaggeremo per un po' e cercheremo un posto adatto dove vivere, vorrei evitare che Luce sia di nuovo presa di mira dal governo o dalla famiglia Long..." rispose Pong
"Per i Long potete stare tranquilli." intervenne il Capo della Sicurezza "Tutti i membri della famiglia avevano prove sugli altri parenti, praticamente la polizia ha potuto smantellare l'intero casato senza problemi."
"Degli idioti..." commentò Finn.

"Sarà sicuramente una bellissima esperienza" disse Kenar ignorando il commento del suo Primo Ufficiale.
"Lo sarà sicuramente e ci terremo in contatto ogni tanto per farvi sapere come sta andando." rispose Pong per poi aggiungere "E al nostro primo figlio daremo il suo nome Capitano Kenar."
"Ne sarei onorato signor Pong" rispose dubbioso il trill cercando di capire come potessero generarne uno dato che Luce era un'androide.
"E se fosse una femmina?" chiese Anena sorridendo
"La chiameremo Seatiger!" rispose di nuovo Pong entusiasta

"Figo!" esclamò Finn facendo scoppiare tutti a ridere.


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FINE MISSIONE